Tratto dal libro Best seller autobiografico di Amélie Nothomb, "Né di Eva né di Adamo", nel 2014 esce il lungometraggio Tokyo Fiancée, il fascino indiscreto dell'amore, diretto dal regista Stefan Liberski:
 
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Con la testa piena di sogni Amélie torna in Giappone, dove ha passato la sua infanzia. Per mantenersi decide di dare lezioni di francese e grazie a questo incontra Rinri, il suo primo e unico studente, un giovane giapponese con cui crea subito un rapporto molto intimo. Tra sorprese, momenti felici e insidie di uno shock culturale che è al tempo stesso poetico e divertente, Amélie scopre una parte di Giappone che non aveva mai visto prima. 

Quando avrete visto l'opera per intero, vi preghiamo di non limitarvi a scrivere un breve commento qui sotto, ma di scrivere una recensione più approfondita, sia che vi sia piaciuto o no.
 
Trailer con sub inglesi
 
Fattore curiosità: il film ha debuttato nella sezione autonoma e parallela Alice nella Città, del Festival Internazionale del Film di Roma, nel 2014. 
Si tratta di una coproduzione belgo-franco-canadese girata in lingua francese inglese e giapponese.
 
Attenzione! i commenti al film possono contenere degli spoiler.


Il fascino indiscreto dell’amore 01

Titolo italiano:  N.D.

Data italiana: N.D.
Data in patria: N.D.
Durata: 0 minuti

Totale voti:   4   1   0 


Hachi194

Film che mi ha stupito. Il Giappone visto con gli occhi di una occidentale che lo ama. Ma che non può non scontrarsi con le differenze culturali. Dolce e amaro.

 23/02/2020

Touko97

I personaggi sono un po' criptici e non gli ho capiti a fondo, alcune scene sono lente e a tratti noiose. Tutto sommato è guardabile.

 06/03/2017

mefisto94

Una storia che mette a nudo le differenze culturali tra il mondo occidentale e quello orientale. E grazie agli occhi "stranieri" della protagonista possiamo accorgercene anche noi.

 28/09/2016

ReiRan->--@

Ci vuole coraggio a lasciarsi tutto alle spalle e andare a vivere allo sbaraglio in Giappone. Storia dolce e amara che non mancherà di divertire ma anche di far riflettere sulle differenze culturali.

 10/11/2015


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