A quasi tre anni da Sniper Elite 5, Rebellion Developments ci riporta nei panni di un cecchino durante la Seconda Guerra Mondiale con Sniper Elite: Resistance. Saranno riusciti gli sviluppatori inglesi a fare centro? Scopriamolo insieme.

Le vicende di Sniper Elite: Resistance si svolgono nella Francia del 1944, in parallelo agli eventi di Sniper Elite 5. Questo ha portato a un cambio forzato di protagonista: questa volta vestiremo i panni del capitano Harry Hawker, soldato britannico e agente dello Special Operations Executive (SOE), invece del secondo tenente americano Karl Fairburne, protagonista di tutti i capitoli precedenti. La nostra missione consiste nell’aiutare la resistenza francese a combattere i tedeschi e fermare una nuova temibile arma, il tutto con il supporto di Marie "Carillon" Renarde.
Purtroppo, la narrazione non è il punto forte del gioco. La storia viene raccontata in modo piuttosto pigro: le scene animate sono rare e il racconto si sviluppa principalmente attraverso una sequenza di diapositive tra una missione e l’altra. La trama risulta piatta, priva di momenti davvero memorabili o colpi di scena significativi, complice anche la scarsa caratterizzazione dei comprimari.

Sul fronte tecnico, Sniper Elite: Resistance non brilla affatto. Come anticipato nei mesi precedenti al lancio, Rebellion ha riutilizzato vecchi asset per contenere i costi di sviluppo e ridurre i tempi di produzione. Questo, però, ha un impatto negativo sul comparto grafico: il gioco appare datato, penalizzato anche dalla natura multipiattaforma. Speriamo che il prossimo capitolo venga sviluppato esclusivamente per le console di ultima generazione, ormai sul mercato da oltre quattro anni, e per PC, così da segnare un deciso passo avanti.
Oltre alla grafica, il gioco soffre di alcune problematiche di rifinitura. Durante il movimento in posizione abbassata, è capitato più volte che il personaggio si incastrasse in elementi dello scenario, costringendoci ad alzarci con il rischio di essere scoperti. Anche il combattimento corpo a corpo presenta qualche problema: talvolta, avvicinandoci a un nemico per neutralizzarlo silenziosamente, non compariva l’opzione per eseguire l’azione, lasciando il tempo agli avversari di reagire e allertare i loro compagni.

Fortunatamente, Sniper Elite: Resistance non è privo di punti di forza. Pur non essendo un capitolo innovativo, le meccaniche restano valide e divertenti. La serie offre sempre diverse possibilità di approccio alle missioni: il fucile da cecchino è essenziale per eliminare obiettivi a lunga distanza, ma è possibile anche optare per un approccio più ravvicinato, scegliendo tra scontri a fuoco diretti o strategie furtive per evitare di far scattare gli allarmi. Il level design, ampio e articolato, incentiva l’esplorazione e permette di raggiungere gli obiettivi seguendo percorsi alternativi.
Esplorare a fondo le mappe non è solo una questione di gameplay, ma può rivelarsi vantaggioso: si possono sbloccare missioni secondarie, trovare nuove armi o componenti per potenziare l’equipaggiamento. Al termine di ogni missione, un riepilogo numerico fornisce statistiche sulle prestazioni, mostrando il numero di nemici eliminati, gli allarmi attivati e altri parametri, sintetizzati in un grafico che evidenzia lo stile di gioco adottato, tra furtività e azione diretta.

Oltre alla modalità storia, il gioco offre altre opzioni, tra cui la modalità Invasione. Qui, si può aprire la partita ad altri giocatori (sia amici che sconosciuti), che assumeranno il ruolo di soldati tedeschi con l’obiettivo di fermare la nostra missione. A questa si affiancano altre modalità multiplayer, sia in singolo che a squadre.

Le vicende di Sniper Elite: Resistance si svolgono nella Francia del 1944, in parallelo agli eventi di Sniper Elite 5. Questo ha portato a un cambio forzato di protagonista: questa volta vestiremo i panni del capitano Harry Hawker, soldato britannico e agente dello Special Operations Executive (SOE), invece del secondo tenente americano Karl Fairburne, protagonista di tutti i capitoli precedenti. La nostra missione consiste nell’aiutare la resistenza francese a combattere i tedeschi e fermare una nuova temibile arma, il tutto con il supporto di Marie "Carillon" Renarde.
Purtroppo, la narrazione non è il punto forte del gioco. La storia viene raccontata in modo piuttosto pigro: le scene animate sono rare e il racconto si sviluppa principalmente attraverso una sequenza di diapositive tra una missione e l’altra. La trama risulta piatta, priva di momenti davvero memorabili o colpi di scena significativi, complice anche la scarsa caratterizzazione dei comprimari.

Sul fronte tecnico, Sniper Elite: Resistance non brilla affatto. Come anticipato nei mesi precedenti al lancio, Rebellion ha riutilizzato vecchi asset per contenere i costi di sviluppo e ridurre i tempi di produzione. Questo, però, ha un impatto negativo sul comparto grafico: il gioco appare datato, penalizzato anche dalla natura multipiattaforma. Speriamo che il prossimo capitolo venga sviluppato esclusivamente per le console di ultima generazione, ormai sul mercato da oltre quattro anni, e per PC, così da segnare un deciso passo avanti.
Oltre alla grafica, il gioco soffre di alcune problematiche di rifinitura. Durante il movimento in posizione abbassata, è capitato più volte che il personaggio si incastrasse in elementi dello scenario, costringendoci ad alzarci con il rischio di essere scoperti. Anche il combattimento corpo a corpo presenta qualche problema: talvolta, avvicinandoci a un nemico per neutralizzarlo silenziosamente, non compariva l’opzione per eseguire l’azione, lasciando il tempo agli avversari di reagire e allertare i loro compagni.

Fortunatamente, Sniper Elite: Resistance non è privo di punti di forza. Pur non essendo un capitolo innovativo, le meccaniche restano valide e divertenti. La serie offre sempre diverse possibilità di approccio alle missioni: il fucile da cecchino è essenziale per eliminare obiettivi a lunga distanza, ma è possibile anche optare per un approccio più ravvicinato, scegliendo tra scontri a fuoco diretti o strategie furtive per evitare di far scattare gli allarmi. Il level design, ampio e articolato, incentiva l’esplorazione e permette di raggiungere gli obiettivi seguendo percorsi alternativi.
Esplorare a fondo le mappe non è solo una questione di gameplay, ma può rivelarsi vantaggioso: si possono sbloccare missioni secondarie, trovare nuove armi o componenti per potenziare l’equipaggiamento. Al termine di ogni missione, un riepilogo numerico fornisce statistiche sulle prestazioni, mostrando il numero di nemici eliminati, gli allarmi attivati e altri parametri, sintetizzati in un grafico che evidenzia lo stile di gioco adottato, tra furtività e azione diretta.

Oltre alla modalità storia, il gioco offre altre opzioni, tra cui la modalità Invasione. Qui, si può aprire la partita ad altri giocatori (sia amici che sconosciuti), che assumeranno il ruolo di soldati tedeschi con l’obiettivo di fermare la nostra missione. A questa si affiancano altre modalità multiplayer, sia in singolo che a squadre.
Sebbene Sniper Elite: Resistance possa sembrare un lavoro svolto con il minimo sforzo da Rebellion Developments, soprattutto per via del comparto grafico datato e della mancanza di rifiniture, nel complesso il gioco riesce a intrattenere. Eliminare i nemici in maniera furtiva o con un colpo dalla lunga distanza, esaltato dalla classica kill cam a raggi X che mostra gli organi interni andare in pezzi, regala sempre soddisfazioni. Completare le nove missioni può richiedere dalle 6 alle 8 ore per chi si concentra solo sugli obiettivi principali, mentre chi punta alla furtività e all’esplorazione può impiegare anche il doppio del tempo. Nel nostro caso, completando tutte le missioni secondarie e trovando gran parte dei collezionabili, abbiamo raggiunto circa 21 ore di gioco.
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Pro
- Level design interessante
- Diversi approcci di gioco divertenti
- La kill cam a raggi X offre sempre grandi soddisfazioni
Contro
- Grafica datata, sarebbe ora di abbandonare la vecchia generazione
- Alcuni problemi di rifinitura di troppo
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