Quasi un anno dopo l'uscita su PC, Nightdive Studios ha annunciato l'uscita di System Shock su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S e noi abbiamo avuto l'occasione di provarlo proprio sulla console ammiraglia di casa Microsoft.



Senza soffermarci a riproporre la recensione di questo grandissimo titolo che potete leggere qui ad opera del nostro Marcello Ribuffo, ci concentreremo semplicemente nel vedere come gira in questa versione proposta su console da Nightdive. Ritornare nel mondo ipertecnologico della stazione Citadel immaginato da Looking Glass Studios con in mano un joypad, anziché tastiera e mouse, è molto più immediato di quanto ci si sarebbe potuto attendere. Intendiamoci: non è stato fatto nulla per poter eliminare quel sentore da "gioco old school", si tratta pur sempre di un lavoro più simile ad una remaster che ad un remake, ma il lavoro svolto per rendere l'esperienza "console friendly" è buono e rende il percorso del nostro hacker decisamente scorrevole. Purtroppo nulla è stato possibile fare per rendere più efficiente e fluida la gestione dell'inventario e del cambio arma/oggetto (che con tastiera avveniva semplicemente con la pressione dei numeri) e questa è forse la parte che più di tutte appesantisce il gameplay, assieme al sistema di raccolta e selezione degli oggetti a schermo, che richiede una precisione non sempre efficacissima senza un mouse.

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A parte questo, il gunplay è stato aggiornato quanto basta per modernizzare senza snaturare, regalandoci un gioco che mantiene invariato lo spirito dell'opera originale, senza allontanarsi dal concept del 1994. L'assioma di base è che un esercito di mutazioni genetiche, cyborg e robot non fanno della propria autoconservazione una priorità, anzi: potremmo serenamente dire che non si preoccupano minimamente dei colpi ricevuti, continuando semplicemente ad avanzare ed a cercare lo scontro aperto. Anche questo può stranire i più giovani tra noi che decideranno di imbarcarsi in questa avventura, ma vi garantiamo che se approcciato nel modo giusto, quindi senza aspettarsi troppi aiuti e procedendo con cautela ed appunti, muoversi nelle labirintiche sezioni della stazione spaziale cercando di osteggiare l'IA SHODAN sarà incredibilmente appagante. Certamente il feeling dei colpi è piuttosto mediocre e su questo forse si poteva intervenire maggiormente.

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Su Xbox Series X il gioco viaggia clamorosamente bene anche a 60 fps (con supporto a 120 se avete schermi che supportano questa tecnologia), mantenendo quasi sempre invariata la risoluzione a 4K, che garantisce un'ottima resa estetica del titolo cyberpunk, sempre considerando che si tratta di un gioco di trent'anni. Nella nostra prova non abbiamo trovato bug o problematiche particolari (un solo crash alla schermata iniziale), a testimonianza del buon lavoro di ottimizzazione su console. Contestualizzandolo correttamente, avrete per le mani un gioco molto sfidante e punitivo (ma con la possibilità di salvare manualmente in ogni momento), che è contemporaneamente una assoluta perla per quello che ha rappresentato per l'industria videoludica, mettendo le basi per capolavori come Bioshock o Deus Ex