Al secondo e terzo posto altre due pellicole sudcoreane: The Royal Tailor di Lee Won-Suk e My Brilliant Life di E J-Yong. In tal modo, la Corea del Sud si porta sempre più saldamente in testa alla virtuale classifica per nazioni, con otto successi nella storia del FEFF. Quattro sono stati assegnati negli anni al Giappone, e 6 divisi tra Repubblica Popolare Cinese ed Hong Kong.
Il premio MYmovies va ancora a The Royal Tailor, per la gioia dell'osannato regista, beniamino della platea udinese.
Di seguito invece alcuni spunti sui film visti nei due giorni finali del Festival dai redattori di AnimeClick.it presenti all'evento .
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Primo maggio con le due parti di Parasyte - Kiseiju al FEFF. Il film di Takashi Yamazaki (The Eternal Zero), regista premiato l'anno passato col Gelso d'Oro, approda a Udine nella sua interezza, per una maratona pomeridiana dedicata al titolo tratto dal manga di Hitoshi Iwaaki.
Al mattino invece era in cartellone Sekai no Owari no Izukoneko (The End of the World and the Cat's Disappearance), titolo sci-fi già presentato dal regista Michihiro Takeuchi allo Yubari International Fantastic Film Festival.
Parasyte (parti 1 e 2):
Yamazaki non cede però a nessuna banalità nella descrizione del conflitto tra umani e parassiti: come in Miyazaki, che avrebbe voluto fare di Parasyte una propria versione animata, la lotta tra umani e resto dei viventi non giunge a una conclusione conciliante e irenistica. La lotta per la sopravvivenza comporta scelte spesso culminanti nel mors tua vita mea. Lo stesso protagonista Shinichi (magistralmente interpretato da Shota Sometani) si ritrova suo malgrado coinvolto in una lotta per la supremazia tra uomini e parassiti, all'interno della quale egli rappresenta una speranza di convivenza e di coesistenza. L'unicità del rapporto simbiontico con l'inquilino della sua mano destra (Migi) fa di lui il segno vivente che un diverso equilibrio tra umani e parassiti è possibile e auspicabile.
Con lo svilupparsi delle vicende, raccontate con sufficiente dettaglio (il film è ellittico rispetto alla trama originale solo in pochissimi punti), la visione stessa dei parassiti come creature infide e assassine muta: «se esiste una creatura vivente simile al diavolo, questa è l'homo sapiens». Sono gli uomini a doverci andare piano coi parassiti, poiché questi ultimi sono creature fragili. La loro dipendenza dall'accoglienza degli uomini è totale.
Gli esseri umani, maestri quando si tratta di genocidi e massacri, diventano poco affidabili quando si tratta di costruire la pace. Ma è scritto: «Beati i costruttori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio».
キョン
The End of the World and the Cat's Disappearance:
キョン
La giornata conclusiva vede in programma, tra gli altri, il giapponese Forget Me Not di Kei Horie, il ritorno di Take '100 Yen Love' Masaharu con Unsung Hero e il film epico The Taking of Tiger Mountain (coproduzione tra Cina ed Hong Kong diretta da Tsui Hark).
Forget Me Not:
E Takashi Hayama, il suo ragazzo, come può fare, per non dimenticarla?
Scrivere il nome di lei sul muro della propria camera (Azusa), far diventare 'Azusa' un mantra, ricopiarlo mille volte sulle pagine del proprio quaderno (Azusa, Azusa, Azusa), scattare un milione di foto ad Azusa, Azusa, Azusa, girare un mondo di video di Azusa, Azusa, Azusa.
Ricordati di non scordare. L'imperativo dell'amore.
Noi possiamo esistere nel mondo, solo finché esistiamo dentro l'altro. Per sentire la continuità con noi stessi non sono sufficienti i nostri ricordi; serve un altro che ci rammenti, che non possa mai dimenticarci.
Il tempo sembra fatto apposta per l'opera dell'oblio. Ma il tempo in realtà è neutrale. L'opera dell'amore lo può modellare, può neutralizzare la dimenticanza - rendere eterna una presenza nel cuore. Takashi lotta disperatamente per ricordare, e ancora, ancora, continuare a ricordare.
Azusa chiede, prega, vorrebbe gridare: non mi dimenticare.
Espressiva e naturale la recitazione di Akari Hayami, molto preso nel ruolo Nijiro Murakami.
Il film di Kei Horie mette in chiave fantastica e 'paranormale' un messaggio incredibilmente forte: tienimi dentro di te, e non lasciarmi andare.
キョン
Unsung Hero:
Per la regia di Take Masaharu, al secondo film al Far East Film Festival 17, un avvincente racconto di formazione che getta un appassionato sguardo sui retroscena delle produzioni televisive e cinematografiche, con un calibrato gioco di film nel film in cui non mancano momenti toccanti. Come in 100 Yen Love il regista nipponico ci regala un altro stupendo ritratto umano alla disperata ricerca di riscatto.
bob71
The Taking of Tiger Mountain:
Tsui Ark torna al timone di una megaproduzione cinese con uno spettacolare action-adventure che fa degli effetti speciali visivi (e sonori) mozzafiato uno dei suoi principali punti di forza. Il film si avvale anche di una bella fotografia che impiega i suggestivi scenari della Cina settentrionale. Irriconoscibile Tony Leung ipertruccato nei panni di Lord Hawk.
bob71
Segue per ovvie ragioni Parasyte, ma anche Cat's Disappearance l'ho trovato con potenzialità per potermi interessare.
Ciao,
Tacchan
Non vedo l'ora di poterli visionare anch'io ^^
I due Parasyte mi hanno anche convinto, sono fedeli al manga nonostante qualche necessaria scrematura e in particolare il secondo, più incentrato sull'action, risulta godibile e avvincente, mantenendo anche il messaggio chiave dell'originale.
The End of the World non so se sia una cavolata pazzesca o un capolavoro assoluto... è talmente folle e trash che è impossibile darne un giudizio preciso alla prima visione
Forget Me Not è anche carino, che con un soggetto abbastanza originale e degli sviluppi per nulla scontati si sofferma in modo delicato su un tema abbastanza profondo.
Infine The Taking of Tiger Mountain, diretto da Hark Tsui, è un action-adventure ad altissimo budget e pesantissimi effetti speciali, ma che intrattiene bene e non lesina anche sull'autoironia, soprattutto sul finale. Registi come Michael Bay avrebbero solo da imparare da questo film!
Il Cat Disappearance invece un po' mi ha deluso... i film che psicologicamente non afferro non fanno per me, peccato perché anche questo mi ispirava
Dei tre vincitori ho visionato solo The Royal Tailor, che mi piacerebbe molto vedere distribuito in Italia.
Comunque io tifavo per Meeting Dr. Sun!
Fatti bene anche i due Parasyte, eh!
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