Nobuhiko Horie è stato caporedattore alla Shueisha per la rivista Weekly Shonen Jump ai tempi d'oro: tra le sue mani sono passati manga come Ken Il Guerriero, di Buronson e Tetsuo Hara, e City Hunter di Tsukasa Hojo.
Horie, durante un intervista con il sito dell'Oricon Music Store, rivelò che il sistema basato sugli esiti dei sondaggi di gradimento condotti tra i lettori della rivista potevano condurre una nuova serie manga alla cancellazione già nelle prime tre settimane dall'esordio.
Anche se la storia viene da un grande autore, sostiene Horie, i risultati dei sondaggi potrebbero far decidere alla rivista di interrompere la pubblicazione della serie: il destino di una determinata serie è nelle mani degli editor della rivista i quali, nel giro di tre settimane, possono prevedere se una determinata serie diventerà popolare o sarà un flop. Ecco perché si dà tanto peso ai sondaggi fatti tra i lettori, poiché proprio loro possono letteralmente determinare la morte di una serie manga.
Horie ha poi aggiunto che "i sondaggi sono più imparziali di quanto si possa credere." Gli editori comunicheranno all'autore il poco interesse riscontrato per la sua serie e ne cancelleranno la pubblicazione. Per gli autori si tratta di una situazione difficile da capire se non si hanno sottomano i risultati dei sondaggi che vengono regolarmente condotti.
Secondo Horie, tuttavia, la decisione di stoppare una serie a volte viene presa troppo presto: "ci sono casi in cui la popolarità si guadagna pian piano." Il limite massimo concesso alle serie è di 10 settimane, ma spesso la popolarità inizia a crescere alla settima o all'ottava settimana. Secondo il caporedattore, è controproducente stoppare delle serie che si evolvono lentamente, citando come esempi Kenritsu Umisora Kōkō Yakyū Buin Yamashita Tarō-kun di Kōji Koseki e Hareluja di Haruto Umezawa.
Il nuovo redattore di Weekly Shonen Jump, Hiroyuki Nakano, ha annunciato che le vendite dell'edizione cartacea della rivista stanno diminuendo, al contrario di quelle della loro versione online e che il bilancio complessivo, sommando le due parti, digitale e cartaceo, sono in aumento.
Fonte consultata:
Anime News Network
Horie, durante un intervista con il sito dell'Oricon Music Store, rivelò che il sistema basato sugli esiti dei sondaggi di gradimento condotti tra i lettori della rivista potevano condurre una nuova serie manga alla cancellazione già nelle prime tre settimane dall'esordio.
Anche se la storia viene da un grande autore, sostiene Horie, i risultati dei sondaggi potrebbero far decidere alla rivista di interrompere la pubblicazione della serie: il destino di una determinata serie è nelle mani degli editor della rivista i quali, nel giro di tre settimane, possono prevedere se una determinata serie diventerà popolare o sarà un flop. Ecco perché si dà tanto peso ai sondaggi fatti tra i lettori, poiché proprio loro possono letteralmente determinare la morte di una serie manga.
Horie ha poi aggiunto che "i sondaggi sono più imparziali di quanto si possa credere." Gli editori comunicheranno all'autore il poco interesse riscontrato per la sua serie e ne cancelleranno la pubblicazione. Per gli autori si tratta di una situazione difficile da capire se non si hanno sottomano i risultati dei sondaggi che vengono regolarmente condotti.
Secondo Horie, tuttavia, la decisione di stoppare una serie a volte viene presa troppo presto: "ci sono casi in cui la popolarità si guadagna pian piano." Il limite massimo concesso alle serie è di 10 settimane, ma spesso la popolarità inizia a crescere alla settima o all'ottava settimana. Secondo il caporedattore, è controproducente stoppare delle serie che si evolvono lentamente, citando come esempi Kenritsu Umisora Kōkō Yakyū Buin Yamashita Tarō-kun di Kōji Koseki e Hareluja di Haruto Umezawa.
Il nuovo redattore di Weekly Shonen Jump, Hiroyuki Nakano, ha annunciato che le vendite dell'edizione cartacea della rivista stanno diminuendo, al contrario di quelle della loro versione online e che il bilancio complessivo, sommando le due parti, digitale e cartaceo, sono in aumento.
Fonte consultata:
Anime News Network
E' vero, però ho dato un'occhiata ai recenti manga "segati" dai lettori giapponesi di Shounen Jump, e devo dire che molto spesso mi sono trovato d'accordo con la cancellazione, perché effettivamente ci sono serie che "non vanno da nessuna parte" o semplicemente non sono fatte bene, sono poco interessanti
o per nulla divertenti.
Poi ci sono manga che vanno male nei sondaggi e poi vendono tanto in tankobon e non droppano.
Diciamo che secondo me -su Jump- fanno un po' come gli girano
Beh, probabilmente in certi casi valutano le potenzialità di un'opera e sperano in un possibile successo futuro. Del resto la popolarità non è sempre istantanea, a volte ci vuole un po' di tempo perché una serie "ingrani" davvero.
Ovviamente dispiace per tutti i mangaka che non hanno avuto l'opportunità di sviluppare le proprie idee, e che forse avrebbero potuto creare un'opera di successo se fosse stato dato loro più tempo, purtroppo il "mercato" è spesso inflessibile, e gli editori non sono sempre disposti ad aspettare un eventuale successo sul lungo termine.
Sé non ricordo male era su animenewsnetwork che scrissero che in Giappone escono 400 nuovi volumetti all'anno sommando i manga vari.
Questo significa che dai noi in Italia non giunge forse neppure il 50% della produzione di manga totale.
E il pensiero vola verso Stealth Symphony
Bakuman docet u.u
400 volumi...considerando che 100 sono di One Piece e 100 di Detective Conan non restano poi molti!
Seriamente, difficile dire quanta di questa roba sia poi valida: di sicuro c'è roba interessante che non viene pubblicata da noi (ma magari in USA o altri mercati sì). Con "interessante" non intendo per forza capolavoro, ovviamente, ma qualcosa che può valer la pena di leggere.
concordo in parte con te però come ha detto nell'articolo ci sons erie che ingranano dopo più tempo. sicuramente non metto in dubbio che ci sarebbero state serie che sarebbero diventate molto buone. però giustamente questa non è una scusa, il mangaka deve essere capace anche di riuscire a catturare il lettore specialmente all'inizio della sua opera!
cavolo si!! sulla rivista "antepriama" poi lo aveva annunciato tipo 1/2 anni fa la Goen e poi non si è più saputo nulla T_T
dai esagerato XD XD XD se escono 400 volumi allanno tipo per i manga di OP e conan che son settimanali togliendo feste, pause e tutto son pubblicati se non erro 4/5/6 volumi di quell'opera all'anno XD un volume raccoglio tipo 9/11 capitoli no? (di quelli più commerciali ecco XD )
concordo apppppppieno! fosse per me tutti i lavori (anche interrotti) che rilasciano in giappone li farei uscire anche qua. ci son un sacco di volumi unici o manga di 3/4 volumi molto belli secondo me.
comunque la questione anche che il cartaceo sia diminuito e l'online è aumentato per me è molto triste... ok è comodo, ma la soddisfazione di avere il cartaceo in mano, una prova concreta, tangibile dell'oggetto e tutt'altra questione... invece per forza di cose e comodità si preferisce il digitale ToT
Sì, c'è roba sotto i 10 volumi che meriterebbe...a volte (mi stupisco ogni volta che succede) viene portata da noi, molto più spesso resta in patria o è disponibile in inglese (pure per vie ufficiali, anche se costosette, almeno per quello che siamo abituati noi).
Comunque è un sistema anche abbastanza equo, vedi l'autore di Boku no hero accademia (ora serie di punta del jump) ha avuto 2 serie precedentemente sul jump, crazy zoo (carino cancellato dopo una 50ina di capitoli) e Sensei no Barrage (serie terribile giustamente cancellata dopo 15 capitoli) però gli sono servite come esperienze e il jump gli ha dato altre possibilità vedendoci del potenziale, stessa cosa l'autore di Black clover che precedentemente ha fatto flop con HUngry joke o il mangaka di Yuragi-sou no yuuna la cui serie precedente Koisome Momiji era stata subito cancellata. Stessa cosa per autori che invece hanno avuto successo precedentemente non è detto che con una una serie la spuntino solo grazie al loro nome, tipo la nuova serie del mangaka di Beelzebub che la prossima settimana verrà cancellata, o mi vengono in mente altri autori... quello di Nurarihyon no mago ha avuto la nuova serie cancellata quasi subito, o anche il mangaka di Death note avuto un paio di serie cancellate sul jump (Blue dragon e Gakkyuu Houtei) insomma nella sua crudeltà è un sistema abbastanza equo. Personalmente preferisco una serie troncata subito che una mandata avanti per 100 capitoli e poi fatta finire all'improvviso nel giro di 2 capitoli sputtanando ogni cosa
Beh, dipende, "Uratarou" ad esempio è stata conclusa in fretta e furia con un finale troppo frettoloso, e si poteva notare che faticava ad ingranare, ma sono lieto comunque che siano usciti 50 capitoli (5 volumi in totale), nonostante tutto. Per concludere degnamente la serie ci sarebbero voluti diversi capitoli in più, ma vabbè, è stato un bel "trip" finché è durato, spero che l'autore abbia più fortuna con il prossimo suo manga (visto che mi piace molto il suo stile).
Lì è stata una pessima idea iniziare una parte 2 quando la serie stava già andando male, ha sperato di rilanciare la serie con questa scelta ma non è servito (e lo stesso errore presente ad esempio in Area D.)
Però penso li si dovrebbe tenere in considerazione solo fino a un certo punto. Cioè, io editore navigato che ne ho visti a migliaia di manga durante la mia carriera, saprò riconoscere se un manga agli esordi ha potenzialità e il suo autore margini di miglioramento, e quindi dovrei continuare a pubblicarlo e a dargli un po' di tempo, indipendentemente dall'esito negativo dei sondaggi.
Ma a prescindere non lascerei mai tronco un manga. Per lo meno darei qualche settimana di preavviso all'autore perchè lo possa comunque chiudere degnamente come miniserie.
Poi ci sarebbe da fare un discorso chilometrico sul risvolto della medaglia, e cioè i manga infiniti perchè tanto vendono.
Ma va be', se ai fan sta bene, nulla da obiettare.
Comunque ritengo che decidere se un'opera vale o no, non sia affatto semplice, penso sia tutto molto "relativo".
A me stava piacendo la seconda parte, purtroppo le cose non sono andate bene a livello di popolarità evidentemente (anche se era un manga piuttosto apprezzato sul web in occidente). Hanno giocato il tutto per tutto, ahimè non è andata bene. Almeno ci hanno provato, però.
Concordo in toto ^^
Sono comunque contento che sia in aumento il mercato di Jump e spero che possa risalire pure la quota dell'edizione cartacea ^^
E dire che qui in Italia i manga in digitale sono ancora una rara chimera. Il mercato potenziale c'è (con tutti i lettori che scaricano o leggono online i capitoli ancora non usciti in italia...) eppure non sembra che gli editori italiani siano interessati a questo mercato.
PS. Per quanto mi riguarda non sono contro le serie infinite. Gintama è una serie molto lunga che si è dimostrata un'ottima serie, stesso discorso per One Piece. Sono invece contrario alle serie che non hanno più nulla da dire (anche se continuano a vendere... esempio: Detective Conan, serie che potrebbe benissimo continuare all'infinito ma che avrebbe bisogno di una conclusione lato "bimbo").
Per quanto riguarda i sondaggi svolti in giappone non mi riguardano.
NOn andava bene ne in popolarità su young jump che d'altronde è pieno di serie molto forti al momento (toky ghoul, golden kamui, kaguya) ed è difficile emergere lì e nemmeno in vendite, avevo visto giusto 1 volume entrare nella top50 una volta.
non dico che fosse brutta la parte 2 (anzi il setting della ricerca delle parti era buono) ma con il drop ha portato ad un finale veramente disastroso secondo me (tutto è stato lasciato da parte, il re dei demoni, l'altra immortale, mogari, il fratello ecc) a sto punto avrei preferito un finale più corto nella prima parte e sensato.
Forse sarebbe stato meglio un finale aperto, con il protagonista che continua la sua ricerca pieno di ottimismo, piuttosto che il finale che è stato poi realizzato.
infatti ho detto "quasi" obbligato...
Infatti, a leggere i primi capitoli sembrava interessante, ma poi la storia non è decollata, ed i personaggi non erano abbastanza interessanti (specie gli "antagonisti").
Questo fenomeno secondo me è abbastanza negativo, poiché invoglia gli autori ad andare sul sicuro e scegliere di produrre una serie "fotocopia", piuttosto che sperimentare e rischiare di rimanere fregati. (c'è da dire che alcuni si fanno serie fotocopia, il cui però svolgimento è scritto molto bene da variare sul tema, rendendo la serie molto godibile anche a chi ha già visto molte opere dello stesso genere)
Credo che stroncare un manga che non ha neanche fatto in tempo a creare un universo credibile su cui poggiare le sue basi sia abbastanza ridicolo, per quanto possa magari non piacere all'inizio, un po' di fiducia in più non guasterebbe. (poi ci son sempre le ciofeche, sicuramente non riusciranno tutti bene e li ci sono tutti i motivi per interromperli, anche se andrebbe valutata meglio la storia dell'autore in sede prima di iniziare la serializzazione a questo punto)
Sul discorso del digitale....
Allora io di base leggo e colleziono manga cartacei (e ne ho TANTI), però so anche che più si va avanti e più il digitale diventerà preponderante, sopratutto per questioni di spazio e minor costo di distribuzione.
In conclusione, non ho niente contro il digitale, però in questo caso visto che non ci sono praticamente costi di distribuzione, vorrei che ci fosse molta più scelta sul mercato, più manga e più Light Novel sopratutto, e non ritrovarmi con lo stesso identico fumetto digitale che costa quanto quello cartaceo. (o se costa uguale almeno vorrei che lo giustificassero con più scelta appunto, sopratutto per il mercato Light Novel, spesso sottovalutato da noi)
Vedasi la riesumazione di Mr. 2 e 3 ad Impel Down.
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