È ormai evidente agli occhi di tutti come negli ultimi anni la fruizione di carte Pokémon su piano collezionistico abbia raggiunto proporzioni e un giro d'affari immenso ed incontrollato.
Sono ad esempio a migliaia i canali Youtube che hanno incentrato il loro contenuto unicamente sul pack opening di carte Pokémon subito a partire dal periodo post pandemia, accrescendo e finanziando indirettamente un mercato di scambio e compravendita divenuto per alcuni un vero e proprio business d'impresa come milioni di dollari in circolazione. Il tutto foraggiato da The Pokémon Company che ha investito notevolmente per imporre con sempre più forza il marchio TCG Pokémon anche verso il pubblico poco avvezzo, ultimo di questa strategia è stato ad esempio l'uscita di Pokémon Pocket, che dopo pochi mesi si sta già rivelando una proverbiale miniera d'oro.
Ma tale situazione sarà davvero sostenibile sul lungo periodo?
Molti analisti hanno iniziato a riconoscere in Pokémon una vera e propria bolla speculativa data da un'aumento ingiustificato nei prezzi di alcune carte sulla scia dell'euforia generale.
Hanno fatto il giro del mondo i video che ritraevano folti gruppi di persone intente a prendere d'assalto i box delle nuove espansioni di carte nei centri commerciali americani, combattendosi per riuscire ad ottenere più copie possibili. È estremamente probabile che gran parte di loro non fossero appassionati e collezionisti, ma scalper interessati unicamente a far esaurire il prodotto più in fretta possibile così da poterlo rivendere a prezzo maggiorato. Questi fatti sono evidenti sintomi di una bolla speculativa basata sulla speculazione e il gonfiamento artificiale dei prezzi.
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Distaccando lo sguardo dalla situazione occidentale anche in Giappone, la patria del brand, la situazione non sembra diversa. Nei 2024 nei negozi specializzati di Akihabara si è assistito ad una crollo dei prezzi nel mercato dell'usato pari al 20-30% con singole carte che hanno visto una svalutazione totale nel giro di pochi mesi: da 12 milioni di yen a fine 2023 ad un solo milione ad inizio 2024. Tra questi i pezzi più ricercati e che quindi subiscono una fluttuazione maggiore sono le carte allenatore con soggetti femminili.
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A peggiorare una situazione già piegata dalla speculazione ci hanno pensato la piaga dei contraffattori, divenuti negli anni sempre più abili con falsi sempre più sofisticati, e soprattutto dei furti a danno dei rivenditori, come ad esempio quello avvenuto proprio ad Akihabara nel 2023.
Sentore di gran parte dei rivenditori giapponesi e il serio timore che prima o poi la speculazione raggiunga il punto di non ritorno con lo scoppio della bolla e il conseguente un crollo totale del valore delle carte. A tal proposito Kazuo Maki, professore associato di economia teorica presso la facoltà di economia della Kyoto Tachibana University, esperto di cultura pop, ha sottolineato che le fluttuazioni nei prezzi delle carte Pokemon rispecchiano gli avvisi di un crollo di una bolla economica, affermando:
Secondo lui la crisi porterà ad un totale ridimensionamento del volume del mercato tornando a livelli appropriati per il tipo di prodotto, ipotizzando che la domanda in rapida crescita di carte Pokémon degli ultimi anni abbia reso difficile per l'offerta tenere il passo, compresa la stessa The Pokémon Company che col le ultime espansioni ha avuto difficoltà ad assecondare la domanda sul mercato mondiale.
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Fonte consultata:
The Asahi Shimbum
Sono ad esempio a migliaia i canali Youtube che hanno incentrato il loro contenuto unicamente sul pack opening di carte Pokémon subito a partire dal periodo post pandemia, accrescendo e finanziando indirettamente un mercato di scambio e compravendita divenuto per alcuni un vero e proprio business d'impresa come milioni di dollari in circolazione. Il tutto foraggiato da The Pokémon Company che ha investito notevolmente per imporre con sempre più forza il marchio TCG Pokémon anche verso il pubblico poco avvezzo, ultimo di questa strategia è stato ad esempio l'uscita di Pokémon Pocket, che dopo pochi mesi si sta già rivelando una proverbiale miniera d'oro.
Ma tale situazione sarà davvero sostenibile sul lungo periodo?
Molti analisti hanno iniziato a riconoscere in Pokémon una vera e propria bolla speculativa data da un'aumento ingiustificato nei prezzi di alcune carte sulla scia dell'euforia generale.
Hanno fatto il giro del mondo i video che ritraevano folti gruppi di persone intente a prendere d'assalto i box delle nuove espansioni di carte nei centri commerciali americani, combattendosi per riuscire ad ottenere più copie possibili. È estremamente probabile che gran parte di loro non fossero appassionati e collezionisti, ma scalper interessati unicamente a far esaurire il prodotto più in fretta possibile così da poterlo rivendere a prezzo maggiorato. Questi fatti sono evidenti sintomi di una bolla speculativa basata sulla speculazione e il gonfiamento artificiale dei prezzi.
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Distaccando lo sguardo dalla situazione occidentale anche in Giappone, la patria del brand, la situazione non sembra diversa. Nei 2024 nei negozi specializzati di Akihabara si è assistito ad una crollo dei prezzi nel mercato dell'usato pari al 20-30% con singole carte che hanno visto una svalutazione totale nel giro di pochi mesi: da 12 milioni di yen a fine 2023 ad un solo milione ad inizio 2024. Tra questi i pezzi più ricercati e che quindi subiscono una fluttuazione maggiore sono le carte allenatore con soggetti femminili.
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A peggiorare una situazione già piegata dalla speculazione ci hanno pensato la piaga dei contraffattori, divenuti negli anni sempre più abili con falsi sempre più sofisticati, e soprattutto dei furti a danno dei rivenditori, come ad esempio quello avvenuto proprio ad Akihabara nel 2023.
Sentore di gran parte dei rivenditori giapponesi e il serio timore che prima o poi la speculazione raggiunga il punto di non ritorno con lo scoppio della bolla e il conseguente un crollo totale del valore delle carte. A tal proposito Kazuo Maki, professore associato di economia teorica presso la facoltà di economia della Kyoto Tachibana University, esperto di cultura pop, ha sottolineato che le fluttuazioni nei prezzi delle carte Pokemon rispecchiano gli avvisi di un crollo di una bolla economica, affermando:
"La bolla può scoppiare in un istante per una causa minore. Un senso di stranezza o un piccolo cambiamento possono far crollare i prezzi, portando al crollo della bolla. I prezzi delle carte sono aumentati drasticamente oltre il loro valore originale, proprio come le azioni e gli immobili durante un'economia di bolla".
Secondo lui la crisi porterà ad un totale ridimensionamento del volume del mercato tornando a livelli appropriati per il tipo di prodotto, ipotizzando che la domanda in rapida crescita di carte Pokémon degli ultimi anni abbia reso difficile per l'offerta tenere il passo, compresa la stessa The Pokémon Company che col le ultime espansioni ha avuto difficoltà ad assecondare la domanda sul mercato mondiale.
"Distribuire troppe carte sul mercato può rendere il gioco meno interessante per i giocatori. Osserverò attentamente quanti fan rimangono sul mercato puramente per godersi il gioco", ha affermato Maki. "Il futuro del business dei giochi di carte sarà messo alla prova in senso reale da ora in poi".
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Fonte consultata:
The Asahi Shimbum
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Poi fosse solo pokemon (che ovviamente è il più popolare) ma anche Yugioh e one piece stanno messi uguale con i prezzi, ho visto perfino le carte del nuovo gioco di Hololive vendute a 3-4 mila euro in giappone.
E pensare che prima i giochi di carte come Pokémon, Yu-Gi-Oh e Vanguard, venivano definiti "per bambini", ma ehi, quando si tratta di soldi ecco che spunta fuori il Mr Krabs di turno e gli occhioni degli adulti fanno *cacink*
- Lato collezionistico, a differenza della bolla dei tulipani, penso che alcune carte pokemon non andranno mai a crollare di prezzo a tal punto da renderle economiche/carta straccia. Sono carte nate per bambini, ma quei bambini che un tempo non se le potevano magari permettere ad oggi sono adulti, hanno uno stipendio e ogni tanto qualche follia capita di farla a tutti. Intendiamoci, personalmente parlando non spenderei più neanche 1€ per un pacchetto di carte... la mia collezione dell'epoca la tengo per questioni affettive ma lato collezionistico non penso valga nulla (anche le carte più rare che ho non sono tenute in condizioni perfette, le avevo usate tanto all'epoca, anche senza bustine quando non potevo permettermele). Ma ad oggi se voglio un videogioco lo acquisto, a differenza che in passato in cui dovevo chiedere ai miei genitori che quasi mai mi concedevano di acquistare tali "perdite di tempo"... e ovviamente tutti i giochi che nella mia infanzia volevo giocare e non ho potuto giocare avevano un significato di fondo aggiuntivo (e quindi un valore più alto per me). In definitiva le carte da gioco collezionabile avranno sempre un valore, non necessariamente basso (anche se non alto oltre ogni limite del ragionevole).
- Lato investitore penso che le carte pokemon non siano assolutamente un buon investimento e non solo perché potrebbero essere una bolla pronta a scoppiare (quello è il meno... è pieno di bolle che ci mettono decenni a scoppiare e anche quando scoppiano possono tornare a gonfiarsi, vedi bitcoin e similari che son crollati già più volte ma che la gente continua a comprare sperando che non crollino più) ma più che altro perché più che un investimento è più simile ad una scommessa.
L'investimento si fa quando si è quasi certi che in un dato lasso di tempo i soldi messi in quel dato qualcosa diventino di più (parlo di soldi... ma in realtà vale anche per la cultura, quando si investe in un corso di qualcosa lo si fa perché si è quasi certi che a fine corso si saprà di più)... e per diventare di più in genere si conta su fattori come la crescita (ad esempio un'azienda che riesce a mettere a frutto i soldi degli azionisti per crescere e generare più utili) o gli interessi (discorso che vale ad esempio per i btp che ho nel mio portafoglio... sono di fatto un prestito fatto allo stato italiano che, finché lo stato rimane in vita, dovranno venir restituiti sulla base del tasso di interesse di emissione).
Le carte pokemon non sono prestiti quindi non generano interesse, non sono aziende quindi non generano utili... l'unico modo in cui possono aumentare di prezzo è se io compro a X e qualcun altro sarà disposto in futuro ad acquistare da me ad X < Y, se chi acquista da me è convinto di investire farà in futuro altrettanto sperando che ci sia qualcun altro che spenderà ancora di più e così via.... stesso discorso che vale per i bitcoin, per gli nft, per l'oro, per il collezionismo in generale, per qualsiasi cosa che non genera né interessi né utili.
Ed è per questo che da investitore sto alla larga dalle carte pokemon (e similari), non sono investimenti ma scommesse e a me il gioco d'azzardo non è mai piaciuto.
Gli ultimi che "investono" prima che la bolla crolli (o si sgonfi notevolmente) sono coloro che spenderanno di più per comprare e si ritroveranno con il classico cerino in mano... ossia con carte pokemon con un prezzo molto inferiore a quello a cui le hanno acquistate. Chi ci guadagna sono i primi ad esserci entrati un po' come in uno schema ponzi.
In definitiva se comprate le carte fisiche pokemon non fatelo per investimento, fatelo perché vi piacciono le carte, usatele per giocare...
Esatto ormai faccio così anche io, le carte che mi piacciono le compro, il resto sta bene così.
Un po' di interesse sta tornando per evoluzioni prismatiche ma non siamo ai livelli di prima.
E comunque io ho aperto 9 anni fa e non ho venduto MAI a bambini, sempre a gente sui 25-40 anni.
Altro problema di questo fenomeno è il Graading e le case che ti certificano il valore delle carte.
Sono anche queste ad aver aumentato i prezzi. Teoricamente il case dovrebbe servire a conservare ma
c'è da fidarsi di uno tiene conto di SOLO 4 caratteristiche per gradare una carta? (Angoli-Centraggio-Superficie e Bordi). Se cercate troverete tanti divertenti scandali, oltre che persone che rimandano indietro la stessa carta quando il voto è basso e ne ricevono uno diverso. Vi chiedo inoltre se secondo voi ha senso Gradare una Carta NUOVA appena sbustata dall'ultima espansione Uscita...?
Uno può farlo seriamente per collezionismo ma non per rimetterle subito dopo in vendita.
Sul discorso Bolla e crollo prezzi..(è da qualche anno che se ne parla)
Probabilmente sarà così. Troppe carte e troppe espansioni.
Quelle nuove perderanno tutte valore resteranno in piedi quelle Vintage della 1° e forse 2° generazione.
Quando tutti le giocavano e non badavano a conservarle bene e quando nessuno conservava i Booster Pack.
Ricordatevi che comunque il valore di una carta è altamente soggettivo....
Se a distanza di 25 Anni sparate ad un vecchio collezionista 40 Euro per un Clefable Jungle Holo ve lo potete tenere a far la muffa...
Oddio bitcoin non la definirei molto una bolla, i suoi momenti di crollo sono sempre stati in concomitanza con le restrizioni sulla miniatura, momenti preventivati e che si sapevache avrebbero portato ad un rialzo presso immediato
Per me al momento la bolla più grande è quella alla corsa a chi ha L'IA migliore che basta niente per far perdere in un giorno il 20% ad nvidia e co
O per scalperare xD
Poi non so ma il mondo anime forse perché ormai campa su internet mi sembra sempre più orientato verso gli adulti.
Comunque esempio Dark Raichu carta speciale del set Team Rocket numero 83 su 82 non costa tantissimo usata su Ebay i pressi variano da 50 a 150€.
personalmente non compro più niente ad un prezzo superiore a quello di listino perchè se tutti facciamo cosi gli scalper falliscono e il mercato torna sano dove qualcosa di usato costa sempre meno di qualcosa di nuovo
PS : ormai questo meccanismo si applica a qualsiasi settore tipo i rolex costano più da usati che da nuovi semplicemente perchè i negozi non vendono ai clienti i nuovi modelli ma sono disponibili solo di seconda mano stessa cosa per le ferrari o qualsiasi altro settore di nicchia dove sono arrivati gli affaristi
Nel momento in cui ci sono 5 versioni della stessa carta con rarirtà sempre diverse per fare speculazione si torna alla bolla delle variant nel fumetto americano anni 90.
Ad un certo punto diventa impossibile collezionare tutto e la gente perde interesse.
Tra l'altro quello delle carte collezionabili e uno dei pochi mercati in cui i giapponesi sono più morigerati degli americani.
Se ad esempio prendiamo le carte sportive nei set del sumo ci sono solo carte base e ora hanno introdotto le carte luccicanti (una per pacchetto comunque) oltre agli autografi limitati che però hanno un senso essendo un memorabilia che ha valore di per se e non per la rarità (come le versioni ultra rare dei giochi di carte collezionabili).
Invece gli equalivalenti USA come le carte del wrestling hanno il set base, poi la versione luccicante, almeno 2 versioni numerate per ogni carta, le carte firmate, quelle con i pezzi di tessuto, quelle esclusive di un dato tipo di scatola,...
In realtà i momenti di crollo sono stati molti di più e spesso più che con le restrizioni di cui parli (che anzi tendenzialmente ne alzano il valore percepito visto che diventano tecnicamente più scarsi e più difficili da "minare") hanno coinciso con il bear market (ossia i momenti più deboli della borsa azionaria, in particolare statunitense).
Ciò detto ho già scritto come la penso... i bitcoin non producono nulla, non danno interessi, non sono neanche una moneta realmente utilizzabile (eccezioni a parte), hanno valore solo perché c'è gente disposta a comprarli, salgono di valore solo perché c'è gente che è disposta a spendere di più per averli, esattamente come le carte pokemon... se avessimo dei governi un pochino più attivi contro il riciclaggio e l'evasione la normativa verrebbe aggiornata e la bolla si sgonfierebbe nel giro di nulla. sfortunatamente trump ed il suo amicone musk sono i primi a sfruttare le criptovalute per truffare la stessa gente che li vota.
PS. Chiudo subito l'OT perché altrimenti si finisce a parlare d'altro piuttosto che di carte pokemon... Quel che si deve ricordare sempre a mio parere è solo che se non produce nulla di nuovo speculazioni e bolle sono più probabili, perché il valore è solo quello percepito da chi acquista e non ha nulla a che vedere con qualcosa di reale.
Sempre colpa delle waifu.
Anche se Sabrina resta una gran gnocca.
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