Torniamo a parlare del documentario della NHK andato in onda a novembre, in cui Hayao Miyazaki ha annunciato la sua intenzione di riprendere a realizzare film d'animazione. Recentemente è stata diffusa in rete una nuova clip dedicata a un incontro fra lo stesso regista e un membro dello staff dei Dwango Artificial Intelligence Laboratory, che alla presenza di Nobuo Kawakami, uno dei più alti dirigenti del gruppo, ha voluto mostrare a Miyazaki la prima animazione in CGI realizzata da una Intelligenza Artificiale sviluppata dal team.
Una sequenza particolare, in cui personaggi grotteschi, quasi informi, si muovono contorcendosi. Una sorta di zombie creati dall'I.A., partita da un modello umano che ha appreso come muovere, ma ignorando il concetto di dolore. Secondo Kawakami, i movimenti inquietanti creati dalla I.A. si potrebbero usare in futuro per creare degli zombi da utilizzare nei videogiochi horror, dando vita a sequenze che nessuna mente umana potrebbe immaginare. Probabilmente nessuno nella stanza si attendeva il plauso entusiasta del regista settantacinquenne, ma il suo immediato, visibile e profondo disgusto ha gelato tutti: "Un insulto alla vita stessa", lo ha definito Miyazaki.
Miyazaki incontra spesso giovani animatori che utilizzano la computer grafica, e si confronta con loro sui progetti e le nuove tecniche, ne accetta le sfide e le idee, ma in questo caso, il suo rifiuto è stato totale.
Il regista ha affermato che quelle immagini gli ricordavano un suo amico, colpito recentemente da disabilità e non più in grado di fare i più semplici gesti del vivere quotidiano: "Non riesco proprio a guardarlo, a pensare come possa interessare a qualcuno. Chi ha creato questo non sa, probabilmente, cosa voglia dire dolore. E' estremamente sgradevole".
"Se poi volete davvero fare qualcosa di inquietante, basta andare fuori, guardarsi intorno e la troverete. Non credo proprio di volerlo utilizzare nel lavoro che facciamo. E' un insulto alla vita".
Parole molto dure che non possono spiegarsi solo con la nota idiosincrasia di Miyazaki per la tecnologia, che lo ha portato ad avvicinarsi alla CGI solo negli ultimi anni per la realizzazione del suo ultimo corto, Kemushi no Boro (Boro, il bruco), che sarà proiettato nel Museo dello Studio Ghibli il prossimo anno.
Il produttore Toshio Suzuki, ex-presidente dello Studio Ghibli, ha quindi chiesto allo staffer dei Dwango Artificial Intelligence Laboratory quale sia l'obiettivo finale del progetto, ottenendo come risposta che è quello di poter riuscire a realizzare una macchina in grado di disegnare esattamente come potrebbe fare un uomo.
Miyazaki, tornato al suo tavolo, pronuncia una frase che forse riprende il suo stato d'animo: "Mi sento come se fosse l'ultimo giorno della Terra".
Fonti consultate:
Tokyo Reporter,
Anime News Network,
Aaron Stewart-Ahn.
Una sequenza particolare, in cui personaggi grotteschi, quasi informi, si muovono contorcendosi. Una sorta di zombie creati dall'I.A., partita da un modello umano che ha appreso come muovere, ma ignorando il concetto di dolore. Secondo Kawakami, i movimenti inquietanti creati dalla I.A. si potrebbero usare in futuro per creare degli zombi da utilizzare nei videogiochi horror, dando vita a sequenze che nessuna mente umana potrebbe immaginare. Probabilmente nessuno nella stanza si attendeva il plauso entusiasta del regista settantacinquenne, ma il suo immediato, visibile e profondo disgusto ha gelato tutti: "Un insulto alla vita stessa", lo ha definito Miyazaki.
Hayao Miyazaki doesn't have time for your dehumanizing, virtual bullshit. The greatest thing I've seen in 2016. Via @panoscosmatos pic.twitter.com/XgfexEwSKn
— Aaron Stewart-Ahn (@somebadideas) 9 dicembre 2016
Il regista ha affermato che quelle immagini gli ricordavano un suo amico, colpito recentemente da disabilità e non più in grado di fare i più semplici gesti del vivere quotidiano: "Non riesco proprio a guardarlo, a pensare come possa interessare a qualcuno. Chi ha creato questo non sa, probabilmente, cosa voglia dire dolore. E' estremamente sgradevole".
"Se poi volete davvero fare qualcosa di inquietante, basta andare fuori, guardarsi intorno e la troverete. Non credo proprio di volerlo utilizzare nel lavoro che facciamo. E' un insulto alla vita".
Parole molto dure che non possono spiegarsi solo con la nota idiosincrasia di Miyazaki per la tecnologia, che lo ha portato ad avvicinarsi alla CGI solo negli ultimi anni per la realizzazione del suo ultimo corto, Kemushi no Boro (Boro, il bruco), che sarà proiettato nel Museo dello Studio Ghibli il prossimo anno.
Il produttore Toshio Suzuki, ex-presidente dello Studio Ghibli, ha quindi chiesto allo staffer dei Dwango Artificial Intelligence Laboratory quale sia l'obiettivo finale del progetto, ottenendo come risposta che è quello di poter riuscire a realizzare una macchina in grado di disegnare esattamente come potrebbe fare un uomo.
Miyazaki, tornato al suo tavolo, pronuncia una frase che forse riprende il suo stato d'animo: "Mi sento come se fosse l'ultimo giorno della Terra".
Fonti consultate:
Tokyo Reporter,
Anime News Network,
Aaron Stewart-Ahn.
Io sogno un progresso che migliori la qualità della vita delle persone, non che le impoverisca. Che futuro sarebbe quello dove le macchine fanno tutto? Sarebbe un mondo dove l'uomo non sa più fare niente, e sinceramente non mi piacerebbe.
Non mi lancio in riflessioni personali che sarebbero banali e pure condizionate dall'articolo che ho citato prima; faccio prima a riportarne uno stralcio. Edoardo Seganti che intervista Jerry Kaplan, meglio le riflessioni - che ho apprezzato - di quest'ultimo rispetto alle mie:
"È difficile dire quanto, ma certamente l'automazione, con o senza intelligenza artificiale, approfondisce il divario sociale. A un certo punto, credo, la società dovrà decidere quanta disuguaglianza è davvero "troppa". Si tratta di una scelta politica economica, che dipende solo da noi".
Concordo, ed è questo che volevo sapere: quand'è che è troppo? Qual è il limite? Ho interpretato così soprattutto la domanda posta da Suzuki.
Studiate.
no niente, solo Miyazaki si e dato di matto
Ah ah ah,rivoluz... Ah ah ah.No sul serio, le sue solite sparate. Puoi essere pure Dio in terra che tanto quando gli anni passano é evidente chi è inchiodato al passato ed ha come unico scopo il criticare i giovini ed il progresso e chi è un vero artista ed accoglie le novità con la curiosità di un bambino. Certo, non tutte le novità possono piacere, ma è diverso non apprezzare qualcosa dallo scagliarsi contro tutto ciò che non segue i propri dettami.
http://www.animeclick.it/news/37405-cerano-una-volta-i-cartoni-fatti-con-il-computer-la-storia-vera
Leggiti qualche libro sulla storia del cinema d'animazione va...
Ti consiglio The Anime Encyclopedia, Hayao Miyazaki, Master of Animation e The Animated Movie Guide.
Guarda, non serve neanche il titolo del libro, basta la semplice Wikipedia per leggere " regia di Isao Takahata ", Miyazaki alle scenografie ( benché fece anche alcune animazioni). Oltre tutta la pappardella che vede Takahata ed il produttore come fulcro del progetto.
wikip... Ah ah ah.... Siamo arrivati al punto di sostituire libri scritti dopo anni e anni di ricerche con quattro righe messe in croce da chissisia!
se sai l'inglese e un minimo di pc
https://www.youtube.com/watch?v=qv6UVOQ0F44
in breve hai un algoritmo che dà un punteggio al progresso che l'algoritmo principale fa. quest'ultimo fa parecchi tentativi randomizzati e grazie al punteggio capisce più o meno se è migliorato o meno, e fa altri tentativi cambiando leggermente a caso il tentativo con più "punti". e così via.
E con questo? Miyazaki è diventato come il papa quando parla ex-catedra?
@Fma35: Non sapevo che in copisteria lavorassero gli amanuensi...
L'esempio da te portato rientra nella semplificazione, non nella sostituzione. Quando il mio computer deciderà da solo cosa copiare e incollare allora sì che preferirò i vecchi mezzi!
Puoi guardare anche altrove eh, è per dire che anche la pagina più mainstream di informazione mondiale mette Takahata come autore, poi puoi farti quante pippe mentali vuoi sul sommo Miyazaki ma il fatto è questo, lui ai tempi era un ragazzino che faceva apprendistato, chi era dietro al progetto erano altri.
Il copia incolla, la stampa meccanica prima hanno sostituito i benedettini è un dato di fatto. La tecnologia ha migliorato pesantemente la tecnica (e chiunque fa editing ringrazia i computer) e dietro la tecnologia c'è sempre la mano umana. Così come dietro il copia ed incolla c'è un programmatore così ci sono delle menti dietro questa IA che le dicono come agire.
Amen.
Miyazaki è un vecchio bacucco di 80 e passa anni, non dimentichiamocelo.
Non è che perché ha fatto bei film e blabla, dio dell'animazione, rivoluzionato il settore ecc. dobbiamo scordarci che è come tutte le altre persone, con le sue idee e la sua "mentalità".
Bisogna vedere fino a che punto, voglio dire le Vocaloid esistono da anni, mi sembra che siano impiegate perfino negli ultimi film dello stesso Myazaki, eppure nonostante i concerti di Miku & co. le Idol in carne e fiocchi colorati esistono ancora.
Se questa macchina entrasse in produzione e fosse in grado di fare un buon lavoro fidati che i primi a comprarla sarebbero i disegnatori stessi. I personaggi sullo sfondo sono una delle rotte in culo più frequenti, fatti di malavoglia e di fretta perché sono le ultime cose che uno fa e non ci mette neanche impegno.
E' diverso. Le vocaloid posso piacere come no. Una macchina che riesce a fare pressapoco lo steso lavoro di un disegnatore in un tempo minore, invece, farà risparmiare tempo e denaro ad un produttore, ma farà perdere il lavoro a tante altre persone. Per non parlare della tristezza che un'eventualità come questa comporta. Il disegno è una forma d'arte in cui vengono riversati i sentimenti dell'autore; pensare che un oggetto possa emularli mi mette i brividi!
Mainstream=M**da ... te le fai tu le pippe guardando la 520 puntata della sesta serie di Sailormoon....
Veramente una matita in mano la prendo spesso sebbene io faccia le china e tutta questa filippica é piu che inutile perché essendo nel campo so come le cose funziona. Fantasia? Gran parte degli sfondi, personaggi in secondo piano e folle sono una rottura che il disegnatore cerca di levarsi dalle palle il più in fretta possibile e con il minimo sforzo, spesso lasciando pure l'onere all'inchiostratore che si ritrova con linee fatte ad minchiam e si deve inventare qualcosa da disegnare a china raddoppiando la propria mole di lavoro. Se una macchina potesse fare questo lavoro sarebbe una manna dal cielo ed ore di sonno risparmiate.
Ricordi, hai detto bene. Svegliati invece ogni giorno alle quattro del mattino per dare le chine a disegni incompleti perché il disegnatore (a volte anche giustamente) non ha voglia di fare l'ennesimo sfondo generico o l'ennesima folla generica. Le macchine hanno aiutato enormemente il lavoro dell'artista. Linchiostazione digitale ha più che dimezzato i tempi ed annullato il pericolo di errori, photoshop permette al disegnatore di renderizzare paesaggi pre esistenti e poi modificati, la colorazione digitale ha permesso la nascita di nuove palette impossibili da fare col colore manuale, i vari piani permettono di modificare il disegno senza alcun timore di dover ricominciare da capo, sono così tante le migliorie apportate dalla tecnologia che non potrei neanche elencare tutte. Chi si oppone al progresso o è un vecchio bacucco che ha il PRIVILEGIO di non dover essere competitivo e lavorare o non ha idea di come funzioni il sistema lavorativo e pensa che il bel disegno si faccia ancora a carta e matita mentre il professionista oggi usa abilmente tutta la tecnologia possibile (salvo rari casi come ad esempio l'autore di Black Said ma anche qui si parla di un privilegiato che si può permettere di far uscire 40 pagine di albo in un anno di tempo)
Ti ringrazio per aver postato quel video. L'avevo visto tempo fa ma poi non sono più riuscita a trovarlo. Era da un bel po' che lo cercavo.
Ma non aveva finalmente detto che la smetteva? ma guarda te... non ci si può mai fidare.
Comunque cosa ci si poteva aspettare da un tecnofobo tradizionalista come Miyazaki? Ha la sua età pure lui.
Essere eccentrici non vuol dire essere maleducati. Hitchcock aveva paura delle uova ma non se ne usciva con certe sparare riguardo alle novità anzi, era sempre il primo ad abbracciarle ma anche se non lo avesse fatto preferendo il passato non denigrava queste e chi le creava.
Lo sai che è stato questo sistema a permettergli di creare e condividere questo video? Ah, e comunque non centra nulla col discorso in specie.
"Mi sento come se fosse l'ultimo giorno della Terra. Noi esseri umani abbiamo davvero perso la fiducia in noi stessi" Tanto era dovuto.
Due cose: la chiarezza di Miyazaki nell'esprimersi è nota, e anche le sue sfuriate. Ma se, come dice qualcuno qui sopra, @Totosan, gli avessero mostrato il disegno di un bambino state tranquilli che lo avrebbe accolto con gioia. In secondo luogo non fatelo passare per luddista, vedo che si insiste sul tema della tecnofobia e della "necessità della tecnologia". ( @Fma35) Miyazaki non è un luddista, come non è un "pacifista" a prescindere, è una persona che usa la tecnologia come strumento, teme chi ne fà un "idola" ( avete mai visto alcuni album dedicati alle macchine che ha realizzato? Cè un grande amore per la tecnologia in quelle opere) . Miyazaki sà che talora si deve ricorrere alla guerra, ma sà bene quale fascino crudele e quale impazzimento provochi nei cuori degli uomini. E come li esponga alle lusinghe ed alla corruzione di profeti neri.
Nausicaa - rileggetevi il manga - è una grande guerriera. Lo è anche la principessa Kushana, ma per loro la guerra non è un gioco oppure un mezzo per affermare la propria hybris nè per guadagnare potere. Lottano per la propria sopravvivenza, Kushana anche più della stessa Nausicaa.
La tecnologia è uno strumento, l'IA che crea animazione ( o vola sul campo di battaglia inconsapevole araldo di morte e distruzione per nostro conto) hanno poco a che fare con la tekne e molto con gli idola.
L'esperienza IA che crea animazione ha una programmazione UMANA dietro esattamente come l'IA dei videogiochi. L 'IA che vola sul campo e sgancia bombe ha anch'essa una programmazione dietro (oltre ad un team di specialisti che ne segue le operazioni) . Essere tecnofobi in un'era in cui viviamo grazie alla tecnologia è semplicemente idiota.
Ma se permetto all'IA alcune cose, ad un certo punto mi verrà spontaneo chiedermi perchè non darle le redini di tutto il processo, cioè dall'idea al prodotto finito. A quel punto non ci sarà più bisogno di alcuna programmazione umana.
Il pensiero scientifico e i prodotti della tecnica offrono l'illusione di uno sviluppo illimitato delle conoscenze umane, ma le altre facoltà non strettamente conoscitive, e che presiedono però ai processi di comprensione, restano indietro, rischiano di risultare antiquate. S. Velotti, presentazione, Opinioni di un eretico, cit., p. 11.
Mai letto Io Robot, vero. Non è questione di tecnofobia, esistono IA che fanno cose incredibili, lo ho detto io stesso. E' questione di principio di cautela. Ci sono campi nei quali faremmo meglio a non usare le IA. A tenerne stretto il controllo. E la responsabilità, già oggi, parlando di armi, con l'uso di Droni semplici abbiamo una miriade assurda di Vittime Collaterali.
Credo che in alcuni campi le persone umane si debbano accollare la responsabilità di quel che fanno non demandare ad una macchinina intelligente ma profondamente stupida solo perchè "è più veloce".
Le macchine sono strumento, non l'idea.
Poi magari qualcuna di loro imparerà da se a creare musica, fare animazione, dipingere, ecco allora potremo iniziare a rediscutere della cosa.E di noi stessi.
La nostra percezione non è all'altezza di quanto produciamo: come sembrano innocui i contenitori del gas Zyklon B -- li ho visti ad Auschwitz -- con i quali sono stati distrutti milioni di uomini! E come sembra pacifico un reattore atomico con il suo tetto a cupola! G. Anders, Opinioni di un eretico, cit., p. 74.
Una I.A che mi gestisca i personaggi di sfondo, sfondi e altre cose marginali? Oh sì, ogni disegnatore ne ha bisogno
Ora, mai stato particolarmente un fan del Ghibli o delle sue opere, ma come addetto ai lavori ha più voce in capitolo di quanto tutti quelli che gli stanno dando addosso messi insieme e moltiplicati ne avranno MAI.
Eppure è bastato un suo giustificatissimo anche se a tratti un pelo melodrammatico dissenso ad un """nuovo""" discutibile e dal gusto orrido progetto, ed è subito
da parte della pressapochisti anonimi.
Dall'altra parte gente che già immagina un futuro apocalittico pieno di androidi che gli puliranno il culo.
Ammesso e non concesso che questo progetto venga realizzato, e allora??!! Non è che questi stiano creando dei terminator da imporre in tutte le case. Di invenzioni come queste non gliene frega un cazzo a nessuno. Tanto chi potrebbe utilizzarla mai! Impediti che vogliono a tutti i costi diventare fumettisti ma che non sanno neanche come si regge una penna? Assistenti sfigati che se pensano sia una rottura di palle disegnare sfondi o comparsate allora devono cercare altri impieghi?
I VERI DISEGNATORI continuerebbero a lavorare come hanno sempre fatto.
Ovvero utilizzare tutta la tecnologia possibile? Ricalcare foto di sfondi e modificarle leggermente grazie a photoshop, copia -incollare volti già fatti su corpi fatti da un assistente (ovviamente per i personaggi di sfondo), comprare set di pennini per mangastudio creati da altri, utilizzare foto per aggiungere layer mentre si crea una copertina etc.? Questo fanno i disegnatori oggi e parlo di gente brava, che lavora per Disney, Bonelli e Marvel, non il ragazzino che facendo degli scarabocchi pensa che il disegno sia rimasto agli inizi del '900.
Il cuore, i sogni, le emozioni, gli incazzamenti, le altezze e le bassezze umane non saranno mai eguagliate da una macchina.
Io non capisco chi attacca così brutalmente Hayao Miyazaki. Ho letto commenti sconcertanti. Una mancanza di rispetto verso colui che dovrebbe essere un mito per tutti coloro che amano l'animazione. Infatti mi chiedo se queste persone amino davvero gli anime, l'animazione, i cartoni animati oppure siano attratti solo da involucri in movimenti, fantocci,
Vieterà A TE di farlo? Vieterà a qualcun altro di farlo?
Oppure saranno strumenti in più?
Senza il progresso tecnologico scriveremmo ancora sulle pareti delle grotte...
Questo perché non vuoi scindere il Miyazaki creatore di animazione dal Miyazaki settantacinquenne che parla spesso a vanvera.
Uno che cita l'amico disabile in un contesto del genere o non si rende conto di quello che sta dicendo o vuole offendere quei poveracci che gli hanno mostrato la ricerca.
Già è uno che quando deve esprimere le proprie opinioni lo fa in modo forte, cosa anche accettabile, ma se le argomentazioni devono essere di quel livello la cosa non è tollerabile.
Tanto più che ha una posizione importante nel mondo dell'animazione (che è una responsabilità, non un lasciapassare per dire tutte le cazzate che gli passano per la testa).
Poi che la tecnica mostrata sia utile e abbia un futuro è un'altra questione e non deve per forza piacere a Miyazaki, ci mancherebbe, gli attacchi sono per l'atteggiamento e la bocciatura priva di qualsiasi reale argomentazione.
Rendiamoci conto che non era due amici a discutere al bar, ma era una presentazione, pure filmata, in ambito lavorativo.
La ragione è che io ci lavoro, non parlo senza sapere come viene costruito un albo di questi tempi. Simone Di Meo, Sarà Pichelli, Davide Furnò sono solo tre degli autori che mi hanno ( o mi stanno nel caso del primo) insegnando il mestiere facendomi vedere ed inchiostrare anche tavole di autori ben più affermati ( e già loro si prendono 300 dollari per due pagine), giusto ieri sera ho inchiostrato una copertina di Jim Lee ( responsabile della direzione DC, un coglione insomma) di Superman ( ovviamente per allenamento e una copertina già uscita) ed indovina un po'? Per metà non era completa, assenza di sfondo ed il compito di concludere il lavoro è toccato all'inchiostratore. Ci sono albi Bonelli ( Bonelli non della prima casa editrice) in cui i personaggi sono totalmente creati con il programma per fare i manichini del computer ( prendi un qualunque albo di Nathan Never), prendi Nana che renderizzava gli sfondi già dieci anni fa. Informati prima di fare ironia con chi effettivamente qualcosa ne sa.
Tanta retorica, poca sostanza. Non capisco come fai a giudicare delle persone dicendo che sono fuori dalla realtà con difficoltà emozionali. Che ne sai tu? Miyazaki non doveva per forza approvare quello che ha visto, ma il modo in cui se è uscito è maleducato e poco rispettoso.
Magari questo "parto di alienazione" tra 10 anni sarà fondamentale per agevolare il lavoro di molti animatori e sicuramente nessuno se ne ricorderà di questa faccenda quando vedremo degli anime che ci emozionano.
Questa tecnologia se andrà avanti sarà uno strumento in mano ad un uomo, chi si è fatto i viaggi mentali prospettando situazioni di fantascienza dovrebbe frenare un po'. Personalmente poi se l'umanità riuscirà a creare una IA così potente da riuscire da sola a creare arte per me sarà comunque un gran giorno.
Ah, sulla questione dei cellulari e dell'alienazione:
Lo stesso discorso vale per chi SBRANA Miyazaki: che ne sanno loro? Comunque il confronto lo ha vinto Miyazaki che ha detto quello che pensava. Ribadisco l'immaturità psicologica di quei ragazzi che si sono messi a piangere in un angolo. Se la loro motivazione era forte e l'idea fondata non dovevamo subire Miyazaki, dovevano "attaccarlo al muro" e dirgli quello che mi hai scritto proprio tu o tutti coloro che criticano le parole di Miyazaki. Così avrebbero immediatamente distrutto le critiche di Miyazaki. Invece sono rimasti muti a prendersele, perché non erano pronti, non avevano gli strumenti per confrontarsi. Ora non hai strumenti per confrontarti con un "vecchio" come lo chiamano molti qui, e pretendi di entrare nel il mercato con quell'aborto? Prima fallo bene l'uomo che cammina. Il prodotto deve essere apprezzabile, poi chiami un maestro dell'animazione e gli chiedi cosa ne pensa. Se fai il contrario significa che sei talmente immaturo e impreparato che non sai valutare neanche il tuo lavoro.
Ti assicuro che se un lavoro su cui magari hai investito le tue risorse viene sbertucciato in quel modo in un programma televisivo da uno come Miyazaki ci può stare che ci rimani male. Stai certo che se Miyazaki avesse espresso la sua opinione in modo cortese non sarebbe accaduto tutto questo. Che hanno pianto conta poco, ognuno ha le sue reazioni personali di certo non si può fare un'analisi psicologica su questo, magari altri del progetto si sono morsi le mani per non rispondergli male.
Poi te chiami aborto una tecnologia alle prime armi, che sta cercando di svilupparsi, hai competenze tecniche per dirlo?
Fortunatamente in Giappone, dove lo sviluppo delle IA è ai suoi massimi livelli, continueranno i loro lavori senza fermarsi.
Inizialmente i ricercatori usavano la fissione nucleare per far bollire l'acqua. Alcuni di loro in seguito parteciparono al Progetto Manhattan, quello che costruì la prima bomba atomica.
Ha la mentalità tipica della sua generazione, ovvero il progresso va subordinato alla sua utilità e soprattutto va tenuto sotto controllo. Effettivamente ci sono altri registi che nei loro film hanno espresso opinioni molto più drastiche sulla tecnologia e sul progresso, come ad esempio Oshii. Se andassimo a prendere in considerazione la visione della tecnologia che emerge dai suoi film ne verrebbe fuori un quadro molto più agghiacciante rispetto a quello che si vede nei film di Miyazaki. Soltanto che si tratta di un regista che ha sempre fatto un abbondante uso di "innovazioni tecnoclogiche" per cui la questione passa abbastanza inosservata, un po' come se dicessimo che usare o non usare l'automobile potesse corrispondere ad una presa di posizione nei confronti del progresso.
Questo è impossibile, il processo creativo è un'attività sostanzialmente analogica, specialmente il disegno. La maggior parte dei computer funziona in maniera digitale, ovvero può eseguire o fallire nell'esecuzione di un programma, non può arrivare ad un risultato nuovo rispetto al modello di partenza. Anche i computer in grado di giocare a scacchi e apprendere le strategie dell'avversario, in realtà stanno sono simulando l'elaborazione di nuovi schemi grazie alla loro capacità di calcolo enormemente superiore rispetto a quella di un cervello umano. Tuttavia in nessun caso una macchina potrebbe arrivare al trash metal partendo dalla N.W.O.B.H.M.
E quindi? Pure tu temi che da questo progetto vengano create delle macchine orribili e pericolose? Comunque che venga pure brevettato, e che faccia anche successo. Anzi spero davvero che chiunque lavori nel campo dell'illustrazione inizi a usarlo e che la gente si abitui al risultato, perché così quando arriverà l'arte vera spiccherà ancora di più. Alla fine il brutto e mediocre non serve a nient'altro che questo, ed è anche il motivo per cui che ce n'è così in abbondanza.
@fma
non è ironia, guarda che non sto scherzando proprio per niente.
Volevo soltanto dire che di fronte ad una qualunque scoperta scientifica non è facile capire quali saranno le conseguenze delle sue applicazioni. In Terminator, appunto, lo scenario apocalittico delle macchine che prendono il sopravvento, parte proprio da un errore degli scienziati che ricostruiscono una tecnologia che non conoscono, senza rendersi conto delle conseguenze.
Questi ragazzini gli hanno mostrato tutti fieri il loro "progetto" completamente inutile e lui, da persona schietta e onesta gli ha risposto senza mezze misure "qual è il senso di 'sta cagata?"
Al di là del discorso sulle intelligenze artificiali, queste sono scene che si vedono in tanti settori.
Giovani che sprecano il loro tempo dietro a progetti strampalati senza una minima applicazione realistica nella vita reale.
Basti vedere quanti tirano fuori delle startup altisonanti convinti di fare qualcosa che rivoluzionerà il mercato e se gli chiedi in cosa consistono non sanno neanche spiegartelo, si riempiono solo la bocca coi quattro paroloni che conoscono (90% dei quali in inglese).
Ogni tanto ci vuole qualcuno della vecchia generazione che faccia tornare coi piedi per terra tutti questi sedicenti "geni" millenials.
questo è esattamente il motivo per cui l'italia è rimasta all'età preistorica per quanto riguarda il progresso tecnologico, complimenti
AHEM! L'Italia non è così indietro come si dice - ovviamente le macchine utensili non sono molto glamour, e neppure le industrie farmaceutiche, come la Ferrari ( è ancora in Italia vero) - e se abbiamo problemi veri, non è dovuto tanto nè a "ragionamenti strampalati" sulle Startup quanto soprattutto a certi ragionamenti strampalatissimi fatti a suo tempo da un gruppetto di manager di ALTISSIMO livello che liquidarono la nostra industria informatica, soprattutto perchè le tesi sociali e sul lavoro dell'ingegner Olivetti NON gli garbavano affatto.
E questa idea ha continuato a produrre danni fra tanti cosiddetti "Imprenditori Italici", visto che la PRIMA COSA che un privato fà in tempo di crisi è tagliare il reparto ricerca delle sue attività. Ci sono le eccezzioni, ovviamente, ma sono poche. E per quanto riguarda l'impegno pubblico? Chiedere alla senatrice Elena Cattaneo. da una sua intervista:
La ricerca di base in Italia è finanziata dai Prin che sono gli unici fondi competitivi del Miur. Nel 2015 sono stati messi a disposizione 92 milioni per tre anni, su tutte le discipline. Il 96 per cento dei progetti presentati per il bando non è stato finanziato. Le richieste complessive ammontavano a oltre 2 miliardi, a dimostrazione della vitalità delle idee italiane, ma anche i pochi vincitori si sono visti assegnare molte meno risorse di quelle necessarie, con tagli fino all’80 per cento. Siamo di fronte al rischio di veder scomparire la ricerca pubblica.
E non è cambiato nulla. Luddista Miyazaki? Abbiamo certi scienziati da salotto in Italia....
È un uomo di grande integrità.
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