Nello special mandato in onda su NHK Owaranai Hito Miyazaki Hayao (L’uomo che non ha finito: Hayao Miyazaki) la scorsa domenica, il celebre ed amato regista Hayao Miyazaki ha dichiarato che tornerà a dirigere un lungometraggio, dopo il suo ritiro avvenuto ufficialmente tre anni fa. Ultimamente ha lavorato a Kemushi no Boro (Boro il Bruco), un cortometraggio in CG per il Ghibli Museum (immagine sotto)
In questo speciale Miyazaki ha svelato di non sentirsi pienamente soddisfatto nel lavorare ad un corto, e quindi ha presentato lo scorso agosto un progetto per un lungometraggio. Ha voluto sottolineare che se per completare una sua opera ci mettesse 5 anni arriverebbe quindi a lavoro compiuto a 80 anni. Nel suo progetto ha comunque suggerito come il suo obiettivo sarebbe quello di concludere il tutto entro il 2019, ovvero prima delle prossime Olimpiadi di Tokyo che si terranno nel 2020. Toshio Suzuki, produttore dello Studio, ha commentato asserendo che Miyazaki disegnerà storyboard finché avrà vita, ed un altro membro dello staff ha aggiunto il suo arrivo renderebbe il film un grande successo.
Nonostante ancora non vi sia alcuna ufficialità sulla produzione di questo film, Miyazaki ha deciso di iniziare a lavorarci comunque. Il suo obiettivo è quello di creare uno storyboard che includa almeno 100 inquadrature. Miyazaki ha inoltre aggiunto che continuerà a lavorare per i corti del Ghibli Museum. I 12 minuti di Boro il Bruco non saranno ancora pronti fino al prossimo anno e saranno un’esclusiva del museo. Miyazaki programma questo corto da circa 20 anni e la descrive come “una storia di un piccolo bruco peloso, così piccolo che potrebbe essere facilmente schiacciato tra le tue dita”.
Miyazaki ha creato lo Studio Ghibli insieme al collega Isao Takahata nel 1984, creando alcuni dei più grandi capolavori di sempre della storia dell’animazione, come Il mio vicino Totoro, Porco Rosso, La Principessa Mononoke, Il Castello Errante di Howl oppure ancora La Città Incantata, il più grande successo cinematografico giapponese e vincitore del Premio Oscar come Miglior Film d’Animazione nel 2003. Inoltre lo stesso Miyazaki ha vinto il Premio Oscar alla Carriera nel 2014. Nel 2013 ha diretto il suo ultimo film Si Alza Il Vento… il quale presto pare proprio che diverrà il suo penultimo.
Fonte Consultata:
Anime News Network
In questo speciale Miyazaki ha svelato di non sentirsi pienamente soddisfatto nel lavorare ad un corto, e quindi ha presentato lo scorso agosto un progetto per un lungometraggio. Ha voluto sottolineare che se per completare una sua opera ci mettesse 5 anni arriverebbe quindi a lavoro compiuto a 80 anni. Nel suo progetto ha comunque suggerito come il suo obiettivo sarebbe quello di concludere il tutto entro il 2019, ovvero prima delle prossime Olimpiadi di Tokyo che si terranno nel 2020. Toshio Suzuki, produttore dello Studio, ha commentato asserendo che Miyazaki disegnerà storyboard finché avrà vita, ed un altro membro dello staff ha aggiunto il suo arrivo renderebbe il film un grande successo.
Nonostante ancora non vi sia alcuna ufficialità sulla produzione di questo film, Miyazaki ha deciso di iniziare a lavorarci comunque. Il suo obiettivo è quello di creare uno storyboard che includa almeno 100 inquadrature. Miyazaki ha inoltre aggiunto che continuerà a lavorare per i corti del Ghibli Museum. I 12 minuti di Boro il Bruco non saranno ancora pronti fino al prossimo anno e saranno un’esclusiva del museo. Miyazaki programma questo corto da circa 20 anni e la descrive come “una storia di un piccolo bruco peloso, così piccolo che potrebbe essere facilmente schiacciato tra le tue dita”.
Miyazaki ha creato lo Studio Ghibli insieme al collega Isao Takahata nel 1984, creando alcuni dei più grandi capolavori di sempre della storia dell’animazione, come Il mio vicino Totoro, Porco Rosso, La Principessa Mononoke, Il Castello Errante di Howl oppure ancora La Città Incantata, il più grande successo cinematografico giapponese e vincitore del Premio Oscar come Miglior Film d’Animazione nel 2003. Inoltre lo stesso Miyazaki ha vinto il Premio Oscar alla Carriera nel 2014. Nel 2013 ha diretto il suo ultimo film Si Alza Il Vento… il quale presto pare proprio che diverrà il suo penultimo.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Vallo a capire, l'importante è che sia convinto di questa sua decisione.
Per il resto i suoi film non mi sono mai piaciuti quindi la cosa non mi tange ma sono contenta per chi ne è fan.
Io credo che all'inizio sia sempre onesto nel dire che si ritira definitivamente, ma mi pare chiaro che è un uomo troppo innamorato del suo lavoro e non riesce mai a trattenersi Buon per noi fan.
Ma spero faccia un film muto, o Cannarsi avrà altro materiale da rendere incomprensibile.
"Io credo che all'inizio sia sempre onesto nel dire che si ritira definitivamente, ma mi pare chiaro che è un uomo troppo innamorato del suo lavoro e non riesce mai a trattenersi Buon per noi fan."
Quoto.
Se ha qualcosa da dire va bene, se lo fa perché altrimenti lo Studio Ghibli non può fare niente, allora è solo per incassare e comunque sarà un mero palliativo, perchè alla sua morte, lo studio chiuderà i battenti.
Grossomodo concordo con te
Quando lui si è ritirato dall'attività di regista di lungometraggi era serissimo, perché aveva anche pensato "Ho quasi 70 anni, passo sto ultimo decennio di carriera a riprendere progetti passati". Ecco quindi il manga sui samurai ed il bruco che aveva in pentola da 20 anni.
Il manga lo ha però abbandonato abbastanza velocemente, perché in troppi gli chiedevano consulti (a quanto pare anche gratis) e lui per sua natura non riusciva a dire no quindi addio tempo libero.
Il progetto di Boro è comunque rimasto in piedi, ma dopo averci lavorato per anni ha compreso che i cortometraggi non facciano assolutamente a suo caso... ha sentito un certo vuoto nella sua lavorazione, ha compreso sicuramente qualcosa di sé che aveva sottovalutato.
Grandissime aspettative per questa nuova opera.
Bentornato sensei. Ce ne hai messo!
Ti vogliamo tutti bene!
Io credo fermamente che potrà darci un altro capolavoro: se ha deciso di "tornare" vuol dire che l'arte che ha dentro ancora chiede di uscire!
E' come quando mio pare è andato in pensione, ma avrebbe voluto ritornare a lavoro. Una eprsona che ha lavorato una vita, facendo qualcosa che gli piace, prima o poi sentirà una mancanza incolmabile.
Meglio per noi se ha ancora da dare.
Sono sicuro che ci regalerà un altro grande film.
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