Non puoi pretendere che un ragazzo che ha sempre percepito una lauta paghetta arrivato a 18/20 quando si confronta con la dura realtà socio/economica (anche detta stipendio e colleghi) capisca subito. Una volta d'estate si andava a lavorare (cameriere, bar , etc, etc) o si dava una mano per avere un compenso ma ora sembra quasi sfruttamento minorile invece che una formazione per il futuro.
mi imbatto in questi ragazzi che escono da scuola almeno ogni 2/3 mesi e ne ho già visti 2/3 abbandonare il lavoro perché o dovevano fare un minimo di gavetta o inseguendo sogni di facili guadagni via internet (solo perché almeno credo io avevano famiglie accondiscendenti che li mantenevano sennò non capisco come facciano a vivere).
Bho, a me sembra che in italia il fenomeno di reclusione dipenda dalla mancanza di sbocchi lavorativi e corsi di formazione per entrare nel mondo del lavoro.
Se seguono sogni di facili guadagni non sono hikikomori, non facciamo confusione
Gli sbocchi lavorativi ci sono nel settore IT c'è molta richiesta ma pochissimo personale specializzato http://www.jobmeeting.it/magazine/giovani-e-lavoro/google-continuano-le-assunzioni-in-italia-ed-europa-24087842 ma le scuole continuano a sfornare medici, geometri o ragionieri
Scusate l'OT ma era uno sfogo (se ne licenziato uno venerdì )
Leggevo un libro in cui parlava anche di una spiccata emotività( molto rara in Giappone)La cosa più triste degli Hikikomori è che pur mostrando una notevole intelligenza e una certa maturità,parlo per esperienza personale,non riescono a sfruttare questo loro potenziale.
Leggevo un libro in cui parlava anche di una spiccata emotività( molto rara in Giappone)La cosa più triste degli Hikikomori è che pur mostrando una notevole intelligenza e una certa maturità,parlo per esperienza personale,non riescono a sfruttare questo loro potenziale.
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Comunque penso che anche i genitori degli HIKIKOMORI (parlo di quelli giapponesi abbiano delle colpe) non ci dovrebbe essere nulla di male a chiedere aiuto , alla fine i loro figli mica hanno commesso reati , questo si collega anche al discorso dello psicologo onestamente non so i giapponesi come vedono chi ci va ma dubito che hanno l'approccio anglosassone , ma invece più simili a noi infatti da noi molti ritengono la depressione una non-malattia anche OMS(organizzazione mondiale della sanità)non la pensa affatto cosi ,senza considerare che anche se la vediamo solo dal punto di vista economico avere cosi tanti giovani a casa a non fare niente in un paese che ha una disoccupazione bassissima ed è il 3 PIL del pianeta Terra dietro USA e Cina non è una cosa molto positiva.