In Occidente, quando si parla di animazione cinematografica giapponese di qualità vi sono alcuni nomi ricorrenti: lo Studio Ghibli, Akira, Satoshi Kon, Mamoru Oshii... tra questi, uno dei titoli più iconici sia per la sua importanza storica e il suo impatto sul cinema occidentale, sia per il suo apprezzamento sia di pubblico che di critica è senza alcun dubbio Ghost in the Shell di Mamoru Oshii. A quasi trent'anni dal suo esordio questo film psicologico e riflessivo ha mantenuto intatta tutta la sua bellezza e ricercatezza.
Farà quindi contenti i fan sapere che lo stesso Oshii ha confermato di essere ancora interessato alla realizzazione del terzo film dedicato a questo universo narrativo.
Durante un evento dedicato al ventennale dell'uscita di Ghost in the Shell – Innocence, secondo film del franchise, il regista ha raccontato di aver quasi realizzato un terzo film, ma il progetto non è mai andato in porto. Oshii ha inoltre spiegato che, se gli venisse permesso di risolvere una questione in sospeso, gli piacerebbe ancora realizzarlo. Cinema Today ha pubblicato una parte dell'intervista durante l’evento sul suo canale YouTube.
L'evento si è svolto al TOHO Cinemas Shinjuku di Tokyo. Oshii è apparso sul palco con Akio Ōtsuka, la voce di Batou in Ghost in the Shell. Secondo Comic Natalie, i due hanno discusso un po' durante la proiezione, hanno fatto un quiz vero o falso e hanno parlato dei loro ricordi di Atsuko Tanaka, la defunta doppiatrice di Motoko Kusanagi.
Ghost in the Shell è uscito nel 1995 mentre Ghost in the Shell – Innocence nel 2004.
Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork
Farà quindi contenti i fan sapere che lo stesso Oshii ha confermato di essere ancora interessato alla realizzazione del terzo film dedicato a questo universo narrativo.
Durante un evento dedicato al ventennale dell'uscita di Ghost in the Shell – Innocence, secondo film del franchise, il regista ha raccontato di aver quasi realizzato un terzo film, ma il progetto non è mai andato in porto. Oshii ha inoltre spiegato che, se gli venisse permesso di risolvere una questione in sospeso, gli piacerebbe ancora realizzarlo. Cinema Today ha pubblicato una parte dell'intervista durante l’evento sul suo canale YouTube.
L'evento si è svolto al TOHO Cinemas Shinjuku di Tokyo. Oshii è apparso sul palco con Akio Ōtsuka, la voce di Batou in Ghost in the Shell. Secondo Comic Natalie, i due hanno discusso un po' durante la proiezione, hanno fatto un quiz vero o falso e hanno parlato dei loro ricordi di Atsuko Tanaka, la defunta doppiatrice di Motoko Kusanagi.
Ghost in the Shell è uscito nel 1995 mentre Ghost in the Shell – Innocence nel 2004.
Fonte consultata:
AnimeNewsNetwork
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E in più, sarebbe il più che gradito ritorno del Maestro, quindi davvero, prima gli danno il via libera, Meglio È!!!
Non saprei, il secondo film malgrado non sia brutto, e' decisamente inferiori, se Oshi e' ispirato mi va piu che bene, solo che non e' detto
A me, ti dirò, a tratti è piaciuto anche più del primo che già è un Capolavoro di suo
Il primo è soprattutto il secondo sono tra le cose migliori mai prodotte dall'animazione giapponese. Presto uscirà anche la nuova serie basata sul manga, e un terzo capitolo sarebbe un bel regalo per chi ama il cyberpunk e questo franchise.
Personalmente lo ritengo diverse spanne sopra lo stesso manga di partenza. Il secondo invece non mi ha colpito con altrettanta efficacia.
Un terzo capitolo sarebbe sicuramente interessante con le mani di Oshii all'opera. Tuttavia sono un po' dubbioso su quanto possa ancora dare il titolo, soprattutto stanti tutte le diramazioni del franchise che hanno espanso il tutto (non sempre a proposito dal mio personale punto di vista).
Certo la firma fa la differenza in casi come questo, ma è l'unica premessa per cui posso dare il beneficio del dubbio.
Ammetto che ho qualche dubbio, non su Oshi, ma sul fatto che ci siano le condizioni per mandare avanti una saga cosi sperimentale e con un regista che a molti puo risultare ostico.
Mi piacerebbe proprio vedere una nuova opera da Oshii, regista talentuoso ma che è fermo da parecchio. Spero risolva questa questione di cui parla...
Shirow scrive delle belle storie, e dei disegni bellissimi, ma ha qualche problema nello storytelling, a volte i suoi dialoghi sono cosi intrigati che letteralmente poco si capisce poco della storia, cosi come la scansione delle vignette che non e' sempre narrativa
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