Riportiamo un'analisi dell'anime Ideon ad opera dell'utente Micheles. A differenza dei canonici dossier che abbiamo pubblicato in passato (e che continueremo pubblicare in futuro), il seguente testo non si prefigge lo scopo di informare il lettore con uno stile distaccato e imparziale, bensì di analizzare, in modo anche estremamente personale, i significati e i simbolismi dell'opera in questione. Per questo si è deciso di pubblicarlo in una sezione apposita.
Buona lettura.
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Space Runaway Ideon, è il titolo internazionale di Densetsu Kyojin Ideon, ovvero il Leggendario Dio Gigante Ideon, serie anime originale di 39 episodi realizzati da Yoshiyuki Tomino negli anni 1980-1981 e seguita da due film cinematografici nel 1982. Racconta la storia di un gruppo di coloni terrestri che ritrova sul pianeta Solo i resti di un'antica civiltà extraterrestre. Tra le rovine vengono rinvenuti tre mezzi pesanti che combinati insieme formato il robot gigante Ideon e un'astronave, che verrà chiamata astronave Solo. Sia il robot che l'astronave sono alimentati da una misteriosa energia, detta Ide, al centro delle antiche leggende di potente razza extraterrestre, il Buff Clan. Una spedizione di scout del Buff Clan raggiunge il pianeta Solo, cercando una spiegazione per le meteoriti che stanno colpendo il loro pianeta madre e alla cui origine sembra essere proprio l'Ide. L'incontro con i terrestri porta immediatamente alla guerra. Inizia così un'opera appartenente al più puro filone dello space opera combinata con il genere robotico tradizionale, ma che con il proseguire delle puntate si rivela profondamente originale e innovativa.
Elenco capitoli:
• Yoshiyuki Tomino
• Ideon
• Il potere dell'Ide
• Antecedenti
• Giapponesità di Ideon
• Personaggi e sceneggiatura
• Mecha design e xenobiologia
• Il target di pubblico
• Giudizio finale
• Appendice: Ideon e Gurren Lagann
YOSHIYUKI TOMINO
Vale la pena di iniziare l'analisi di Ideon con una premessa di carattere storico sul regista Yoshiyuki Tomino. Tomino è universalmente riconosciuto come il più grande innovatore del genere robotico dopo Go Nagai grazie a
Gundam, realizzato nel 1979, immediatamente prima di Ideon. Purtroppo l'enorme successo di Gundam ha messo in ombra le altre opere di questo prolifico autore, che ha fatto parte del mondo dell'animazione giapponese fin dai primordi. Mi pare il caso di rettificare questa situazione e di spendere qualche parole sui lavori di Tomino che non hanno a che fare con Gundam, perché sono quasi tutti opere di prima grandezza. La sua carriera inizia direttamente con il primo anime della storia, Astroboy (1963) per cui ha scritto alcuni episodi. Successivamente, sempre per la Mushi productions, Tomino ha lavorato alla serie di
Jane e Micci (1971), conosciuta in Italia anche come Che segreto! Il primo anime da lui diretto è stato Toriton del mare, tratto da un manga di Tezuka. Successivamente ha lavorato agli storyboard di Kyashan (1973) e della Corazzata Yamato (1974). È stato anche il regista de Il Tulipano Nero (1975) e ha lavorato a Le avventure di Pepero (1975), tutti anime ben noti in Italia ai fan con qualche anno sulle spalle. Il primo anime robotico da lui diretto è il celebre Raideen (1975) che purtroppo non è mai arrivato da noi. Sono arrivati però gli ottimi Vultus V (1977) di cui è stato il produttore, seguiti da Zambot 3 (1977) e Daitarn 3 (1978) di cui è stato scrittore e regista. Nel 1979 Tomino cambia la storia con Gundam e nel 1980 raggiunge l'apice della sua carriera con Ideon. Negli anni successivi realizza Combat Mecha Xabungle, Aura Battler Dunbine e Heavy Metal L-Gaim. Da allora in poi vive di rendita continuando a dirigere innumerevoli episodi della saga di Gundam, intervallati da qualche occasionale escursione in opere originali come Brain Powerd.
Da un punto di vista storico non c'è dubbio che l'innovazione più importante della carriera di Tomino sia stata l'invenzione del concetto di real robot: mentre fino al 1979 l'animazione giapponese era vissuta copiando e adattando a non finire l'idea originale del super robot nagaiano, invincibile guerriero meccanico che funziona più in base alle ragioni del cuore che a quelle dell'intelletto, con Gundam Tomino introduce l'idea rivoluzionaria che il robot gigante sia semplicemente un'arma come tante altre. Il Gundam ha quindi un numero limitato di munizioni, un'autonomia finita e soddisfa le leggi della fisica (piegate ad una logica fantascientifica, certo, ma non ad una logica completamente fantastica come quella dei robot di Go Nagai, che possono addirittura sanguinare). Prima di Gundam il concetto di mecha non esisteva: dopo Gundam il super robot diventa un mecha qualunque prodotto in serie e non più unico. Si perde completamente l'aura di sacralità che era presente in Mazinga, Dio e Demone allo stesso tempo. Chi è abbastanza vecchio da ricordare la prima visione italiana di Gundam, avvenuta nei primi mesi del 1980, ricorda lo scalpore suscitato tra i bambini dell'epoca, perché il Gundam era qualcosa di totalmente innovativo e mai visto prima. Personalmente anche a quel tempo rimanevo fedele all'ortodossia nagaiana: pur riconoscendo i meriti innegabili di Gundam, specialmente per quando riguarda i personaggi, molto più complessi e realistici di quelli di Go Nagai, preferivo il super robot al real robot. Probabilmente non ero l'unico, tanto è vero che in Giappone la serie di Gundam dovette essere sospesa alla quarantatreesima puntata per scarsa audience: evidentemente si trattava di una serie troppo rivoluzionaria per i suoi tempi.
Continua a leggere...
Buona lettura.
Space Runaway Ideon, è il titolo internazionale di Densetsu Kyojin Ideon, ovvero il Leggendario Dio Gigante Ideon, serie anime originale di 39 episodi realizzati da Yoshiyuki Tomino negli anni 1980-1981 e seguita da due film cinematografici nel 1982. Racconta la storia di un gruppo di coloni terrestri che ritrova sul pianeta Solo i resti di un'antica civiltà extraterrestre. Tra le rovine vengono rinvenuti tre mezzi pesanti che combinati insieme formato il robot gigante Ideon e un'astronave, che verrà chiamata astronave Solo. Sia il robot che l'astronave sono alimentati da una misteriosa energia, detta Ide, al centro delle antiche leggende di potente razza extraterrestre, il Buff Clan. Una spedizione di scout del Buff Clan raggiunge il pianeta Solo, cercando una spiegazione per le meteoriti che stanno colpendo il loro pianeta madre e alla cui origine sembra essere proprio l'Ide. L'incontro con i terrestri porta immediatamente alla guerra. Inizia così un'opera appartenente al più puro filone dello space opera combinata con il genere robotico tradizionale, ma che con il proseguire delle puntate si rivela profondamente originale e innovativa.
Elenco capitoli:
• Yoshiyuki Tomino
• Ideon
• Il potere dell'Ide
• Antecedenti
• Giapponesità di Ideon
• Personaggi e sceneggiatura
• Mecha design e xenobiologia
• Il target di pubblico
• Giudizio finale
• Appendice: Ideon e Gurren Lagann
YOSHIYUKI TOMINO
Vale la pena di iniziare l'analisi di Ideon con una premessa di carattere storico sul regista Yoshiyuki Tomino. Tomino è universalmente riconosciuto come il più grande innovatore del genere robotico dopo Go Nagai grazie a
Gundam, realizzato nel 1979, immediatamente prima di Ideon. Purtroppo l'enorme successo di Gundam ha messo in ombra le altre opere di questo prolifico autore, che ha fatto parte del mondo dell'animazione giapponese fin dai primordi. Mi pare il caso di rettificare questa situazione e di spendere qualche parole sui lavori di Tomino che non hanno a che fare con Gundam, perché sono quasi tutti opere di prima grandezza. La sua carriera inizia direttamente con il primo anime della storia, Astroboy (1963) per cui ha scritto alcuni episodi. Successivamente, sempre per la Mushi productions, Tomino ha lavorato alla serie di
Jane e Micci (1971), conosciuta in Italia anche come Che segreto! Il primo anime da lui diretto è stato Toriton del mare, tratto da un manga di Tezuka. Successivamente ha lavorato agli storyboard di Kyashan (1973) e della Corazzata Yamato (1974). È stato anche il regista de Il Tulipano Nero (1975) e ha lavorato a Le avventure di Pepero (1975), tutti anime ben noti in Italia ai fan con qualche anno sulle spalle. Il primo anime robotico da lui diretto è il celebre Raideen (1975) che purtroppo non è mai arrivato da noi. Sono arrivati però gli ottimi Vultus V (1977) di cui è stato il produttore, seguiti da Zambot 3 (1977) e Daitarn 3 (1978) di cui è stato scrittore e regista. Nel 1979 Tomino cambia la storia con Gundam e nel 1980 raggiunge l'apice della sua carriera con Ideon. Negli anni successivi realizza Combat Mecha Xabungle, Aura Battler Dunbine e Heavy Metal L-Gaim. Da allora in poi vive di rendita continuando a dirigere innumerevoli episodi della saga di Gundam, intervallati da qualche occasionale escursione in opere originali come Brain Powerd.
Da un punto di vista storico non c'è dubbio che l'innovazione più importante della carriera di Tomino sia stata l'invenzione del concetto di real robot: mentre fino al 1979 l'animazione giapponese era vissuta copiando e adattando a non finire l'idea originale del super robot nagaiano, invincibile guerriero meccanico che funziona più in base alle ragioni del cuore che a quelle dell'intelletto, con Gundam Tomino introduce l'idea rivoluzionaria che il robot gigante sia semplicemente un'arma come tante altre. Il Gundam ha quindi un numero limitato di munizioni, un'autonomia finita e soddisfa le leggi della fisica (piegate ad una logica fantascientifica, certo, ma non ad una logica completamente fantastica come quella dei robot di Go Nagai, che possono addirittura sanguinare). Prima di Gundam il concetto di mecha non esisteva: dopo Gundam il super robot diventa un mecha qualunque prodotto in serie e non più unico. Si perde completamente l'aura di sacralità che era presente in Mazinga, Dio e Demone allo stesso tempo. Chi è abbastanza vecchio da ricordare la prima visione italiana di Gundam, avvenuta nei primi mesi del 1980, ricorda lo scalpore suscitato tra i bambini dell'epoca, perché il Gundam era qualcosa di totalmente innovativo e mai visto prima. Personalmente anche a quel tempo rimanevo fedele all'ortodossia nagaiana: pur riconoscendo i meriti innegabili di Gundam, specialmente per quando riguarda i personaggi, molto più complessi e realistici di quelli di Go Nagai, preferivo il super robot al real robot. Probabilmente non ero l'unico, tanto è vero che in Giappone la serie di Gundam dovette essere sospesa alla quarantatreesima puntata per scarsa audience: evidentemente si trattava di una serie troppo rivoluzionaria per i suoi tempi.
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a questo punto è d'obbligo anche il dossier naganiano!
Che mi ha fatto scoprire di avere il modellino dello Xabungle schiaffato da qualche parte dentro casa. :O
...anche se la cosa viene evitata per dubbi morali...
Complimentissimi a micheles !!!
una curiosità: ma mi chiedo perchè non è stato doppiato da noi ??
Kikou Kai Galient & Aoki Ryuusei SPT Layzner sempre di Takahashi Ryousuke
Ecco dov'era finito micheles sti giorni....a scrivere il saggio su Ideon
In realta' il saggio e' stato scritto quest'estate, subito dopo aver visto la serie, di getto.
a questo punto è d'obbligo anche il dossier naganiano!
Nagai e' autore su cui c'e' troppo da dire e non mi sento in grado di affrontarlo. Idem per Matsumoto. L'unica possibilita' sarebbe quella di recensire un'opera specifica, come fatto per Tezuka, con la Principessa Zaffiro. Pero' al momento non ho niente in mente.
@kazuya
il continuo citare gurren lagan è fatto per attirare o far capire certe questioni ad un pubblico più giovane?
Ebbene si', mi hai scoperto!
a quando un recensione di baldios (che non vedo da una vita, ma il finale l'ho rivisto più volte) e dunbine (visto lo scorso anno quindi ancora mente fresca) che considero altrettanto stupende?
Ecco, hai citato le uniche due serie con un finale a mio avviso superiore a quello di Ideon. Niente dossier, ma entrambe le ho recensite su AnimeClick con voto 10.
A proposito, se non hai null'altro di meglio da fare,leggiti anche le recensioni di God87 su Dunbine e Toriton e aggiungiti alla lista di quelli che gli scassano i maroni
E come al solito ottimo dossier di Micheles.
Intanto ho dato un occhiata all'articolo, lo leggerò in seguito con calma.
e poi il pezzo l'Ide è più vicino ai bambini (ma anche ai piccoli di verme gigante, come ho già detto l'Ide non privilegia la razza umana) mi ha fatto morire dalle risate XD
La serie sembra molto interessante, e quasi quasi mi è pure venuta voglia di buttarci un occhio, visto che ho apprezzato moltissimo la prima serie di Gundam, ma tutti questi discorsi apocalittici che leggo fra le righe potrebbero lasciar intendere cose brutte e cattive...
Complimenti anche per avermi fatto scoprire questa serie...
nel bene o nel è vero che Gundam ha oscurato le altre serie di Tomino
Ma perchè devi linkargli le mie rece che più ti fan schifo? Ahahaha! Il mio cavallo di battaglia è Dougram!
Ma non mi fanno schifo, come recensioni in se' sono scritte bene come al solito, e' il contenuto che e' altamente opinabile (e qui sto usando un eufemismo, eh!). E poi non c'e' abbastanza gente che ti scassa i maroni!
@God87 si l'ho letta la tua recensione su Dougram! veramente ben fatta peccato che io non sapendo l'inglese non posso vedere queste stupende serie, devo sperare che qualcuno dei nostri lo faccia come hanno fatto per dunbine, votoms e ideon! L'unica cosa che ti contesto è il discorso che fai sulle vecchie serie e di come contestualizzarle perchè secondo te se una serie è un capolarovo non sente gli anni del tempo, secondo mè e vera solo in parte, ti cito ad esempio i 7 samurai un classico per me bellissimo anche oggi però se non ragionassi che è del 1954 molte scene oggi risulterebbero ridicole e per me è spagliato questo tipo di ragionamento, bisognerebbe avere una via di mezzo! Piccolo ot infatti mi riferisco a Daitarn che per mè è bello anche oggi come ha fatto ad annoiarti con quel cast fantastico di personaggi e quell'umor pazzesco un must degli anni settanta, tralartro ho scoperto su un intervista su Gundam origini 22 che Daitarn è stato fatto prima di Zambot ma mandato in onda sucessivamente per problemi di sponsor!
Sono felice di veder pubblicata questa nota che rende onore alla serie più amata da Tomino, e più misconosciuta - altro che Turn A -
Non sono 'accordo in diversi punti sulla valutazione come regista dello stesso Tomino, le innovazioni sul "realismo robotico", qualunque cosa questo voglia dire, non sono proprio l'elemento più importante della sua attivita di regista, a parte che molti elementi della serie Gundam forse non sono neppure tutto frutto della sua mente, sua è certamente l'idea della storia di Gundam come opera che parli, soprattutto di uomini e donne, e "anche" di macchine impegnate in una guerra spaziale realistica, ma appunto anzitutto parli di PERSONE e solo successivamente ed eventualmente delle macchine che usano.....l'elemento del realismo robotico credo sia nato nei brainstorm degli staff Sunrise, suggerito dalle letture della grande opera alla base dell'Universo delle Isole Spaziali. il volume "The High Frontier" .. Opera che non è stata certo portata nello staff da Tomino ma da uno dei collaboratori della Nippon Sunrise...
Gundam, voglio dire, è un'opera collettiva, Tomino ha dato un'impronta particolarissima soprattutto rifiutando lo schema più classico del genere "Go Nagai" l'apparizione del "Mostro" alla fine dell'episodio cercando di dare un respiro epico alla storia ma le prime immagini di "Gunboy" ( Ryogo ben le conosce) erano terribili...
Ma lasciando perdere mister G su cui troppo si scrive e tornando a Ideon si tratta della vera opera incompresa di Tomino, e gli pesa ancora oggi tantissimo....
Di altri insuccessi non credo proprio gli importi, capitano, ma di quest'opera si, il fatto che in Giappone non sia mai stata ben compresa ed apprezzata è qualcosa che ancora a distanza di anni lo fa macerare, se ne è avuta riprova anche nella sua ultima venuta in Italia durante una sua intervista. difficile per lui parlarne, difficile per lui confrontarsi con questa parte del suo passato. L'uomo capacissimo di dominare i fan, blandirli e prenderci in giro, mostrare loro i limiti delle nostre stesse domande ( il realismo robotico di cui sopra per Tomino non esisterebbe) si irrita profondamente , davanti a domande su Ideon e non si capacita di come non sia stato ben compreso. Spesso a distanza di anni ( anche poco prima del lancio di G Reko) si sente parlare della sua volonta di riprendere il progetto
Questa recensione è ben fatta sul serio e mi congratulo vivamente solo una considerazione Gurren Lagan è un'opera molto buona, non merita parole così pesanti è un'opera della nostra epoca, con i limiti di quest'epoca,, epoca più crudele e meno epica degli anni del Massacratore. Che impone ritmi FAST ( avete mai notato la differenza di velocità nei combattimenti fra mecha ? ) Un'epoca dominata da culture diverse. Più atea, solo apparentemente in cerca di valori spirituali ma in realtà in cerca di autoritarismi semplificatori...proprio quelli dai quali Tomino rifuggiva.
Invece sulla questione mecha di Ideon io sono uno dei pochi che piace molto, tanto è vero che mi sono comprato il soul of chogokin alla modica cifra di 130 euro, mica spiccioli ehehe. Mi piace anche il chara desin dei personaggi a parte cosmo ovviamente non se può vedè co quei capelli, specialmente quelli femminili
Sino ad ora, avevo solo sentito parlare di Space Runaway Ideon; ma devo ammettere che l'approfondimento mi ha incuriosito.
Non amo i mecha, ma potrei fare un'eccezione.
Vivi complimenti per il lavoro svolto.
Di serie robotiche poco citate a me piacciono molto: Ginguiser, Gordian, Arbegas, God Sigma e Laserion
D'accordo su Gordian, di God Sigma ho visto solo poche puntate molti anni fa ma mi sembrava meritevole, Arbegas senza infamia e senza lode, Laserion mi manca; sono in disaccordo solo su Ginguiser, che comunque ho visto solo parzialmente, ma dai miei ricordi non era nulla di che.
P.S. sulle serie moderne non sono purtroppo molto aggiornato, tra quelli che citi ho visto Tetsujin 28 2004, Shin Mazinger e Mazinkaiser SKL ma nessuna di queste ha raggiunto la sufficienza. Per Imagawa ti conviene andare a trovare God87. Invece buono Godannar e ottimo RahXephon.
Cosa rimane... sì, giusto, Dougram. Purtroppo ritengo altamente improbabile che qualcuno lo subberà mai in italiano, sia per l'alto numero di episodi che per i disegni alquanto datati, ti consiglio di darti una bella ripassata all'inglese che quella rimarrà l'unica lingua in grado di fartelo capire. Stessa cosa per Xabungle (tra non molto il fansub americano dovrebbe giungere a termine), L-Gaim (ma quello è una schifezza) e Galient (a mio parere altamente dimenticabile, se qualcuno crea la sua scheda posto la recensione). Layzner i Kanjisub mi sa che lo hanno abbandonato, l'unica è aspettare che quei vergnognosi subber americani terminano di sottotitolare le loro schifezze in corso e si dedichino a lui (ma anche lì sempre inglese...).
Edit: dimenticavo, della tua lista mi mancano anche Aquarion e Macross F, ma non so se li guarderò mai. In compenso ottimi gusti per Mazinger Edition Z e sopratutto Zegapain, è una vergogna che sia così poco conosciuto pur essendo decisamente la più riuscita (e a prova di critica) serie robotica Sunrise degli ultimi dieci anni. Se non lo hai visto ti consiglio anche GunXSword che è un pochino capolavoro.
Ahaha epic win!
Ringrazio Micheles per l'ampio dossier che ho letto piacevolmente.
Ora non so quanto di vero ci sia in quello riportato nel manga "Gundam Sensou" (docu/parodia sulla genesi di Gundam con Tomino come protagonista ^^") ma più o meno era cosi:
Tomino presenta allo sponsor il nuovo Ideon
"...un cingolato, vedete è un camioncino, e questa è un astronave sapete quanto piacciono a i bambini !!E se ne andranno in giro allegramente per lo spazio"
Mentre nella sua mente s'immagina già serie drammatica con finale sconvolgente
:D
serie con andar del tempo completamente dimenticate come Astroganga o Gotriniton (Goshogun)!
Non completamente dimenticate! Astroganga lo conosco bene, Gotrinitron invece e' sulla mia lista da un bel pezzo e prima o poi verra' anche il suo turno Nagahama e' uno dei miei registi preferiti, di suo ho Combattler in alta posizione nella mia lista di cose da vedere (in realta' qualche puntata di Combattler l'avevo vista tantissimi anni fa, ma non mi ricordo piu' nulla).
P.S. comunque il chara non e' brutto, a parte i capelli di Cosmo!
La storia e' classica SF nel senso piu' puro del termine. Qui non ci sono real robot, e' tutto incentrato sul conflitto (nato per caso !!) tra umani e buff clan. La cosa buffa e' che le due civilita' sono umane. Il buff clan serve come specchio della condizione umana. Tutto quello che noi vediamo come qualita', pregi, difetti negli esseri umani sono riflessi pari pari nel buff clan. Tanto che non e' un caso se la prima volta che gli esploratori del buff clan rilevando l'insediamento umano si chiedono "ma chi sono questi alieni". Si pongono le stesse domande, hanno gli stessi dubbi che avremo noi se incontrassimo una civilita' aliena. Nasce cosi' una guerra intergalattica sorta da una incomprensione legittima, incomprensione che si ripresentera' piu' e piu' volte nella corso della serie e finira' sempre ad alimentare violenza su altra violenza. Violenza che alimenta altra violenza e difronte alla quale tutto il resto scompare. Niente sopravvive all'odio piu' puro, la volonta' totale di annientare il nemico (che poi nemico/alieno non e' perche' sono una civilta' umana come la nostra). Relazioni tra padri e figli finiscono nel nulla, relazioni d'amore anche, tutto passa in secondo piano a favore della guerra. Arriva un punto in cui da una parte e dall'altra si e' perso cosi' tanto che l'unica cosa che rimane e l'odio e la volonta' di vendetta (e un altra serie ha trattato questo tema sebbe in maniera un po' diversa Baldios sopratutto nel film) e ne' gli uni ne' gli altri vogliono tornare indietro dall'abisso.
E alla fine si meritano il giudizio del Ideon che sentenzia TUTTI a morte. L'incomprensione motore della violenza/guerra nella vita dei personaggi, ora che sono morti sparisce del tutto. E finalmente nella morte gli essere umani (umani e buff clan visto che non ce' differenza alcuna tra le due civilita') trovano o riscoprono quella fratellanza, quel amore che gli faceva difetto nella vita reale.
Lascio a voi decidere se il finale sia positivo o negativo.
Ad ogni modo l'anime e' un capolavoro pur con qualche piccolo difetto qua e la'.
Dei due film il secondo e' fondamentale perche' da un finale completo, cosa che invece mancava nella serie tv. Il primo film e' solo un riassunto quindi puo' essere saltato a pie' pari se si e' vista la serie.
Questa serie merita di essere pubblicata in italia anche a costo di farne una versione soltanto subbata. Lo si e' fatto per "Punta al Top", si puo' fare benissimo per questo anime' d'autore.
Mi sono piaciuti i cenni storici... io, che ero totalmente ignorante in materia, ho imparato molto in queste righe. Grazie, grazie. E' raro vedere delle recensioni così ben fatte che, oltre a dare un'idea dell'anime (che metterò in lista da vedere) regala anche qualcosa in più. Ottimo, direi
Lo so che esistono diverse versioni subbate, io me lo sono visto con il sub in inglese l'unica che avevo trovato e con una qualita' video da schifo (molto inferiore alla qualita' di una VHS per dire). E nonstante cio' l'anime e' grandioso. I film per fortuna si trovano con una qualita' molto buona.
Ciò che hai fatto è un autentico trattato su Ideon, davvero propedeutico per chi volesse mettersi alla visione di questa assai singolare serie robotica.
Ho avuto il piacere di visionare questa serie l'estate di due anni fa con i sottotitoli in italiano, e devo dire che mi trovo pienamente d'accordo con tutti gli aspetti da teillustrati in questo esaustivo dossier, a parte il confronto con Gurren Lagan, ma solo perché non ho potuto vedere che pochi episodi iniziali di quest'ultimo, a causa della mancata ricezione di Rai 4 e degli orari per me non congeniali. Come hai bene spiegato questa serie fu considerata troppo estrema e avanti rispetto ai tempi in cui fu proposta al pubblico giapponese, che infatti la bocciò a livello di ascolti; così pure non ha potutto godere di un revival e di sequel, come avvenne per Gundam, a causa del design poco curato e per nulla attraente dei mecha, così anche dell'animazione in generale sotto tono, indice di un prodotto realizzato con basso budget. Però le idee innovative e l'ottima caratterizzazionwe dei personaggi, in particolare quelli della fazione del Buff Clan, ne fanno un prodotto assolutamente eccezionale. Credo di non sbagliare se dico che il Buff Clan altro non è che la proiezione del militarista Giappone imperiale nel periodo appena precedente, e durante la II Guerra Mondiale, il fatto che poi i propri soldati definiscano sé stessi come "samurai" (ed è proprio così visto che l'ho sentito nel doppiaggio originale) è illuminante a proposito. Quindi c'è una critica piuttosto aspra da parte di Tomino di quel periodo storico e dei valori che lo animavano, ma altrettanto viene posta in evidenza la somiglianza tra la società del Buff Clan ed i profughi terrestri dell'astronave Solo. Questi ultimi poi non troveranno nessun conforto neppure tra i loro simili, preoccupati più dei loro problemi immediati e meschini, che non del comprendere la vera natura del potere dell'Ide. Quest'ultima è la protagonista assoluta ed è dotata di una volontà propria, non coercizzabile da nessuna delle due fazioni. In un crescendo di scontri, violenze e lutti alla fine l'Ide non assolve nessuna delle due razze, e la conclusione resta tra le più amare, forse l'unica in qualche modo paragonabile è solo quella del film di Baldios, come da te citato, e senza alcuna speranza di redenzione. Benché questa serie, se non erro, non sia mai stata esportata e doppiata, è abbastanza famosa tra gli appassionati del genere mecha, e a mio parere dovrebbe essere vista almeno una volta da chiunque si proclami appassionato dell'animazione giapponese!
Ancora una volta: grazie mille Micheles!
Segno, ringrazio, faccio i complimenti a Micheles (ed al fansub) .... e mi attivo subito per il download ^^.
p.s. "scopo pedagogico" ... ottimo il citazionismo di Micheles. Tra le tante segnalo in particolare il film Forbidden Planet (Il Pianeta Proibito, 1956), se da una parte sente tutti gli anni vorrei evidenziare la particolarità della colonna sonora ... per chi non sapesse (non lo dico con saccenza!) che la musica elettronica è nata negli anni '50 e non negli anni '80!
Ammetto che anch'io ho scoperto l'esistenza di Ideon solo l'anno scorso e proprio su AnimeClick. Sono stati dei commenti di Ryogo sui legami tra Ideon e Evangelion che mi hanno invogliato a recuperare la serie. Certo l'avrei recuperata comunque perche' non potevo lasciarmi sfuggire un robotico del 1980 mai apparso in Italia, ma i commenti di Ryogo hanno aiutato (il bello e' che poi Ryogo la serie non l'ha ancora vista a quanto mi risulta . Visto Ideon sono stato colto dal furore Tominiano (a cui ero scampato finora) e mi sono messo a recuperare tutte le sue serie da sei mesi a questa parte. Me ne mancano ancora. Fra tutte io raccomando Dunbine, anche questa inedita in Italia e poco conosciuta da noi, ma meritevolissima.
Ma bando alle facezie, anch'io sono arrivato a vedere Ideon un po' per caso; benché il titolo lo conoscessi già da tempo, cioè da quando acquistai lo storico volume "Anime: storia del cinema d'animazione giapponese" della defunta Granata Press, all'incirca alla metà degli anni '90. Fu però solo nella primavera di un paio d'anni fa, dopo che ascoltai su Anime Web Radio una puntata della rubrica Super Robot Files dedicata proprio a questa serie, che decisi di cercarla, e dopo aver scandagliato per bene il p2p riuscii nel giro di qualche settimana ad averla completa, dopo di che la misi a riposo per quallche mese, fino a quando non ebbi tempo di visionarla con calma approfittando delle ferie. Non deve stupire il fatto che la serie di Ideon sia così poco conosciuta, di fatto non è mai stata esportata, però è considerata un cult dai super appassionati del genere mecha. Tutto sommato però non mi stupisce affatto che non sia mai stata presa in considerazione dalle TV nostrane, visto che è talmente pessimista e disperata; però sarebbe bello se qualche casa di distribuzione nostrana, Dynit ad esempio, ne facesse un'edizione per l'home video.
@KazuyaRyuzaki & Micheles: Anche di Dunbine ho sentito molto parlare, tra l'altro dovrebbe essere una delle serie più amate da Tomino, purtroppo non sono mai riuscito a vederne neanche un episodio!
Devo darmi da fare al più presto per recuperarla, anche perché dalle immagini che ho visto mi sembra pure che presenti un mecha e char design piuttosto carini!
...eheh, hai ragione, scrivendo dinosauro ho fatto il verso a Micheles, ora dirò "diversamente giovane", battuta non mia ma di un caro amico.^^
....Dunbine e Toriton ... anche questi mai sentiti, devo rimediare..... ma qualcuno sa se esiste un interessamento di aziende italiane per portare qualcuno di questi titoli (Ideon, Dunbine e Toriton ) in Italia ... troppo di nicchia?
Anch'io ho un collega che dice di se stesso di essere "diversamente magro"
Tornando on-topic Toriton e' una serie d'avventura della Mushi Productions tratta da un manga di Tezuka, un prodotto per l'infanzia trasmesso nei primissimi anni ottanta. Ti e' probabilmente sfuggito, come a me e' sfuggito Zambot 3 in quel periodo.
Avevo letto il tuo post (n. 51), la tua disamina è chiara ma in concreto non sappiamo se Dynit o Yamato (agli altri manco ci penso) sono interessati ad Ideon o Dunbine. Yamato ha come grande componente della propria linea editoriale la riproposizione degli anime '70 ed '80 più o meno classici o cult, ma che sappia io raramente ha proposto nuovi doppiaggi, i quali fanno invece parte della politica della Dynit. A riguardo ho parlato più volte con un amico di Milano (lo stesso della battuta sul diversamente giovane ^^) che conosce il boss di Yamato (sede a Milano), un "ragazzo" della nostra età appassionato ed informato che non tratta il proprio lavoro solo dal punto di vista commerciale. Avete parlato di ritardi inerenti titoli annunciati, ecco, il lavoro coi giapponesi è di per sé complicato, inoltre a volte l'attesa è dovuta all'intenzione di proporre materiale inedito o migliore. Recentemente, per fare un esempio, è successo con Ryu il ragazzo delle caverne.
Della drammaticità che ha ridotto/ridurrebbe l'appetibilità commerciale di Ideon e di Dunbine, entrambi inediti in Italia: Ideon è della sunrise? Ed Aura Battler Dunbine? negli '80 se ricordate successe un casino con Gundam, qui da noi fu trasmesso senza che fossero stati pagati i diritti e la proiezione fu bruscamente interrotta. Poi per decenni è rimasto tutto bloccato per via di cause e mancanza di fiducia. Ora non ricordo se la colpa fosse nostra o di altri che ci avevano venduto a loro volta i diritti (un tempo era abitudine diffusa comprare anime da altri paesi europei, tradurli più facilmente dalla loro lingua e trasmetterli. Un esempio su tutti, Mazinga Z, fallita la società francese detentrice dei diritti noi siamo rimasti con 50 e rotte puntate su un totale di 91), ma la mancata messa in onda sulle tv private nostrane negli anni '80 potrebbe derivare da quel problema. Non ho visto Ideon ma serie come (cito i titoli che mi vengono in mente ora) Zambot 3 o Tekkaman hanno finali molto drammatici [non eccepite che Tekkaman non ha un finale, probabilmente è geniale ma quello che succede si può intuire], come molti altri che passarono decenni orsono...un segnale dell'allora libertà delle tv private che cercavano di raccogliere spettatori ... prima di divenire censori peggiori dell'emittenza pubblica ><.
@Micheles
Torno un po' indietro, KazuyaRyuzaki ha citato un anime anni 2000 che anche a me è piaciuto ma che tu non hai menzionato: Zegapain. Non è perfetto ed attinge chiaramente l'idea di fondo da Matrix, ma va oltre quest'ultimo (che mi piace un sacco, una sporta ed uno shopper ecologico messi insieme!) ed in più momenti è notevole … anche se il protagonista è un po' sempliciotto e stereotipato. Mi sono scervellato per capire il finale, ma è stato soddisfacente! Consigliato insieme a (quasi) tutti i titoli vintage citati nel trattato di Micheles.
p.s. Toriton del mare non pervenuto in casa mia (cioè da me), sulle reti private emiliane.
p.p.s. Mi date la definizione completa di "girellaro" … io ne mangiavo e srotolavo in abbondanza all'epoca dei robot!
Gundam, ma anche Baldios arrivaro pirati in italia, ma anchio non conosco bene la questione, posso solo raccontarti la mia testimonianza: Da bambino andavo al mare a Taranto (essendo mio padre di li) e su una emittente privata trasmettevano appunto Gundam,Baldios e addirittura Gremlins 2 che ai tempi era appena uscito al cinema! Sulla questione della dramaticità non penso centri con l'aquisizione di licenze.
Girellaro è un termine negativo che indica il 30/40 enne, che guarda o compra solo le serie che ha visto da bambino col doppiaggio e i nomi dell'epoca, quindi per loro esiste solo Goldrake e non Grendinzer, diciamo che sono degli estremisti mi fanno anche un pò pena, IO sono si un nostalgico Ma sono sempre per la fedeltà assoluta, anche in altri ambiti come cinema videogame comics telefilm eccecc..
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