Giappone: è fine dell'emergenza, abolite molte restrizioni Covid
La categoria di rischio del Covid-19 è ora equiparato a quella dell'influenza stagionale
di marco97fe
La nuova classificazione del Covid prevede che non sarà più obbligatorio fornire istruzioni o richieste ai contagiati per essere ricoverati negli ospedali. Tutti i pazienti infetti e i loro contatti stretti non saranno più invitati a rimanere a casa, anche se ai primi viene comunque consigliato di rimanere a casa per sei giorni da quando si mostrano i primi sintomi della malattia.
Il governo mira inoltre ad aumentare il numero di organizzazioni sanitarie che possono accogliere malati di Covid, dagli attuali 44.000 a 64.000, così come il numero di ospedali che sono in grado di ricoverare pazienti, da 3.000 a 8.200.
Il declassamento del Covid a malattia comune e a basso rischio porta tuttavia a una spesa medica maggiore per i contagiati, e per questo motivo il governo ha deciso che sovvenzionerà parte di quelle tasse fino a settembre.
D'ora in avanti poi, lo stesso governo giapponese non pubblicherà più quotidianamente il bollettino dei dati relativi alla diffusione della pandemia, ma tale procedura verrà svolta invece una volta a settimana grazie al contributo di circa 5.000 organizzazioni e realtà sanitarie a livello nazionale.
Nel gennaio di quest'anno, il governo giapponese aveva deciso di ridurre la categoria di rischio del Covid-19. Allora, stando ai dati resi noti dal ministero della Salute giapponese, il numero medio giornaliero di nuovi casi da coronavirus registrati nell'arco di una settimana era di circa 180 mila a metà mese, durante l'ottava ondata della pandemia.
La cifra è poi scesa tra i 6.000 e i 7.000 a marzo, per poi tornare ad aumentare nel mese di aprile e toccare 10.000 nuovi casi alla fine del mese appena trascorso.
Con una popolazione di circa 125 milioni di abitanti, il Giappone ha registrato 33,8 milioni di casi di Covid dall'inizio della pandemia e circa 74.000 decessi accertati.
Fonte Consultata:
The Asahi Shimbun