Preparatevi
Il 2024 di Klarth Curtiss
La frase "Vorrei ma non posso" viene usata in tantissimi contesti, ma se dovessi definire il mio 2024 videoludico in breve la modificherei in "Vorrei ma non riesco", passare da un anno sabbatico forzato ad uno dove metà della tua giornata è occupata dal lavoro ed 1/4 del resto dagli impegni per questo sito non rende decisamente facile portare a termine moltissimi titoli, specialmente quando il tuo genere preferito è quello del jrpg, ad inizio anno ero infatti più che convinto che nelle mie top ci sarebbero stati di diritto titoli come Final Fantasy VII Rebirth oppure Metaphor: ReFantazio, ed invece oggi sono qui, a scrivere a malincuore che questi due pezzi da novanta che quasi sicuramente sarebbero arrivati sul podio non ce l'hanno fatta semplicemente perché non ho avuto il tempo materiale di dedicare 100+h ad un singolo titolo, ma d'altronde non sarei un amante dei soulslikes se mi arrendessi alla prima difficoltà e fortunatamente tra il materiale che ho recensito e ciò che ho recuperato di tasca mia non sono decisamente rimasto a bocca asciutta, sicuramente si sente che questo è stato un periodo di transizione tra le bombe del 2023 e quelle che arriveranno nel 2025, ma ehy ci sono state alcune perle da non sottovalutare assolutamente.
"Erano meglio 150 Goleador": Dragon's Dogma II
Il primo Dragon's Dogma è stato uno di quei titoli che a suo tempo mi aveva stupito per come tentava di rendere il genere rpg non difficile ma bensì che sfidava il giocatore, cercando di farlo essere creativo tanto negli scontri quanto nello sviscerare il suo mondo di gioco, capite bene dunque il mio entusiasmo all'annuncio del secondo capitolo, entusiasmo che, purtroppo, dopo circa 15 ore di gioco è andato completamente a spegnersi e mi ha portato ad abbandonarlo; si poteva davvero fare parecchio con un titolo del genere ed invece quella che abbiamo avuto è stata secondo me un'esperienza fin troppo contenuta, tra un bestiario irrisorio che rende gli scontri nell'open world estremamente ripetitivi, un limite di appena quattro abilità utilizzabili contemporaneamente quando ogni classi ne ha decine, una scelta di classe inutile vista la presenza dell'eroe leggendario come perno finale ed un'ingiustificata macchinosità degli spostamenti mi sono ritrovato tra le mani un titolo che mi ha davvero annoiato rispetto ad altri esponenti del genere; unico rimane unico, ma questa non è una motivazione per essere pesante e poco digeribile.
"Non eri sulla lista ma entra pure": Prince of Persia The Lost Crown
Se c'é una cosa che ho imparato negli anni è che il genere metroidvania è tanto bello sotto l'aspetto esplorativo quanto a dir poco legnoso sotto quello di combattimento, Blasphemous, Hollow Knight, Castlevania, Dead Cells e via discorrendo sono tutti titoli che ho adorato ma è opinabile che il loro combat system si riduca a "Spamma due tasti e schiva", nel momento in cui mi sono ritrovato pad alla mano con la nuova iterazione del principe di Ubisoft ho provato un senso di euforia incredibile, il gioco infatti non è solamente valido dal punto di vista artistico ed esplorativo, ma propone un combat system estremamente dinamico che quasi lo colloca in un genere a sé stante di "Hack'n'Slash 2.5D", fra parate, schivate, colpi critici, affondi, scivolate ed armi con multiple modalità d'uso ogni singolo scontro risulta dinamico e soddisfacente, contando poi quello che è stato aggiunto con il DLC Mask of Darkness mi ritengo pienamente soddisfatto di un prodotto a cui non avevo dato due lire.
Ubisoft vedi che quando la smetti di fare open world copia-incolla la tua sai ancora dirla?
"Tu non dovresti piacermi sai?": Silent Hill 2 Remake
Chi mi conosce lo sa, io ed il genere horror non andiamo per niente d'accordo, essendo una persona che soffre di ansia e quindi con le orecchie sempre dritte non riesco minimamente a sopportare jumpscares di qual si voglia intensità e l'unico modo di farmi approcciare un titolo appartenente a questa branca è darmi il controllo di un personaggio con un notevole arsenale a disposizione (motivo per il quale nel corso degli anni sono riuscito tranquillamente a digerire saghe come Resident Evil, Dead Space, FEAR e The Evil Within), eppure con la saga di Silent Hill ho sempre avuto un rapporto di amore e odio, spinto dalle molteplici lodi riservate ai prodotti ho recuperato a suo tempo i tre titoli principali e fra un salto dalla sedia ed un mezzo infarto ho trovato delle esperienze che tutt'ora reputo tra le più indimenticabili del panorama, la tecnologia però si è evoluta e pensare di vivere nuovamente la stessa storia ma con un'atmosfera dal quale non potevo estraniarmi a causa della grafica realistica mi metteva di nuovo in una situazione di difficile scelta, incoraggiato però dal voler far provare quest'esperienza anche ad un amico con zero conoscenza del brand mi sono recato ancora una volta per le nebbiose strade della cittadina e... è stato ancora più bello della prima volta, non mentirò certo, i momenti di salto dalla sedia ed ansia totale che portava a poggiare il controller per diversi minuti c'erano ancora, ma il viaggio di redenzione di James è stata un'esperienza che mi ha catturato nuovamente, mostrando oggi come allora che il media videoludico può essere un potente mezzo che, se usato sapientemente, può raccontare con un'incredibile poesia i lati più profondi dell'animo umano, un viaggio che chissà, in futuro spero di fare anche su ipotetici remake del primo e del terzo capitolo (o almeno dei porting decenti dai su Konami).
"Altri 5 minuti dai": Hades II
SuperGiant Games è una software house che più volte mi ha rubato il cuore, fra la poesia intrinseca di Bastion, l'eccezionale gameplay di Transistor e le storie dei personaggi di Pyre la reputo tutt'oggi tra i migliori sviluppatori indie, capite dunque che quando hanno rilasciato un titolo di uno dei miei sottogeneri preferiti, ossia il roguelike, l'ho divorato come poche cose, facendo diventare di diritto il primo Hades come uno dei miei titoli preferiti di sempre; fast forward alla fine del 2023 e la software se ne esce con "Ehy vi è piaciuto Hades? Che ne dite di un secondo capitolo?", la schiuma alla bocca si è fatta forte in me e nel giorno di release dell'accesso anticipato del titolo avevo già i soldi in mano, manco a dirlo che le avventure di Melinoe, la sorella maggiore di Zagreus, mi hanno intrattenuto tantissimo, reputavo il primo capitolo già perfetto dal punto di vista del gameplay dunque pensavo sarebbe stato difficile migliorarlo, eppure ce l'hanno fatta, tantissime nuove trovate di gameplay, personaggi nuovi e di ritorno ed una storia che riesce a catturare fin da subito; ci ho già fatto fin troppe ore ma toccherà continuare fino a quando non uscirà la versione 1.0, almeno fino a quando non saprò come finirà la storia.
"Quando è uscito ero in bagno": SIGNALIS
Com'era il discorso che ho fatto poco fa sugli horror? "Tanti BUUU e no armi bang bang rendono Klarth un gatto terrorizzato nell'angolo"?
Eppure oltre la paura c'é sempre quel tarlo nell'orecchio che tira fuori la frase per eccellenza: "Ma se mi stessi perdendo un capolavoro?"; più volte ho sentito parlare di questo titolo ma la cosa ancora più strana era la frase che lo accompagnava in quasi ogni sua citazione: "Non posso parlarne, devi giocarlo", con queste premesse non potevo non farmi incuriosire, d'altronde quanto avrebbe potuto lasciarmi un mero survival horror creato da due coniugi tedeschi?
Non ero pronto
Se fin da subito mi avessero detto "Prendi il gameplay dei Resident Evil classici, le atmosfere dei Silent Hill, aggiungici un pizzico di Lovecraft e mischia tutto in chiave sci-fi" avrei tirato fuori il portafoglio istantaneamente, ma in fondo è vero, dovevo giocarlo per capirlo, Signalis è un horror che non ha bisogno di jumpscares e lo sa benissimo, perché tiene costantemente su quel filo di ansia ed inquietudine senza mai concretizzarsi in qualcosa più grosso, ma facendoci presenti del fatto che nel mondo di gioco c'é effettivamente qualcosa di più grosso di noi e dalle semplici premesse di ricerca della nostra amata l'avventura si trasforma in uno splendido quanto contorto dialogo sulla natura umana, regalandoci al tempo stesso quell'apprezzato gameplay dell'era Playstation 1.
"Preparo il portafogli": Clair Obscur Expedition 33/Monster Hunter Wilds/Soulframe/Gex Trilogy/Nintendo Switch 2
Un candidato ma anche un gioco che sento nominare davvero poco spesso è Soulframe, nuovo titolo dai creatori (manco a farlo apposta) di Warframe che propone di portare il genere soulslike in un'ottica di live service, questo binomio potrebbe probabilmente spaventare ma non è forse vero che il loro titolo madre è uno dei più quotati in questa categoria da ormai 11 anni? Certo visto il mio amore per il genere ciò potrebbe sensibilmente minare il mio tempo libero, ma questi in fondo sono dettagli; la lista dovrebbe essere completamente originale eppure i più attenti noteranno il prossimo titolo e si chiederanno "Ma come? Ancora?", purtroppo si, la mitica Trilogia di Gex, il titolo di culto per Playstation 1, era inizialmente prevista per quest'anno, poi la release è stata spostata ad un generico "fine 2024" ed in maniera clamorosa al pari un gol al 90° minuto gli sviluppatori hanno deciso di rimandarlo ad un "generico 2025", insomma sembra che mi toccherà aspettare ancora un po' per ricongiungermi con lo stilosissimo rettile, ma ciò non ha di certo smorzato il mio entusiasmo (ANZI).
Chiude la lista non tanto un gioco quanto un ecosistema, è da ormai tutto il 2024 che sentiamo parlare di Switch 2 e dopo la certezza della sua esistenza proprio grazie a Nintendo l'attesa dell'annuncio sta diventando quasi ridicola (anche se mi ci giocherei le scarpe che è tutto un elaborato escamotage per non far subire un price drop all'originale sotto le feste, perché sappiamo che piuttosto che abbassare i suoi prezzi la grande N andrebbe in bancarotta), ma per quanto mi riguarda non credo dovremo aspettare ancora molto per vederla, le domande dunque sorgono spontanee: Cosa farà di diverso da quella attuale? e soprattutto, a parte Metroid ed il Professor Layton, quale sarà la lineup di lancio?
"Il popolo eletto":
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5) Persona 3 Reload:
Il mio amore per la saga di Persona è ormai noto in lungo e largo, ogni titolo mi ha sempre lasciato qualcosa e porto tutti i cast di protagonisti nel cuore, poter rivivere finalmente le emozioni del terzo capitolo con la vernice di aggiornamenti che si meritava è stata un'esperienza incredibile, un comparto non solo tecnico ma soprattutto artistico immacolato, una colonna sonora riarrangiata da brividi (sottoscrivo i meme "Mi hanno regalato un gioco con questo album") e delle meccaniche aggiornate per uno dei prodotti migliori sfornati da Atlus quest'anno (ma in fondo hanno sfornato prodotti brutti quest'anno?) -
4) Helldivers 2:
A volte basta poco a farmi felice, la formula composta da ondate di nemici, ironia a palate, un solido sistema di progressione ed un'esperienza cooperativa adatta a tutti direi che è più che sufficiente, tra le mie carte bingo del 2024 non c'era decisamente il ritorno di uno dei franchise più sottovalutati dell'era PS4 eppure Sony se n'é accorta ed ha deciso di riportarlo in auge con la grandezza che si meritava, ho perso il conto delle volte che mi sono infuriato per aver perso una missione in maniera stupida così come ho perso quello delle risate che mi sono fatto perché un compagno di squadra è finito nel raggio di un bombardamento aereo che avevo appena chiamato, risultando in un volo nella stratosfera del suo cadavere. A volte basta poco per farmi felice così come basta poco per beccarsi un posto in top 5 -
3) Stellar Blade:
Mi sto immaginando le facce dei miei colleghi mentre leggono questa posizione e pensano ridendo "Lo sapevo che l'avrebbe messo", ma d'altronde come avrei potuto evitare? Lo sforzo combinato di Sony e Shift Up (casa che ho già apprezzato fortemente per il suo lavoro su Nikke) è stato encomiabile e per quanto la trama dell'action gdr non vincerà un Oscar mi ha intrattenuto quelle 30 ore che bastavano, grazie ad un combat system veloce, dinamico e soddisfacente e delle protagoniste che... beh... oh beh dai lo sapete che sono un cultore delle waifu (hanno perfino tirato il colpo basso del DLC in collaborazione con NieR Automata, è già tanto che non gli do il GOTY in automatico) -
2) GranBlue Fantasy Relink:
GranBlue Fantasy è un titolo che, da giocatore di Fate/Grand Order, ho sempre ritenuto "Il fratello del farming hell" ma in realtà non ho mai approfondito più di tanto per poca voglia di infilarmi in un gioco con così tanti anni di contenuti sulle spalle e quando uscii la demo di Relink non mi entusiasmò più di tanto, ma anche qui ci mise lo zampino la community con parole che per me sono state come miele per le api: sembra Monster Hunter; non lo avessero mai detto, al primo sconto possibile ho recuperato il gioco e porcamiseria se una demo non è mai stata così fuorviante, questa nuova versione dell'universo ideato da Cygames mi ha catturato come poche cose grazie alla differenza netta di playstyle tra i vari personaggi, il farming endgame che riesce a prendere la formula del gacha e trasferirla in un titolo fatto e finito mantenendo lo stesso livello di assuefazione e la trama che risulta si classica ma, da amante dei jrpg quale sono, mi ha intrattenuto dall'inizio alla fine, facendomi affezionare a diversi membri del cast e portandomi ad esplorare location che per un gioco realizzato in cel shading mi hanno più volte cascare la mascella. L'unico problema è che ora non riesco a staccarmici (per favore aiutatemi).
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