Mentre tutti, ma praticamente tutti, videogiocatori o meno, si stanno dando da fare per procurarsi Pokémon GO sul proprio smartphone, la caccia alle bestioline di Nintendo passata dal virtuale al reale ha avuto sorprendenti conseguenze. Scopriamone insieme qualcuna!
 
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Per chi non fosse avvezzo alla novità, ricordiamo che Pokémon GO è il primo titolo del franchise studiato per gli smartphone, che utilizza la realtà aumentata per collocare oggetti e creature in località concretamente esistenti, e non più ristrette alla sola realtà virtuale. Il che significa che se disponete di uno smartphone connesso a Internet e con il localizzatore GPS attivo, mentre passeggerete per i vicoli della vostra città o le viuzze del vostro paesino, potrete utilizzarlo come "strumento da rabdomante" per scovare Pokémon nascosti ovunque: dietro un monumento, nel bagno di casa vostra, e persino nell'abitazione privata di Boon Sheridan.
 
Una casa privata diventa una palestra Pokémon
 


Fino a qualche giorno fa Sheridan era un quasi perfetto sconosciuto che vive con la famiglia in una vecchia chiesa del Massachusetts: quello stesso edificio è stato designato da Pokémon GO come palestra Pokémon, ovvero luogo di addestramento per i propri mostriciattoli.
Ne consegue che nell'ultimo weekend, davanti alla casa di Sheridan una fila costante di auto ha bloccato il suo vialetto di accesso, e i videogiocatori muniti di smartphone hanno colonizzato il suo giardino.
 


Il tweet di Sheridan dimostra che quest'ultimo ha trovato la cosa divertente; non solo, ha anche incontrato l'uomo che "detiene la sua palestra".
 
 
Amore senza confini nella Chiesa omofoba

E nel caso vi steste chiedendo se i Pokémon preferiscono determinati luoghi piuttosto di altri, la risposta è: forse sì, ma certamente sanno usare l'ironia.
Anche la controversa Chiesa Battista di Westboro, che di norma non risparmia critiche omofobe, è stata identificata come palestra: in questo caso è guidata dal Pokémon fatato Clefairy, che il suo attuale detentore ha ribattezzato "LoveisLove" ovvero "l'amore è amore". Come dire che il mondo virtuale può ribaltare le concezioni di quello reale.
 


Nello stesso tempo, la caccia ai pokémon non deve far abbassare le soglie di guardia dei giocatori nel mondo reale: un Pokéstop, luogo che distribuisce importanti oggetti utili nel gioco, è stato infatti localizzato presso la Stazione Darwin di polizia in Australia, ed è stato necessario che la polizia locale e i vigili del fuoco chiedessero esplicitamente ai giocatori di non mettersi a ricercare Pokémon all'interno della stazione.

 
Cerca un Pokémon d'acqua, ritrova un cadavere

La diciannovenne Shayla Wiggins si era svegliata presto, venerdì scorso, per cacciare Pokémon lungo il corso del Big Wind River nel Wyoming; nei pressi della Wyoming Highway 789 Bridge si è invece imbattuta in un corpo senza vita.
La ragazza ha ammesso che non si sarebbe mai spinta tanto in là se non fosse stato per Pokémon GO, ma benché spaventata, ha anche aggiunto che proseguirà imperterrita nella sua missione.
 
Pokémon GO usato come esca dai rapinatori

Nel Missouri qualcuno ha invece avuto idee diverse: perché non utilizzare il videogioco per stanare incaute e possibili vittime in luoghi isolati?
Grazie al geolocalizzatore della app, infatti, un gruppetto di giovani rapinatori è stato in grado di conoscere in anticipo il luogo e il grado di isolamento delle loro ignare vittime, come ad esempio la presenza di qualcuno nel bel mezzo di un parco, un parcheggio e così via.
In effetti, il gioco stesso consente di depositare un'esca in un luogo reale per far avvicinare quanti più Pokémon possibili per un periodo di 30 minuti, ma questa tecnica è stata utilizzata anche da alcuni imprenditori per attirare la gente all'interno dei propri negozi.
 
Pericoli virtuali... o veri?
 
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Un comunicato ufficiale di The Pokémon Company International e Niantic ha fatto sapere che le aziende sono giunte a conoscenza di questi incidenti che hanno coinvolto i loro giocatori, e raccomandano: "incoraggiamo chiunque giochi a Pokémon GO ad essere sempre ben consci del mondo che li circonda e di giocare insieme ad amici nel recarsi in luoghi sconosciuti. Ricordate sempre di mettervi al sicuro dai pericoli e di rimanere all'erta in ogni momento."

Fonti consultate:
CNN 1, 2, 3
The Guardian