Avere la possibilità di incontrare dei mangaka è una delle esperienze migliori del Lucca Comics & Games 2017, qui abbiamo il piacere di mostrarvi il nostro reportage con gli incontri con Shintaro Kago, a Lucca come ospite della Hollow Press
Questo è sicuramente un incontro che ha fatto molto discutere e del quale abbiamo già parlato in questa news, per via delle dichiarazioni molto particolari del mangaka che si conferma un uomo imprevedibile anche senza gli attrezzi da lavoro.
È stata un'occasione per sapere qualcosa in più del mangaka, ha confidato che faceva diversi lavoretti prima di divenire un fumettista professionista, che la cosa che maggiormente ama del suo lavoro è notare le ragazze carine che comprano i suoi albi mentre la sua paura più grande è non guadagnare abbastanza. Ha aggiunto che da giovane sarebbe voluto divenire un regista ma non avendo nessun amico disposto ad aiutarlo si rese conto di come questo sia l'unico lavoro che avrebbe mai potuto fare. Gli autori ai quali si sente maggiormente ispirato sono Fujiko Fujio e Masamune Shirow.
Intervistare, incontrare, un mangaka professionista è sempre un’esperienza che ha un grande valore ma poterlo vedere all’opera è davvero un'esperienza unica. A meno che lo si veda interagire con autori giovani che possono imparare tantissimo stando a contatto con lui, unendo ottimamente il semplice divertissement del creare un’illustrazione dal nulla con il dare un’occasione d’oro a dei fumettisti con tanti decenni di carriera davanti a sé di collaborare con un ospite internazionale.
Shintaro Kago ha preso parte in un live painting con gli autori della Hollow Press: Laurence Engraver (autore di Aberration), David Genchi (autore di La Gameti), Spugna (autore di The Rust Kingdom), Danilo Manzi (autore di Infetto)
Tutti autori che si avvicinano, con il loro stile sicuramente unico, al modo di concepire l’arte del maestro Kago, una visione sicuramente dalle tinte più dark che li ha permesso di poter intrecciare i propri strumenti.
Quindi buona visione del live painting, sperando che eventi simili possano essere ancora più frequenti in futuro.
Quando ha iniziato a disegnare manga? Già da allora aveva questa spiccata attitudine iconoclasta o in passato ha iniziato disegnando storie più convenzionali?
Shintaro Kago: Ho iniziato a disegnare a 19 anni. Il mio stile si era già consolidato.
Uno dei lavori che più ho apprezzato è stato Uno scontro accidentale sulla strada per andare a scuola può portare a un bacio? Un opera che disintegra tutti i codici tradizionali e le convenzioni del linguaggio del fumetto. In particolare si accanisce sullo smantellamento della griglia compositiva. Come ha proceduto nella realizzazione di questa raccolta?
Shintaro Kago: Per l'autore però è un dovere cercare sempre nuove espressioni e costruzioni narrative e rinnovare lo stile che aveva. La realizzazione di Uno scontro accidentale sulla strada per andare a scuola può portare a un bacio? È stato parte di questo processo di ricerca.
Lei usa spesso un umorismo di tipo scatologico nei suoi manga. Gli viene commissionato esplicitamente dalle riviste per cui lavora?
Shintaro Kago: Disegno questo tipo di contenuti quando mi viene richiesto.
In rapporto alle sue storie di sesso la prima pietra di paragone che mi viene in mente è Robert Crumb. Conosce quest’autore? Chi sono i suoi autori di riferimento?
Shintaro Kago: Non conosco Robert Crumb. Inoltre sono molto più influenzato dai film rispetto ai fumetti. I mangaka che mi hanno influenzato principalemte sono Katsuhiro Otomo, Masamune Shirow, Shigeru Mizuki, Fujiko F. Fujio (l'autore di Doraemon). L'artista che mi ha influenzato di più è Salvador Dalì, mentre parlando di cinema cito Monty Python, Jean-Luc Godard, Jacques Tati, Buster Keaton, Stanlio e Olio, Michael Snow.
Quando ha iniziato a ritrarre se stesso nei suoi manga?
Shintaro Kago: Penso ti riferisci a Fraction, perchè oltre a Fraction non appaio in altre opere. A proposito di Fraction e su Aghata Christie, posso dire che Aghata Christie non è stata una mia influenza, l'ho solo citata come esempio. I "trucchi narrativi" e "il narratore inaffidabile” sono usati in molti racconti del mistero a cui mi sono ispirato. Se volete conoscere meglio questo tipo di narrazione consultate questa pagina: https://en.wikipedia.org/wiki/Unreliable_narrator
In Fraction ho cercato di sperimentare questa narrazione nel fumetto. Nei racconti del mistero giapponese questa tecnica narrativa è usata e sono molti i casi in cui compare l'autore stesso. Il motivo principale era per rappresentare non la finzione ma per dare maggiore idea di realtà.
Quali sono eventuali altre fonti di ispirazione letteraria?
Shintaro Kago: Tsutsui Yasukata, ha scritto tanti racconti brevi di umorismo nero. Philip K. Dick è un'altra influenza.
Ha sempre carta bianca da parte delle riviste per cui lavora o le viene imposta qualche limitazione?
Shintaro Kago: Dipende dall'opera. Ogni mese devo lavorare su progetti diversi. Seguo le indicazioni e le scadenze. Non disegno mai liberamente.
Il suo lavoro è caratterizzato da una sfrenata inventiva sia visiva che narrativa. Come riesce a trovare sempre nuove idee e nuovo materiale per i suoi manga?
Shintaro Kago: Mi ispiro principalmente i film, ai romanzi, ai fumetti, all'arte, ai discorsi con i conoscenti, alle notizie... traggo ispirazione da ogni cosa.
LE TESTE VOLANTI DI SHINTARO KAGO
In questo incontro molto particolare si è partiti dalla stesura di Day of the Flying Head, volume fatto proprio per il mercato italiano in collaborazione con la Hollow Press. Tramite il video noterete la natura dell'autore, un uomo conciso e di poche parole, che va al punto senza perdersi in inutili fronzoli e che non ricerca nelle sue opere un certo significato religioso o alto, ma crea quello che crea per dovere contrattuale e perché è ciò che gli riesce meglio.
Ecco comunque alcuni dei punti più interessanti: l'autore con questo volume segna un percorso nuovo, entra nella serialità e per la prima volta crea dei volumi che non sono autoconclusivi ma uniti da un filo narrativo, scelta avvenuta insieme alla stessa Hollow Press.
Sicuramente è stato immensamente interessante scoprire la genesi di questo "amore" per le teste volanti, le quali sono una citazione a delle leggende provenienti dall'Indonesia e dalla Thailandia, dove vi è questa elevazione della testa che porta con sé tutti gli organi interni; anche in Giappone c'è un demone che ricorda qualcosa di simile ma in tal caso il collo si alza e nient'altro. Questi elementi folkloristici sono stati utilizzati per dei film horror e quindi ha voluto riutilizzarli nelle sue opere.
Ha voluto sottolineare come nel suo lavoro non ci siano studi particolari a livello filosofico o religioso, così anche come di logica (si faceva l'esempio di Escher, che apprezza ma non vuole citare, al massimo si è sentito influenzato da Salvador Dalì), non vi è neanche la tendenza di fare della satira sociale bensì di sospendere il giudizio morale dei suoi personaggi in delle opere che comprimano la società.
In questo incontro possiamo notare come lui si faccia trasportare dalle storie che crea, il fatto che lui narri le sue storie in un modo neutrale è qualcosa che semplicemente capita, così come i tratti diversi nelle sue opere, è sempre stato così e non vi è un significato profondo dietro.
Non si sente facente parte di una determinata subcultura fumettistica, per quanto sicuramente l'ero-guro sia una corrente esistente lui nota profondamente le sue differenze con autori come Suehiro Maruo, così come non è interessante al divenire un regista come Hideshi Hino (il quale è stato molto criticato in patria per Guinea Pig), nonostante la passione che ha per il mezzo cinematografico (viene sottolineato che segue anche Dario Argento e che ama ogni genere di horror).
Ecco comunque alcuni dei punti più interessanti: l'autore con questo volume segna un percorso nuovo, entra nella serialità e per la prima volta crea dei volumi che non sono autoconclusivi ma uniti da un filo narrativo, scelta avvenuta insieme alla stessa Hollow Press.
Sicuramente è stato immensamente interessante scoprire la genesi di questo "amore" per le teste volanti, le quali sono una citazione a delle leggende provenienti dall'Indonesia e dalla Thailandia, dove vi è questa elevazione della testa che porta con sé tutti gli organi interni; anche in Giappone c'è un demone che ricorda qualcosa di simile ma in tal caso il collo si alza e nient'altro. Questi elementi folkloristici sono stati utilizzati per dei film horror e quindi ha voluto riutilizzarli nelle sue opere.
Ha voluto sottolineare come nel suo lavoro non ci siano studi particolari a livello filosofico o religioso, così anche come di logica (si faceva l'esempio di Escher, che apprezza ma non vuole citare, al massimo si è sentito influenzato da Salvador Dalì), non vi è neanche la tendenza di fare della satira sociale bensì di sospendere il giudizio morale dei suoi personaggi in delle opere che comprimano la società.
In questo incontro possiamo notare come lui si faccia trasportare dalle storie che crea, il fatto che lui narri le sue storie in un modo neutrale è qualcosa che semplicemente capita, così come i tratti diversi nelle sue opere, è sempre stato così e non vi è un significato profondo dietro.
Non si sente facente parte di una determinata subcultura fumettistica, per quanto sicuramente l'ero-guro sia una corrente esistente lui nota profondamente le sue differenze con autori come Suehiro Maruo, così come non è interessante al divenire un regista come Hideshi Hino (il quale è stato molto criticato in patria per Guinea Pig), nonostante la passione che ha per il mezzo cinematografico (viene sottolineato che segue anche Dario Argento e che ama ogni genere di horror).
SEI BUONE RAGIONI PER FARE FUMETTI
Questo è sicuramente un incontro che ha fatto molto discutere e del quale abbiamo già parlato in questa news, per via delle dichiarazioni molto particolari del mangaka che si conferma un uomo imprevedibile anche senza gli attrezzi da lavoro.
È stata un'occasione per sapere qualcosa in più del mangaka, ha confidato che faceva diversi lavoretti prima di divenire un fumettista professionista, che la cosa che maggiormente ama del suo lavoro è notare le ragazze carine che comprano i suoi albi mentre la sua paura più grande è non guadagnare abbastanza. Ha aggiunto che da giovane sarebbe voluto divenire un regista ma non avendo nessun amico disposto ad aiutarlo si rese conto di come questo sia l'unico lavoro che avrebbe mai potuto fare. Gli autori ai quali si sente maggiormente ispirato sono Fujiko Fujio e Masamune Shirow.
LIVE PAINTING
Intervistare, incontrare, un mangaka professionista è sempre un’esperienza che ha un grande valore ma poterlo vedere all’opera è davvero un'esperienza unica. A meno che lo si veda interagire con autori giovani che possono imparare tantissimo stando a contatto con lui, unendo ottimamente il semplice divertissement del creare un’illustrazione dal nulla con il dare un’occasione d’oro a dei fumettisti con tanti decenni di carriera davanti a sé di collaborare con un ospite internazionale.
Shintaro Kago ha preso parte in un live painting con gli autori della Hollow Press: Laurence Engraver (autore di Aberration), David Genchi (autore di La Gameti), Spugna (autore di The Rust Kingdom), Danilo Manzi (autore di Infetto)
Tutti autori che si avvicinano, con il loro stile sicuramente unico, al modo di concepire l’arte del maestro Kago, una visione sicuramente dalle tinte più dark che li ha permesso di poter intrecciare i propri strumenti.
Quindi buona visione del live painting, sperando che eventi simili possano essere ancora più frequenti in futuro.
INTERVISTA
Infine concludiamo questo reportage con l'intervista che il maestro ci ha gentilmente concesso.
Quando ha iniziato a disegnare manga? Già da allora aveva questa spiccata attitudine iconoclasta o in passato ha iniziato disegnando storie più convenzionali?
Shintaro Kago: Ho iniziato a disegnare a 19 anni. Il mio stile si era già consolidato.
Uno dei lavori che più ho apprezzato è stato Uno scontro accidentale sulla strada per andare a scuola può portare a un bacio? Un opera che disintegra tutti i codici tradizionali e le convenzioni del linguaggio del fumetto. In particolare si accanisce sullo smantellamento della griglia compositiva. Come ha proceduto nella realizzazione di questa raccolta?
Shintaro Kago: Per l'autore però è un dovere cercare sempre nuove espressioni e costruzioni narrative e rinnovare lo stile che aveva. La realizzazione di Uno scontro accidentale sulla strada per andare a scuola può portare a un bacio? È stato parte di questo processo di ricerca.
Lei usa spesso un umorismo di tipo scatologico nei suoi manga. Gli viene commissionato esplicitamente dalle riviste per cui lavora?
Shintaro Kago: Disegno questo tipo di contenuti quando mi viene richiesto.
In rapporto alle sue storie di sesso la prima pietra di paragone che mi viene in mente è Robert Crumb. Conosce quest’autore? Chi sono i suoi autori di riferimento?
Shintaro Kago: Non conosco Robert Crumb. Inoltre sono molto più influenzato dai film rispetto ai fumetti. I mangaka che mi hanno influenzato principalemte sono Katsuhiro Otomo, Masamune Shirow, Shigeru Mizuki, Fujiko F. Fujio (l'autore di Doraemon). L'artista che mi ha influenzato di più è Salvador Dalì, mentre parlando di cinema cito Monty Python, Jean-Luc Godard, Jacques Tati, Buster Keaton, Stanlio e Olio, Michael Snow.
Quando ha iniziato a ritrarre se stesso nei suoi manga?
Shintaro Kago: Penso ti riferisci a Fraction, perchè oltre a Fraction non appaio in altre opere. A proposito di Fraction e su Aghata Christie, posso dire che Aghata Christie non è stata una mia influenza, l'ho solo citata come esempio. I "trucchi narrativi" e "il narratore inaffidabile” sono usati in molti racconti del mistero a cui mi sono ispirato. Se volete conoscere meglio questo tipo di narrazione consultate questa pagina: https://en.wikipedia.org/wiki/Unreliable_narrator
In Fraction ho cercato di sperimentare questa narrazione nel fumetto. Nei racconti del mistero giapponese questa tecnica narrativa è usata e sono molti i casi in cui compare l'autore stesso. Il motivo principale era per rappresentare non la finzione ma per dare maggiore idea di realtà.
Quali sono eventuali altre fonti di ispirazione letteraria?
Shintaro Kago: Tsutsui Yasukata, ha scritto tanti racconti brevi di umorismo nero. Philip K. Dick è un'altra influenza.
Ha sempre carta bianca da parte delle riviste per cui lavora o le viene imposta qualche limitazione?
Shintaro Kago: Dipende dall'opera. Ogni mese devo lavorare su progetti diversi. Seguo le indicazioni e le scadenze. Non disegno mai liberamente.
Il suo lavoro è caratterizzato da una sfrenata inventiva sia visiva che narrativa. Come riesce a trovare sempre nuove idee e nuovo materiale per i suoi manga?
Shintaro Kago: Mi ispiro principalmente i film, ai romanzi, ai fumetti, all'arte, ai discorsi con i conoscenti, alle notizie... traggo ispirazione da ogni cosa.
Beh, immagino che molti qua non conoscano Robert Crumb, pure io lo conosco solo perché ho visto il film animato di Fritz il gatto tanto tempo fa...Tra l'altro dubito che Crumb sia noto in Giappone.
Sono contento che Masamune Shirow abbia in qualche modo aiutato Kago a plasmare il suo stile, poichè reputo Ghost in the Shell un capolavoro.
Sono molto curiosa di leggere qualche sua opera, spero presto...
Grazie per questo reportage!
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