La JVA (Japan Video Association) il 14 marzo ha pubblicato il suo rapporto annuale sulle vendite dell'anno 2016: ne è emerso che gli anime in DVD e Blu-Ray, sia vendite che noleggi, hanno portato 54,420 miliardi di yen (circa 450 milioni di euro), in calo del 15,8% rispetto al 2015.
Vendite e noleggi di anime e animazione straniera arrivano a 61,885 miliardi di yen (circa 510 milioni di euro), in calo del 15% rispetto al 2015. Questo valore rappresenta il 31,9% del totale del mercato delle vendite di DVD e Blu-Ray e il 26,1% di quello dei noleggi.
Escludendo i noleggi, le vendite degli anime home video per il pubblico generale ammontano a 41,849 miliardi di yen (circa 345 milioni di euro), circa il 27,3% delle vendite totali del mercato degli home video, in calo del 14,7% rispetto al 2015.
Le vendite degli anime Blu-Ray per il pubblico generale ammontano a 32,043 miliardi di yen (circa 264 milioni di euro), il 38,3% dei Blu-Ray in generale, in calo del 17,6%. Le vendite dei DVD hanno totalizzato 9.806 miliardi di yen (circa 80 milioni di euro), il 14,1% del mercato totale dei DVD, in calo del 3,8% rispetto al 2015.
I DVD anime per bambini (esclusi i noleggi) hanno portato 2.176 miliardi di yen (quasi 18 milioni di euro) che rappresenta un incredibile 41% in meno rispetto al 2015, ma gli anime per bambini sono solo l'1,4% del mercato generale.
Nel 2016 il prezzo medio per un DVD era 3,385 yen (circa 27 euro), aumentato dell' 8,4% dallo scorso anno. Il prezzo medio dei Blu-Ray era invece 5,137 yen (circa 42 euro) in crescita anche questo del 4,1% rispetto al 2015.
Questo calo delle vendite degli anime sul mercato generale costituisce un 6,1% (compresi i noleggi), che in termini monetari sono 204,727 miliardi di yen (circa 1,688 miliardi di euro) per il 2016.
Le entrate della vendita degli home video in Giappone hanno iniziato il loro declino nel 2005 (grafico in basso) dopo aver raggiunto l'apice nel 2004, con 375.3 miliardi di yen (circa 3.095 miliardi di euro).
Fonte consultata:
Anime news network
Vendite e noleggi di anime e animazione straniera arrivano a 61,885 miliardi di yen (circa 510 milioni di euro), in calo del 15% rispetto al 2015. Questo valore rappresenta il 31,9% del totale del mercato delle vendite di DVD e Blu-Ray e il 26,1% di quello dei noleggi.
Escludendo i noleggi, le vendite degli anime home video per il pubblico generale ammontano a 41,849 miliardi di yen (circa 345 milioni di euro), circa il 27,3% delle vendite totali del mercato degli home video, in calo del 14,7% rispetto al 2015.
Le vendite degli anime Blu-Ray per il pubblico generale ammontano a 32,043 miliardi di yen (circa 264 milioni di euro), il 38,3% dei Blu-Ray in generale, in calo del 17,6%. Le vendite dei DVD hanno totalizzato 9.806 miliardi di yen (circa 80 milioni di euro), il 14,1% del mercato totale dei DVD, in calo del 3,8% rispetto al 2015.
I DVD anime per bambini (esclusi i noleggi) hanno portato 2.176 miliardi di yen (quasi 18 milioni di euro) che rappresenta un incredibile 41% in meno rispetto al 2015, ma gli anime per bambini sono solo l'1,4% del mercato generale.
Nel 2016 il prezzo medio per un DVD era 3,385 yen (circa 27 euro), aumentato dell' 8,4% dallo scorso anno. Il prezzo medio dei Blu-Ray era invece 5,137 yen (circa 42 euro) in crescita anche questo del 4,1% rispetto al 2015.
Questo calo delle vendite degli anime sul mercato generale costituisce un 6,1% (compresi i noleggi), che in termini monetari sono 204,727 miliardi di yen (circa 1,688 miliardi di euro) per il 2016.
Le entrate della vendita degli home video in Giappone hanno iniziato il loro declino nel 2005 (grafico in basso) dopo aver raggiunto l'apice nel 2004, con 375.3 miliardi di yen (circa 3.095 miliardi di euro).
Fonte consultata:
Anime news network
In compenso in USA il mercato dei manga è cresciuto dall'anno scorso...chissà in Italia, invece!
Voglia di nostalgia? Torniamo agli anni novanta lol
Visto che c'è un ritorno al vinile non mi stupirebbe se ci fosse un ritorno ai Laser Disc...
Ovviamente è improbabile, ma non si può mai essere certi!
Per una volta mi ritrovo d'accordo con una tua affermazione, in effetti recentemente quasi tutto si è spostato sul web.
- Sono contento che il DVD, piattaforma che prediligo, abbia avuto un calo non troppo allarmante
- L'avvento delle sempre più numerose piattaforme a streaming legale casalingo possono aver influito sul risultato, anche se il collezionista si sa, compra lo stesso.
- guarda caso il grafico punta al calo dopo il 2005, e cosa arrivava in quegli anni? lo streaming illegale (perchè di forme legali non se ne parlava ancora), e questo ha completamente devastato il lato videonoleggio e diminuito il mercato home video, che ora è riservato a un settore per lo più collezionistico, e finchè ci sarà la domanda sono STRASICURO (e lo spero) continueranno a produrre edizioni in disco, quindi collezionisti SUPPORTIAMO il mercato m/
Tutto cosa? In Giappone non hanno le serie Netflix che vediamo noi, sono licenze per l'estero, loro hanno un fornito catalogo meisaku d'annata più Baby Step. In Giappone ci sono ben altri servizi streaming anime.
Certo che se una serie di 26 episodi (Little Witch Academia, bluray giappi con sottotitoli in inglese) ti costa almeno 450 euro di importazione vs abbonamento mensile a Netflix da 10 euro, appare evidente che gran parte preferirà la versione streaming...
Per me la scomodità risiede tutta nello streaming (per il quale non spenderei mai mezzo centesimo).
Per guardare lo streaming devi avere tutta casa cablata con una buona velocità (in caso contrario sei costretto a seguire i programmi solo in una stanza e solo con un apparecchio e se non hai un'ottima connessione vedi pure a scatti) paghi per non avere nulla in mano dato che quel che è presente nel catalogo potrebbe svanire da un momento all'altro. Quando compri una copia fisica è li a tua disposizione la vedi e la rivedi quando e dove ti pare.
Il mio futuro senza ombra di dubbio non andrà a braccetto con lo streaming.
A parte questo siamo già pieni di onde elettromagnetiche di tutti i tipi, mettiamoci anche quello...
In mansarda da me, trovandosi proprio sotto l'antenna sul tetto, non ho neanche bisogno di attaccare lo spinotto alla tv che prendo i canali ugualmente...pensa che "bello".
Poi ognuno è liberissimo di vivere come meglio crede.
C'è chi è fissato con l'olio di palma e chi (come me) ritiene che tutte queste onde elettromagnetiche non facciano affatto bene.
In ogni caso lo streaming non lo troverei mai né comodo né appetibile.
Rimango dell'opinione che preferisco avere una copia fisica sempre a mia disposizione anche a costo di spendere qualcosa di più, anzichè un servizio on line.
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