Con grande piacere AnimeClick presenta il nuovo premio pensato per i fumettisti italiani: Yaruki 2017 – Italian Japstyle Comics Award.
Sì, il momento è quindi arrivato. Dopo la positiva esperienza dell’Italian Indie Comics Award, conclusasi con una fantastica premiazione a Lucca Comics, AnimeClick non poteva certamente abbandonare i suoi propositi di elogiare quegli artisti italiani che non hanno ancora ricevuto le giuste attenzioni da parte del pubblico.
Un ultimo saluto prima della nuova avventura...
Japstyle.
Come potete comprendere dal titolo, quest’anno il premio sarà esclusivamente per le opere japstyle italiane. I motivi sono da vedere soprattutto nella mole di lavoro improponibile per uno staff ridotto, quindi si è scelto di puntare tutte le forze in un solo genere, quello più vicino alle tematiche di AnimeClick, ma con la grande speranza di far tornare le opere di altri stili nelle prossime edizioni del premio, quando oramai il format sarà rodato e sarà possibile lavorare con largo anticipo.
Per una definizione di japstyle vi rimando alle parole di Davide Della Via, fumettista, sceneggiatore e fondatore della rivista online Doraetos Manga:
Un fumetto alla giapponese realizzato da un non nipponico è possibile identificarlo:
Dall’aspetto dei personaggi che, per stile, è chiaramente derivato da quello che un autore giapponese dà ai personaggi di un proprio fumetto; oppure dal fatto che l’aspetto dei personaggi è riconducibile a un modo di disegnarli tipico della produzione grafica giapponese in generale. In altre parole, il character design di un dato autore il cui fumetto è definito alla giapponese ricorda quello di un suo specifico collega nipponico, o è palesemente frutto di una miscela di vari stili appartenenti a disegnatori diversi.
Dalla modalità di composizione delle tavole, che si rifà a quella giapponese (una certa distanza fra le strisce, tecnica del collage, peculiare uso delle vignette aperte, grande importanza al rapporto fra forma delle vignette e tempo del racconto, etc).
Queste sono le due caratteristiche principali, in base alle quali di fronte a un fumetto alla giapponese un lettore medio afferma a colpo d’occhio che l’autore del suddetto disegna in “stile manga”.
Yaruki.
Ma cosa vuol dire Yaruki? È una parola giapponese che vuol dire ambizione, avere alte ispirazioni. È una parola che rappresenta perfettamente la grande volontà dei fumettisti italiani japstyle di farsi notare nonostante il mondo del fumetto non sia ancora del tutto pronto a loro, nonostante il pubblico sia acerbo, nonostante ci sia ancora chi dice che il loro è uno scimmiottare i manga. Ragazzi che spesso non hanno nient’altro se non un sogno, anche nel momento in cui arrivano in una casa editrice. Speriamo che Yaruki sia un modo per sentirsi sempre più spronati e lottare per i propri sogni.
Opere in gara.
Saranno presenti un massimo di 45 opere così suddivise:
Qualsiasi autore INDIE voglia partecipare dovrà inviare entro il 20 maggio i PDF della propria opera a [email protected]. Non vi è alcun minimo o massimo di tavole da inviare, ma chiaramente i giudici daranno i loro voti esclusivamente in base a quello che verrà inviato, quindi chiaramente più tavole invierete più il giudizio potrà esser completo. Non c’è un limite al numero d’iscritti, ma in una prima fase una giuria ristretta sceglierà i top 25 (se non di meno) che presenzieranno alla fase finale del premio.
Una grande sorpresa è sicuramente la presenza delle opere PRO. Obiettivo dello Yaruki è quello di parlare di ogni realtà del fumetto japstyle italiano, quindi non potevamo non parlare dell’editoria italiana dedita a questo mondo; la quale non sarà sicuramente indie ma i concetti dello Yaruki valgono fin troppo anche per loro. Le case editrici interessate potranno contattarci su [email protected] per ogni informazione.
Le opere scelte saranno presentate al pubblico di AnimeClick con una breve recensione ed un’intervista all’autore.
Si inizierà dalla prossima settimana con la categoria PRO e LIGHT NOVEL e dopo l'estate con le opere INDIE.
Categorie.
Giudici.
Alex Ziro: Redattore di AnimeClick e fondatore dell’Italian Indie Comics Award e dello Yaruki. Frequenta la facoltà di Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa a Torino, ha dedicato gli ultimi anni nel cercare di promuovere e far conoscere sempre di più il mondo del fumetto indie e japstyle agli utenti di AnimeClick.
Davide Della Via: Diplomato in fumetto alla Scuola italiana di Comix, dirige la rivista Doraetos Manga. Su quest'ultima e sul proprio canale Youtube ha dedicato diverse riflessioni circa il fenomeno del japstyle facendosene promotore. Attualmente sta lavorando ad alcuni progetti legati al suo "La Storia di Nagia" e alla traduzione di una importante serie d'animazione di prossima pubblicazione. Fa parte del Team che lavora giorno per giorno, 24 ore, allo Yaruki.
Alessandra Alma Martino: Studentessa presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, in attesa di laurearsi a breve in Progettazione artistica per l'Impresa, è la fondatrice di Italian Artist Revolution, pagina Facebook che si occupa della promozione di progetti indie e crowdfunding. Collabora con realtà indipendenti come Indieversus e come colorista per autori. Fa parte del Team che lavora giorno per giorno, 24 ore, allo Yaruki.
Indieversus: Community interattiva dedicata esclusivamente al fumetto indipendente. Fondata e gestita da Daniele Rudoni si pone come imprescindibile polo d'informazione e d'incontro per tutti i fumettisti esordienti ed indipendenti italiani, fornendo uno shop online per tutti gli autori e la possibilità di mostrare tramite live sul sito la propria immensa bravura.
Lucca Manga School: Scuola di fumetto giovane e dinamica specializzata nel disegno manga nata grazie agli sforzi di Caterina Rocchi e di altri giovani insegnanti, giapponesi e non, per promuovere l'insegnamento della tecnica manga qui in Italia.
Scuola Italiana Di Comix di Napoli: Scuola che rappresenta da oltre 20 anni un punto nevralgico del fumetto italiano di estrema importanza sul territorio campano e in generale nel meridione, e che in special modo ha all'attivo un corso di fumetto giapponese tenuto da Alessia Vivenzio.
Scuola Internazionale Di Comics Torino: Scuola che da 10 anni forma alcuni tra i fumettisti più validi del nostro paese, sorretta dal docente Manfredi Toraldo, sceneggiatore, scrittore, letterista, grafico ed art director, potendo vantare collaborazioni con la 001, Walt Disney, Andamar, Renoir, Lo Scarabeo, Allagalla e Sergio Bonelli Editore. Inoltre ha fondato la Manfont, una realtà editoriale giovane che può vantare autori di prim'ordine.
VOI: Il pubblico esprimerà il suo parere attraverso appositi sondaggi per ogni categoria (men che per il Premio Yaruki) in modo da dare il proprio contributo alla valutazione generale delle opere. Tale contributo varrà circa il 20% del voto finale e potrà essere in molti casi il vero e proprio ago della bilancia per la vittoria o sconfitta delle migliori opere. Questo per rispecchiare quella che è la realtà fattuale del mondo dei fumetti e non far dimenticare nessuno che nonostante il giudizio della critica conti molto alla fine nel mercato vero e proprio è sempre il pubblico ad avere l'ultima parola.
Premi e Mascotte.
Obiettivo dello Yaruki è quello di farvi conoscere opere che normalmente non riescono a raggiungere i canali mainstream, e magari di propagandare la cultura japstyle sperando inoltre di sensibilizzare i suoi detrattori. Il premio fisico vero e proprio sarà un fantastico trofeo in legno fatto dal nostro Bob, così come fu per l'IICA, ma l'obiettivo primario del premio ricordiamo che è quello di informare e dare spazio ad autori meritevoli. La premiazione finale avverrà al Lucca Comics 2017, la seconda fiera più grande al mondo che anche quest'anno sarà il palcoscenico di una festa unica, di sorrisi, di lacrime e di incontro tra favolosi fumettisti.
Per far comprendere sempre di più l'animo dell'award vogliamo presentarvi Yaruki. In che senso? La mascotte, il volto, del premio. Creata dalla disegnatrice torinese Elena Guo (in arte Megane) e colorata da Alma Martino, imparerete a conoscerla con un breve fumetto che verrà pubblicato questa estate sul sito. Yaruki è una divinità inferiore che può trasformarsi in un panda rosso che per ora infesterà i primi articoli dell'Award senza dir molto di sé ma abbiate solo un po' di pazienza!
Che vi posso dire bellissima gente? Iniziamo questa avventura insieme, non sarà senza errori, non andrà tutto come previsto (non succede mai, lo sappiamo), e qualcuno si lamenterà sotto ad ogni news e molti non vorranno nemmeno seguire il tutto. Ma allora? Questo è un motivo per demordere, per lasciar perdere il tutto e non lottare? Noi proviamo a fare qualcosa di grande, stiamo cercando di dare una mano a degli autori e a delle persone. Se anche una piccola parte di voi pensa che abbia senso supportare bravissimi fumettisti che vogliono solo rendervi felici con le proprie doti, non mancate ai nostri appuntamenti! Per qualsiasi domanda non esiste a contattare l'indirizzo mail [email protected]
Yaruki 2017: siete pronti?
Sì, il momento è quindi arrivato. Dopo la positiva esperienza dell’Italian Indie Comics Award, conclusasi con una fantastica premiazione a Lucca Comics, AnimeClick non poteva certamente abbandonare i suoi propositi di elogiare quegli artisti italiani che non hanno ancora ricevuto le giuste attenzioni da parte del pubblico.
Un ultimo saluto prima della nuova avventura...
Japstyle.
Come potete comprendere dal titolo, quest’anno il premio sarà esclusivamente per le opere japstyle italiane. I motivi sono da vedere soprattutto nella mole di lavoro improponibile per uno staff ridotto, quindi si è scelto di puntare tutte le forze in un solo genere, quello più vicino alle tematiche di AnimeClick, ma con la grande speranza di far tornare le opere di altri stili nelle prossime edizioni del premio, quando oramai il format sarà rodato e sarà possibile lavorare con largo anticipo.
Per una definizione di japstyle vi rimando alle parole di Davide Della Via, fumettista, sceneggiatore e fondatore della rivista online Doraetos Manga:
Un fumetto alla giapponese realizzato da un non nipponico è possibile identificarlo:
Dall’aspetto dei personaggi che, per stile, è chiaramente derivato da quello che un autore giapponese dà ai personaggi di un proprio fumetto; oppure dal fatto che l’aspetto dei personaggi è riconducibile a un modo di disegnarli tipico della produzione grafica giapponese in generale. In altre parole, il character design di un dato autore il cui fumetto è definito alla giapponese ricorda quello di un suo specifico collega nipponico, o è palesemente frutto di una miscela di vari stili appartenenti a disegnatori diversi.
Dalla modalità di composizione delle tavole, che si rifà a quella giapponese (una certa distanza fra le strisce, tecnica del collage, peculiare uso delle vignette aperte, grande importanza al rapporto fra forma delle vignette e tempo del racconto, etc).
Queste sono le due caratteristiche principali, in base alle quali di fronte a un fumetto alla giapponese un lettore medio afferma a colpo d’occhio che l’autore del suddetto disegna in “stile manga”.
Yaruki.
Ma cosa vuol dire Yaruki? È una parola giapponese che vuol dire ambizione, avere alte ispirazioni. È una parola che rappresenta perfettamente la grande volontà dei fumettisti italiani japstyle di farsi notare nonostante il mondo del fumetto non sia ancora del tutto pronto a loro, nonostante il pubblico sia acerbo, nonostante ci sia ancora chi dice che il loro è uno scimmiottare i manga. Ragazzi che spesso non hanno nient’altro se non un sogno, anche nel momento in cui arrivano in una casa editrice. Speriamo che Yaruki sia un modo per sentirsi sempre più spronati e lottare per i propri sogni.
Opere in gara.
Saranno presenti un massimo di 45 opere così suddivise:
- 5 Light Novel
- 25 Opere Indie
- 15 Opere Pro
Qualsiasi autore INDIE voglia partecipare dovrà inviare entro il 20 maggio i PDF della propria opera a [email protected]. Non vi è alcun minimo o massimo di tavole da inviare, ma chiaramente i giudici daranno i loro voti esclusivamente in base a quello che verrà inviato, quindi chiaramente più tavole invierete più il giudizio potrà esser completo. Non c’è un limite al numero d’iscritti, ma in una prima fase una giuria ristretta sceglierà i top 25 (se non di meno) che presenzieranno alla fase finale del premio.
Una grande sorpresa è sicuramente la presenza delle opere PRO. Obiettivo dello Yaruki è quello di parlare di ogni realtà del fumetto japstyle italiano, quindi non potevamo non parlare dell’editoria italiana dedita a questo mondo; la quale non sarà sicuramente indie ma i concetti dello Yaruki valgono fin troppo anche per loro. Le case editrici interessate potranno contattarci su [email protected] per ogni informazione.
Le opere scelte saranno presentate al pubblico di AnimeClick con una breve recensione ed un’intervista all’autore.
Si inizierà dalla prossima settimana con la categoria PRO e LIGHT NOVEL e dopo l'estate con le opere INDIE.
Categorie.
- Premio Yaruki
- Miglior Opera Indie
- Miglior Opera Pro
- Miglior Light Novel
- Miglior Sceneggiatura
Giudici.
Alex Ziro: Redattore di AnimeClick e fondatore dell’Italian Indie Comics Award e dello Yaruki. Frequenta la facoltà di Lingue e Culture dell’Asia e dell’Africa a Torino, ha dedicato gli ultimi anni nel cercare di promuovere e far conoscere sempre di più il mondo del fumetto indie e japstyle agli utenti di AnimeClick.
Davide Della Via: Diplomato in fumetto alla Scuola italiana di Comix, dirige la rivista Doraetos Manga. Su quest'ultima e sul proprio canale Youtube ha dedicato diverse riflessioni circa il fenomeno del japstyle facendosene promotore. Attualmente sta lavorando ad alcuni progetti legati al suo "La Storia di Nagia" e alla traduzione di una importante serie d'animazione di prossima pubblicazione. Fa parte del Team che lavora giorno per giorno, 24 ore, allo Yaruki.
Alessandra Alma Martino: Studentessa presso l'Accademia Ligustica di Belle Arti a Genova, in attesa di laurearsi a breve in Progettazione artistica per l'Impresa, è la fondatrice di Italian Artist Revolution, pagina Facebook che si occupa della promozione di progetti indie e crowdfunding. Collabora con realtà indipendenti come Indieversus e come colorista per autori. Fa parte del Team che lavora giorno per giorno, 24 ore, allo Yaruki.
Indieversus: Community interattiva dedicata esclusivamente al fumetto indipendente. Fondata e gestita da Daniele Rudoni si pone come imprescindibile polo d'informazione e d'incontro per tutti i fumettisti esordienti ed indipendenti italiani, fornendo uno shop online per tutti gli autori e la possibilità di mostrare tramite live sul sito la propria immensa bravura.
Lucca Manga School: Scuola di fumetto giovane e dinamica specializzata nel disegno manga nata grazie agli sforzi di Caterina Rocchi e di altri giovani insegnanti, giapponesi e non, per promuovere l'insegnamento della tecnica manga qui in Italia.
Scuola Italiana Di Comix di Napoli: Scuola che rappresenta da oltre 20 anni un punto nevralgico del fumetto italiano di estrema importanza sul territorio campano e in generale nel meridione, e che in special modo ha all'attivo un corso di fumetto giapponese tenuto da Alessia Vivenzio.
Scuola Internazionale Di Comics Torino: Scuola che da 10 anni forma alcuni tra i fumettisti più validi del nostro paese, sorretta dal docente Manfredi Toraldo, sceneggiatore, scrittore, letterista, grafico ed art director, potendo vantare collaborazioni con la 001, Walt Disney, Andamar, Renoir, Lo Scarabeo, Allagalla e Sergio Bonelli Editore. Inoltre ha fondato la Manfont, una realtà editoriale giovane che può vantare autori di prim'ordine.
VOI: Il pubblico esprimerà il suo parere attraverso appositi sondaggi per ogni categoria (men che per il Premio Yaruki) in modo da dare il proprio contributo alla valutazione generale delle opere. Tale contributo varrà circa il 20% del voto finale e potrà essere in molti casi il vero e proprio ago della bilancia per la vittoria o sconfitta delle migliori opere. Questo per rispecchiare quella che è la realtà fattuale del mondo dei fumetti e non far dimenticare nessuno che nonostante il giudizio della critica conti molto alla fine nel mercato vero e proprio è sempre il pubblico ad avere l'ultima parola.
Premi e Mascotte.
Obiettivo dello Yaruki è quello di farvi conoscere opere che normalmente non riescono a raggiungere i canali mainstream, e magari di propagandare la cultura japstyle sperando inoltre di sensibilizzare i suoi detrattori. Il premio fisico vero e proprio sarà un fantastico trofeo in legno fatto dal nostro Bob, così come fu per l'IICA, ma l'obiettivo primario del premio ricordiamo che è quello di informare e dare spazio ad autori meritevoli. La premiazione finale avverrà al Lucca Comics 2017, la seconda fiera più grande al mondo che anche quest'anno sarà il palcoscenico di una festa unica, di sorrisi, di lacrime e di incontro tra favolosi fumettisti.
Per far comprendere sempre di più l'animo dell'award vogliamo presentarvi Yaruki. In che senso? La mascotte, il volto, del premio. Creata dalla disegnatrice torinese Elena Guo (in arte Megane) e colorata da Alma Martino, imparerete a conoscerla con un breve fumetto che verrà pubblicato questa estate sul sito. Yaruki è una divinità inferiore che può trasformarsi in un panda rosso che per ora infesterà i primi articoli dell'Award senza dir molto di sé ma abbiate solo un po' di pazienza!
Che vi posso dire bellissima gente? Iniziamo questa avventura insieme, non sarà senza errori, non andrà tutto come previsto (non succede mai, lo sappiamo), e qualcuno si lamenterà sotto ad ogni news e molti non vorranno nemmeno seguire il tutto. Ma allora? Questo è un motivo per demordere, per lasciar perdere il tutto e non lottare? Noi proviamo a fare qualcosa di grande, stiamo cercando di dare una mano a degli autori e a delle persone. Se anche una piccola parte di voi pensa che abbia senso supportare bravissimi fumettisti che vogliono solo rendervi felici con le proprie doti, non mancate ai nostri appuntamenti! Per qualsiasi domanda non esiste a contattare l'indirizzo mail [email protected]
Yaruki 2017: siete pronti?
Hai rotto le balle, perché non ti limiti a commentare le notizie su Jojo così fai almeno una figura migliore?
Ehm, ricomponiamoci.
Beh, che dire, in bocca al lupo per questo nuovo award Sarà sicuramente interessante seguirlo.
grazie mille per il sostegno intanto : )
e sostengo per tutta la vita quello che ha detto @Matte88 XD
Per tanti autori che hanno iniziato a coltivare la passione per il fumetto grazie ai manga e sono rimasti legati a quelle tecniche espressive farsi conoscere tramite un'iniziativa come questa è molto importante, complimenti per averla organizzata.
Riguardo all'eterna polemica sulla validità delle opere non giapponesi in stile manga mi torna in mente cosa disse Tsukasa Hojo l'anno scorso in occasione del concorso Silent Manga Audition (organizzato in giappone per autori stranieri). Gli posero la domanda e rispose che per lui erano manga a tutti gli effetti e porsi un problema simile, soprattutto in paesi diversi da quello dove i manga sono nati, non aveva minimamente senso. E poi agitando un pugno aggiunse che se qualcuno pretendeva di saperne più di lui avrebbe voluto trovarselo davanti personalmente
Amen. ??
A parte ciò, dire che sono contentissima di questa iniziativa è dire poco *_* non vedo l'ora di vedere i titoli in gara e, nel mio piccolo, di votare le opere che ho apprezzato/apprezzo di più <3
oddio fantastico
AC-Revenge e' stato decisamente aggressivo, pero' non posso che dargli ragione sul fatto che trame e stili spesso non sono per nulla originali.…(non tutti he) in generale penso manchi proprio una buona narrazione di base. Per questo motivo e per come vengono suddivisi i koma questi fumetti non presentano una lettura scorrevole ed a volte finiscono anche per essere confusionari. Questo non va bene perche' i fumetti devono essere accessibili a tutti per vendere e creare un mercato, non solo ai "fan". Li chiamo fumetti perche' e' quello che sono, il giappo style celo siamo inventati noi occidentali, con tutti gli stereotipi che ci portiamo dietro ("i manga li fanno solo i Giapponesi!!11" e cavolate varie). Questo comunque non toglie che dietro ci sia un grande impegno e tanti buoni propositi in questi progetti, per questo li seguo sempre volentieri.
Le critiche servono a migliorarsi ed a capire dove si sbaglia, quando e se diventerete professionisti sarete SOMMERSI di critiche, anche da superiori idioti che non sanno tenere in mano una matita, quindi e' meglio che vi abituate fin da subito. Lo so che e' difficile ma il tutto serve a migliorarsi. I permalosetti li lasciamo fare ai bambini dell'asilo
E cmq dove e' finito il commento di AC-Revenge? Capisco che non era molto carino, ma siamo in democrazia ed abbia la liberta' di parola o sbaglio? A casa mia cancellare commenti di chi ha idee diverse e dice cose "scomode" si chiama censura^^
O forse magari e' solo il mio browser che non mi fa vedere il commento…
Per chiedere chiarimenti riguardo una cosa del regolamento posso farlo qui o meglio inviare una mail? Grazie
invia pure una mail
MA...
Ho curiosato tra i commenti e sinceramente, la moderazione non mi ha dato purtroppo una buona impressione...dopo che il commento di AC-Revenge è stato cancellato. Esprimere la propria sincera opinione è forse contro il regolamento? A parte la parola "scimmiottamento", non noto nessuna parola pesante o offensiva nei confronti degli altri, ma molte sacrosante verità.
In quanto amante di stile anime e manga, non mi sono sentita affatto offesa dalle sue parole. Anzi, mi hanno fatto parecchio riflettere e tornare in mente vari ricordi...
Quando feci dei workshop di fumetto circa 10 anni fa, era estremamente difficile per me trovare gente che apprezzasse questo genere di arte- in generale (i fumetti) e io stessa sono stata criticata per un mio fumetto perchè aveva uno "stile troppo manga", secondo uno dei miei maestri. Quella volta ci rimasi parecchio male e la presi sul personale....ma col senno di poi, a distanza di anni, cominciai a sperimentare nuovi stili e mi divertii pure parecchio! Con il tempo disegnando tanto e un po' di tutto, sono riuscita a raggiungere un mio stile. Questo mi ha reso anche parecchio fortunata in questo settore, visto che è grazie al mio stile unico che spesso mi è stato offerto del lavoro. Grazie a questo lavoro sono anche riuscita a viaggiare, comprarmi un pc nuovo, una tavoletta per disegnare...
Secondo me, non dovreste categorizzare troppo in questa maniera perchè togliete agli aspiranti fumettisti la libertà di esprimere se stessi.
Una volta lo "stile manga" non era ben accetto dai fumettisti italiani e veniva "escluso a priori" solo per questo. Ma anche escludere a priori altri stili di fumetto...non vi rende poi tanto diversi da loro. Sembra quasi di vedere un' "autoghettizzazione" (se si può dire)!
Ma poi, manga non significa fumetto in giapponese? Lo stile giapponese è composto da una marea di stili diversi, come lo stile occidentale...quindi come fate a sapere e giudicare se quello che avete davanti è uno stile giapponese o occidentale o uno stile ibrido o personale?
Quali sono i vostrim parametri per giudicare uno stile in quanto "manga"?
Mi piacerebbe partecipare con il mio stile personale e una storia che ho in mente da tempo, ma ho paura che voi non lo prendiate per manga e mi escludete a priori.
Allo stesso tempo potrei utilizzare uno stile "manga" (come disegno e storia) come quelli più popolari che si vedono in giro ultimamente, però poi temo di fare una cosa uguale a quella degli altri. =(
Vi chiedo questo perchè mi piacerebbe tanto partecipare, ma tutti questi limiti mi confondono le idee.
Per quanto riguarda strettamente me, Davide Della Via, il fine principale del concorso è quello di promuovere questo particolare tipo di produzione.
In altre parole, è un occasione per far mettere queste opere e questi fumettisti sotto un riflettore, in modo che più persone possano interessarvi e sensibilizzarsi sull'argomento. Quale argomento? Che tutti i fumetti, in qualsiasi stile siano fatti sono degni della stessa attenzione di base.
Animeclick ha aperto un concorso per quelli strettamente alla giapponese, quale è Yaruki, perché le opere che parteciperanno sono più vicine agli argomenti che tratta abitualmente.
Promuovere anche altre tipologie di fumetto, come fatto per l'IICA l'anno scorso in maniera eccezionale (e con questo voglio allacciarmi a quanto detto poc'anzi), ora come ora è impossibile, perché richiederebbe uno sforzo considerevole. Forse se ne riparlerà più in là.
Però, anche se Animeclick ha deciso di realizzare un concorso molto settoriale, si è mossa sicuramente nella direzione a cui facevo riferimento prima, ovvero sensibilizzare il pubblico verso quei tipi di fumetti che sono ancora considerati in una certa misura come di serie B.
Insomma, possiamo affermare che sta facendo (egregiamente) la sua parte.
Il discorso auto-ghettizzazione da te sollevato è da escludersi a priori, almeno per quanto mi riguarda.
Secondo la mia opinione per evitare che ciò avvenga e che i frutti del concorso possano essere colti, non dovranno esserci molte edizioni di quest'ultimo. Ma magari sbaglio, eh. Ripeto, questa è solo una idea personale, già fatta presente al resto del team e presa in considerazione.
Parlando del discorso stile personale, sono felice per te, anche se sinceramente, aperta parentesi, il raggiungerlo non credo possa essere considerato sempre e comunque un qualcosa di positivo: ci sono persone e mercati che privilegiano, e forse è strano a dirsi, stili meno personali e più in linea con una certo "stile generale". Quindi, insomma, è sempre un qualcosa di relativo, non di valenza assoluta.
Ma ad ogni modo, per quella che è la mia esperienza credo di non sbagliare se dico che la stragrande maggior parte dei fumetti japstyle italiani abbiano maturato uno stile abbastanza riconoscibile ed efficace.
Poi, ripeto, forse avrò io il prosciutto avanti agli occhi, chi lo sa, ma uno degli ultimi sondaggi creati su questa piattaforma su tale argomento non mi fanno propendere verso questa ipotesi.
Per quanto riguarda AC-Revenge, non rispondo a nome della piattaforma, però come semplice utente sono soddisfatto della scelta effettuata perché devi sapere che quello è un troll e flamer seriale. Di conseguenza i suoi post, scritti solo e unicamente per provocare, avrebbero inquinato lo spazio commenti di questa notizia. Come già accaduto in passato sarebbe stato probabile che gli animi si sarebbero scaldati e che si sarebbe perso di vista l'argomento principale di discussione.
Infine, riguardo ai parametri, in alto ci sono quelli fondamentali, e che puoi prendere a riferimento. In realtà il testo originario era un po' più corposo, ma giustamente per ragioni di scorrevolezza abbiamo optato per inserire solo i due criteri più importanti.
Se hai dubbi, perplessità etc, scrivici pure all'email del concorso e saremo lieti di risponderti.
Non avrei dovuto scriverlo.
Vorrei aggiungere una cosa un po' più pragmatica alle frasi dette da Dragoon alias Davide. Questo premio è gestito attivamente da POCHISSIME PERSONE (ed io mi occupo di una fetta enorme), come detto nel bando, questa scelta di basarci PER ORA solo su questa determinata tecnica è anche dovuta al fatto che sennò la mole di lavoro sarebbe stata impossibile da sostenere.
Tornerà un qualcosa di più generale che ci permetterà di considerare tantissimi più autori, ma non per questa prima edizione con questa formula (l'IICA andava rivisto, l'anno scorso ho perso la salute mentale e fisica nel lavorarci, avevo bisogno di un taglio). Ti/Vi chiedo solo di avere pazienza e di "tifare" per il successo di questo format così da permetterci nel prossimo futuro di poter includere sempre più autori.
Per il resto, ripeto, il mio adorato collega ha detto più che bene. Posso solo aggiungere che comunque puoi sottoporci tue tavole nell'indirizzo mail ed il Team Yaruki ti dirà se va bene così (ribadisco che per gli autori indie il limite di invio dei PDF è fino al 20 maggio)
Quante volte anni fa mi son sentito dire "ah ma disegni quelle robe li'!!! (manga)" anche da gente professionale che lavora alla Disney, solo perche' magari non disegnavo topolino. Piu' di chiunque altro so cosa vogliano dire questi stupidi pregiudizi. Adesso la situazione e' decisamente cambiata, anche per il fatto che la "cool japan" sia diventato la moda del momento. Le stesse persone che prima bistrattavano le robe giapponesi adesso vengono a dirti "disegni troppo poco manga" (che poi LOL che cavolo vuol dire? xD) questo detto da anche da un' "insegnante" di una ben nota "scuola" manga in Italia.
Gli stili non sono sempre imposti. Parlando con editori e mangaka giapponesi, di solito si nota che ricerchino cose un pochino piu' originali e ricercate. Cosa mene frega se disegni come Oda? Tanto ci sono Oda ed i suoi assistenti che gia' lo fanno. Inoltre la cerchia di lavoro che puoi fare viene anche ristretta. Per questo motivo in teoria sarebbe giusto disegnare in tanti stili diversi in modo da potersi adattare con piu' lavori diversi.
dalla news
Allora quindi vuol dire che alla fine si copia lol E se io disegno in un mio stile senza copiare altri allora sono tagliato fuori?
E' un discorso senza senso e faccio veramente fatica a concepire questi ragionamenti assurdi ed inquadrati... Esistono tecniche di narrazione, disegno e modi di strutturare le tavole disparati, di cui i Giapponesi sono maestri perche' sperimentano e provano tante cose diverse e nuove, cosa che noi difatti non facciamo visto che stiamo inquadrando ogni cosa in uno stile che non esiste(purtroppo e' anche questo che rovina i settori creativi in generale!). Anche per questo secondo me molti fumetti italiani spesso mi paiono delle copie fatte male, come ha detto AC-R (ma specifico, non tutti!).
AC-R e' aggressivo si, ma non ho mai trovato offensivi e da troll i suoi post. Forse reagisce in quel modo perche' ha un caratterino... o forse perche' ne ha fin sopra le scatole di certe situazioni e le vorrebbe cambiare? (e non e' l'unico)
Sono gli utenti che han segnalato si, grazie a gente che sui social quasi aizza a farlo. Bello sentirsi forti e nel giusto prendendosela in tanti con uno solo he?
E' gia' successo in altre news di fumetti indies e sinceramente non penso che sia una cattiva cosa discutere e criticare, perche' crea discorsi interessanti e fa vedere gente con idee diverse (l'assenza di dialogo e paragone e' il vero male!) . Il problema e' che poi la gente arriva OFFESA ad aizzare, gente un "pochino" permalosa e con la coda di paglia... Scendete un po' dagli altarini signori.
Nessuno qua ha mai messo in dubbio comunque che queste siano iniziative molto buone. E' soltanto che a volte vengono organizzate e gestite in modo un po' discutibile... Personalmente credo andrebbe fatto un sito a parte dedicato solo ed unicamente agli indies, a tutti i tipi di indies!
Commenti negativi come quelli di AC-R devono essere presi in considerazione per migliorarsi, non cancellarli e far finta che i problemi non esistano. Questo di solito succede sotto dittatura sapete
Credete veramente che se questi tipi di fumetti non vendano abbastanza, sia dovuto al fatto che non sono abbastanza pubblicizzati o sponsorizzati? forse in parte e' vero, ma direi che molti girano e rigirano sui social in continuazione, quindi forse il problema e' un altro.. alla gente non interessano, questa e' la cruda realta'. In un settore cosi' saturo serve roba interessante, roba con un target, roba nuova che susciti interesse per vendere ed eventualmente in futuro creare mercato. (Purtroppo poi esistono cose interessanti che non vendono, ma questo e' un altro discorso ...)
La mole di lavoro della scorsa edizione è stata assurda, l'ho notato io che ho solo visto i post pubblicati, figuriamoci che lavoro hanno dovuto fare coloro che facevano parte dello staff...
Se per voi troll= chi ha un'opinione diversa… be' vi consiglio di rivedere il significato della parola troll. Questi terribili mostri che la pensano in modo diverso…!! Sela mettiamo cosi' allora trovo piu' troll chi risponde con 4 righe e non argomenta le sue opinioni^^
Io ho esposto i miei punti e li ho spiegati. Ho ribadito piu' volte che l'iniziativa e' molto buona.
Non penso che AC-R sia un martire ho ribadito piu' volte che e' aggressivo, caso mai siete voi che fate la caccia alle streghe e le crociate (soltanto 30 contro 1). Inoltre ho trovato leggermente piu' aggressivo il post dopo. Non ho pregiudizi come voi nei suoi confronti, mi sono solo trovato d'accordo con alcuni punti e lo giudico per quello che dice non per chi e'. Poi magicamente il commento e' scomparso e ci sono rimasto un po' cosi' perche' avrei voluto anche discuterne.
Per la cronaca, queste sono opinioni che ho sempre avuto anche prima di leggere il commento di AC-R, penso che anche altra gente la pensi nella stessa maniera ma non lo dice perche' altrimenti poi viene linciata/zittita (quando hanno osato farlo durante l'indie awards per esempio). Ovvio che poi ci sono anche quelli con i pregiudizi su questo cose e che fanno commenti stupidi. Questo non l'ho mai messo in dubbio perche' come scritto precedentemente sia da me che dall'utente Kuro lo abbiamo sperimentato in prima persona, ben prima di adesso che un pochino le cose sono migliorate! Servirebbe dialogo e scambio di idee, ma purtroppo si finisce o per attaccare o per cancellare i commenti.
Quindi non lo difendo ma contesto il mondo in cui lo si e' zittito, che non e' per nulla democratico… e ribadisco, le segnalazioni arrivate grazie ad un certo social network, sono la cosa che mi han lasciato piu' perplesso perche' non e' un atteggiamento giusto e soprattutto professionale… (purtroppo non e' la prima volta che succede).
Dragoon il senso l'ho colto ed ho anche ribadito piu' volte che e' un buon progetto, ho solo espresso delle opinioni diverse
Per dire, ci sta gente che dissentisce e argomenta, lui mette la il flame, non puoi pensare di prenderlo sul serio hahaha
Ci si scherza su,almeno, io ci scherzo su perché almeno per me è un trollone
Rispetto al commento che è stato cancellato...questo cosa mi insegna? cosa mi dice? Cosa mi fa pensare sulla persona che l'ha scritto?
La moderazione per me c'entra parecchio perchè se siete proprio voi a organizzare questo concorso e mi cancellate un commento come quello di AC-R invece della risposta che ha ricevuto, non mi date tanto l'idea di persone veramente serie.
E poi cos'è questa cosa che gli utenti nuovi sono troll? Vuol dire che nessuno può più iscriversi perchè sennò fa la figura del troll?
Ragazzi, ho visto ben di peggio per altri social: gente che insulta pesantemente, che la prende sul personale e che fa commenti per nulla costruttivi (tipo la risposta che ho riportato sopra).
Secondo me, se per voi uno come AC-R è un troll per i commenti che fa, allora non siete veramente pronti a lavorare per fumetti. Come ha detto Koitsu, lavorare per questo settore significa ricevere molte critiche e di conseguenza imparerete ad essere anche autocritici....una cosa che vedo mancare in questo preciso contesto.
Da quando facevo i workshop ad oggi, il mondo del fumetto italiano "indie" è veramente cambiato...in peggio. Una volta eravamo "4 gatti", facevamo fumetti per passione e non per moda (come vedo che sta succedendo ora) e la cosa bella è che non ci prendevamo troppo sul serio come state facendo voi.
Sono contenta di essere stata adolescente in quel periodo: pochissima gente amava manga e fumetti, ma sono fortunatamente cresciuta in un ambiente in cui almeno non ci si faceva la guerra per queste cose (sugli stili!!) e in cui c'era più libertà espressiva.
Anche se ho ricevuto critiche da una fumettista italiana per il mio "japstyle", alla fine potevo fare comunque quello che volevo senza subire la pressione dei miei coetanei amanti di fumetto.
Adesso vedo anche tramite i social, che cercate tutti di imporre le vostre idee a senso unico, siete aggressivi, basate tutto sui like, siete in cerca di sola fama e gloria. Un piccolo consiglio: con questa mentalità, starete ancora più indietro di quello che pensate. Il settore del fumetto italiano è già sul punto di morire. Se quelli giovani non si rimettono in carreggiata e continuano ad autolimitarsi per queste, state sicuri che verrà annientato definitivamente.
Per internderci, io studiavo musica e il mio prof capitava che me ne dicesse di tutti i colori, o che mi facesse la predica come mio padre non me ne ha mai fatte, ma in un certo senso "poteva permetterselo", è spesso mi è servito per migliorare.
Lui non ho idea di che lavoro faccia, se è La reincarnazione di Tezuka ce lo faccia sapere
A parte che se non ha dato fastidio a lui ( è sparito da qui è ricomparso tranquillamente a fare i suoi fantastici commenti su Jojo <3 ) non vedo il problema
Già, su stava perdendo un poco il filo della questione... Quindi, che genere accettate? Nel senso ci si può espandere in qualsiasi direzione basta che sia in stile giapponese? Che so, per esempio tematiche per adulti o meglio fermarsi al "manga per tutti" ed evitare il vietato ai minori?
Sono mortificata i-i
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