Midori - La ragazza delle camelie di Suehiro Maruo: recensione
L’inquietante freak show del signor Arashi torna in una nuova edizione Coconino Press
di bob71
Artista indipendente e anticonformista, considerato uno dei maggiori interpreti dell'ero-guro, Suehiro Maruo si è guadagnato nel corso degli anni un certo seguito di estimatori in tutto il mondo e una fama di autore di culto, arrivando a collaborare oltreoceano come illustratore per la jazz band newyorkese Naked City di John Zorn, ed esercitando una profonda influenza su fumettisti del calibro di Usamaru Furuya.
Con solo un vago riferimento nel titolo al famoso feuilleton ottocentesco La dama delle camelie, Midori - La ragazza delle camelie ha in realtà origini popolari, pare che i personaggi fossero già presenti nella tradizione del kamishibai (teatrino itinerante basato su storie illustrate e narrate dalla voce di un attore fuori campo, in voga a partire dagli anni '20). Suehiro Maruo manipola quindi una fonte tradizionale trasformandola in un soggetto da incubo psichedelico, tanto drammatico quanto bizzarro e fuori dagli schemi, che rievoca il cinema in bianco e nero di una volta, pellicole di culto come Il circo di Charlie Chaplin e Freaks di Todd Browning, di cui appare come una variante oscena e corrotta.
Midori - La ragazza delle camelie è uno dei primi racconti di Maruo e contiene già molte delle tematiche che ricorreranno nei suoi lavori successivi, facendone quasi un manifesto programmatico della sua poetica. L’omicidio, lo stupro, l’invidia, la gelosia, la cupidigia e gli altri vizi capitali (portati alle estreme conseguenze) caratterizzano le dinamiche fra i personaggi, il tutto raccontato con tavole sofisticate, cariche di simboli, rivestite da una patina vintage e impreziosite da un minuzioso tratto naturalistico da entomologo.
Maruo ambienta la sua opera nel passato, in particolare guarda con una punta di nostalgia alla prima epoca Showa e alla sua tradizione letteraria nichilista e decadente. In realtà le radici del racconto si spingono ancora più indietro nel tempo ripercorrendo orme ataviche che risalgono al Marchese de Sade, per la sua commistione di violenza e sessualità (spesso deviata) con esiti grotteschi e surreali, fino ad arrivare a Edogawa Ranpo, di cui il nostro ha anche adattato i racconti Il bruco e La strana storia dell’isola Panorama (entrambi pubblicati da Coconino Press).
La storia ha come sfondo la fame, la miseria, il degrado, ma non c’è redenzione né speranza di salvezza negli antieroi trasandati e disincantati di Maruo, solo propensione al sadismo e sopraffazione del forte sul debole. Si tratta di personaggi "maledetti", al contempo tragici e clowneschi, che si vendicano di un mondo disumanizzato esprimendo una brutale e selvaggia istintualità in cui la natura prevale sulla civiltà.
La rottura dei tabù sessuali e il sangue che scorre copioso fra le pagine diventano provocazioni anticonformiste al confine con la pornografia. Dietro questa visione eccessiva e spietata del Giappone dei primi del Novecento, dove modernità e tradizione cozzano in modo stridente, l'autore cela sottotraccia uno sguardo polemico sul Giappone contemporaneo, e sulla graticola della satira e delle immagini esplicite ci finiscono i valori ipocriti e la corruzione morale dei nostri stessi tempi.
Lo stile grafico, dettagliato e realistico, è caratterizzato da molteplici fonti d’ispirazione e da una certa libertà espressiva. La linea sinuosa ed elegante del tratto rivela un retrogusto art nouveau, mentre le composizioni rimandano alla pittura giapponese e alle xilografie di Yoshitoshi, creatore dei famigerati Muzan-e (non a caso Maruo si è prestato a una rilettura dei Muzan-e in una raccolta intitolata The Bloody Ukiyo-e). Traspare una passione per le grafiche rétro, i dipinti surrealisti di Salvador Dalì, il cinema espressionista tedesco e l’arte sacra. I costumi e le acconciature dei personaggi ricordano vagamente certi divi della vecchia Hollywood ma l’effetto è lo stesso che si otterrebbe se Shirley Temple venisse violentata da Charlie Chan!
Oltre ad essere un’opera di culto per appassionati di fumetti estremi, Midori - La ragazza delle camelie ha meritato ben due adattamenti cinematografici, prima in un film d'animazione del 1992 diretto da Hiroshi Harada (più fedele al soggetto originale), e poi in un film live-action del 2016 diretto da Torico (quest’ultimo ne snatura in parte l’atmosfera ambientando la storia nel presente).
Se Martin Heidegger teorizzava l’essere per la morte, nella visione di Suehiro Maruo l'esistenza umana è evidentemente quella dell'essere sessuale per la morte. Midori, come una novella Justine, ci presenta un racconto di (de)formazione folle e depravato dove la perdita dell’innocenza è segnata da violenza e abuso. L’arte di Maruo potrebbe terrorizzare alcuni lettori e solleticarne altri, ma potrebbe anche terrorizzare e solleticare allo stesso tempo con la sua inquietante commistione di horror grandguignolesco e voyeurismo morboso (un mix gravido di implicazioni psicanalitiche). Anche se l'amore è cieco, qualcuno starà sempre a guardare.
Midori – La ragazza delle camelie
Midori è una ragazzina rimasta sola dopo l’abbandono da parte del padre e la morte della madre. Cerca di cavarsela vendendo fiori per la strada, e la chiamano “la ragazza delle camelie”. Quando il proprietario di un circo itinerante la prende con sé, Midori comincia a vagabondare per il Giappone insieme a una sinistra compagnia di freaks, esseri bizzarri e creature mostruose che la sottopongono a quotidiane umiliazioni e violenze. Fino all’arrivo di Wonder Masamitsu, un nano illusionista che prende la ragazza sotto la sua protezione. Midori troverà finalmente conforto alla sua solitudine? Nulla è come sembra, e per lei diventa sempre più difficile distinguere tra fantasia e realtà, sogno e incubo… Un altro capolavoro horror del maestro Maruo, un nuovo spietato ritratto di un’epoca in cui candore e innocenza vengono calpestati senza ritegno da avidità e malvagità. Un libro crudele e toccante, denso di riferimenti alle immagini delle stampe ukiyo-e e muzan-e e al mondo dei personaggi del Kamishibai, una forma di spettacolo teatrale di figure di strada in voga nel Giappone degli anni Venti.
Prezzo: 20,00 €
Totale voti: 11 3 1
hoxymorum
Ogni opera di Maruo ti tende la mano e ti trascina in un mondo onirico e surreale, in cui i corpi si mescolano agli altri e strambe figure riempiono le pagine. Un vero e proprio must-have dell'eroguru.
22/11/2022
Shikii
Attraenza sommata alla repulsione. La dolcezza ottunda dal lurido. Un manga eccezionale. Midori ha conquistato il mio cuore.
17/11/2021
akira_momo
pietra miliare dell'eroguru, consigliato a chiunque abbia voglia di un pò di sadismo. il prezzo mi sembra adeguato per la grandezza del volume e ha anche alcune pagine a colori, 20€ ben spesi.
15/09/2021
Ataru Moroboshii
"One of us, one of us, one of us" Ah no, quello è l'altro freak show... Ma è grottescamente bello anche questo.
16/08/2021
bob71
Favola nera allucinata e morbosa dal peculiare stile estetico intriso di sangue e violenza misti a torbida sensualità. Accostando il sublime dei disegni all’infimo delle oscenità rappresentate riesce a veicolare al contempo attrazione e repulsione.
11/08/2021
Altri Voti
Titolo | Prezzo | Casa editrice |
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Midori – La ragazza delle camelie | € 20.00 | Coconino Press |
Midori, la ragazza delle camelie | € 12.90 | Coconino Press |
Martkuz
Deluso dal fatto che hanno tagliato alcune vecchie scene crude... Peccato terrò stretta la mia vecchia copia!
26/09/2023