Nata a Tokyo con il nome di Keiko Nagita. Figlia di Kazuo Nagita (1913-1962 ), famoso giornalista del dipartimento editoriale del Tokyo Nichi Nichi Shimbun. Dopo la morte del padre, avvenuta quando aveva 12 anni, inizia a scrivere di una famiglia immaginaria, "The Andrews". Sua madre muore quando frequenta il liceo e inizia a vivere da un parente, sperando di diventare una scrittrice affermata al più presto.
Studia alla Bunka Gakuin. Per qualche anno frequenta la compagnia teatrale Gekidan Shiki, esperienza utile nei suoi successi lavori. A 17 anni vince un premio indetto dalla rivista Jogakusei no Tomo, e due anni dopo pubblica il primo romanzo per ragazze, il racconto breve "Yomigaeri, Soshite Natsu wa".
Contribuisce alla rivista Koukou Bungei. La casa editrice Kodansha nota i suoi lavori e le commissiona uno shōjo per la rivista Shōjo Friend. Sin tratta dell'inizio di una fortunata e lunga collaborazione. I suoi primi manga includono "Green Hill Monogatari" (1970) con disegni di Yasuko Aoike e "Etoruria no Tsurugi" (1975) avvalendosi dell'aiuto di Kyōko Fumizuki.
Negli anni in cui si dedica ai manga utilizza vari pseudonimi, il primo è Akane Kouda con il quale cura diverse opere brevi come l'oneshot "Hoshie eno Kaidan" ma è celebre soprattutto con il secondo,Kyoko Mizuki. Dopo aver incontrato Yumiko Igarashi, e aver avuto modo di apprezzare i suoi disegni, nel marzo del 1975 insieme pubblicano il manga "Candy Candy" sulla rivista Nakayoshi. L'opera ottiene un grande successo anche di critica vincendo il premio Kōdansha per i manga categoria Shōjo nel 1977, anno in cui viene istituito il premio. Il manga è stato adattato in una serie televisiva animata nel 1976 dalla Toei Animation.
Successivamente Igarashi inizia a produrre merchandising di Candy Candy senza la co-approvazione di Toei e Mizuki (Nagita). Keiko intenta una causa presso un tribunale per la violazione copyright, vince la causa, e successivamente anche i vari appelli, prima all'Alta Corte di Tokyo (marzo 2000) e quello finale alla Corte Suprema del Giappone (ottobre 2001) confermano la sentenza. L'autrice ottiene come risarcimento la somma di 29 milioni e mezzo di yen. In seguito Nagita continua a pubblicare manga, con l'aiuto di altre illustri disegnatrici, senza ottenere il grande successo passato.
Il suo racconto breve "Akai Mi Haziketa" viene pubblicato nel libro di testo della scuola primaria giapponese per la sesta elementare. Dopo una lunga pausa dai manga, nel maggio del 2008, scrive una storia per un manga Shōjo, "Loreley", per l'occasione ne cura i disegni Kaya Tachibana. L'autrice è sposata e ha una figlia.
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