Takao Saito, il settantasettenne autore del cult del noir nipponico Golgo 13, che abbiamo potuto assaggiare anche in Italia prima in animazione, attraverso il lungometraggio diretto negli anni ottanta dall’inconfondibile Osamu Dezaki, che Yamato Video ha pubblicato in VHS nei primi anni novanta, e molto più di recente grazie a J-Pop, editore della prima antologia dei migliori episodi del manga selezionati personalmente dal mangaka, parla del finale della sua opera fiume.
L'occasione è stata la celebrazione dei 45 anni del manga, tenutasi lo scorso mercoledì 13 presso l'Imperial Hotel di Tokyo alla presenza di trecento invitati e del vice primo ministro giapponese Taro Aso: Golgo 13 tiene banco sulle pagine del seinen magazine Big Comic di Shogakukan fin dall’ottobre 1968. Interrogato sull'ipotetico finale del suo manga, il più lungo di sempre ancora in corso, primato che “condivide” con Kochikame di Osamu Akimoto (partito sette anni più tardi ma con più volumi all’attivo), Saito ha risposto: “ho sempre avuto l'incubo che il mio manga potesse essere interrotto da un momento all'altro, e in previsione di questo ho da subito predisposto un finale”. Un finale già chiaro e tratteggiato in ogni sua parte nella mente dell'autore, che in ogni caso promette di impegnarsi al massimo per tenere incollati i suoi lettori almeno fino al 200° volume!
Ancora, dunque, trenta volumi, considerando che il 170° è stato pubblicato in Giappone lo scorso settembre e che il prossimo è in uscita nella prima settimana di dicembre... Come spesso avviene in questi casi, l'autore è stato omaggiato anche con una serie di illustrazioni firmate da colleghi più o meno illustri, raccolte poi su rivista. Il numero 22 di Big Comic, pubblicato questo mese, presenta infatti una gallery di illustrazioni dedicate al manga con i contributi di Leiji Matsumoto (Capitan Harlock), Go Nagai (Devilman), Mitsuru Adachi (Touch), Eiichiro Oda (One Piece), Rumiko Takahashi (Inuyasha), Jiro Taniguchi (L'uomo che cammina), Tetsuya Chiba (Rocky Joe), Fujiko Fujio A (Doraemon), Shigeru Mizuki (Kitaro dei cimiteri), Mari Yamazaki (Thermae Romae), Naoki Urasawa (20th Century Boys) e molti altri nomi noti tra i sessantatre artisti coinvolti! Le illustrazioni facevano inoltre bella mostra all'evento celebrativo nel pannello “We love Duke!”.
In ordine, nella gallery di seguito, gli omaggi di: Leiji Matsumoto, Doko Tetsumi e Go Nagai, Yaro Abe e Kenshi Hirokane, Yusei Matsui e Rumiko Takahashi, Eiichiro Oda e Naoki Urasawa.
Fonti: Comic Natalie [1], Comic Natalie [2], Anime News Network [1], Anime News Network [2].
L'occasione è stata la celebrazione dei 45 anni del manga, tenutasi lo scorso mercoledì 13 presso l'Imperial Hotel di Tokyo alla presenza di trecento invitati e del vice primo ministro giapponese Taro Aso: Golgo 13 tiene banco sulle pagine del seinen magazine Big Comic di Shogakukan fin dall’ottobre 1968. Interrogato sull'ipotetico finale del suo manga, il più lungo di sempre ancora in corso, primato che “condivide” con Kochikame di Osamu Akimoto (partito sette anni più tardi ma con più volumi all’attivo), Saito ha risposto: “ho sempre avuto l'incubo che il mio manga potesse essere interrotto da un momento all'altro, e in previsione di questo ho da subito predisposto un finale”. Un finale già chiaro e tratteggiato in ogni sua parte nella mente dell'autore, che in ogni caso promette di impegnarsi al massimo per tenere incollati i suoi lettori almeno fino al 200° volume!
Ancora, dunque, trenta volumi, considerando che il 170° è stato pubblicato in Giappone lo scorso settembre e che il prossimo è in uscita nella prima settimana di dicembre... Come spesso avviene in questi casi, l'autore è stato omaggiato anche con una serie di illustrazioni firmate da colleghi più o meno illustri, raccolte poi su rivista. Il numero 22 di Big Comic, pubblicato questo mese, presenta infatti una gallery di illustrazioni dedicate al manga con i contributi di Leiji Matsumoto (Capitan Harlock), Go Nagai (Devilman), Mitsuru Adachi (Touch), Eiichiro Oda (One Piece), Rumiko Takahashi (Inuyasha), Jiro Taniguchi (L'uomo che cammina), Tetsuya Chiba (Rocky Joe), Fujiko Fujio A (Doraemon), Shigeru Mizuki (Kitaro dei cimiteri), Mari Yamazaki (Thermae Romae), Naoki Urasawa (20th Century Boys) e molti altri nomi noti tra i sessantatre artisti coinvolti! Le illustrazioni facevano inoltre bella mostra all'evento celebrativo nel pannello “We love Duke!”.
Il misterioso Duke Togo, alias “Golgo 13”, è un sicario infallibile famoso in tutto il mondo per le sue incredibili doti di tiratore scelto. Grazie al suo personalissimo codice d’onore, Golgo 13 è una garanzia per chiunque ne richieda i servizi: CIA, KGB, SIS, organizzazioni mafiose, facoltose persone comuni. Ogni sorta di contratto è lecito a patto che vengano rispettate alcune semplici ma imprescindibili condizioni: nessuna stretta di mano – la mano destra va tenuta sempre libera! – e nessun ulteriore contatto con il cliente dopo la risoluzione dell’incarico. Duke Togo è il giustiziere perfetto in un mondo mosso dall’avidità, dal denaro e dal potere, un mondo in cui anche i killer hanno il loro preciso ruolo. Golgo 13 rappresenta una delle più riuscite espressioni dei gekiga, letteralmente “immagini drammatiche”, termine coniato da Yoshihiro Tatsumi nel 1957 per distinguere le sue opere dai meno nobili, a suo dire, “manga” (immagini libere, stravaganti).
In ordine, nella gallery di seguito, gli omaggi di: Leiji Matsumoto, Doko Tetsumi e Go Nagai, Yaro Abe e Kenshi Hirokane, Yusei Matsui e Rumiko Takahashi, Eiichiro Oda e Naoki Urasawa.
Fonti: Comic Natalie [1], Comic Natalie [2], Anime News Network [1], Anime News Network [2].
E dire che a volte mi lamento della lunghezza di Detective Conan e One Piece ma mi rendo conto che c'è di decisamente peggio
Almeno però è stato previdente e ha dato disposizioni per il finale.
accidenti questo è tirare i piedi però XD ahahaha
ora, seriamente parlando, quando si verificano questi eventi a queste condizioni (intendo la discussione addirittura su come la storia debba andare a finire) Significa che il prodotto ha fatto breccia nei cuori di tantissimi lettori, v'è passione, si crea una sorta di evento attorno al prodotto stesso. Sono cose che non accadono spesso e denotano quanto sia l'interesse di chi è fan e segue determinate serie.
La passione genuina, l'amore per queste opere e l'arte in sé, l'interesse per la trama sono la linfa di ogni artista.
Noi abbiamo Camilleri che continua a scrivere le avventure di Montalbano, ma ha già consegnato il finale alla Sellerio, in caso d'imprevisti.
Scherzi a parte, a quest'uomo va tutta la mia stima, perché se a settant'anni ha ancora voglia di disegnare altre 30 volumi, deve farlo! XD
Non più di 30 numeri è l'ideale.
Il tributo dei suoi colleghi è il minimo per un artista che ha fatto la storia dei manga gekiga!
Questa serie è FAVOLOSA!
"Forza J-Pop, se si conclude entro i 250 portacelo!" :O ahahah
eh beh, iniziare una serie con la consapevolezza che duri 250 volumi non spingerà i curiosi a interessarsi...te lo dico da "addetto ai lavori"... penso attirerà soprattutto i fans del genere e della serie in sé
È già un miracolo che si siano decisi finalmente a portare Kenichi.
E pure la serie completa a collezionarla sarà costata un casino...
Non credo riuscirei ad affrontare una spesa (e un rischio) simili se uscisse da noi... Credo aspetterei prima termini o arrivi a buonissimo punto...
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