Il CEO di MAPPA riflette sulle vendite di Chainsaw Man
I ricavi sono stati positivi ma avrebbe voluto un maggiore impatto sul mercato dell'Home Video
di Artax
Nell'industria dell'animazione giapponese questa è cosa assai rara, poiché la stragrande maggioranza delle opere viene finanziata da un insieme di compagnie e aziende, riunite in un "comitato di produzione". Siccome gli studi sono considerati "subappaltanti" nella filiera produttiva, occupano automaticamente la posizione di realtà scarsamente capaci di generare profitto, laddove sono le stazioni televisive e le compagnie pubblicitarie a far parte dei cosiddetti "investitori".
Chainsaw Man, quindi, come si è posizionato a livello di vendite? Manabu Ohtsuka, CEO dello studio che ha prodotto l'adattamento animato, ha riflettuto su questo argomento in un'intervista per Tokyo Keizai:
"I comitati di produzione e le altre compagnie che possiedono diritti di merchandise e di distribuzione sono coloro che fanno più soldi, gli studi di produzione invece sono quelli che guadagnano di meno. [...] Ci siamo concentrati sul fare dai 6 agli 8 titoli all'anno, indipendentemente dal loro formato, film o serie. La capacità produttiva e la pubblicità che ne abbiamo ricavato ci hanno dato l'opportunità di lavorare agli adattamenti di titoli molto famosi: da qui l'investimento del 100% delle nostre risorse."
"Per quanto riguarda gli investimenti, si potrebbe dire che è stato senza ombra di dubbio un successo. Però non sono soddisfatto perché non siamo stati in grado di replicare l'impatto di Jujutsu Kaisen, la serie su cui abbiamo lavorato immediatamente prima di Chainsaw Man."
Ha anche sottolineato come ci siano titoli che vendono bene in Home-Video (quindi DVD e Blu-Ray) mentre altri sono più forti sullo streaming. Ha anche aggiunto che "a essere sinceri, mi sarebbe piaciuto se Chainsaw Man avesse meglio raggiunto anche quella fetta di pubblico che compra il supporto fisico."
L'altro beneficio dall'aver investito in Chainsaw Man non è però tangibile nell'immediato. Ohtsuka ha parlato di quanto fosse una grande sfida quella di finanziare in autonomia l'opera, soprattutto per una compagnia di medie dimensioni come la loro.
"Rimane una grande differenza tra le grandi compagnie che lavorano nello stesso bacino dell'intrattenimento: a meno che non capiscano il valore di quello che stanno facendo e non sviluppino le capacità necessarie per incrementare detto valore e vendere in proprio, gli studi saranno sempre più piccoli."
MAPPA aveva poca esperienza nel gestire le licenze per la pianificazione del merchandise derivato dalle opere, così come non aveva mai affrontato altri aspetti che di solito sono appannaggio delle aziende che fanno parte del comitato di produzione. Si può dire, però, che aver lavorato a Chainsaw Man si è rivelata una mossa che ha dato loro modo di imparare e crescere.
Verso la fine dell'intervista, Ohtsuka ha detto che mentre per il futuro non ha intenzione di investire sempre nelle loro produzioni animate, sta cercando di strutturare la compagnia in modo tale che possa negoziare gli investimenti alla pari con gli altri componenti del comitato produttivo. C'è molto scetticismo nell'industria degli anime proprio sulla capacità degli studi di generare profitti: MAPPA, per Ohtsuka, vorrà provare quanto si sbaglino.
Ricordiamo che l'anime di Chainsaw Man è disponibile su Crunchyroll mentre il manga è distribuito in Italia da Panini Comics.
Fonte consultata:
Anime News Network
Animesenpai.net