Nei giorni precedenti alla pubblicazione di questo articolo ne avete visti altri 4 legati alle varie scelte dell'anno dei singoli redattori, al quale mancava volutamente la posizione più gustosa, che ci siamo riservati di svelare in anteprima durante la live di ieri sera (e se non ci siete stati vergogna), ma visto che a Natale siamo tutti più buoni non potevamo lasciare che quei giudizi rimanessero delle esclusive in formato video ed ecco dunque anche "su carta" i quattro vincitori che si sono portati a casa il titolo di "Miglior gioco dell'anno" per gli interpellati
Il gioco dell'anno 2024 di DannyK: Elden Ring Shadow of the Erdtree
Qualcuno ha davvero creduto al discorso che un DLC non può essere un GOTY? E perché? Shadow of the Erdtree non è un semplice DLC, è un'esperienza - per quanto derivativa - totalmente in grado di rivaleggiare con qualsiasi opera base e che riesce ad offrire qualità, profondità e lore, andando ad ampliare quella che era la formula ed il gameplay dell'ultimo soulslike di From Software. Una delle cose che ho maggiormente apprezzato è come gli sviluppatori abbiano saputo ascoltare la community andando a migliorare quelli che potevano essere i difetti del gioco base, primo fra tutti la ripetitività dei dungeon e dei boss. In questa espansione troviamo tanta ricchezza, ma anche unicità, con pochissime situazioni di dejà vu e soprattutto tantissima esplorazione, anche verticale, condensata in una mappa grande seppur non enorme. Nemici, equipaggiamento ed ambientazioni sono tre degli aspetti chiave per la riuscita di un buon gdr e Shadow of the Erdtree è in grado di scombinare le carte rispetto al gioco base, invitandoci ed invogliandoci a cercare nuove strategie di gioco, combinazioni di stats e build, senza riuscire a stancare neanche per un istante. Criticabile soltanto l'approccio alla difficoltà pre patch, con boss in grado di spammare attacchi ad ampissimo raggio con damage output assolutamente spropositato, palesemente pensati per un approccio multiplayer (o quantomeno con l'uso abbondante delle ceneri), quasi impossibili da affrontare in single con una tempistica di gioco ragionevole e che non contemplasse la perfezione nella memorizzazione dei pattern. Il tutto è stato già ricalibrato per una migliore esperienza di gioco pertanto non temete, amici senzaluce, lanciatevi pure alla scoperta degli splendidi scorci della Terra delle Ombre e della lore riservata al gentil Miquella.
Il gioco dell'anno 2024 di Klarth Curtiss: Black Myth Wukong
Ci sono tantissime mitologie che mi piacciono, quella greca, quella norrena, quella giapponese, ma quanto è vero il mio amore per i videogiochi detesto di cuore la mitologia cinese, la trovo fin troppo sopra le righe e senza fili conduttori che la rendono comprensibile, capite bene che quando mi è stato presentato un titolo basato proprio su quella ho fatto abbastanza spallucce dicendo "no grazie", però d'altronde si trattava di uno dei miei generi preferiti e vagamente la storia del viaggio verso l'Ovest la conoscevo, contando anche le innumerevoli valutazioni positive mi sono autoconvinto all'acquisto e... wow.
Molte testate non hanno considerato Black Myth Wukong come un soulslike ed addirittura gli sviluppatori sul palco dei Game Awards sono arrivati a dire "è adatto anche ai principianti del genere action", ma mi sento di contraddire entrambe le affermazioni, per quanto sia pur vero che il titolo del re delle scimmie non ha tutte le caratteristiche dei titoli di casa From in senso diretto (nessun aumento di statistiche o perdita di qualsivoglia valuta alla morte) non lo rimuoverei comunque dal genere ed anzi sono convinto che chi non ha una base Souls prenderà mai tante sberle, arrivo quindi a definirlo un "soulslike estremamente action", il titolo vuole essere rapido e lo sa benissimo, i nemici sono molto aggressivi e gli scontri caratterizzati da una velocità di esecuzione che difficilmente si vede altrove, ma alla base di tutto c'é comunque la componente gdr che caratterizza la nostra build, certo non avremo tutti versioni molto diverse del re delle scimmie e laddove un giocatore ha optato per stare tranquillo in cima al suo bastone io ho preferito evocare 6 cloni per disintegrare il boss (e pure i miei fps) senza ritegno alcuno, ma nonostante ciò il titolo di Game Science è riuscito a stupirmi di continuo, prendendo elementi che mi erano familiari e rigirandoli in maniera creativa, con una direzione artistica eccezionale, un design delle ambientazioni da mozzare il fiato e soprattutto una creatività nell'approccio alle boss fight davvero entusiasmante (con nemici che arrivano perfino a reagire con stupore quando si usano contro di loro tecniche che gli sono familiari); l'anno scorso a proporci un esponente valido del genere è stata la Corea con il suo Lies of P, quest'anno è toccato alla Cina ed entrambi ci proporranno i dlc per i loro titoli nel corso del 2025, come potrei non essere entusiasta dei risultati ottenuti? (Vorrei poter dire lo stesso del nostro bel paese, vero Enotria?)
Molte testate non hanno considerato Black Myth Wukong come un soulslike ed addirittura gli sviluppatori sul palco dei Game Awards sono arrivati a dire "è adatto anche ai principianti del genere action", ma mi sento di contraddire entrambe le affermazioni, per quanto sia pur vero che il titolo del re delle scimmie non ha tutte le caratteristiche dei titoli di casa From in senso diretto (nessun aumento di statistiche o perdita di qualsivoglia valuta alla morte) non lo rimuoverei comunque dal genere ed anzi sono convinto che chi non ha una base Souls prenderà mai tante sberle, arrivo quindi a definirlo un "soulslike estremamente action", il titolo vuole essere rapido e lo sa benissimo, i nemici sono molto aggressivi e gli scontri caratterizzati da una velocità di esecuzione che difficilmente si vede altrove, ma alla base di tutto c'é comunque la componente gdr che caratterizza la nostra build, certo non avremo tutti versioni molto diverse del re delle scimmie e laddove un giocatore ha optato per stare tranquillo in cima al suo bastone io ho preferito evocare 6 cloni per disintegrare il boss (e pure i miei fps) senza ritegno alcuno, ma nonostante ciò il titolo di Game Science è riuscito a stupirmi di continuo, prendendo elementi che mi erano familiari e rigirandoli in maniera creativa, con una direzione artistica eccezionale, un design delle ambientazioni da mozzare il fiato e soprattutto una creatività nell'approccio alle boss fight davvero entusiasmante (con nemici che arrivano perfino a reagire con stupore quando si usano contro di loro tecniche che gli sono familiari); l'anno scorso a proporci un esponente valido del genere è stata la Corea con il suo Lies of P, quest'anno è toccato alla Cina ed entrambi ci proporranno i dlc per i loro titoli nel corso del 2025, come potrei non essere entusiasta dei risultati ottenuti? (Vorrei poter dire lo stesso del nostro bel paese, vero Enotria?)
Il gioco dell'anno 2024 di Mistral: Infinity Nikki
So già che la mia scelta verrà criticata dai più, ma bisogna fare una lunga premessa. Da Nintendara in un anno dove Nintendo ha deciso che era meglio vendere sveglie e giochi mobile, mi ritrovo esclusa dalla maggior parte dei capolavori che sono arrivati in finale ai GOTY. Non ho avuto l'occasione di giocarli e non mi sento quindi di poterli mettere in questa lista. Probabilmente, il mio gioco dell'anno sarebbe Metaphor:ReFantazio, ho avuto occasione di ammirarne la profondità e il gameplay accattivante, anche se 100 e passa ore mi spaventano assai. Di conseguenza, ho deciso di scegliere Infinity Nikki, un gioco meme (dal suo trailer di rilascio non si percepivano affatto le potenzialità effettive) e che invece ha sbalordito tutti grazie ad un effetto sorpresa e qualità. Dopo una settimana dal lancio, più di un milione di download, per un gioco che si basa sull'estetica dei vestitini e sull'esplorazione di un open world pieno di creaturine adorabili e personaggi dalle vicende melanconiche. Forse è il gioco di cui si sentiva il bisogno in un clima di tensioni economiche e politiche crescenti? Forse ha saputo sfruttare il momento, come Animal Crossing durante la pandemia. Questo nuovo capitolo di Nikki incarna tanti aspetti dell'industria videoludica attuale: è una creazione cinese, un gacha con battle pass e contenuti a pagamento, un open word energivoro che punta al concetto di "cozy", ultimamente sempre più sfruttato. Grazie al Unreal Engine 5, la grafica su console e PC è eccezionale, i dettagli delle outfit sono incredibili e tutto il mondo è vibrante (anche solo la modalità fotografica vale l'esperienza). Con il suo mondo e la sua dolcezza, mi sono ritrovata a ripensare ai giochi della mia infanzia, come Barbie Raperonzolo, che giocavo alle elementari con mia sorella: proprio parlando di questi ricordi, sono riuscita a convincerla a scaricare Nikki, ricreando una sorta di clima gioioso tipico delle feste natalizie di quando eravamo piccole. Vedremo se il gioco di Papergames riuscirà a mantenere le sue premesse e continuare questo iniziale successo, ma per il momento di tratta per me della più bella sorpresa del 2024.
Il gioco dell'anno 2024 di Marcello Ribuffo: Dragon's Dogma II
Come dicevo nell'articolo precedente, è chiaro come il non aver ancora giocato Final Fantasy VII Rebirth, Wukong e approfondito la conoscenza di Metaphor abbia in qualche modo influito sulla scelta. Nonostante tutto e nonostante i suoi cosiddetti "limiti", Dragon's Dogma II è il mio personale Game of the Year. Questa scelta si slega molto dal concetto di critica e analisi: qui conta molto anche il cuore e Dragon's Dogma II ne ha da vendere. Per chi conosce la genesi del franchise e la storia di Itsuno sa benissimo come più che un "due", ci troviamo di fronte al vero e originale capitolo concepito dal director. Tutte le idee scartate qui trovano forma, un mondo in cui immergersi e non uscire più. Un isekai in senso stretto e con regole ferree, costruito ad hoc per rendere in qualche modo "verosimile" cosa comporta trovarsi a girovagare per un mondo fantastico come quello offerto da Capcom. Un open world diverso dal solito, poco guidato, in cui la gestione del tempo, dell'inventario e della stamina ha un peso rilevante. Personalmente quest'ultima l'avrei resa consumabile anche nelle fasi di combattimento ma ovviamente sarebbe diventato un altro gioco. Voi siete l'eroe di quel mondo, forse sì, un po' troppo potente, ma ehi, ad avercene giochi così.
È inoltre il videogioco per cui mi sono preso, qui e in altri lidi, del "pagliaccio" e del "venduto" per cui, anche per questo, Dragon's Dogma II ha un posticino speciale nel mio cuore.
È inoltre il videogioco per cui mi sono preso, qui e in altri lidi, del "pagliaccio" e del "venduto" per cui, anche per questo, Dragon's Dogma II ha un posticino speciale nel mio cuore.
Ed ecco dunque svelati i quattro titoli che si sono dimostrati, ognuno a modo suo, meritevoli della corona della nostra redazione, siete d'accordo con le scelte o avreste optato per qualcos'altro? Fatecelo sapere nei commenti!
Perla assoluta.
Sono mancate un po' le bombe quest'anno e inoltre per Nintendo è stato un anno molto quieto, ma comunque sono usciti lo stesso dei bei titoli
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