Negishi Soichi ha un grande sogno: diventare il cantante di un gruppo di musica pop svedese e scrivere canzoni romantiche in grado di toccare il cuore ai suoi fan. Ha talento e una voce splendida, per cui decide di fare il grande passo, abbandona la fattoria di famiglia e si trasferisce a Tokyo. Ma non si vive di soli sogni e intanto, per pagarsi le spese, accetta di diventare il cantante di un gruppo death metal, i Detroit Metal City.
Ma riuscirà un ragazzo come lui, timido, impacciato e per nulla amante del genere, a interpretare nel migliore dei modi il suddetto ruolo? Soichi, inaspettatamente, è davvero in gamba, quando sale sul palco si immedesima nel suo alter ego, Johannes Krauser II, ed è in grado di scatenarsi come una furia e fare impazzire la folla. I suoi testi trasgressivi sono al limite della legalità e fanno nascere intorno alla sua persona una serie di leggende, tanto che in molti lo credono un vero e proprio demone uscito dagli inferi, che ha violentato e ucciso i suoi genitori e che ha commesso ogni tipo di atrocità.
Ma, sceso dal palco, Soichi è il solito sfigato e nessuno può nemmeno ipotizzare che sia il terribile e devastante Johannes Krauser II. Senza contare che i testi che canta sono all'antitesi della musica che gli piacerebbe fare e che, a causa del suo carattere debole, si trova succube della sua manager. Riuscirà a sopportare questa situazione? Riuscirà a guardare ancora in faccia i vecchi amici e i suoi genitori? E soprattutto, riuscirà a diventare un cantante pop? Oppure sarà condannato a rimanere per sempre Johannes Krauser II, il demoniaco e leggendario leader dei Detroit Metal City, la band death metal più famosa e popolare della scena giapponese?
Fino ad oggi ho sempre creduto che DMC fosse semplicemente l'acronimo di Devil May Cry, famoso videogioco che ha goduto di un recente adattamento in una serie animata televisiva. In realtà Detroit Metal City è riuscito a ritagliarsi a livello internazionale una certa notorietà e il motto “Go to DMC” rimbalza su parecchi forum e siti. In Italia questa opera è arrivata un po' in sordina e senza troppo clamore grazie a Planeta DeAgostini. L'edizione si presenta molto bene: sovraccopertina, ottimi materiali e buona stampa, rilegatura morbida e flessibile, un ottimo prezzo (4,95 euro). L'adattamento, pur non danneggiando la godibilità dell'opera, pare invece meno impeccabile e presenta qualche errore di lettering.
Il miglior termine per definire DMC, citando anche il titolo di una loro canzone, è probabilmente grottesco.
Lo spunto iniziale, ovvero quello di un ragazzo appassionato di musica, è solo un pretesto per offrire situazioni esagerate, assurde e sempre e assolutamente politically incorrect. Basta leggere i testi delle canzoni per capire come l'eccesso sia spinto ad un livello tale da rendere il tutto ridicolo e quindi in pratica inoffensivo. Le situazioni sono poi mostrate con chiari riferimenti alla cultura trash, pertanto impossibile prenderle sul serio.
Forzatamente eccessivo, dissacrante e grottesco, DMC riesce nel proprio intento: fa ridere, e non poco.
Leggendo il primo volume ho trovato parti in cui davvero mi sono piegato in due dalle risate. Il protagonista, pur essendo un personaggio irrealistico e pieno di contraddizioni, con la sua ottusa perseveranza nel voler diventare un cantante pop e la sua incapacità di riuscire a trattenersi dall'impersonificare il suo alter ego, finisce in situazioni davvero esilaranti.
Divorato il primo numero e letto il secondo, tuttavia, viene a galla il suo più grande limite: la ripetitività.
Non essendoci una crescita dei personaggi e non evolvendosi in modo adeguato la trama, dopo qualche volumetto le situazioni iniziano a ripetersi e le gag diventano un po' prevedibili. Tale sensazione è accentuata dalla struttura episodica del manga, che tende a rendere la lettura molto frammentaria e lascia pochissimo spazio alla creazione di sottotrame che possano incuriosire il lettore e spingerlo a cercare qualcosa in più della risata successiva.
Arrivato al quarto numero vedo DMC in modo ridimensionato, probabilmente se avessi scritto questa opinione dopo il primo volumetto avrei gridato al capolavoro.
Rimane comunque un manga molto divertente: se avete voglia di farvi quattro risate vi consiglio vivamente di prendere il primo numero, ovviamente se non vi spaventate davanti a situazioni e testi che farebbero impallidire e scandalizzare i componenti del MOIGE.
Il manga è scritto e disegnato da Kiminori Wakasugi ed è giunto in Giappone al 7° volumetto.
A seguito del successo ottenuto è stato trasposto, nell'estate del 2008, in un film live action e in una serie OAV di 12 episodi prodotta da Studio 4°C.
Ma riuscirà un ragazzo come lui, timido, impacciato e per nulla amante del genere, a interpretare nel migliore dei modi il suddetto ruolo? Soichi, inaspettatamente, è davvero in gamba, quando sale sul palco si immedesima nel suo alter ego, Johannes Krauser II, ed è in grado di scatenarsi come una furia e fare impazzire la folla. I suoi testi trasgressivi sono al limite della legalità e fanno nascere intorno alla sua persona una serie di leggende, tanto che in molti lo credono un vero e proprio demone uscito dagli inferi, che ha violentato e ucciso i suoi genitori e che ha commesso ogni tipo di atrocità.
Ma, sceso dal palco, Soichi è il solito sfigato e nessuno può nemmeno ipotizzare che sia il terribile e devastante Johannes Krauser II. Senza contare che i testi che canta sono all'antitesi della musica che gli piacerebbe fare e che, a causa del suo carattere debole, si trova succube della sua manager. Riuscirà a sopportare questa situazione? Riuscirà a guardare ancora in faccia i vecchi amici e i suoi genitori? E soprattutto, riuscirà a diventare un cantante pop? Oppure sarà condannato a rimanere per sempre Johannes Krauser II, il demoniaco e leggendario leader dei Detroit Metal City, la band death metal più famosa e popolare della scena giapponese?
Fino ad oggi ho sempre creduto che DMC fosse semplicemente l'acronimo di Devil May Cry, famoso videogioco che ha goduto di un recente adattamento in una serie animata televisiva. In realtà Detroit Metal City è riuscito a ritagliarsi a livello internazionale una certa notorietà e il motto “Go to DMC” rimbalza su parecchi forum e siti. In Italia questa opera è arrivata un po' in sordina e senza troppo clamore grazie a Planeta DeAgostini. L'edizione si presenta molto bene: sovraccopertina, ottimi materiali e buona stampa, rilegatura morbida e flessibile, un ottimo prezzo (4,95 euro). L'adattamento, pur non danneggiando la godibilità dell'opera, pare invece meno impeccabile e presenta qualche errore di lettering.
Il miglior termine per definire DMC, citando anche il titolo di una loro canzone, è probabilmente grottesco.
Lo spunto iniziale, ovvero quello di un ragazzo appassionato di musica, è solo un pretesto per offrire situazioni esagerate, assurde e sempre e assolutamente politically incorrect. Basta leggere i testi delle canzoni per capire come l'eccesso sia spinto ad un livello tale da rendere il tutto ridicolo e quindi in pratica inoffensivo. Le situazioni sono poi mostrate con chiari riferimenti alla cultura trash, pertanto impossibile prenderle sul serio.
Forzatamente eccessivo, dissacrante e grottesco, DMC riesce nel proprio intento: fa ridere, e non poco.
Leggendo il primo volume ho trovato parti in cui davvero mi sono piegato in due dalle risate. Il protagonista, pur essendo un personaggio irrealistico e pieno di contraddizioni, con la sua ottusa perseveranza nel voler diventare un cantante pop e la sua incapacità di riuscire a trattenersi dall'impersonificare il suo alter ego, finisce in situazioni davvero esilaranti.
Divorato il primo numero e letto il secondo, tuttavia, viene a galla il suo più grande limite: la ripetitività.
Non essendoci una crescita dei personaggi e non evolvendosi in modo adeguato la trama, dopo qualche volumetto le situazioni iniziano a ripetersi e le gag diventano un po' prevedibili. Tale sensazione è accentuata dalla struttura episodica del manga, che tende a rendere la lettura molto frammentaria e lascia pochissimo spazio alla creazione di sottotrame che possano incuriosire il lettore e spingerlo a cercare qualcosa in più della risata successiva.
Arrivato al quarto numero vedo DMC in modo ridimensionato, probabilmente se avessi scritto questa opinione dopo il primo volumetto avrei gridato al capolavoro.
Rimane comunque un manga molto divertente: se avete voglia di farvi quattro risate vi consiglio vivamente di prendere il primo numero, ovviamente se non vi spaventate davanti a situazioni e testi che farebbero impallidire e scandalizzare i componenti del MOIGE.
Il manga è scritto e disegnato da Kiminori Wakasugi ed è giunto in Giappone al 7° volumetto.
A seguito del successo ottenuto è stato trasposto, nell'estate del 2008, in un film live action e in una serie OAV di 12 episodi prodotta da Studio 4°C.
Ora il fatto è che D.M.C basa tutto il suo essere sul Black Metal giapponese. Quindi bisognerebbe conoscere come viene vissuto li questo genere..
A me piace come manga e fa ridere, ne conosco parecchi che lo apprezzano e il gruppo che ho aperto su faccia libro ha proseliti da tutto il mondo..
Non sarà un manga eccezionale o particolarmente innovativo, anche se in Giappone è stato un fenomeno assurdo, ma a me piace. Poi guarda effettivamente il disegno è bruttino, ma a mio avviso per il manga che è rende bene l'idea del Grottesco e non ci vedrei di certo uno stile alla bleach o alla dragon ball o altri manga.
Poi si le gag magari sono ripetitive ma dai alla fine a me piace cosi...
Comunque noto piacevolmente che abbiamo degli interessi musicali molto simili (ai generi che ai detto aggiungerei anche il power e il progressive che mi sta iniziando a piacere di recente).
Dipende, hai letto il quarto numero?
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