A fine marzo Motoro Mase, autore del popolare manga Ikigami, publicato in Italia da Planet Manga, è stato gradito ospite del Salone del libro di Parigi: il mangaka ha avuto una serie di incontri con il pubblico ed ha tenuto una conferenza in cui ha accettato di rispondere alle domande di diversi intervistatori, fra le quali quelle del gruppo di Manga news.

L'incontro è iniziato dopo un preambolo dedicato alla saga di Ikigami, piuttosto popolare in Francia, ed al relativo Live Action realizzato nel 2008 per la regia di Tomoyuki Takimoto e intitolato Ikigami: The Ultimate Limit.

Ikigami

Giappone, un futuro prossimo. In questo luogo ed in questa tempo vige la “Legge per la Prosperità Nazionale”: in osservanza ad essa, a tutti i bambini in età prescolare viene fatta quella che sembra una semplice vaccinazione… in realtà ad un bambino su mille (scelto a caso) verrà iniettata anche una capsula contenente del veleno, destinato a diffondersi in circolo anni dopo, in un giorno e ad un’ora precisa (ogni informazione riguardante il soggetto e la tempistica del decesso, viene accuratamente archiviata). A tempo debito un funzionario porterà ad ogni singolo giovane scelto un Ikigami, un annuncio di morte. Entro 24 ore quella capsula si romperà.
Questi sacrifici casuali vengono eseguiti per combattere l’apatia giovanile, e per ricordare a tutti di vivere la propria vita al meglio.

“L’annuncio di morte” può colpire chiunque, andando a devastare indiscriminatamente l’esistenza di qualunque individuo. Kengo Fujimoto, superati i 24 anni, inizia la sua carriera come funzionario dell'anagrafe, con il compito di notificare gli Ikigami alle persone a cui sono destinati.
Lentamente i dubbi eroderanno la sua vita e le sue certezze.
Ogni volume del manga ruota intorno alle diverse storie delle persone che hanno ricevuto un “ikigami”, seguendole nelle ultime ventiquattro ore della loro esistenza.



Perchè non è entrato nel mondo del cinema visto che ne ha avuto la possibilità ?
Motoro Mase: Amo i film, ho frequentato persino una scuola specialistica ma fare un film è qualcosa di molto diverso dal realizzare un manga. Nel creare un film non basta saper scrivere la sceneggiatura, ma bisogna saper gestire un gruppo di persone di notevoli dimensioni; inoltre il bilancio di un film non ha nulla a che vedere con quello di un manga. Ecco perché ho scelto di esprimermi attraverso i manga, dato che sapevo già disegnare. Mi sembrava che i manga fossero per me lo strumento migliore per potermi esprimere.

E' diventato un mangaka professionista prima di iniziare gli studi sul cinema?
Non avrei mai immaginato che sarei diventato un autore di manga al momento, ma sono stato bravo a disegnare fin da bambino, ed i miei amici mi hanno detto che sarei diventato un mangaka un giorno.

Quando era più giovane, quali manga ha letto ? Quali autori Le piacciono maggiormente ?
Quando ero piccolo non ho letto molti manga, ma ricordo di aver letto Akira di Katsuhiro Otomo quando ero alle elementari, e sono rimasto molto sorpreso per la potenza dei disegni di questo autore.

Come Le è venuta l'idea di creare Ikigami?
Guardando le immagini dell'11 Settembre, le immagini della diretta televisiva degli attentati alle Torri Gemelle. Quando ho trovato le foto, le ho guardato a lungo, una miniera di informazioni che però non trasmettevano che pochissime emozioni. Un'esperienza che mi ha fatto desiderare di lavorare sulle emozioni collegate alla vita e alla morte.

Ikigami. Ci può spiegare cosa significa il titolo ?
"Gami" in giapponese significa "carta" o "Card"( Tessera), e "iki" è una parola che significa "morire" ma anche "vivo". Una parola con un doppio significato, ed inoltre durante la seconda guerra mondiale veniva consegnata ai richiamati un documento, l'akagami" che significa "carta rossa", l'ordine di richiamo per entrare nell'esercito Imperiale. Un documento che veniva consegnato a mano da degli inviati speciali. Questo particolare mi ha ispirato nel creare l'Ikigami e la sua procedura.

Ikigami è stato pubblicato dalla rivista Big Comic Spirits accanto ad opere come Rainbow, 20th Century Boys, Ushijima e Homunculus. Può spiegarci cosa ha rappresentato per Lei questa rivista?
Si tratta di una delle riviste di punta per quanto riguarda i seinen, una fra le più longeve e prestigiose, ed esservi pubblicato ha rappresentato per me un grande onore.

Nel Suo manga, l'ikigami può colpire qualunque persona della popolazione nipponica. In che modo sceglie il profilo della prossima vittima ?
Scelgo situazioni sempre diverse, come scrittore cerco di creare situazioni emozionanti. E' per questo che cerco di scegliere dei personaggi che non sono riusciti a realizzare i loro sogni ed hanno molti rimpianti.

Parlando del protagonista del manga, Fujimoto: a quale tipo di funzionario nipponico lo ha fatto assomigliare ?
A mio parere, tutto dipende dal carattere degli individuidi, e credo che questo valga in Giappone come in Francia. Il vantaggio dei funzionari è di avere un reddito e un'occupazione stabile; probabilmente questo è uno degli impieghi più stabili quando si ha una famiglia di cui prendersi cura. Ma in Ikigami, Fujimoto è un single, si pone molti dubbi, ha molte perplessità, e pensa molto a sé stesso anche per questo.

Esattamente, come svilupperà ulteriormente il manga: si concentrerà sullo sviluppo dei dubbi di Fujimoto nei confronti del sistema degli Ikigami, oppure continuerà a realizzare dei ritratti delle persone destinatarie degli Ikigami ?
Ovviamente continuerò a sviluppare i ritratti dei giovani che ricevono l'Ikigami, ma voglio anche continuare a lavorare sull'evoluzione psicologica di Fujimoto. Forse i suoi dubbi continueranno e crescere fino al punto di portarlo alla rivolta. Chi lo sa? Dal momento che sto scrivendo un sequel, non posso rivelare di più.

Motoro Mase - Ikigami


Ha detto di aver creato Ikigami per rendere le persone consapevoli del valore della vita. Crede di esserci riuscito? Ha qualche testimonianza di ciò?
Non proprio. Però... come sapete in questi giorni il Giappone stà affrontando una grande catastrofe (il salone del libro si è svolto a fine marzo 2011), qualcosa che mi ha spinto a riflettere sulla vita e sulla morte. Rispetto agli attacchi dell'11 settembre che ho guardato in modo obiettivo, forse anche distaccato, questo dramma che ci ha colpito direttamente mi ha sconvolto molto.

Ci sono degli scrittori di fantascienza o di thriller che L'hanno influenzata?
Adoro i film di Ridley Scott. Per gli scrittori di fantascienza c'è un surreale romanziere giapponese di nome Koko Abe, il cui modo di raccontare storie assurde e strane mi ha influenzato.

Ci parlava degli attentati dell'11 Settembre e del modo in cui L'hanno influenzata nel decidere di realizzare Ikigami. Lei dipende dalle informazioni e dalle notizie che La circondano? In che modo La influenzano?
Si, certamente, ma quando ce ne sono troppe mi sento come se vi annegassi dentro, e mi assale una forma di panico tale per cui devo ritrovare gli elementi essenziali della notizia.

Ikigami gode di in notevole successo di pubblico e critica, soprattutto in Francia. Come vive questo fenomeno?
E 'un grande onore. Non avrei mai immaginato che il mio lavoro potesse avere successo all'estero. Quando ho iniziato a lavorare nei manga frequentavo ancora la Scuola del Cinema a Londra e potevo vedere quale successo avevano alcune opere di autori nipponici all'estero, questo mi faceva indubbiamente molto piacere.

Lei ritiene che il fatto di sapere di poter avere successo anche all'estero, possa oggi influenzare il lavoro di un mangaka?
Fino ad ora ho pensato soprattutto al pubblico nipponico, però credo che ora io debba prendere consapevolezza dell'esistenza di un pubblico straniero!

Ikigami ha avuto un adattamento in un film live action. Considerando quanto Lei si sia interessato al mondo del cinema, come si è sentito quando Le hanno proposto di adattare il manga nel film Ikigami: The Ultimate Limit? Si è divertito? Si è spaventato?
Quando me ne hanno parlato sono stato piuttosto contento, ho collaborato alla sceneggiatura, anche per poter capire quale sarebbe stato il risultato finale del film. All'inizio,
devo ammetterlo, avevo qualche timore proprio sull'esito finale, ma il regista, Tomoyuki Takimoto, è riuscito in qualche incontro a convincermi di quanto stavano facendo e di come sarebbe stato l'esito del film.


Qual è stato il Suo ruolo nella scrittura della sceneggiatura di questo film?
Ho dato diversi consigli per la scelta degli episodi che dovevano essere adattati. Nel mio manga, ci sono due episodi per volume, e il film dura 2 ore per tre episodi: ho dato quindi il mio parere soprattutto su cosa desiderassi tenere e cosa rimuovere.

Per quanto riguarda la scelta degli attori, ha avuto il Suo dire?
Ho preferito non aver nulla a che fare con queste scelte, perché altrimenti la produzione sarebbe diventata molto complicata.

Ora, quando disegna il Suo manga, ha in mente il modo in cui hanno recitato gli attori? In particolar modo per Fujimoto, interpretato dall'attore Shota Matsuda?
No. In effetti, lo stile di Fujimoto era ben definito prima di iniziare il manga.

Pochi mesi fa, Lei ha detto di non avere assistenti. E' ancora così oggi?
Sì, le cose stanno sempre nello stesso modo.

Perché? Ikigami è pubblicato su un settimanale; non Le risulta quindi troppo difficile tenere il ritmo di pubblicazione in questo modo ?
La rivista è settimanale, ma non mi pubblicano in ogni numero. Si pubblica un episodio ogni 4 mesi, tre episodi all'anno ed in questo modo ho abbastanza tempo per fare tutto da solo. Personalmente ho delle difficoltà ad avere un assistente e preferisco fare tutto da me.

Ci può descrivere una giornata tipo del Suo lavoro?
Non lavoro la domenica. Il resto della settimana mi alzo alle 14 e lavoro fino alle 5 della mattina con delle pause per i pasti. Quando ho finito il lavoro quotidiano passo la giornata a bere in un bar.

Lei è l'unico a decidere la sceneggiatura, o la decide parlando e/o consultandoSi con altre persone?
All'inizio del manga, quando i suoi concetti base non erano stati definiti, ho parlato della sceneggiatura con il mio editore; in seguito invece non più, ho creato tutto da solo.

E' mai accaduto di dover cambiare alcuni aspetti dello scenario durante la progettazione dei disegni ?
Di base non cambiano mai, però quando trovo delle discrepanze le cambio io stesso.

Un finale per Ikigami è già stato progettato?
Sì. Ho deciso la fine proprio in questi ultimi mesi. Non è ancora definito quando arriverà questa fine, ma in termini di storia, Ikigami comincia ad avvicinarsi alla fine.


Fonte Consultata:
Manga news