Makoto Shinkai (al secolo Makoto Niitsu), classe 1973, studente di giapponese e impiegato da circa 5 anni in uno studio di videogames non era propriamente un emerito sconosciuto quando, nell'estate del 2000, decise di realizzare interamente da solo un mediometraggio animato, avendo egli già realizzato un breve corto in Computer Graphic dal titolo Lei e il gatto (Kanojo no kanojo no neko). I suoi unici mezzi erano un modesto Apple Macintosh PowerPC G4 a 400 Mhz e qualche programma di grafica come Photoshop o Lightwave, più qualche scarsa conoscenza acquisita nella ditta di videogames. Il nuovo progetto, che avrebbe avuto la durata di una ventina di minuti e il titolo Hoshi no koe (Voices of a Distant Star nell'edizione internazionale, titolo ispirato a The Song of Distant Earth di Arthur C. Clarke, scrittore particolarmente apprezzato da Shinkai per la sua visione ottimistica del futuro), stentava tuttavia a decollare a causa della difficoltà di farlo coesistere col giornaliero lavoro alla ditta di videogiochi. Passato un anno i risultati ottenuti non erano molto soddisfacenti, spingendo Shinkai a fare il salto decisivo: grazie all'aiuto economico di Mangazoo, che gli garantiva una seppur minima stabilità economica, Makoto si licenziò dal lavoro per dedicarsi anima e corpo al completamento di Hoshi no koe. La possibilità di lavorare tutto il tempo allo sviluppo del film diede i suoi frutti e, tempo sette mesi, Hoshi no koe venne completato. A quasi venti mesi dall'inizio dei lavori, nel Febbraio 2002, Hoshi no koe fu trasmesso per un mese a Tollywood, piccolo cinema di Shimokitazawa e centro della cultura underground di Tokyo, ottenendo un ottimo successo di critica e pubblico.
«Noi probabilmente siamo la prima generazione di amanti separati dal tempo e dallo spazio»
2039. Una spedizione esplorativa terrestre ha appena ritrovato su Marte alcune rovine di origine aliena quando viene attaccata e distrutta da una flotta sconosciuta che subito dopo fugge nello spazio profondo. Gli assalitori vengono denominato Tarshiani, dal nome della valle in cui erano state ritrovate le rovine, e le varie nazioni della Terra si alleano allo scopo di incentivare lo sviluppo tecnologico e riuscire così a resistere ad un eventuale nuovo attacco. Grazie alle tecnologie ritrovate su Marte, inoltre, l'umanità è ora in grado di effettuare viaggi interstellari e balzi a velocità superiori a quelle della luce. Ad otto anni dall'attacco su Marte, l'umanità è pronta ad inseguire i Tarshiani.
2047. Mikako e Noboru sono due compagni di scuola molto legati tra loro, passano molto tempo insieme, sono entrambi nel club di kendo e sognano di andare allo stesso liceo. Tuttavia Mikako viene selezionata per far parte della spedizione spaziale che darà la caccia ai Tarshiani. I due ragazzi dunque si separano, Noboru andando da solo al liceo che sognavano di frequentare insieme, Mikako alla guida di un robot umanoide da combattimento preposto alla distruzione dei Tarshiani e alla difesa delle navi madre. Unico collegamento tra i due amanti, un cellulare in grado di inviare e ricevere email. Tuttavia, più Mikako si allontana dalla Terra più le email impiegano a giungere a destinazione... un mese, due mesi, sei mesi, un anno... finché, dopo l'ultimo balzo, una email impiegherà ben 8 anni e 7 mesi a giungere al cellulare dell'amato.
Seppur poetico, commovente o lirico che considerar si voglia, Hoshi no koe non fu certamente un anime epocale, né narrativamente né graficamente; perchè allora tutto questo successo internazionale, questo continuar a parlare di questo ventottenne di Nagano come un genio dell'animazione? Indubbiamente per aver segnato un importante precedente e una rivoluzione concettuale all'interno dell'industria dell'animazione nipponica, avendo, come accennato sopra, realizzato Hoshi no koe (quasi) interamente da solo con solo l'ausilio di un modesto portatile. Tutto quello che normalmente avrebbe richiesto l'abilità di centinaia di persone, animazioni, disegni, character design, mecha design, storyboard, dialoghi, fondali, fu realizzato dal buon Makoto; l'unico aiuto di cui ebbe bisogno, oltre ovviamente al sostegno economico di Mangazoo che gli permise di licenziarsi dal lavoro, fu nel reparto audio. Chiedere a Shinkai di farsi anche compositore era probabilmente troppo, per cui la colonna sonora del film fu curata da Tenmon, che già aveva aiutato il regista di Nagano con Lei e il gatto e che sarebbe stato designato da Shinkai per realizzare le musiche delle sue successive opere (Beyond the Clouds – The Place Promised in our Early Days e 5cm per Second). Altro aiuto di cui Makoto si avvalse, per ovvi motivi, fu quello della sua fidanzata (ora moglie) Mika Shinohara come doppiatrice di Mikako, doppiando invece personalmente Noboru.
Per rendersi conto della portata dell' “impresa” di Shinkai, basta analizzare l'aspetto prettamente economico, paragonando i costi di produzione di Hoshi no koe con quelli di un normale episodio di una serie televisiva (il minutaggio è il medesimo): 10.000.000 di yen (92.000 dollari) è la media stimata dalla Japan Digital Contents per un episodio settimanale di una serie televisiva; 2.000.000 di yen (circa 18.400 dollari) invece il costo di Hoshi no koe, da distribuire però nell'arco di sette mesi.
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2039. Una spedizione esplorativa terrestre ha appena ritrovato su Marte alcune rovine di origine aliena quando viene attaccata e distrutta da una flotta sconosciuta che subito dopo fugge nello spazio profondo. Gli assalitori vengono denominato Tarshiani, dal nome della valle in cui erano state ritrovate le rovine, e le varie nazioni della Terra si alleano allo scopo di incentivare lo sviluppo tecnologico e riuscire così a resistere ad un eventuale nuovo attacco. Grazie alle tecnologie ritrovate su Marte, inoltre, l'umanità è ora in grado di effettuare viaggi interstellari e balzi a velocità superiori a quelle della luce. Ad otto anni dall'attacco su Marte, l'umanità è pronta ad inseguire i Tarshiani.
2047. Mikako e Noboru sono due compagni di scuola molto legati tra loro, passano molto tempo insieme, sono entrambi nel club di kendo e sognano di andare allo stesso liceo. Tuttavia Mikako viene selezionata per far parte della spedizione spaziale che darà la caccia ai Tarshiani. I due ragazzi dunque si separano, Noboru andando da solo al liceo che sognavano di frequentare insieme, Mikako alla guida di un robot umanoide da combattimento preposto alla distruzione dei Tarshiani e alla difesa delle navi madre. Unico collegamento tra i due amanti, un cellulare in grado di inviare e ricevere email. Tuttavia, più Mikako si allontana dalla Terra più le email impiegano a giungere a destinazione... un mese, due mesi, sei mesi, un anno... finché, dopo l'ultimo balzo, una email impiegherà ben 8 anni e 7 mesi a giungere al cellulare dell'amato.
Seppur poetico, commovente o lirico che considerar si voglia, Hoshi no koe non fu certamente un anime epocale, né narrativamente né graficamente; perchè allora tutto questo successo internazionale, questo continuar a parlare di questo ventottenne di Nagano come un genio dell'animazione? Indubbiamente per aver segnato un importante precedente e una rivoluzione concettuale all'interno dell'industria dell'animazione nipponica, avendo, come accennato sopra, realizzato Hoshi no koe (quasi) interamente da solo con solo l'ausilio di un modesto portatile. Tutto quello che normalmente avrebbe richiesto l'abilità di centinaia di persone, animazioni, disegni, character design, mecha design, storyboard, dialoghi, fondali, fu realizzato dal buon Makoto; l'unico aiuto di cui ebbe bisogno, oltre ovviamente al sostegno economico di Mangazoo che gli permise di licenziarsi dal lavoro, fu nel reparto audio. Chiedere a Shinkai di farsi anche compositore era probabilmente troppo, per cui la colonna sonora del film fu curata da Tenmon, che già aveva aiutato il regista di Nagano con Lei e il gatto e che sarebbe stato designato da Shinkai per realizzare le musiche delle sue successive opere (Beyond the Clouds – The Place Promised in our Early Days e 5cm per Second). Altro aiuto di cui Makoto si avvalse, per ovvi motivi, fu quello della sua fidanzata (ora moglie) Mika Shinohara come doppiatrice di Mikako, doppiando invece personalmente Noboru.
Per rendersi conto della portata dell' “impresa” di Shinkai, basta analizzare l'aspetto prettamente economico, paragonando i costi di produzione di Hoshi no koe con quelli di un normale episodio di una serie televisiva (il minutaggio è il medesimo): 10.000.000 di yen (92.000 dollari) è la media stimata dalla Japan Digital Contents per un episodio settimanale di una serie televisiva; 2.000.000 di yen (circa 18.400 dollari) invece il costo di Hoshi no koe, da distribuire però nell'arco di sette mesi.
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Da godere (manga compreso) senza indugi o ripensamenti
Il manga mi è piaciuto molto di più, riesce a rendere meglio la lontananza dei due protagonisti.
Bello, poetico, malinconico.
Da leggere assolutamente
Una mia amica ha il manga, magari posso chiederle di prestarmelo per dargli un'occhiata, per farmi un'idea di questa storia così elogiata da tutti...
Per chi ancora non l'avesse visto, gli consglio di non perderselo perchè merita veramente .
Leggendo il dossier, appunto, mi è tornato in mente un film con Sandra Bullock e Keanu Reeves (la coppia di "Speed" per intenderci) dal titolo <I>La Casa Sul Lago del tempo</I> che vidi tempo fa e che mi piacque molto.
Adoro lo sperimentale, i corti, il duro lavoro misto alla voglia di emergere di alcuni giapponesi.
Cercherò di procurarmelo al più presto =).
io di hoshi no koe ho letto anche il manga di sahara mizu... direi che riesce a raccontare ancora meglio la storia, ma questo OAV che shinkai ha fatto interamente da solo è magnifico, non è giusto che questi autori non abbiano molta visibilità e vengano sopravvalutate opere come one piece e naruto... mi mette una tristezza il pubblico che segue gli anime e i manga...
(fate sempre dei bei dossier, però secondo me un po' di sintesi non guasterebbe)
Comunque cercherò di leggere il manga per fare un confronto.
A livello di opera lo trovo molto molto bello-se si pensa poi a quando e come e' stato realizzato e nell'originalita sia dei fondali che nell'uso del colore.Dopo l'anime lessi il manga di Mizu Sahara che ha reso maggiormente su carta cio' che Shinkai avrebbe potuto-magari-ottenere con piu' mezzi a disposizione.
@nintendo fever:usciranno 2 versioni di 5 cm al secondo,la collector's con La voce delle stelle e l' altra senza.
ah e per inciso il mac g4 da 400 mhz andava come e piu di un pentium 3 da 733
Neanch' io francamente che ricordi.
Oh, senza offesa eh! Onore a chi l' ha realizzato ci mancherebbe. Il mio era un giudizio a prima vista sulla storia in sè.
Era quasi obbligatorio credo. XD
Ho sia visto l'anime che letto il manga e devo dire che è un prodotto che vale davvero molto!
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