Nato a Yomogita, un villaggio giapponese della prefettura di Aomori. Da bambino è attratto dai robot e il suo primo disegno, all'età di cinque anni, ne ritrae uno. Crescendo rimane affascinato da "Le bizzarre avventure di Jojo", "Mashounen B.T." e "Baoh "di Hirohiko Araki, dalle opere di Leiji Matsumoto e di quelle di Osamu Tezuka. Al terzo anno di scuola media partecipa al concorso di design Mini 4WD del mensile CoroCoro Comic e, per quanto non riesca a vincere, l'evento influisce su uno dei suoi futuri lavori. Studia alla scuola superiore Aomori Minami della prefettura di Aomori e crea un primo manga dal titolo "SD Hyakkaten Series".
A 18 anni si trasferisce a Tokyo a 20 diventa padre e in quel momento comprende di doversi trovare un lavoro e prova a trovarlo nel mondo dei manga. Nello stesso anno viene a sapere, attraverso un annuncio comparso sulla rivista Famitsu, della ricerca di un assistente per Tamakichi Sakura. Takei risponde alla richiesta diventando suo assistente, ai tempi in cui lavora per la serie "Shiawase no katachi", in quel periodo utilizza lo pseudonimo di Kame-san. Continua il suo lavoro di assistente per Kōji Kiriyama, autore di Ninku e nel frattempo invia un suo primo lavoro, un one-shot chiamato "Doragu Doll Dan", al premio Tezuka senza successo.
All'età di 22-23 anni partecipa nuovamente alla competizione con il suo one-shot "Itako no Anna" vincendo il premio Tezuka della Jump e grazie alla fama ottenuta viene presentato a Nobuhiro Watsuki. A quel tempo il luogo di lavoro si trova a circa uno/due minuti di distanza dal suo appartamento, rendendo più vivibile quel periodo. Lavora 4-5 giorni alla settimana ma spesso rimane fino a tarda notte insieme al giovane Eiichirō Oda, Mikio Itō e Gin Shinga, morto nel 2002.
Volendo realizzare un qualcosa mai visto prima mostra interesse nelle armature viste in “Saint Seiya” e sul concetto delle costellazioni come origine della loro forza. Nella sua ricerca rimane affascinato dalle statue di Buddha, dallo sciamanesimo e dalle “itako” (donne sciamane cieche). Dopo aver creato "Death Zero" si dedica a "Butsu Zone" sui cui ritorna per serializzarlo sulla rivista Weekly Shōnen Jump.
Il 30 giugno del 1998 inizia la serializzazione del suo più grande successo, Shaman King. L'opera viene inizialmente serializzata fino al mese di agosto del 2004 sulla celebre rivista della casa editrice Shueisha. La spinta iniziale è molto forte, la serie ottiene anche una trasposizione in anime di 64 episodi. Con il trascorrere degli anni la stanchezza accumulata diventa molto dura da sopportare, quando Takei vede il suo manga perdere il consenso di un tempo perde concentrazione e le forze, arrivando quasi a non sapere più come realizzare i suoi disegni. Nel momento in cui gli chiedono di terminare l'opera l'autore si sente sollevato, pensando a come avrebbe voluto una tale richiesta in precedenza.
Perdere popolarità per lui è un brutto colpo e, dopo essersi ripreso dalla stanchezza, si sente frustrato nel non avere portato a termine l'opera come avrebbe voluto. Intanto si dedica allo sfortunato "Juki ningen Jumbor": nato nel 2007 e terminato dopo pochi capitoli, il buon riscontro delle due storie oneshot pubblicate su Ultra Jump nel 2009 e nel 2010 permettono di riprendere la storia. Ai testi viene aiutato da Hiromasa Mikami e viene pubblicata con il nuovo titolo di "Jumbor" nel 2010 per andare in uno stato di pausa permanente nel 2014.
Il 18 aprile del 2008 pubblica una storia breve con il titolo di "Karakuri Dōji ULTIMO: Zero" in uno speciale di Jump Square, chiamato Jump SQ.II. Per l'occasione ad affiancarlo nella storia un nome d'eccezione, Stan Lee, l'anno seguente inizia la serializzazione di "Karakuri douji Ultimo" per terminarla nel 2015. In quell'anno torna sul sogno infantile realizzando "Hyper Dash! Yonkurou".
Nel 2017 Kodansha acquisisce i diritti di Shaman King pubblicando digitalmente (dal 2018) e successivamente su supporto cartaceo (da giugno 2020) tutta la serie con l'aggiunta della parte finale voluta dall'autore, portando il tutto dai 32 volumi iniziali a complessivi 35 volumi.
Takei rimane affascinato anche da opere esterne al Giappone, in particolare di autori di comics statunitensi come Mike Mignola (creatore di Hellboy), Tony Daniel e Jamie Hewlett, celebre per Tank Girl. Nei suoi lavori il protagonista è solitamente una proiezione della sua persona. Sposato, ha tre figli. Hirofumi Takei è suo fratello minore.
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