Takeshi Kitano (北野武) è nato nell’immediato dopoguerra ad Adachi. Famoso col nome di Beat Takeshi (ビートたけし), Kitano è un artista poliedrico di fama internazionale, divenuto celebre prima come comico, per poi divenire un attore, regista, sceneggiatore e scrittore apprezzato in tutto il mondo.
La situazione difficile che si troverà ad affrontare nel periodo della sua infanzia (padre violento, quartiere povero) e la forte presenza di cosche mafiose nel quartiere influenzano moltissimo Kitano, che userà questi temi nei suoi futuri film.
Sempre in guerra con la rigida disciplina della, Takeshi abbandona, all’età di 19 anni, gli studi di ingegneria all’università Meiji. Viene notato da Senzaburō Fukamiin un locale di strip-tease dove vengono eseguiti anche spettacoli comici; inizia così il suo apprendistato sotto la sua ala protettrice che gli consente di imparare la danza e la recitazione e di affinare le sue abilità di intrattenitore e improvvisatore.
In questo periodo Takeshi Kitano conosce Nirō Kaneko (Beat Kiyoshi) col quale forma il duo “Two Beat, che si esibisce in manzai, una forma di commedia. Grazie ad un cambio di rotta radicale voluto da Kitano, i Two Beat ottengono sempre più consensi fino ad arrivare ad esordire in televisione. Il successo arriva grazie al materiale proposto da Takeshi: si tratta di testi irriverenti, alle volte politicamente scorretti, conditi da turpiloquio e volgarità, celebri in tutto il paese tanto da venire premiati dall’NHK.
Takeshi punta sempre più in alto ed inizia a scrivere degli spettacoli in solitaria, creando in questo periodo uno dei programmi più famosi, Takeshi’s Castle.
L’occasione per inseguire la carriera cinematografica arriva nel 1989 conViolentCop; Kitano chiede ed ottiene di occuparsi della regia del film, modellandolo e riscrivendolo secondo le sue idee.
Nel 1991 esce “Ano natsu, ichibanshizukana umi”, premiato sia al KinemaJunpo Awards sia al Ribbon Awards. Il successo internazionale arriva con “Sonatine”, presentato al Festival del Cinema di Cannes, che vince il primo premio al XXIII Festival Internazionale del Cinema di Taormina.
Un violento incidente motociclistico segna profondamente Kitano, sia emotivamente che fisicamente, lasciandolo con la parte destra del volto paralizzata e con un tic all’occhio destro.
Nel 1997, vince il Leone d'Oro alla 54ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia grazie al film “Hana-bi”. Le sue opere successive vengono acclamate dal pubblico e dalla critica internazionale; “L'estate di Kikujiro”, “Dolls” e “Zatoichi”, con cui vince il Leone D’Argento alla regia, sono l’apice del successo.
Dopo una parentesi infelice con la cosiddetta trilogia del suicidio, Takeshi Kitano torna al successo internazionale con “Outrage”.
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