La sezione distaccata di Tachikawa, della corte distrettuale di Tokyo, ha condannato il mangaka Mamora Goda (il cui vero nome è Mamoru Kaminogo) a tre anni di reclusione con la sospensione condizionale della pena. Ciò significa che, se il condannato non compirà altri reati nel triennio, non sarà incarcerato. Il giudice motiva la sua decisione con riguardo al pentimento attivo del condannato, che ha “mostrato di avar ben riflettuto sull’accaduto e di aver presentato le sue scuse alla vittima”.
La pubblica accusa aveva chiesto 3 anni di reclusione, dopo che il condannato era stato arrestato con le accuse di atti osceni in luogo pubblico, minacce, aggressione e lesioni personali.
Nello specifico secondo fonti accreditate, il mangaka avrebbe assalito in due occasioni una stessa donna in un ufficio di Kokubunji, Tokyo: la prima volta il 21 aprile minacciandola, compiendo atti osceni in luogo pubblico e scagliando un pallone contro di lei; la seconda volta il 21 maggio, le avrebbe lanciato una forte pallonata facendola cadere ed infortunare, provocandole così delle lesioni guaribili con una prognosi di 2 settimane. Non si capisce che genere di pallone avesse utilizzato. L’uomo fu arrestato proprio il 21 maggio dalla polizia della stazione di Koganei.
Il difensore dell’artista afferma, che il condannato non ha intenzione alcuna di impugnare la sentenza, egli invece vuole ravvedersi, cambiare il suo alias, e intraprendere anche un nuovo lavoro part-time. Non si sa quando riprenderà la sua attività di mangaka. Intanto la casa editrice Futabasha ha annunciato che il suo Ashura Michi -Enzai-, in corso su manga Shonen Magazine, verrà sospeso e rimane incerta l'eventuale ripresa.
Il 50enne Goda è piuttosto noto in patria per tre manga: Kirakira Hikaru storie di una giovane donna medico legale; Samayoi Zakura, incentrato sul sintema giudiziario giapponese, con particolare riguardo alle giurie; ma soprattutto per il premiato Mori no Asagao, che tratta il delicato argomento della pena di morte, attraverso l’amicizia tra una giovane guardia carceraria ed un condannato a morte. Tutt’e tre i manga hanno ispirato altrettanti adattamenti in live action.
Fonte consultata: Anime News Network
La pubblica accusa aveva chiesto 3 anni di reclusione, dopo che il condannato era stato arrestato con le accuse di atti osceni in luogo pubblico, minacce, aggressione e lesioni personali.
Nello specifico secondo fonti accreditate, il mangaka avrebbe assalito in due occasioni una stessa donna in un ufficio di Kokubunji, Tokyo: la prima volta il 21 aprile minacciandola, compiendo atti osceni in luogo pubblico e scagliando un pallone contro di lei; la seconda volta il 21 maggio, le avrebbe lanciato una forte pallonata facendola cadere ed infortunare, provocandole così delle lesioni guaribili con una prognosi di 2 settimane. Non si capisce che genere di pallone avesse utilizzato. L’uomo fu arrestato proprio il 21 maggio dalla polizia della stazione di Koganei.
Il difensore dell’artista afferma, che il condannato non ha intenzione alcuna di impugnare la sentenza, egli invece vuole ravvedersi, cambiare il suo alias, e intraprendere anche un nuovo lavoro part-time. Non si sa quando riprenderà la sua attività di mangaka. Intanto la casa editrice Futabasha ha annunciato che il suo Ashura Michi -Enzai-, in corso su manga Shonen Magazine, verrà sospeso e rimane incerta l'eventuale ripresa.
Il 50enne Goda è piuttosto noto in patria per tre manga: Kirakira Hikaru storie di una giovane donna medico legale; Samayoi Zakura, incentrato sul sintema giudiziario giapponese, con particolare riguardo alle giurie; ma soprattutto per il premiato Mori no Asagao, che tratta il delicato argomento della pena di morte, attraverso l’amicizia tra una giovane guardia carceraria ed un condannato a morte. Tutt’e tre i manga hanno ispirato altrettanti adattamenti in live action.
Fonte consultata: Anime News Network
Sicuramente l'avrà lanciato con le mani, mica è Kojiro Hyuga.
La cosa comunque mi stupisce alquanto visto i temi delle sue opere.
Poi, non vorrei dire, certo, il contesto dei fatti forse fa sorridere( e un sorriso l'ha strappato anche a me lo ammetto) ma non esageriamo nello sdrammatizzare: in tempi neri di femminicidio e violenze varie contro le donne, simili atti possono anche precludere a qualcosa di serio..
in questo caso, speriamo che il ravvedimento e il desiderio di cambiare non siano solo un voltafaccia di comodo, giusto per evitare la galera..
ad ogni modo episodi simili non fanno sicuramente bene alla reputazione dei mangaka e degli appassionati di manga in generale che già godono di una pessima fama di loro.. :/
La cosa assurda è che ha del tutto sbroccato un mangaka a cui sono cari temi legati alla giustizia, quando l'ho letta sono rimasta così O_O
Ok non è successo niente di grave per ora (una prognosi di 2 settimane vuol dire essersi fatti gran poco) ma se fossi quella donna sapere che quell'uomo è libero non mi piacerebbe neanche un po'.
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