Ci sembrava interessante segnalare un articolo di 'Repubblica.it' che dà conto della miriade di lamentele che emergono fra molti utenti internazionali di eBay.
I reclami riguardano soprattutto l'inefficienza del nostro sistema postale che spingerebbe molti a rifiutarsi di vendere o acquistare qualunque cosa da utenti italiani. Riprendiamo il pezzo per intero:
«MIKE vive negli Stati Uniti ma grazie ad eBay vende migliaia di CD a meno di un euro in tutto il mondo. In tutto il mondo tranne che nel nostro paese perché Mike, come è scritto chiaramente nella sua inserzione, non spedisce in Italia.
James Zhou vende DVD da Shanghai ma anche lui non spedisce in Italia, in Africa o in Messico. York, sempre americano, vende orologi Casio a buon mercato ma non ad italiani, greci o nigeriani, che sono, come è scritto nella sua pagina, gli "artisti della truffa".
Insomma, siamo considerati la pecora nera mondiale del commercio elettronico. E tutto per colpa - dicono i venditori - del nostro sistema postale. Su eBay la clausola "do not ship to italy" (non spediamo in Italia) è presente in oltre 37 mila inserzioni: per la Francia le inserzioni con la stessa dicitura sono 3 mila, per la Spagna poco più di 700 e quasi nessuna per l'Inghilterra. Sono 10 mila gli ebayer che non spediscono in Germania, ma in quel caso si tratta di stringenti regolamenti per le importazioni, mentre in Italia il problema segnalato è sempre l'inefficienza delle spedizioni.
"Spedisco da otto anni in 89 nazioni", scrive nella community di eBay un utente da 22 mila e più vendite. "In 88 nazioni sono andate a buon fine il 100% delle spedizioni e solo in una, l'Italia, il tasso di successo è del 47%".
Tutti i venditori che abbiamo contattato ce lo hanno confermato: in Italia i pacchi arrivano tardi o non arrivano per niente e i compratori o chiedono il rimborso oppure segnalano come inaffidabile il venditore. "Gli italiani indicano sempre che non ricevono i pacchi che spedisco. Ho perso diverse centinaia di dollari avendo a che fare con compratori italiani, non posso andare avanti così..." ci dice un venditore del Delaware.
Ben rappresentato anche il cliché dell'italiano truffatore: "Diversi pacchi di valore che ho spedito in Italia non sono mai arrivati. Non so se sia vero, ma chiedendo sui forum in internet mi hanno detto che il vostro sistema postale è corrotto e gli impiegati aprono i pacchi e li rubano".
Il fenomeno del "non vendiamo agli italiani" va avanti da mesi e si è aggravato nel corso delle ultime festività natalizie. Andrea Polo, responsabile comunicazione di eBay, ne è consapevole anche se vede spiragli di miglioramento. "Il problema è dovuto sia ai lunghi tempi di spedizione - dice a Repubblica.it -, sia dell'aspettativa del consumatore che, poco esperto di commercio elettronico, spesso non considera a dovere i complicati meccanismi che regolano un acquisto internazionale: pagamento, invio della documentazione, sdoganamento e così via". Maggiore efficienza, aggiunge, potrebbe derivare dall'uso dei corrieri per la spedizione o di PayPal per il pagamento.
Scegliendo i corrieri rispetto all'azienda di Stato le cose migliorano, ma il prezzo aumenta.
Lo sanno anche principali imprese di commercio elettronico italiane che si affidano sempre a corrieri privati: Yoox, il leader nella vendita di abbigliamento online, spedisce con UPS, Mediaworld, Mr. Price ed ePrice del settore dell'elettronica di consumo si affidano a TNT o Bartolini mentre IBS, che spedisce 4000 pacchi al giorno, affianca a SDA, il corriere delle Poste, un corriere privato.
Chi vende su eBay o chi gestisce un piccolo negozio di commercio elettronico fa quasi sempre affidamento alle più economiche spedizioni dei servizi pubblici che poi, in Italia, vengono poi prese in carico da Poste Italiane. Ma il problema non riguarda solo le spedizioni estere. "Mi sono fatta in quattro per consegnare tutti gli ordini immediatamente dopo aver ricevuto la conferma - scrive su un forum dell'Associazione italiana di commercio elettronico la proprietaria di un piccolo sito di e-commerce - e poi le poste italiane, invece che metterci 3 giorni (più uno di accettazione) come scritto sulle condizioni, ce ne mettono più di 7".
I forum di eBay sono diventati una sorta di centro di raccolta delle lamentale sul sistema postale italiano e sul web sono nati siti che raccolgono notizie e informazioni sulle sue inefficienze. Si è mossa anche la magistratura sulla scia di un'inchiesta di Repubblica che lo scorso gennaio ha mostrato 200 tonnellate di posta accatastate nei sotterranei del centro postale di Milano Roserio, quello in cui arrivano molti dei pacchi inviati dai venditori esteri di eBay. Da alcuni giorni, infine, alla procura di Milano è arrivato anche un esposto dei Cobas delle Poste nel quale si ipotizza che, per smaltire le giacenze postali lombarde, si sia mandata al macero la corrispondenza non lavorata o recapitata.
Ma il problema non riguarda solo il mondo, seppur vastissimo, di eBay. Il valore del commercio elettronico italiano è tre volte più piccolo di quello francese, sei volte di quello tedesco e dieci di quello inglese ed la logistica è indicata come uno dei maggiori freni alla sua affermazione. Una ricerca Netcomm-Bocconi presentata al Netcomm e-Commerce Forum di Milano alcune settimane fa ha mostrato come l'efficienza delle spedizioni sia, assieme alla garanzia delle transazioni, lo strumento principale con cui superare lo scetticismo dei consumatori verso questo modo di fare acquisti.
E se ci fossero ancora dubbi basterebbe riascoltare le parole del numero due di Amazon, Diego Piacentini, pronunciate al Netcomm Forum, parole che va ripetendo da anni: se Amazon - che è presente in Francia, Germania e Inghilterra - non apre in Italia è soprattutto a causa del sistema delle spedizioni. "A Natale - ha detto il top manager Amazon - sono stato a trovare i miei genitori che non ricevevano la posta perché il postino era ammalato"».
Fonte: Repubblica.it.
I reclami riguardano soprattutto l'inefficienza del nostro sistema postale che spingerebbe molti a rifiutarsi di vendere o acquistare qualunque cosa da utenti italiani. Riprendiamo il pezzo per intero:
«MIKE vive negli Stati Uniti ma grazie ad eBay vende migliaia di CD a meno di un euro in tutto il mondo. In tutto il mondo tranne che nel nostro paese perché Mike, come è scritto chiaramente nella sua inserzione, non spedisce in Italia.
James Zhou vende DVD da Shanghai ma anche lui non spedisce in Italia, in Africa o in Messico. York, sempre americano, vende orologi Casio a buon mercato ma non ad italiani, greci o nigeriani, che sono, come è scritto nella sua pagina, gli "artisti della truffa".
Insomma, siamo considerati la pecora nera mondiale del commercio elettronico. E tutto per colpa - dicono i venditori - del nostro sistema postale. Su eBay la clausola "do not ship to italy" (non spediamo in Italia) è presente in oltre 37 mila inserzioni: per la Francia le inserzioni con la stessa dicitura sono 3 mila, per la Spagna poco più di 700 e quasi nessuna per l'Inghilterra. Sono 10 mila gli ebayer che non spediscono in Germania, ma in quel caso si tratta di stringenti regolamenti per le importazioni, mentre in Italia il problema segnalato è sempre l'inefficienza delle spedizioni.
"Spedisco da otto anni in 89 nazioni", scrive nella community di eBay un utente da 22 mila e più vendite. "In 88 nazioni sono andate a buon fine il 100% delle spedizioni e solo in una, l'Italia, il tasso di successo è del 47%".
Tutti i venditori che abbiamo contattato ce lo hanno confermato: in Italia i pacchi arrivano tardi o non arrivano per niente e i compratori o chiedono il rimborso oppure segnalano come inaffidabile il venditore. "Gli italiani indicano sempre che non ricevono i pacchi che spedisco. Ho perso diverse centinaia di dollari avendo a che fare con compratori italiani, non posso andare avanti così..." ci dice un venditore del Delaware.
Ben rappresentato anche il cliché dell'italiano truffatore: "Diversi pacchi di valore che ho spedito in Italia non sono mai arrivati. Non so se sia vero, ma chiedendo sui forum in internet mi hanno detto che il vostro sistema postale è corrotto e gli impiegati aprono i pacchi e li rubano".
Il fenomeno del "non vendiamo agli italiani" va avanti da mesi e si è aggravato nel corso delle ultime festività natalizie. Andrea Polo, responsabile comunicazione di eBay, ne è consapevole anche se vede spiragli di miglioramento. "Il problema è dovuto sia ai lunghi tempi di spedizione - dice a Repubblica.it -, sia dell'aspettativa del consumatore che, poco esperto di commercio elettronico, spesso non considera a dovere i complicati meccanismi che regolano un acquisto internazionale: pagamento, invio della documentazione, sdoganamento e così via". Maggiore efficienza, aggiunge, potrebbe derivare dall'uso dei corrieri per la spedizione o di PayPal per il pagamento.
Scegliendo i corrieri rispetto all'azienda di Stato le cose migliorano, ma il prezzo aumenta.
Lo sanno anche principali imprese di commercio elettronico italiane che si affidano sempre a corrieri privati: Yoox, il leader nella vendita di abbigliamento online, spedisce con UPS, Mediaworld, Mr. Price ed ePrice del settore dell'elettronica di consumo si affidano a TNT o Bartolini mentre IBS, che spedisce 4000 pacchi al giorno, affianca a SDA, il corriere delle Poste, un corriere privato.
Chi vende su eBay o chi gestisce un piccolo negozio di commercio elettronico fa quasi sempre affidamento alle più economiche spedizioni dei servizi pubblici che poi, in Italia, vengono poi prese in carico da Poste Italiane. Ma il problema non riguarda solo le spedizioni estere. "Mi sono fatta in quattro per consegnare tutti gli ordini immediatamente dopo aver ricevuto la conferma - scrive su un forum dell'Associazione italiana di commercio elettronico la proprietaria di un piccolo sito di e-commerce - e poi le poste italiane, invece che metterci 3 giorni (più uno di accettazione) come scritto sulle condizioni, ce ne mettono più di 7".
I forum di eBay sono diventati una sorta di centro di raccolta delle lamentale sul sistema postale italiano e sul web sono nati siti che raccolgono notizie e informazioni sulle sue inefficienze. Si è mossa anche la magistratura sulla scia di un'inchiesta di Repubblica che lo scorso gennaio ha mostrato 200 tonnellate di posta accatastate nei sotterranei del centro postale di Milano Roserio, quello in cui arrivano molti dei pacchi inviati dai venditori esteri di eBay. Da alcuni giorni, infine, alla procura di Milano è arrivato anche un esposto dei Cobas delle Poste nel quale si ipotizza che, per smaltire le giacenze postali lombarde, si sia mandata al macero la corrispondenza non lavorata o recapitata.
Ma il problema non riguarda solo il mondo, seppur vastissimo, di eBay. Il valore del commercio elettronico italiano è tre volte più piccolo di quello francese, sei volte di quello tedesco e dieci di quello inglese ed la logistica è indicata come uno dei maggiori freni alla sua affermazione. Una ricerca Netcomm-Bocconi presentata al Netcomm e-Commerce Forum di Milano alcune settimane fa ha mostrato come l'efficienza delle spedizioni sia, assieme alla garanzia delle transazioni, lo strumento principale con cui superare lo scetticismo dei consumatori verso questo modo di fare acquisti.
E se ci fossero ancora dubbi basterebbe riascoltare le parole del numero due di Amazon, Diego Piacentini, pronunciate al Netcomm Forum, parole che va ripetendo da anni: se Amazon - che è presente in Francia, Germania e Inghilterra - non apre in Italia è soprattutto a causa del sistema delle spedizioni. "A Natale - ha detto il top manager Amazon - sono stato a trovare i miei genitori che non ricevevano la posta perché il postino era ammalato"».
Fonte: Repubblica.it.
[MODERATORE: pubblichiamo le notizie che vogliamo, se le riteniamo interessanti per l'utenza. Se a Domenico interessava, ho il diritto di pubblicarla visto che ogni giorno perde molto tempo sul sito. Ma non è il luogo per parlarne, <b>vi prego di evitare tali uscite e scrivere in caso per mail</b>. Tacchan]
Se sei appassionato assiduo di gashapon, actionfigures, fanbook, peluche, videogiochi, gadget e derivati come il sottoscritto (e credo tanti altri utenti di AnimeClick), questo sito ha una forte inerenza.
Io mi servo sempre all'estero per quanto riguarda le cose elencate qui sopra, per il semplice fatto che in Italia tante fatico a reperirle e quando ho la fortuna di riuscirci tra store on-line e fiere del fumetto, spesso mi trovo di fronte a prezzi disonesti o esorbitanti.
Comprando da E-Bay, Amazon o YesAsia mi sono risparmiato diverse decine di €!
Se da una parte mi sono trovato fortunato a non esser caduto vittima delle spedizioni fantasma (almeno finora, tocchiamo ferro... !), dall'altra spesso mi sono mangiato il fegato dinnanzi alla scritta "non spediamo in Italia". A volte invece, i più indulgenti, scrivono "ci scusiamo coi clienti italiani per un ritardo nelle consegne che non dipende comunque da noi bensì dal servizio postale del paese" e questo sinceramente ti fa cadere le... braccia.
Benchè costi un bel po' di più ragazzi, vi consiglio vivamente il corriere che a differenza della posta ordinaria offre garanzie maggiori, lo sa un felice acquirente delle action figures di LOST.
Poi come al solito c'è caso e caso, non è salutare fare di tutta un'erba un fascio.
Grazie della dritta Domenico, speriamo che presto si smuovano le acque.
Facendosi spedire un pacco con un sistema di tracciatura non dovrebbero esserci problemi ne' x chi spedisce ne' per chi riceve. Il resto sono pregiudizi.
Nella mia esperienza, ho notato che pacchi tracciabili sono quelli più puntuali (raccomandata o prioritaria) mentre la posta ordinaria, quella cioè che non richiede una firma alla consegna è sempre la più inaffidabile.
Il segreto è chiedere (gentilmente) al venditore di usare sistemi tracciabili, soprattutto dall'estero, e di mantenerci informati sullo stato della spedizione (data effettiva di invio e altre informazioni utili con cui fare ricerche in caso di smarrimento. Per i pacchi leggeri e poco costosi però capisco che sia un problema...
SDA non è gran che affidabile ma di recente ho notato che i pacchi li recapita Bartolini dalle mie parti: forse ha avuto effetto la mia lamentela e la minaccia di querela quando una signora di un paese vicino (che ha una via dal nome simile a quella della mia abitazionne) mi ha telefonato dicendo di aver trovato un pacco lanciato nel suo giardino a mio nome con una firma chiaramente contraffatta da parte di SDA (dal momento che in casa della signora non c'era nessuno che potesse riceverlo)...
dal punto di vista umano e tra poco anche economicamente (siamo dietro la Grecia,ultimi in Europa con la Polonia...).
Su e-bay ho acquistato parecchie cose,prevalentemente dalla Francia,e,a parte qualche caso di "niet" da parte del venditore,le altre mi è andata sempre bene...sicuramente meglio dell'Italia,ahimè!!
Solo che le spedizioni costano parecchio,e conviene o comprare 2-3 volumetti,o blocchi da 30 fumetti minimo!!!
Si trovano certe "delicatessen",tipo ki-itchi,les pays des cerisiers,la musiquè de marie,les vents de la colere....per non parlare delle opere di Iou Kuroda (melanzane....).
comunque,siamo il "popollo" piu' deriso del mondo,visto che i nostri politici se ne sbattono di noie citruffano sempre,da ogni parte...
in compenso poi siamo amati dal punto di vista umano....
Per non parlare dei ritardi pazzeschi con cui consegnano la posta.
Posta prioritaria? Ma per piacere.
Altro che pregiudizi, il sistema postale italiano fa pena.
Ovviamente il corriere sarebbe una soluzione più ovvia e nel 90% delle volte, più sicura, ma spendere così tanto (la differenza spesso si sente eccome) quando negli altri paesi puoi arrivare a spendere 30/40 € meno ti rode un po'!
Un altro dei vantaggi a vivere nel 'bel paese'.
quando un italiano può rubare qualcosa, a qualsiasi livello, dal postino che si imbosca il pacchetto con un action figure che non mi arriverà mai, all importante politico che si intasca qualche milionata di euro x appaltare un pezzo di autostrada, lo fa. e lo fa con convinzione, sentendosi più furbo, migliore degli altri poveri fessi-onesti.
che tristezza, ragazzi.
spesso e volentieri mi ritrovo a pensare: che vergogna essere italiano.
ma cambierà mai qualcosa nel nostro paese?
Lasciamo poi stare i corrieri: la TNT è un covo di disgraziati epr quanto ne so io. In questi anni ho fatto il misero errore di affidarmi a volte ad essa per spedizioni internazionali (ed a volte proprio dall'estero la richiedono in quanto più conosciuta) ed ogni singola volta il pacco NON è arrivato a casa mia, hanno detto che non c'era lindirizzo - leggibilissimo - pur di non venire in città, NON rimborsano per danni al pacco anche evidenti, e i loro commessi ai magazzini di raccolta sembrano ripescati da un centro di recupero, per cui o gli spari in un piede e vedi se finalmente si muovono, o come sempre ti arrendi e fai il loro gioco. Mi spiace per lo sfogo ma leggendo TNT m'è salita un po' la bile.
e questo è gia un bel segno direi...
poi le poste italiane fanno schifo rubano di tutto e di +++ altro che aeroporti.
ci sono gli impiegati delle poste che in base al pacco e al nome che vedono sopra sanno cosa ce dentro e se lo fregano, è uno schifo.
io direi di chiamare striscia la notizia e far fare un casino di controlli cosi vedrete che nn ruberanno +++
non vedi il problema?
io proprio 2 settimane fa attendevo un pacco dagli stati uniti (con dei cavi per chitarra particolari fatti su misura)
ovviamente con tracciatura,
il pacco ha fatto migliaia di km, è arrivato in italia senza problemi, ha superato la dogana senza problemi (e tutto ciò in circa una settimana),
è arrivato da milano a lecce in 1 giorno, poi per arrivare al mio paesino mancavano 20km... UNA TRAGEDIA!!!
controllando sul sito delle poste il pacco risultava in consegna in un altro comune, ovviamente non trovavano il mio indirizzo che risultava errato,
e il pacco a fare avanti e indietro tra la filiale sda di lecce e quella di casarano.
Ho chiamato il numero verde anche 3 volte al giorno (lo ha chiamato anche più volte il direttore della posta del mio paese dall'ufficio)
e questi che fanno? mi chiedono il codice del pacco e mi leggono la tracciabilità...
Grazie al ca... a leggere sono bravo da solo!
lasciamo perdere poi che ognuno di quelli che rispondeva mi diceva solo di attendere e richiamare il giorno dopo (proponendo poi ognuno una "soluzione" diversa)
in sostanza dopo varie telefonate alle filiali della sda il pacco mi è arrivato con almeno 3 bollini appiccicati uno sull'altro con i vari paesi in cui era stato "consegnato" il pacco.
Insomma si è fatto una settimana in giro per il salento!
Per fortuna che invece col basso (quasi 800€) che mi è arrivato dall'inghilterra è andato tutto liscio in una decina di giorni, altrimenti avrei messo fuoco alle poste!!!!!
e cmq è successo anche a me, non che non mi inviassero qualcosa, ma che venisse specificato che la spedizione in italia (era dalla finlandia se non sbaglio) ha dei ritardi perché... "le poste sono pessime"!
mi son fatto un sacco di risate, o meglio ho riso un'altra volta del paese in cui vivo, che non disprezzo, ma che a volte si fa davvero disprezzare! (e i cd infatti ne hanno messo di tempo per arrivare)
vabbe', mi fermo qui sull'incapacità delle persone e inadeguatezza del servizio, tralasciando i pacchi aperti e rubati e "furberie, crimininalità e mafiosità" varie
Comunque su una cinquantina di acquisti su eBay solo 1 volta mi e' capitato di non ricevere un pacco a causa delle poste (in quel caso il venditore me lo ha rispedito chiedendomi di pagargli quantomeno il costo della seconda spedizione, questa volta assicurata).
Per quanto riguarda l'essere amati dal punto di vista umano, si lo siamo, basta andare all'estero e ve ne accorgerete, da un lato hanno paura dell'indole casinista e "mafiosa" degli italiani ma dall'altra ci invidiano il nostro modo di vivere e ditemi tutto quello che vi pare sull'essere italiani (anche se concordo) ma io vi dico che sono fiero di essere ITALIANO.
PS Ricordate la perfezione non c'è nenache all'estero
I corrieri poi sono un incubo, abitando in una strada "segue numerazione" i pacchi ci mettono almeno una settimana dieci giorni in più a trovare la loro destinazione, ma nella maggior parte dei casi non arrivano mai se non dopo 5 o 6 solleciti, e la motivazione addotta è "non c'era nessuno in casa" quando apposta per ricevere dei pacchi ci siamo dati i turni con gli inquilini.
L'unica ditta abbastanza seria che non ha MAI dato problemi ne di tempo ne di consegne è la GLS Executive, di cui mi sento davvero soddisfatto. Da catania a bologna in 2 giorni. e consegnato alle 9 di mattina. E come prezzi è allineata alle altre compagnie...
dall'estero io compro di tutto: videogames, action figures e varie ma ho un amico che mi procura quello che mi serve e quindi risparmio vagonate di euro per ogni acquisto che faccio
io son daccordo con i venditori quando dicono che in italia nn spediscono... a me è capitato che le poste italiane mi hanno perso parecchi pacchi in arrivo dagli usa... ho ancora sul groppone la quinta serie delle AF di Alex Ross di justice....
davvero triste la situazione italiana... sigh.
E non parliamo di quanto ci fanno spendere di dogana, anche quando c'è il simpatico segnetto "gift" e non potrebbero farti pagare.
(il mio record cmq è pacco tracciabile 4 giorni da Tokyo a Milano, 30 da Milano a Salò... 150km circa).
Per quel che riguarda i corrieri ok tutti. Ma evitate TNT da hong kong.. mi hanno fatto pagare il 60% del valore dell'oggetto come tassa doganale!!
un pacco CELERE 1 ( CELERE UNO!!!) da portici a pomigliano 4 mesi
distanza portici pomigliano manco 20 km...
non vi dico tutte le bestemmie lanciate a quella povera centralinista.
risultato il pacco è arrivato il gg dopo.
Ok dire: non spedisco a più di x km perchè costa troppo, ma dire "tutto tranne... " è veramente razzista e infamante.
E poi non credo che non esistano Paesi messi peggio del nostro, per quanto riguarda poste e corrieri.
Non capisco cosa tu ci riesca a vedere di razzista... qui si parla di commercio e di soldi! Se gente come il Mike intervistato da Repubblica.it (venditore da oltre 22.000 transazioni) vede non andare a buon fine più della metà (il 53%) delle proprie vendite con utenti italiani (il che vuol dire perdere soldi, e tanti) non fa bene, ma fa benissimo a evitare di vendere agli italiani!
Se tu avessi un negozio online e la metà delle vendite che fai a compratori (esempio puramente casuale) australiani non andasse a buon fine con la conseguenza di una tua perdita economica, ti sembrerebbe razzista il non voler trattare più col mercato australiano? Che sei un ente di beneficienza per utenti australiani?
Il vero scandalo sono le nostre poste (ed anche gli uffici doganali non scherzano) che fanno perdere soldi ai commercianti esteri (ed anche nostrani), fanno perdere volume al mercato economico/commerciale italiano e fanno perdere opportunità ai possibili compratori italiani.
Siamo arrivati al punto che c'è un nostro servizio disastrosamente inefficiente (ed in alcuni casi anche palesemente criminale, vedasi pacchi svuotati o rubati, firme contraffatte, etc.) che lo mette allegramente là dove non batte il sole tanto a noi compratori italiani, quanto ai venditori esteri (e per di più lo fa facendosi pagare ed elargendo stipendi ai propri dipendenti incompetenti se non criminali) e noi diamo del razzista al povero commerciante che cerca solo di mandare avanti un'attività senza dover soffrire perdite dovute a truffe o incompetenze altrui...
Cara Italia, dove finirai... e sinché i nostri cittadini ragioneranno come l'esempio qua sopra, ahimé continueremo sempre a cadere più in basso... tanto sono gli altri ad essere razzisti... prego, mi posiziono a 90°, avanti il prossimo! Assicurazioni, banche e chi più ne ha più ne metta...
Io comunque, nonostante alla fine questo paese lo ami, i miei curricula li ho spediti in gran quantità all'estero e non vedo l'ora di fuggire da questo inferno per potermelo godere solamente nei periodi di ferie, come turista felice e non come cittadino oppresso...
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