Parte da oggi una collaborazione tra AnimeClick.it e l'associazione culturale Advena. Le attività dell'associazione ruotano quasi completamente sul mondo del Giappone e comprendono corsi di lingua, organizzazione di serate sulla cultura giapponese, organizzazione di viaggi, cineforum, ecc...
L'associazione ha sede a Roma (ma presto dovrebbe aprire anche a Milano) e grazie a questa collaborazione offrirà diversi servizi esclusivi all'utenza di animeClick.it.
Il primo di questi servizi è questo corso di giapponese online. Ovviamente si tratterà di un corso pensato per principianti e, almeno inizialmente, si soffermerà molto sugli alfabeti sillabici, base necessaria per poter poi passare alla grammatica e agli ideogrammi. Le lezioni sono a cura di Marco Fulgione, scrittore e insegnante di giapponese presso Advena.
Prima di lasciarvi alla lezione, una raccomandazione per chi vorrà seguire queste lezioni qui su AnimeClick.it: assicuratevi che il vostro browser riesca a visualizzare correttamente i caratteri orientali come questi: みんなの日本語. Qualora vedeste solo una serie di quadrati con dei numeri o altri caratteri strani, potrebbe essere necessario installare il supporto per le lingue orientali sul vostro sistema operativo. Buona lezione!
Ricordiamo che sempre su AnimeClick.it è disponibile una pagina di riepilogo dell'intero corso di giapponese.
LEZIONE N°1: HIRAGANA (parte 1)
Per comprendere il Giapponese è necessario imparare a conoscere la scrittura e in particolare gli alfabeti: hiragana, katakana ed i kanji.
In questa sezione ci interesseremo dell’hiragana, analizzando e spiegando le lettere a gruppi e trovando dei metodi divertenti per esercitarci e memorizzarle.
L’hiragana è impiegato specialmente per i prefissi, i suffissi, le particelle e tutte le parti grammaticali giapponesi che non si rappresentano con i kanji. Viene usato inoltre per trascrivere la pronuncia dei kanji (prendendo il nome di furigana), sia per motivi didattici (nel caso di kanji rari) sia per scrivere sul computer. Ogni ideogramma è scritto inizialmente come sequenza di segni hiragana e poi sostituito da uno dei kanji che hanno quella pronuncia (una sorta di T9 elaborato).
Il sillabario hiragana è composto da 46 sillabe pure, a cui si aggiungono 20 sillabe impure, 5 sillabe semipure e 33 sillabe contratte per un totale di 104 sillabe.
Sembrano tante ma in realtà basta riuscire a memorizzare le sillabe pure e le altre verranno da sé.
La seguente tabella (fonte wikipedia) ci fornisce il quadro completo degli hiragana. Per ora è solo una sequenza astrusa di simboli, ma ci serve per capire come vengono catalogate le sillabe.
L’ordine corretto delle vocali è A I U E O. È bene impararlo così anche se in italiano sappiamo essere diverso perché questo è anche l’ordine con cui le troverete sul vocabolario, su un elenco telefonico o su un elenco di canzoni in un karaoke.
Focalizziamoci solo sulla prima colonna: accanto alle 5 vocali si associano come in una griglia le consonanti K S T N H M Y R W. Ogni riga si chiama Gyo, quindi le sillabe possono dividersi in vari gruppi: A-Gyo, Ka-Gyo, Sa-Gyo, Ta-Gyo, Ma-Gyo, Ya-Gyo, Ra-Gyo e Wa-Gyo.
Le sillabe e gli ideogrammi vengono scritti da destra a sinistra e dall’alto verso il basso. L’ordine con cui vanno scritte le sillabe e gli ideogrammi è fondamentale, non è un qualcosa da prendere sottogamba! A volte è proprio questo ordine a permetterci di distinguere ideogrammi molto simili (ne avremo un esempio con i katakana TSU e SHI). Poi il giapponese ha molti omofoni (parole che si pronunciano uguali), può anche capitare a volte che per farsi capire un giapponese disegni a gesti l’ideogramma cui si sta riferendo.
Anche in questo caso abbiamo una tabella che indica per ognuna delle sillabe l’ordine corretto dei tratti.
Ora viene la parte più difficile, memorizzare le sillabe.
Non esiste un metodo garantito al 100%, ognuno deve trovare il suo. C’è chi riesce a farlo per associazioni visive o chi trova altri sistemi. Sicuramente si può fare anche usando la “forza bruta”, ovvero ripetendole finché non si imparano, ma considerate che quando vi troverete a dover imparare gli ideogrammi questo metodo non è molto efficiente. Occorre riuscire a trovare il metodo di studio più congeniale o sviluppare un proprio metodo di studio e poi continuare ad esercitarsi. Qui proviamo a proporvene uno, nato dalle esperienze fatte durante le lezioni. Non è detto che sia l’ideale per voi. È anzi improbabile che vi troviate a vostro agio con tutte le 46 associazioni che verranno proposte. Magari sarete in grado di trovare delle associazioni migliori e, perché no, commentando gli articoli, suggerirle a tutti.
Ad ogni modo è caldamente raccomandato associare ad ogni sillaba la pronuncia corretta!
N
Questa sembra proprio una n corsiva stilizzata
I
Il tratto sulla sinistra è molto simile ad una lettera i; possiamo immaginare che il trattino sulla destra sia il puntino da mettere sulla i.
KU
Questo carattere sembra proprio un cuneo! E cu (KU) è appunto la sua lettura!
HE
Avete presente l’emoticon ^^ ? Rappresenta una faccina che ride: he he he! Questo carattere ricorda proprio quella faccina ed è appunto he. Per la verità questa sillaba ha una pronuncia irregolare, ma ci torneremo su e per ora è bene impararla così per non confonderla poi con la vocale "e".
NO
Questo carattere somiglia molto ad una noce.
A
Un’antenna con il cavo annodato che scende.
KO
Un’immagine che spesso aiuta è quella di un puglie che è andato ko e sopra c’è l’arbitro che sta contando. Però tenete sempre a mente che dovete sapere come si traslittera, ma che è la pronuncia che dovete ricordare. A limite ricordate l’arbitro che conta o pensate che il segno sopra è più corto di quello sotto.
NI
A sinistra c’è il tronco dell’albero e a destra un nido.
Probabilmente gli ultimi due richiedono un maggiore sforzo di fantasia, ma credo che abbiate intuito il metodo e che possiate anche trovare delle associazioni maggiormente adatte a voi. Intanto imparate velocemente, poi con l'allenamento le immagini le dimenticherete e vi ricorderete solo le sillabe.
Per aiutarvi a ripassare la lezione abbiamo anche creato un'esercitazione in flash che vi invitiamo a fare e magari a ripetere tutti i giorni in attesa della seconda lezione.
L'associazione ha sede a Roma (ma presto dovrebbe aprire anche a Milano) e grazie a questa collaborazione offrirà diversi servizi esclusivi all'utenza di animeClick.it.
Il primo di questi servizi è questo corso di giapponese online. Ovviamente si tratterà di un corso pensato per principianti e, almeno inizialmente, si soffermerà molto sugli alfabeti sillabici, base necessaria per poter poi passare alla grammatica e agli ideogrammi. Le lezioni sono a cura di Marco Fulgione, scrittore e insegnante di giapponese presso Advena.
Prima di lasciarvi alla lezione, una raccomandazione per chi vorrà seguire queste lezioni qui su AnimeClick.it: assicuratevi che il vostro browser riesca a visualizzare correttamente i caratteri orientali come questi: みんなの日本語. Qualora vedeste solo una serie di quadrati con dei numeri o altri caratteri strani, potrebbe essere necessario installare il supporto per le lingue orientali sul vostro sistema operativo. Buona lezione!
Ricordiamo che sempre su AnimeClick.it è disponibile una pagina di riepilogo dell'intero corso di giapponese.
LEZIONE N°1: HIRAGANA (parte 1)
Per comprendere il Giapponese è necessario imparare a conoscere la scrittura e in particolare gli alfabeti: hiragana, katakana ed i kanji.
In questa sezione ci interesseremo dell’hiragana, analizzando e spiegando le lettere a gruppi e trovando dei metodi divertenti per esercitarci e memorizzarle.
L’hiragana è impiegato specialmente per i prefissi, i suffissi, le particelle e tutte le parti grammaticali giapponesi che non si rappresentano con i kanji. Viene usato inoltre per trascrivere la pronuncia dei kanji (prendendo il nome di furigana), sia per motivi didattici (nel caso di kanji rari) sia per scrivere sul computer. Ogni ideogramma è scritto inizialmente come sequenza di segni hiragana e poi sostituito da uno dei kanji che hanno quella pronuncia (una sorta di T9 elaborato).
Il sillabario hiragana è composto da 46 sillabe pure, a cui si aggiungono 20 sillabe impure, 5 sillabe semipure e 33 sillabe contratte per un totale di 104 sillabe.
Sembrano tante ma in realtà basta riuscire a memorizzare le sillabe pure e le altre verranno da sé.
La seguente tabella (fonte wikipedia) ci fornisce il quadro completo degli hiragana. Per ora è solo una sequenza astrusa di simboli, ma ci serve per capire come vengono catalogate le sillabe.
L’ordine corretto delle vocali è A I U E O. È bene impararlo così anche se in italiano sappiamo essere diverso perché questo è anche l’ordine con cui le troverete sul vocabolario, su un elenco telefonico o su un elenco di canzoni in un karaoke.
Focalizziamoci solo sulla prima colonna: accanto alle 5 vocali si associano come in una griglia le consonanti K S T N H M Y R W. Ogni riga si chiama Gyo, quindi le sillabe possono dividersi in vari gruppi: A-Gyo, Ka-Gyo, Sa-Gyo, Ta-Gyo, Ma-Gyo, Ya-Gyo, Ra-Gyo e Wa-Gyo.
Le sillabe e gli ideogrammi vengono scritti da destra a sinistra e dall’alto verso il basso. L’ordine con cui vanno scritte le sillabe e gli ideogrammi è fondamentale, non è un qualcosa da prendere sottogamba! A volte è proprio questo ordine a permetterci di distinguere ideogrammi molto simili (ne avremo un esempio con i katakana TSU e SHI). Poi il giapponese ha molti omofoni (parole che si pronunciano uguali), può anche capitare a volte che per farsi capire un giapponese disegni a gesti l’ideogramma cui si sta riferendo.
Anche in questo caso abbiamo una tabella che indica per ognuna delle sillabe l’ordine corretto dei tratti.
Ora viene la parte più difficile, memorizzare le sillabe.
Non esiste un metodo garantito al 100%, ognuno deve trovare il suo. C’è chi riesce a farlo per associazioni visive o chi trova altri sistemi. Sicuramente si può fare anche usando la “forza bruta”, ovvero ripetendole finché non si imparano, ma considerate che quando vi troverete a dover imparare gli ideogrammi questo metodo non è molto efficiente. Occorre riuscire a trovare il metodo di studio più congeniale o sviluppare un proprio metodo di studio e poi continuare ad esercitarsi. Qui proviamo a proporvene uno, nato dalle esperienze fatte durante le lezioni. Non è detto che sia l’ideale per voi. È anzi improbabile che vi troviate a vostro agio con tutte le 46 associazioni che verranno proposte. Magari sarete in grado di trovare delle associazioni migliori e, perché no, commentando gli articoli, suggerirle a tutti.
Ad ogni modo è caldamente raccomandato associare ad ogni sillaba la pronuncia corretta!
N
Questa sembra proprio una n corsiva stilizzata
I
Il tratto sulla sinistra è molto simile ad una lettera i; possiamo immaginare che il trattino sulla destra sia il puntino da mettere sulla i.
KU
Questo carattere sembra proprio un cuneo! E cu (KU) è appunto la sua lettura!
HE
Avete presente l’emoticon ^^ ? Rappresenta una faccina che ride: he he he! Questo carattere ricorda proprio quella faccina ed è appunto he. Per la verità questa sillaba ha una pronuncia irregolare, ma ci torneremo su e per ora è bene impararla così per non confonderla poi con la vocale "e".
NO
Questo carattere somiglia molto ad una noce.
A
Un’antenna con il cavo annodato che scende.
KO
Un’immagine che spesso aiuta è quella di un puglie che è andato ko e sopra c’è l’arbitro che sta contando. Però tenete sempre a mente che dovete sapere come si traslittera, ma che è la pronuncia che dovete ricordare. A limite ricordate l’arbitro che conta o pensate che il segno sopra è più corto di quello sotto.
NI
A sinistra c’è il tronco dell’albero e a destra un nido.
Probabilmente gli ultimi due richiedono un maggiore sforzo di fantasia, ma credo che abbiate intuito il metodo e che possiate anche trovare delle associazioni maggiormente adatte a voi. Intanto imparate velocemente, poi con l'allenamento le immagini le dimenticherete e vi ricorderete solo le sillabe.
Per aiutarvi a ripassare la lezione abbiamo anche creato un'esercitazione in flash che vi invitiamo a fare e magari a ripetere tutti i giorni in attesa della seconda lezione.
Hai detto niente! A volte è col "go" e a volte con l' "o", ci sono ventimila modi diversi di farlo, i verbi cambiati ecc. in più devi moltiplicare tutto per 2 per sonkeigo e kenjougo... e ricordarti quando usare uno e quando l'altro... (tre anni che lo studio e ancora non ho capito a che serve il kenjougo... )
Incubo, incubo! >_<
In fin dei conti la grammatica non cambia, è una questione di memoria, basta ricordarsi quali parole e verbi usare quando parli in kenjougo, cioè quando parli di te in modo umile in presenza di un superiore e quali in sonkeigo cioè quando parli di qualcuno più importante di te.
Cmq, con questa bellissima proposta non ci serviranno nemmeno più le traduzioini...
Ok, orse corro un po' troppo...
a vivere in giappone o fare l'interprete. ^^;
lessi da qualche parte che i caratteri obsoleti WI(ゐ) e WE(ゑ) si pronunciano I ed E, oggi questi due hiragana sono sostituiti da い ed え.
è così?
@Nekomajin:
Sì, risulta così anche a me.
P.S.
Tenete conto che io sono solo uno studentello che studia per hobby. Quando si entrerà nel vivo della grammatica chiederò al sensei che adesso è in un posto migliore (in Giappone, che pensavate? XD) di intervenire a rispondere direttamente.
Grazie mille per questa opportunità!!!^_^
Sono due sillabe diverse che si pronunciano uguali. Anche se c'è da dire che la chi con il nigori è molto rara e che il ji lo trovi praticamente sempre scritto con lo shi.
Finalmente sono riuscito a svolgere questa prima lezione e la relativa esercitazione. Mi son pure comprato un quadernone da riempire con le sillabe.
Procederò presto anche con le altre.
li ho memorizzati tutti con questa lezione, ed in soli 50 secondi ho fatto il 100%....spettacolo ste lezioni complimentoni
Cercherò di impegnarmi, e sopratutto di avere costanza, e magari un domani, mi mettero assieme ad una giapponese così imparo meglio XD XD
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