La Kochi Shinkin Bank, una banca con sede nella prefettura di Kochi, ha da poco annunciato il concorso Kochi Anime Creator Awards, allo scopo di scoprire e promuovere i nuovi talenti dell'animazione.
Il tutto, oltre a commemorare il 100° anniversario della fondazione dell'istituto, fa parte del "Kochi Anime Creator Sanctuary Project", il piano di promozione industriale della Prefettura di Kochi che mira ad attrarre le realtà industriali dell'animazione nella prefettura, così da creare posti di lavoro e rivitalizzare la comunità locale.
Il concorso si svolgerà dal 1° ottobre 2023 al 10 gennaio 2024, e saranno accettate tutte le opere d'animazione di durata compresa tra 90 secondi e 15 minuti, in qualsiasi formato o forma espressiva purché il lavoro sia stato completato dopo il 2020. Le candidature sono aperte a tutti indipendentemente dall'età o dal luogo di residenza, e sono benvenute anche le domande dall'estero.
Una giuria di professionisti selezionerà 30 opere finaliste, che saranno poi sottoposte a votazione pubblica per determinare il vincitore oltre che i premi secondari. Il vincitore otterrà un montepremi totale di 30 milioni di yen (circa 190,000 euro) e avrà il diritto di creare un lavoro d'animazione da presentare agli "Animation Creator Awards 2025", che sarà poi diffuso globalmente.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale.
Fonte consultata:
Crunchyroll
Il tutto, oltre a commemorare il 100° anniversario della fondazione dell'istituto, fa parte del "Kochi Anime Creator Sanctuary Project", il piano di promozione industriale della Prefettura di Kochi che mira ad attrarre le realtà industriali dell'animazione nella prefettura, così da creare posti di lavoro e rivitalizzare la comunità locale.
Il concorso si svolgerà dal 1° ottobre 2023 al 10 gennaio 2024, e saranno accettate tutte le opere d'animazione di durata compresa tra 90 secondi e 15 minuti, in qualsiasi formato o forma espressiva purché il lavoro sia stato completato dopo il 2020. Le candidature sono aperte a tutti indipendentemente dall'età o dal luogo di residenza, e sono benvenute anche le domande dall'estero.
Una giuria di professionisti selezionerà 30 opere finaliste, che saranno poi sottoposte a votazione pubblica per determinare il vincitore oltre che i premi secondari. Il vincitore otterrà un montepremi totale di 30 milioni di yen (circa 190,000 euro) e avrà il diritto di creare un lavoro d'animazione da presentare agli "Animation Creator Awards 2025", che sarà poi diffuso globalmente.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale.
高知アニメクリエイターアワード
— 高知アニメクリエイターアワード (@kochi_anikuri) July 31, 2023
公式サイトが公開となりました✨https://t.co/DHznt5FxYR
高知から世界へ!
何かを表現したい熱い気持ちがあるクリエイターを応援いたします!
Fonte consultata:
Crunchyroll
O magari un concorso nazionale per trovare ed aiutare nuovi talenti.
Quando leggo di giovani (ingenui) che dicono "ah voglio andare in Giappone a fare il mangaka!!!" dentro di me non so se ridere o piangere. Ad ogni modo condizioni di lavoro e stipendi al limite della schiavitù sono in tutto il mondo, vedasi anche il settore videogiochi, lo show business ma anche un banale lavoro da ufficio.
Ci sarebbe molta più possibilità di fare carriera in Giappone che in Italia per un disegnatore di talento però. Ovviamente bisognerebbe trasferirsi là fin da giovani, imparare bene la lingua, avere qualcuno che possa sostenerli economicamente, almeno per i primi tempi, ed affrontare una concorrenza spietata. Ed ovviamente essere disposti a lavorare sodo. Ma immagino sia meglio rimanere in Italia ed aspettare il RdC.
No, mi spiace ma il tuo discorso non è applicabile con leggerezza e il talento da solo non basta, purtroppo.
Dovete ragionare sul fatto che innanzitutto è necessario conoscere la lingua (le aziende richiedono MINIMO il JLPT N2, al di sotto non vi contattano neanche per il colloquio) e per farlo è necessario un corso di almeno 1-2 anni. Fatto quello ci si iscrive a una senmon gakko con indirizzo specialistico per diventare mangaka, grafico o ciò che si preferisce e solo dopo tutto questo (un totale di 4 anni e sempre SE tutto va bene) si hanno buone probabilità di lavorare in Giappone. Le spese, anche volendo lavorare part-time, sono... importanti... siamo sui 30-40 mila euro, mi sono già informato, e quindi se la famiglia non ti dà una mano o non stai già messo bene economicamente, beh t'appendi al tram.
Alla fine di tutto ciò va fatto un'altro discorso che in pochi o nessuno fa mai: l'azienda, il datore di lavoro farà sempre una domanda, direttamente o indirettamente, che sarà né più e né meno "perché dovrei assumere te, straniero, che hai una mentalità lavorativa lontana da quella giapponese? Perché non dovrei assumere un giapponese che ha il tuo stesso talento, o anche di più?".
E ancora vorrei ricordare che il lavoro del mangaka, o comunque lavorare nel mondo dell'animazione giapponese, è ai limiti della schiavitù e sottopagato a livelli allucinanti. Chi ci lavora ci rimette spesso la salute e i guadagni non coprono neanche le spese, se ne è parlato qui sul sito un miliardo di volte.
Vedete, il mondo del lavoro fa schifo, come la vita in generale. Pertanto io prima di muovermi ci penserei bene, parlo da persona che nel giro di 2 anni si trasferirà là proprio per lavoro.
Un'azienda assume chi ha maggior talento, ma non sempre, a volte assumono anche non il migliore, ma chi si dimostra volenteroso e desideroso di migliorare. Chi è abbastanza ambizioso, insomma, chi è in grado di resistere allo stress...etc. etc. Ma anche sapersi vendere bene ai colloqui fa parte del "talento", in fondo.
L'assunzione si basa su tutta una serie di punti, ma se credi che ci si basi sul semplice talento ti sbagli anche perché il talento lo si può dimostrare solo mettendolo in pratica e ovviamente non si può fare in sede di colloquio. Ciò che viene richiesto è come sempre "il foglio di carta" che per quanto mi riguarda non significa nulla però le aziende grandi (e anche piccole) lo vogliono perché è l'unica vaga certezza che hanno per quanto riguarda le competenze del candidato.
Il desiderio di migliorarsi e il mostrarsi volenterosi è un semplice plus che potrà o meno essere messo in atto una volta che ci si ritrova a lavorare effettivamente, ma per il resto è aria fritta.
Sembra brutto da dire ma è cosi.
Trailer promozionale ben realizzato.
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