Fight ippatsu juden-chan!! sarà trasposto in anime per la prossima estate. Lo ha annunciato lo scorso mese lo stesso creatore del manga, Ditama Bow (Mahoromatic, SuperLovePotion), in occasione dello scorso France Chibi Japan Expo, dove l’autore era presente insieme al suo responsabile editoriale, Okazaki Toru.
L'animazione della serie sarà affidata allo Studio Hibari, che ha collaborato all’animazione di serie quali Captain Tsubasa, Street Fighter II V, Yu-Gi-Oh! Duel Monsters, Major, xxxHOLiC e numerose altre.
Iniziato nel gennaio 2006 sul magazine Gum Comics dell'editrice Wani Books, il manga di Fight ippatsu juden-chan!! conta, ad oggi, 4 volumetti.
In un mondo quasi privo di energia vivono creature invisibili agli esseri umani definite juden. Ma cosa accade quando una di esse incontra Sento, un uomo capace di vederla?
La storia è un concentrato di umorismo combinato con elementi ecchi (soft-hentai), accentuati dal modo in cui il mangaka veste le protagoniste, che hanno ciascuna una sola combinazione di abiti (nel caso di Plug, solo due antenne che la fanno assomigliare ad una bunny-girl, una coniglietta di Playboy).
Fin da questo momento, osservando le immagini delle protagoniste nelle loro sexy divise, ci si può chiedere a quali censure dovrà andare incontro l’anime per poter essere trasmesso sui canali nipponici.
L'animazione della serie sarà affidata allo Studio Hibari, che ha collaborato all’animazione di serie quali Captain Tsubasa, Street Fighter II V, Yu-Gi-Oh! Duel Monsters, Major, xxxHOLiC e numerose altre.
Iniziato nel gennaio 2006 sul magazine Gum Comics dell'editrice Wani Books, il manga di Fight ippatsu juden-chan!! conta, ad oggi, 4 volumetti.
In un mondo quasi privo di energia vivono creature invisibili agli esseri umani definite juden. Ma cosa accade quando una di esse incontra Sento, un uomo capace di vederla?
La storia è un concentrato di umorismo combinato con elementi ecchi (soft-hentai), accentuati dal modo in cui il mangaka veste le protagoniste, che hanno ciascuna una sola combinazione di abiti (nel caso di Plug, solo due antenne che la fanno assomigliare ad una bunny-girl, una coniglietta di Playboy).
Fin da questo momento, osservando le immagini delle protagoniste nelle loro sexy divise, ci si può chiedere a quali censure dovrà andare incontro l’anime per poter essere trasmesso sui canali nipponici.
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