Netflix: l’abbonamento con pubblicità si sta rivelando un flop #Agoraclick200
Gli inserzionisti stanno venendo rimborsati dal gigante dello streaming
di ingiro
Netflix, lo scorso novembre, ha lanciato un nuovo abbonamento con pubblicità al costo di 5,49 € al mese che però non sta dando i risultati sperati.
Secondo quanto riportato su Digiday, il gigante dello streaming non è riuscito a garantire agli investitori il numero di spettatori necessario per farli rientrare dei loro investimenti.
Secondo quanto riportato su Digiday, il gigante dello streaming non è riuscito a garantire agli investitori il numero di spettatori necessario per farli rientrare dei loro investimenti.
I dati variano da caso a caso ma, stando a quanto riportato, il servizio a prezzo ridotto ha raggiunto solo l’80% degli spettatori previsti e deve quindi ora rimborsare gli investitori.
Questo succede perché Netflix utilizza una struttura su base "pay on delivery”, in cui gli inserzionisti pagano solo per gli spettatori effettivamente raggiunti dalle pubblicità e Netflix deve rimborsare tutto il non speso al termine di ogni trimestre. Un metodo diverso da quello normalmente utilizzato in televisione, in cui le reti televisive tengono tutto quello che è stato pagato e nel caso in cui non vengano trasmesse tutte le pubblicità previste, viene data a garanzia una trasmissione futura rispetto alle date inizialmente concordate.
Alcuni inserzionisti stanno chiedendo di riavere velocemente quanto investito, in modo da poter reinvestire in pubblicità durante il periodo natalizio e non perdere un momento così importante per le vendite. Altri stanno richiedendo di essere completamente rimborsati, perché per loro era importante che tali pubblicità venissero pubblicate durante il quarto trimestre dell'anno. Altri ancora invece hanno richiesto di spostare i propri investimenti in pubblicità nel primo trimestre del 2023, perché credono che l’audience del piano a pagamento sia destinata a crescere nel tempo.
A tal proposito un portavoce di Netflix ha dichiarato che il nuovo abbonamento è partito da pochissimi giorni, che sono soddisfatti di come sta andando e del coinvolgimento degli inserzionisti fin dall’inizio.
Fonte consultata:
Digiday, Nypost