Se dovessi paragonare il primo numero di Dears a quello di Rozen Maiden, le due opere delle Peach-Pit che ho letto, Dears ne uscirebbe vincitore sotto tutti gli aspetti. Tuttavia ho abbastanza elementi per dirvi che se volete conoscere queste autrici dovreste partire da Rozen Maiden, non fermandovi dopo un volumetto, ma leggendone almeno 3.
Rozen Maiden non si presenta troppo bene: il disegno non è sempre dettagliato, viene posta molta attenzione nelle tavole più importanti, spesso davvero belle ed evocative, mentre le restanti sembrano piuttosto sbrigative, con pochi fondali e dettagli. La cosa l'avevo notata anche in Dears, ma qui è ancora più evidente. Fortunatamente proseguendo con i numeri la situazione migliora.
La trama parte piano, il protagonista risulta, almeno inizialmente, piuttosto antipatico. La stessa impressione me l’ha fatta anche la prima bambola, Shinku. Ciò nonostante c'è qualcosa che ti spinge ad andare avanti e che riesce a incuriosire il lettore. Il primo volumetto inizia a prendersi nel finale, quando ci viene presentato il mondo delle Rozen Maiden: misterioso e affascinante. Dal secondo numero viene dedicata più attenzione ai personaggi, che iniziano a crescere e ad acquistare personalità più complesse e credibili. Shinku, con il passare dei numeri, inizia a capire che da sola è vulnerabile e che non può solo limitarsi a pretendere l'aiuto degli altri. Jun non sarà più un semplice servo, un incapace che ha avuto la fortuna di incontrarla, ben presto diventerà per lei importante. Anche Jun cambierà, inizierà a superare il trauma che l'ha reso incapace di vivere a contatto con gli altri, si aprirà e inizierà di nuovo ad apprezzare il mondo che lo circonda.
Jun è un ragazzo che a seguito dell'abbandono dei genitori, andati all'estero per motivi di lavoro, si chiude in casa, lascia la scuola e tratta la sorella maggiore, Nori, come una serva. Destino vuole che ben presto sarà lui a diventare il servo di una bambola: per passare il tempo infatti si diverte a ordinare continuamente da internet tutto quello che gli capita sotto mano, per poi riconsegnarlo entro il periodo in cui può esercitare il diritto di recesso. Un giorno arriva una curiosa bambola della serie Rozen Maiden, Shinku, che una volta caricata dimostra di essere viva e di avere una coscienza. Verranno subito attaccati da un pupazzo e Jun sarò costretto a giurare fedeltà a Shinku, diventando il suo medium e dandole il potere di sconfiggere l'avversario.
Ma qual è lo scopo delle bambole? Da dove arrivano i loro poteri magici? E chi è l'artigiano che le creò?
L'atmosfera di tipo gotico è resa ottimamente, alcune sequenze sono particolarmente evocative e le tematiche trattate sono più profonde di quanto inizialmente potrebbe sembrare.
Un manga che pertanto merita di essere letto, nonostante l'inizio un po' sottotono. Inoltre, per chi l'avesse seguita, mi pare più approfondito e meglio raccontato della serie TV.
Potete trovare il manga in vendita sul sito del nostro sponsor, Frank Was Here.
Rozen Maiden non si presenta troppo bene: il disegno non è sempre dettagliato, viene posta molta attenzione nelle tavole più importanti, spesso davvero belle ed evocative, mentre le restanti sembrano piuttosto sbrigative, con pochi fondali e dettagli. La cosa l'avevo notata anche in Dears, ma qui è ancora più evidente. Fortunatamente proseguendo con i numeri la situazione migliora.
La trama parte piano, il protagonista risulta, almeno inizialmente, piuttosto antipatico. La stessa impressione me l’ha fatta anche la prima bambola, Shinku. Ciò nonostante c'è qualcosa che ti spinge ad andare avanti e che riesce a incuriosire il lettore. Il primo volumetto inizia a prendersi nel finale, quando ci viene presentato il mondo delle Rozen Maiden: misterioso e affascinante. Dal secondo numero viene dedicata più attenzione ai personaggi, che iniziano a crescere e ad acquistare personalità più complesse e credibili. Shinku, con il passare dei numeri, inizia a capire che da sola è vulnerabile e che non può solo limitarsi a pretendere l'aiuto degli altri. Jun non sarà più un semplice servo, un incapace che ha avuto la fortuna di incontrarla, ben presto diventerà per lei importante. Anche Jun cambierà, inizierà a superare il trauma che l'ha reso incapace di vivere a contatto con gli altri, si aprirà e inizierà di nuovo ad apprezzare il mondo che lo circonda.
Jun è un ragazzo che a seguito dell'abbandono dei genitori, andati all'estero per motivi di lavoro, si chiude in casa, lascia la scuola e tratta la sorella maggiore, Nori, come una serva. Destino vuole che ben presto sarà lui a diventare il servo di una bambola: per passare il tempo infatti si diverte a ordinare continuamente da internet tutto quello che gli capita sotto mano, per poi riconsegnarlo entro il periodo in cui può esercitare il diritto di recesso. Un giorno arriva una curiosa bambola della serie Rozen Maiden, Shinku, che una volta caricata dimostra di essere viva e di avere una coscienza. Verranno subito attaccati da un pupazzo e Jun sarò costretto a giurare fedeltà a Shinku, diventando il suo medium e dandole il potere di sconfiggere l'avversario.
Ma qual è lo scopo delle bambole? Da dove arrivano i loro poteri magici? E chi è l'artigiano che le creò?
L'atmosfera di tipo gotico è resa ottimamente, alcune sequenze sono particolarmente evocative e le tematiche trattate sono più profonde di quanto inizialmente potrebbe sembrare.
Un manga che pertanto merita di essere letto, nonostante l'inizio un po' sottotono. Inoltre, per chi l'avesse seguita, mi pare più approfondito e meglio raccontato della serie TV.
Potete trovare il manga in vendita sul sito del nostro sponsor, Frank Was Here.
e' una serie a sfondo paranormale, sicuramente mi ha fatto piacere che siano state trattate le tematiche relative all'isolamento o hikikomori. Le animazioni e i disegni dell'anime sono eccellenti, e soprattutto merita la visione solo ascoltare la splendida colonna sonora di Shinkichi Mitsumune.
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