In seguito alla messa in onda, in Spagna, di Dragon Ball Super su Boing di Mediaset, infuriano le polemiche per l'adattamento locale della nuova serie animata. Il primo episodio è stato trasmesso il 20 febbraio, ma la partenza non è avvenuta certo sotto i migliori auspici, a iniziare dalla pesante e ridicola censura applicata, la stessa che già aveva indignato i fan francesi su Toonami.

E questo, nonostante il programma sia stato collocato in seconda serata, alle ore 22.20. Rimontate perché sembrassero in minor numero alcune raffiche di pugni in sequenze di combattimento con Goten e Trunks, e cancellati i riferimenti ai DVD hentai del maestro Muten:
 

Ma gli spettatori hanno lamentato anche alcune scelte di doppiaggio (la più grande delusione è stata per la sostituzione della voce storica di Goku) e l'audio non in sincrono (pare che la serie sia stata doppiata su video a 23 fps e mandata in onda a 25 fps, quindi velocizzata, alterando anche il tono delle voci, problema particolarmente evidente in quelle maschili).

Delusione infine per la mancanza della sigla in spagnolo: anche in questo caso Toei Animation ha imposto la opening giapponese, ma i fan hanno già lanciato una petizione online per poter avere le sigle adattate. Boing inoltre, ha tranquillamente cassato quella finale. Il debutto di Dragon Ball Super in Spagna, in termini di share, ha fatto registrare l'1,4% con la prima puntata (271.000 spettatori), sceso rapidamente allo 0,7%, e assestatosi allo 0,9% col secondo.

Fonti consultate:
Kaio Sama Planet,
BoladeDragonZ.com.