Il sito 1up.com ha rivelato che è in produzione un videogame per PSP basato sull'anime Star Driver: Kagayaki no Takuto.
L'anime di Star Driver: Kagayaki no Takuto è stato prodotto dallo Studio Bones, e ha debuttato sulle televisioni nipponiche lo scorso 3 ottobre. L’uscita del videogame è invece prevista da Namco Bandai Games per la prossima primavera in Giappone; la storia che verrà narrata sarà originale, mettendo il giocatore nei panni di un nuovo personaggio, che arriva sull’isola privo di memoria, naufragando sulla spiaggia.
Il gamer incontrerà poi i tre protagonisti: Takuto, Sugata, e Wako, e frequenterà la loro stessa scuola, per poi ritrovarsi coinvolto nella lotta contro la “Croce Scintillante”.
Il gioco sarà di tipo avventura visuale, molto incentrato sulla storia e con diversi dialoghi da leggere; non dovrebbero tuttavia mancare le fasi di combattimento, in cui inserire dei comandi per eseguire alcune azioni. La storia differirà da quella dell’anime, in base alle scelte effettuate dal giocatore.
Una particolarità del videogame è quella che alcune conversazioni faranno apparire alcuni personaggi a schermo intero verticalmente, e con il pad analogico sarà possibile “baciarli”.
Nel sud del Giappone si trova una lussureggiante isola chiamata Southern Cross: una notte, sulle sue spiagge giunge a nuoto un ragazzo dal continente, Takuto Tsunashi. Entrato nella Southern Cross High School, il ragazzo farà amicizia con due studenti nati sull’isola, Wako Agemaki e Sugata Shindou, cresciuti insieme e fidanzati sin da bambini attraverso un matrimonio combinato dalle due famiglie.
L’isola nasconde molti segreti: un gruppo chiamato “Ordine della Croce Scintillante” ha rinvenuto dei robot umanoidi chiamati “Cybody” e cerca di attivarli. Wako è una sacerdotessa che protegge i sigilli che impediscono ai Cybody di attivarsi, mentre Sugata è l’erede del potente clan Shindou, e per questo non possono lasciare l’isola. Takuto invece è “il bellissimo ragazzo galattico” (Ginga Bishonen) e con il suo Cybody Tauburn, decide di affrontare la Croce Scintillante per permettere a Wako e Sugata di poter lasciare l’isola.
L’isola nasconde molti segreti: un gruppo chiamato “Ordine della Croce Scintillante” ha rinvenuto dei robot umanoidi chiamati “Cybody” e cerca di attivarli. Wako è una sacerdotessa che protegge i sigilli che impediscono ai Cybody di attivarsi, mentre Sugata è l’erede del potente clan Shindou, e per questo non possono lasciare l’isola. Takuto invece è “il bellissimo ragazzo galattico” (Ginga Bishonen) e con il suo Cybody Tauburn, decide di affrontare la Croce Scintillante per permettere a Wako e Sugata di poter lasciare l’isola.
L'anime di Star Driver: Kagayaki no Takuto è stato prodotto dallo Studio Bones, e ha debuttato sulle televisioni nipponiche lo scorso 3 ottobre. L’uscita del videogame è invece prevista da Namco Bandai Games per la prossima primavera in Giappone; la storia che verrà narrata sarà originale, mettendo il giocatore nei panni di un nuovo personaggio, che arriva sull’isola privo di memoria, naufragando sulla spiaggia.
Il gamer incontrerà poi i tre protagonisti: Takuto, Sugata, e Wako, e frequenterà la loro stessa scuola, per poi ritrovarsi coinvolto nella lotta contro la “Croce Scintillante”.
Il gioco sarà di tipo avventura visuale, molto incentrato sulla storia e con diversi dialoghi da leggere; non dovrebbero tuttavia mancare le fasi di combattimento, in cui inserire dei comandi per eseguire alcune azioni. La storia differirà da quella dell’anime, in base alle scelte effettuate dal giocatore.
Una particolarità del videogame è quella che alcune conversazioni faranno apparire alcuni personaggi a schermo intero verticalmente, e con il pad analogico sarà possibile “baciarli”.
La serie è carina, ma se non ci sono sviluppi al più presto (fin'ora sono all'ottavo episodio) la droppo.
Questo anime ad una prima lettura della trama sembrava potenzialmente interessante, ma poi ho lasciato perdere a causa di lista immensa di altre cose ben più importanti da vedere.
Kiraboshi!
Dipende a quanto e a che aggiornamento è arrivato, se è un po' indietro ben venga!
Il gioco per PSP da noi non arriverà cosi come non sono arrivati quelli di anime più importanti tipo Evangelion o Code Geass.
Kiraboshi!
Il famoso bacio attrverso il vetro...
"Il bellissimo ragazzo galattico" è ash, il suo cyborg è un pokemon, gli avversari sono una sottospecie di Team Rocket ... sempre a perdere ovviamente.
se vedete il primo ep gli altri potete evitarli: stesse scene per economizzare le animazioni probabilmente.
portare un gioco del genere su console vuol dire un semplice gioco di lotta tra robottoni (prendi mugen e metti nuovi personaggi XD )
ovviamente il bacio sul vetro dovevano farlo dopo il ragazzo che si è "sposato" con la console
.... Gesù....
L'anime è un'opera che mi fa esitare... La trama è semplice, ma lo sviluppo della storia a mio parere è pessimo... Il ritmo della trama è altalenante, gli intrecci amorosi sono blandi e mal gestiti, in più la battaglia obbligatoria per ogni episodio dà un'idea di anime anni '70 che non si adatta a quest'opera.
Cosa lo salva (anche se di poco)? Le animazioni, coloratissime, superbe, spettacolari, vale la pena di vedere le battaglie anche solo per la componente visiva, e i personaggi secondari, molto interessanti, che ben si meritano quell'uno o più episodi per approfondire ciascun personaggio. Tutto il contrario dei personaggi principali, invece, anonimi, stereotipati, e dicamocelo , manco troppo gradevoli.
@Shaggy: un parallelo con i Pokèmon non mi pare appropriato... piuttosto <i>Star Driver</i> ripropone, in maniera stanchissima, la formula narrativa di <i>La rivoluzione di Utena</i>, e non a caso lo sceneggiatore, Yoji Enokido, è lo stesso per entrambe le produzioni. Anche in un Utena le puntate seguivano una struttura fissa, senza variazioni eclatanti (sempre tenendo conto delle quattro parti in cui è suddivisa la serie, che corrispondono a quattro "tipologie" diverse di episodi), ma lì, a mio modesto parere, i personaggi sono sempre approfonditi con cura, così come del resto i temi e le varie sotto-trame. Questa cifra di profondità è invece mancante in <i>Star Driver</i>, che quindi, oltre a sapere di già visto, mi è sempre sembrato piattissimo.
Comunque a me l'anime di Star driver sembra, per quel poco che ho visto, la brutta copia di Aquarion, che è la brutta copia di Evangelion...
Il gioco credo che lo giocherò, sperando che non sia un galgame! XD
Parentesti a parte:
@GianniGreed Sicuramente è una bocccata d'aria fresca in mezzo agli anime tutti uguali, non c'è dubbio. Tant'è che lo guardo ogni settimana, e non ho intenzione di dropparlo. Penso solamente che stiano sprecando il potenziale che ha una serie del genere... In particolare, credo che la serie soffra di una cattiva gestione dei ritmi: episodi di immobilità per poi rilasciare un sacco di parti importanti in un singolo episodio, oppure dare un sacco di sviluppo ai personaggi in un colpo solo, quasi dando per scontato i rapporti che intercorrono fra loro. E poi i combattimenti la maggior parte delle volte si risolvono in pochi minuti, puntualmente con un Deus Ex Machina da parte di Tauburn...
A me come serie non dispiace, e la guardo volentieri, ma penso potesse essere sfruttata meglio.
Per curiosita',ma quando ti rivolgi a un tuo insegnante lo chiami "professore-san"?
Io voglio un fansub in lingua italiana,non un improbabile mischione di italiano e giapponese.Io in italiano non uso gli onorifici quindi in una traduzione italiana,anche se amatoriale,non voglio vederli.
Così come Ginga Bishounen che è il soprannome/pseudonimo (non so come definirlo) del protagonista. Se voi siete soprannominati "lepre" perché siete veloci (altro esempio stupido) se andate in Inghilterra vi fate chiamare "hare"?
Sugli onorifici ha ragione LTheFirst. Qualcuno non ha ancora capito che gli anime sono giapponesi. Giapponesi. GIAP-PO-NE-SI.
Finalmente hanno iniziato a capirlo le case editrici italiani (si veda il ridoppiaggio di Reborn), ma qua qualcuno non l'ha ancora capito.
Parlando finalmente della notizia: a me Star Driver sta piacendo moltissimo, all'inizio non mi aspettavo niente di ché, invece mi ha sorpreso in positivo!
Il gioco però non mi interessa, non sono un grande videogiocatore e comunque non mi piace la PSP.
Per il resto posso dire che le traduzioni "professionali" (meglio dire adattamenti) non è che sono giuste solo perché "professionali". A loro possono sembrare traduzioni giuste, a me no.
Il "la gente non conosce gli onorifici" non è un buon motivo per toglierli, come ho già detto più volte l'ignoranza non è una scusa. Se no sai quante cose bisognerebbe togliere da film, telefilm e videogiochi perché la gente potrebbe non conoscerli?
A mio avviso, laddove l'onorifico è semplice appendice del cognome non vi è alcuna necessità di mantenerlo (Kotaro che chiama Tatsuya "Uesugi-kun" o "Uesugi" è esattamente la stessa cosa, il distacco che c'è tra i due personaggi è ben esemplificato dall'uso del solo cognome), mentre laddove è usato per un vezzeggiativo, per sfottere o per un sorprannome legato al nome si dovrebbe mantenere (es. il "Kennino" di Bleach o l' "Hirotino" di Kilari, che sono anche cacofonici e che avrebbero giovato col loro onorifico originario).
Se invece parliamo di una storia che non è ambientata in Giappone e i cui personaggi non sono giapponesi, non ha alcun senso mantenere gli onorifici, dato che di Giappone non si parla. Ad esempio, mi danno un grandissimo urto i vari Von-chan e Sady-chan di One Piece, perchè è un mondo di fantasia che non ha necessità di sottostare alle regole del giapponese, così come non ho visto il senso di far chiamare dall'inglesissima Jane il francese Christophe Barsac "Barsac-san", nella versione originale di "Il segreto della sabbia", dato che nessuno dei due è giapponese e la storia è ambientata in Europa.
Sul caso specifico di Star Driver non mi esprimo perchè non conosco il contesto.
Riguardo ai nomi: penso che lasciarli nell'ordine originale giovi al risultato finale, perchè leggere "Izaya Orihara" e sentire "Orihara Izaya" almeno per me è parecchio fastidioso. Anche alcune case editrici (parlo di libri) lasciano l'ordine dei nomi originali, quando traducono dal giapponese, per non creare confusione.
Riguardo invece agli onorifici: sì, è vero che "sensei", "-san", e le varie forme come "onii-san" eccetera eccetera hanno corrispettivi italiani. Infatti in questi casi trovo stupido non tradurlo, perchè si tratterebbe solo di fanatismo verso la lingua nipponica.
TUTTAVIA vi sono casi in cui gli onorifici sono usati così frequentemente, e influenzano così fortemente il dialogo che NON PUOI fare a meno di mantenerli. Non so se qualcuno di voi segue Soredemo Machi wa Mawatteiru (e intanto vi consiglio di farlo): i GG (io seguo prevalentemente fansub inglesi, dato che naturalmente sono più veloci) pur di non usare elementi linguistici giapponesi fanno dei pasticci incredibili; ad esempio, se vi è un personaggio dice all'altro. "Cosa ne pensi, senpai?" loro traducono "Cosa ne pensi, Kon?"; insomma, aggiungono il nome del personaggio anche se nell'audio non è minimamente pronunciato. E questo sinceramente dà fastidio.
Altro esempio, piuttosto tipico: per evidenziare un passaggio di confidenza tra due personaggi di giovane età, uno dei due comincia a chiamare l'altro "-chan" anzichè "-san". Beh, in Italiano un passaggio da "Signor Tizio" al semplice "Tizio" per me, oltre a non suonare naturale, non riflette assolutamente il significato originale.
O ancora, Tieria Erde di Gundam 00, che in certi frangenti cambia "Boku" a "Watashi".
Vabbè, stiamo andando fuori tema rispetto alla notizia, quindi:
@Kotaro hai espresso perfettamente il mio pensiero (Concordo pienamente sugli usi degli onorifici rispetto all'ambientazione; negli OAV di Black Lagoon infatti non ho sentito un solo onorifico, infatti si suppone che i personaggi parlino in inglese).
Il giapponese ha su certi versanti ricchezze linguistiche che le lingue occidentali non hanno, primo esempio fra tutti, gli onorifici (ma la cosa è ovviamente reciproca, basti pensare al plurale o agli articoli). Dato che stiamo parlando di serie GIAPPONESI si può certamente provare, con successo, ad adattare il dialogo alla lingua nostrana, ma in certi casi ti devi ARRENDERE, non puoi impoverire il dialogo per una tua smania di rendere il prodotto fruibile a chiunque. Tanto, già il mercato degli anime non è certo mainstream, quindi è difficile trovare qualcuno che non abbia nozioni base di giapponese. Figuriamoci poi nel fansub, dove è l'appassionato stesso ad andare a cercare il "prodotto".
Insomma, bene quando riesci ad evitare forme giapponesi che inquinerebbero il dialogo italiano, ma quando quelle forme non sono più semplicemente UN MODO di esprimere i dialoghi, ma entrano a FAR PARTE dei dialoghi stessi, allora mantieniti fedele all'originale, altrimenti impoverisci l'opera e basta.
Questa si chiama parafrasi XD
Se poi dobbiamo fare i pignoli su "non si svolge in Giappone perciò non devono usare gli onorifici" allora c'è da chiedersi come mai si parli il giapponese persino in praticamente tutto l'universo di Dragon Ball (Namek, Vegeta ecc...), su tutte le isole di One Piece e nella Soul Society...
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