Il servizio di incontri Partner Agent ha recentemente creato un sondaggio che ha coinvolto 1960 uomini e donne tra i 20 anni di età e i 29 o tra i 40 e i 49 anni. Tra le domande a cui hanno risposto i partecipanti è stato chiesto se i partecipanti volessero o meno una relazione romantica.
Tra i partecipanti più giovani, il 24,5% ritiene che le relazioni siano una seccatura, e dunque non hanno alcun interesse ad intraprendere una storia con un altro individuo.
Nonostante i partecipanti non abbiano specificato cosa renda le relazioni fastidiose, ha un ruolo importante la mancanza di entusiasmo o interesse nella ricerca di un partner.
Quasi il 47,5% dei giovani adulti non si attiva nel ricercare un fidanzato o una fidanzata ma, piuttosto, aspetta di incontrare per caso la propria anima gemella, contrariamente al 24,8% che cercano attivamente un partner e il restante 27,6% di indecisi tra una o l'altra strategia.
Coerentemente con la metà dei giovani giapponesi intervistati, il 53,7% non ha mai partecipato ad un gokon, un appuntamento di gruppo nel quale un numero equivalente di donne e uomini single, molti tra i quali non si conoscono, escono per trovare un partner compatibile nel gruppo.
Si potrebbe pensare che il dispendio economico previsto in una relazione sentimentale, tra appuntamenti, cene galanti e vestiti costosi per apparire ben curati per la propria dolce metà, abbia contribuito al poco interesse da parte dei giovani giapponesi, ma non è così: ben il 40,1% dei giovani adulti spende meno di 10000 yen (76 euro) al mese in appuntamenti.
Inoltre, il 40,9% preferirebbe passare il proprio tempo libero in solitudine, piuttosto che con un eventuale partner.
Permane, però, un barlume di speranza: più della metà dei giovani giapponesi intervistati spera comunque di innamorarsi e il sondaggio, applicato ad un numero molto ristretto, non comprende persone che hanno già una relazione.
Fonte consultata:
Sora News 24
Tra i partecipanti più giovani, il 24,5% ritiene che le relazioni siano una seccatura, e dunque non hanno alcun interesse ad intraprendere una storia con un altro individuo.
Nonostante i partecipanti non abbiano specificato cosa renda le relazioni fastidiose, ha un ruolo importante la mancanza di entusiasmo o interesse nella ricerca di un partner.
Quasi il 47,5% dei giovani adulti non si attiva nel ricercare un fidanzato o una fidanzata ma, piuttosto, aspetta di incontrare per caso la propria anima gemella, contrariamente al 24,8% che cercano attivamente un partner e il restante 27,6% di indecisi tra una o l'altra strategia.
Coerentemente con la metà dei giovani giapponesi intervistati, il 53,7% non ha mai partecipato ad un gokon, un appuntamento di gruppo nel quale un numero equivalente di donne e uomini single, molti tra i quali non si conoscono, escono per trovare un partner compatibile nel gruppo.
Si potrebbe pensare che il dispendio economico previsto in una relazione sentimentale, tra appuntamenti, cene galanti e vestiti costosi per apparire ben curati per la propria dolce metà, abbia contribuito al poco interesse da parte dei giovani giapponesi, ma non è così: ben il 40,1% dei giovani adulti spende meno di 10000 yen (76 euro) al mese in appuntamenti.
Inoltre, il 40,9% preferirebbe passare il proprio tempo libero in solitudine, piuttosto che con un eventuale partner.
Permane, però, un barlume di speranza: più della metà dei giovani giapponesi intervistati spera comunque di innamorarsi e il sondaggio, applicato ad un numero molto ristretto, non comprende persone che hanno già una relazione.
Fonte consultata:
Sora News 24
In linea di massima sono d'accordo (penso sia una cavolata l'idea che le donne non abbiano hobby e che siano le uniche a soffrire per la fine di una relazione).
Però è vero che certe differenze persistono ancora, ad esempio è raro che una donna debba fare il primo passo (o sbaglio?).
E onestamente non penso che tali differenze siano una buona cosa.
E uscire comunque la sera per pub con amici per divertirsi e se capita di incontrare qualcuno (sia esterno od interno al gruppo) come lo si colloca ?
Era questo che intendevo con quella domanda:
"Quasi il 47,5% dei giovani adulti non si attiva nel ricercare un fidanzato o una fidanzata ma, piuttosto, aspetta di incontrare per caso la propria anima gemella" non si legge necessariamente come: "Aspettano che una bellissima ragazza nuda proveniente da un'altra dimensione cada nel loro letto", ma anche "vivono la loro vita di tutti i giorni sperando di incontrarla"
E il "24,8% che cercano attivamente un partner" ? Sono quelli che si iscrivono a siti di appuntamenti ed escono appositamente con il chiodo fisso della ricerca ?
"27,6% di indecisi tra una o l'altra strategia."e questi ? A meno che non si consideri il 47,5% un ammasso di persone che non fa assolutamente nulla, (rappresentando indi un estremo e di conseguenza ponendo questo gruppo come "vivono la loro vita di tutti i giorni sperando di incontrarla") considererei questo come un sottogruppo con l'unica differenza che magari oltre alle solite attività considera di prendere parte anche ad appuntamenti combinati (internet/famiglia/amici ecc..)
Spero di essermi spiegato perché non sapevo proprio come dirlo ^^"
Quindi a meno che in realtà il sondaggio sia più dettagliato e che i dettagli si siano persi con le traduzioni, ma non credo, per me è impreciso e le tre opzioni sono soggette a diverse interpretazioni
No, ti prego continua (aggiungi pure anche link e/o libri sull'argomento se ne conosci). Il tuo commento è davvero l'unico interessante e pertinente qui e vorrei sentirne molto di più!
Sbagli.
Mi hai fatto morire con il tuo primo commento....
Poi i giapponesi sono oggettivamente repressi a livello sessuale, apparentemente una contraddizione ma fino ad un certo punto perchè, sebbene ci si innamori, non è facile manifestare apertamente certe fantasie mal viste dal pubblico medio.
Inoltre i giapponesi sono profondamente timidi, non semplicemente introversi, perciò hanno serie difficoltà a fare il primo passo verso la donna, visto che anche da loro permane un certo pregiudizio verso le donne "audaci". Insomma, un mix di fattori letale o quasi che comunque mette a dura prova le giovani generazioni giapponesi. E non dimentichiamoci i bassi salari che colpiscono pure quel Paese, forse in misura minore al nostro, ma comunque compromettono la possibilità di progettare qualcosa nel lungo periodo.
In realtà ancora molte ragazze-donne italiane sono convinte che debba avvicinarsi l'uomo, altrimenti non si muoveranno mai di loro spontanea volontà. Nel meridione e nei paesi di provincia è spesso così,credimi. Ovviamente col tempo si fanno dei progressi enormi ma persiste questa ideologia anacronistica, perfino nelle metropoli globalizzate nordiche come Milano.
Se fosse così non starei con il mio uomo da 15 anni per fortuna che ho spirito di iniziativa, a volte e raramente.
Ok, ma io non parlavo di casi particolari. Tra le coppie che conosco non ce n'è una dove si è fatta avanti lei, inoltre chiedendo un po' in giro l'opinione comune è che sia l'uomo a dover fare il primo passo.
Contento comunque che tra gli utenti di animeclick siano in tanti a non essere d'accordo, significa che questa tradizione non è più scontata
Non credo di essere l'eccezione, sento molte ragazze che si interessano e ci provano apertamente con ragazzi.
Se parliamo la sera per locali probabilmente ti do ragione, sembra più un approccio al maschile, ma le donne non stanno li ferme ad aspettare che il tizio di turno si muova...
Nel senso che siamo così spastici che non riusciamo a suicidarci sul colpo neanche sparandoci in testa?
Leggendo gli altri commenti a quanto pare nemmeno io costituisco un'eccezione XD
Il pianeta da cui provieni è davvero interessante!
"4. La fine delle relazioni intime
[...] le donne avevano infine delle reazioni più negative degli uomini"
Psicologia Sociale di Aronson, Wilson e Ackert, p.239, Il mulino, 2010
"Come reagiscono uomini e donne dinanzi all'abbandono? Le donne tendono ad avere reazioni emotive più intense, cercano più spesso aiuto anche nella psicoterapia"
Vittime di crimini violenti di Casale, Pasquali e Lembo, p. 117, Maggioli editore, 2014
Inoltre il disturbo dipendente di personalità (si intende dipendenza dalle altre persone) viene diagnosticato più frequentemente nelle donne. Le dipendenze patologiche, Caretti e La Barbera, p.95, Raffaello Cortina Editore, 2005.
Altri simpatici "stereotipi" a p. 291 dello stesso libro: le donne sono più dipendenti dal cellulare, dallo shopping e dallo studio. Gli uomini sono più dipendenti dai videogiochi, dal sesso e dal gioco d'azzardo.
Ci credi o vuoi le foto?
Ah quindi pure se sono dati statistici e/o scientifici si tratta pur sempre di corbellerie? Prospettiva interessante. Mannaggia, a saperlo prima. Ho sbagliato facoltà, avrei dovuto prendere l'università della vita.
Da quello che mi è dato vedere non è un caso poi così particolare. Io mi sono fatta avanti per prima in tutte le mie relazioni così come molte ragazze che conosco. Che sia l'uomo a dover fare la prima mossa mi sembra un cliché fin troppo vecchio, ma forse può essere che in alcune regioni sia più presente che in altre.
A me viene da chiederti da quale pianeta provieni tu, piuttosto. Quindi secondo te le donne oggigiorno non fanno le stesse cose degli uomini? Perché in qualsivoglia categoria tu mi voglia citare sono sicura di poterti trovare delle donne, che si parli di pompieri o astronauti così come di calciatori o videogamers. Stessa cosa al contrario: un uomo può benissimo fare il fashion designer, il fiorista o l'infermiere.
forse se i giapponesi pensano che avere una relazione sia una rottura è colpa di questi sondaggi del piffero fatti giusto giusto per andare a guastare le coppie che si baciano nei parchi... ci credo che dopo un po' ti rompi l' anima se ogni appuntamento ti trovi uno di sti qua che ti mette il microfono in bocca e ti chiede quanti soldi spendi per uscire con la tua/tuo lui... come se una relazione di coppia fosse solo questione di soldi o percentuali. è una notizia da prendere con le molle
Esattamente cara, stavo per scrivere le stesse cose.
Da donna che lavora, io faccio quello che voglio è non mi pongo limitazioni a nulla, è non vedo per nulla i miei colleghi maschi che fanno più di me perché sono uomini.
È vedo anche tante donne che lavorano né più né meno degli uomini, anzi in certi ambiti sono pure più brave dei maschietti
Perché una donna si dovrebbe sentire inferiore ad un uomo?
Per fortuna siamo sul pianeta Terra del 21°secolo.
Credo si incazzerà per questo che hai appena detto
Come insegna Toki, è l'acqua immota che ferma la tempesta...
Voglio dire pure io la mia su questa faccenda, da sfigato “fatto e finito” quale sono, pazienza se ci saranno pollici versi (per quello che valgono davvero poi ).
Intanto sulle relazioni in Giappone: più che altro credo che i giovani giapponesi, più che una scocciatura, considerino l’amore una cosa “secondaria” che viene solo dopo mooooolte altre questioni per loro più importanti, su tutte il lavoro.
Credo poi dipenda anche dal tipo di pressione sociale che hanno (quasi) solo loro tra tutti i paesi industrializzati: hanno la popolazione più anziana al mondo e le nascite sono sempre più in calo………se si arriva al livello che alcuni devono prendere ferie programmate dal lavoro appositamente per figliare, beh………….direi che è grave come cosa, fare figli dovrebbe essere una libera scelta personale, più o meno condivisa col proprio partner, è tristissimo se ci si deve ritrovare a fare figli “per salvare il proprio paese”, letteralmente…………credo che questo pensiero passi per la testa dei giovani giapponesi, che a quel punto decidono di tagliare la testa al toro di a rinunciare fin dal principio a qualsiasi relazione con l’altro sesso; non dico sia necessariamente il primo motivo, ma secondo me anche questo è comunque un aspetto da non sottovalutare (e vale sia per gli uomini che per le donne questo discorso, anzi per quest’ultime forse è addirittura peggio, dato che vedo che persiste ancora oggi la concenzione secondo cui una donna “non può” sentirsi realizzata nella vita se non diventa madre e “fiera casalinga”……..vaaaaa bene >_>).
Comunque ho fatto questo discorso non basandomi su “dati statistici” o che, ammetto pacificamente che è solo un mio pensiero, dettato anche dalla mia personale esperienza: quando anni fa frequentavo le superiori ho avuto per un anno un ragazzo giapponese come compagno di classe, che qualche anno più tardi è tornato in Italia per riallacciare i rapporti e ci siamo rincontrati.
Ricordo che mi parlava tutto entusiasto degli studi che stava facendo, del corso universitario che seguiva, che aveva vinto anche alcuni riconoscimenti importanti………..e alla mia domanda se avesse trovato o no una ragazza si è messo a ridere e ha commentato “Da quando sono tornato in Italia TUTTI che mi chiedono questo: no, non ho trovato una ragazza, ma non importa, per noi giapponesi non è così importante, questi (i suoi studi) vengono prima!”.
Ecco, questa sua risposta l’ho presa a mo’ di emblema in pratica: da una parte mi ha lasciato di stucco e mi ha fatto un po’ di dispiacere che la pensasse così, ma dall’altra ho visto personalmente che era davvero contento di quello che stava facendo……e quindi chi sono io per giudicare e dire che la sua indifferenza nell’avere una relazione fosse sbagliata?
E qui veniamo al punto più spinoso di tutti, se è importante avere una relazione o meno, se vale la pena credere nell’amore o meno………………..
Beh, io dico che all’amore ci credo………………..o meglio, VOGLIO crederci, nonostante tutti e tutto ciò che mi circorda sembrino voler dire il contrario.
Non voglio nascondermi dietro a un dito come hanno fatto in tanti qui dentro, dicendo di essere single “per scelta”, io lo sono perché sono un egoista pezzo di m… che pensa solo a se stesso; punto, questa è l’unica verità.
Non ho mai avuto una relazione in vita mia e le prospettive di averla in futuro sono comunque vicine allo zero………soprattutto per colpa mia, e anche un po’ per colpa delle situazioni che mi trovo a vivere giorno per giorno.
Eppure, nonostante questo, c’è comunque una piccola parte dentro di me che continua a crederci, una piccola fiammella ancora accesa nonostante l’aridezza del mio animo che la circonda: provo un’infinita tristezza quando vedo gente che dice/scrive cose del tipo “San Valentino è la festa dei cretini, l’amore non esiste e mai esisterà!”…..ogni volta che sento/leggo cose di questo genere penso “Siete contenti? Siete fieri di aver sbandierato ai quattro venti davanti a tutti di essere persone così aride senza un briciolo di cuore????”; ognuno vive la propria vita seguendo il proprio pensiero, ci mancherebbe, ma “vantarsi” implicitamente di non avere nessuno al mondo che ti ama…………beh complimenti, vi daranno una medaglia, una statua di sale ha probabilmente più sentimenti di voi.
Io sono solo come un cane ma MAI mi metterei a fare discorsi di questo tipo, a crogiolarmi nell’amarezza e nel rancore verso le altre persone.
Nonostante quello che ho detto, però, non sono nemmeno così ingenuo, so benissimo che l’amore può dare tanto e anche togliere tanto: è un tipo di sentimento che va coltivato, esattamente come una pianta, con pazienza e dedizione, soprassedendo a tante piccole rotture quotidiane e a problemi sempre pronti a sbucare da dietro l’angolo, come “erbacce dannose” da estirpare….e, cosa non banale da dire, è un sentimento che va coltivato in due.
Bisogna fare dei sacrifici per raggiungere un risultato, sacrifici di tempo, soldi, interessi….e nel peggiore dei casi c’è chi arriva a sacrificare anche la propria vita, e non mi riferisco a nessun tipo di “azione eroica” quanto a un vero e proprio “annullamento esistenziale”: non mi ci vuole molto per dirlo, mi è bastato guardare i miei genitori e i miei nonni per capirlo, e alle miliardi di cose e interessi personali a cui avranno rinunciato per rendere felice il proprio partner, così come si fa anche per i figli, se non di più.
Non dico che sia necessariamente bella come cosa, dico solo che ci vuole coraggio, MOLTO coraggio, a rinunciare a se stessi per il bene di qualcun altro………..io non so se sarei pronto a farlo, sono un codardo patentato oltre che una pessima persona come ho già detto, e forse anche per questo non ho mai avuto una ragazza………….ma cavolo, volete mettere quali sarebbero gli aspetti positivi? Avere al proprio fianco una persona che vi aiuterà e vi sosterrà, sempre e comunque, qualunque cosa possiade dire e/o fare, qualunque follia vi possa venire in mente; una persona che vi accetti così come siete, con il vostro Everest di difetti e la vostra manciata di terra di pregi, una persona con cui condividere i momenti più belli della vostra vita, i propri pensieri, le proprie paure, le proprie speranze, i propri sogni, i propri sentimenti……….una persona che, nonostante il passare del tempo, sarà ancora lì di fianco a voi quando ne avrete bisogno…….e, secondo me la cosa ancora più bella, il fatto che anche VOI diventiate poi il sostegno di quella persona, un “punto fermo” in grado di garantirgli fiducia e sicurezza…………perché le persone non cambiano, è vero, ma sono anche convinto che l’amore faccia miracoli, soprattutto se è per il bene di qualcuno che si ama……diventereste una persona di cui il vostro partner sarebbe felice che voi ESISTIATE…………e cosa c’è di meglio di questo, nella vita di una persona? NIENTE.
Ora ditemi pure quello che volete, che sono un idiota, uno stupido, un ingenuo, uno che vive “nel mondo delle favole” se pensa queste cose…….forse lo sono davvero, ma non m’importa, meglio sognatori ingenui che aridi e vuoti.
Chiudo questo papiro infinito (sono logorroico lo so, perdonatemi ) scusandomi con gli amministratori di Animeclick (sono in ultra OT, lo so, ma ci tenevo tanto a dire quello che ho detto) e aggiungendo un’ultima cosa: tra i tanti motivi per cui l’anno scorso mi sono “innamorato” di Your Name c’è uno in particolare, molto profondo, detto da Shinkai stesso in un’intervista, che purtroppo ora non sono riuscito a recuperare, ma che suonava più o meno in questo modo “Dedico questo mio film a tutte quelle persone in cerca del vero amore, che continuano a sognarlo ogni giorno: sappiate che là fuori da qualche parte c’è una persona che vi aspetta e vi sogna, esattamente come fate voi”.
È forse la cosa che mi è piaciuta di più di quel film e, come ho detto all’inizio, è forse la cosa a cui voglio credere più di tutte…………...solo questo
"persone vissute" non si può leggere!
Quanto all'amore in generale, non ho un opinione solida in materia, l'amore è una cosa molto soggettiva, il corteggiamento pure. Però è davvero triste sentir parlare d'amore consultando libri di psicologia piuttosto che libri di poesia. E' vero che in molti (uomini o donne ormai tutta questa differenza non c'è più) non vedono l'ora di stendere il proprio compagno/a su un lettino, ma non credevo fosse per chiedergli di parlare della propria infanzia XD
A me paiono invece adolescenti che vista l'incapacità di relazionarsi con gli altri fanno le vittime. Nulla di anomalo fintanto che non si perpetui questo atteggiamento fino all' età adulta. Non a caso gli utenti più grandi vedono la faccende amorose con molta più leggerezza.
È difficile in un mondo in cui tutto è merce e capitale trovare persone che abbiano intenzione di creare rapporti umani che non siano merceologici, o comunque profondi.
Per il resto Franzelion cita studi sociologici e chi non è d'accordo citi altri studi sociologici.
Credimi, non conta l'età su questo tema. Vi sono tantissimi giovani che vivono la vita con ottimismo e passione snodata. La generazione dei millenialm non va demonizzata per questo, facendone per giunta parte, peraltro bisogna comprendere i motivi di questo malessere e disagio verso l'amore in generale.
Ciò che è sbagliato, dal mio punto di vista, è fare di tutta l'erba un fascio ed etichettare in toto donne e uomini, come letto in alcuni commenti.
"Le donne sono gli esseri dell'altra riva, per noi uomini intendo. Questo significa che tra l'uomo e la donna scorre un fiume, un fiume più ampio e profondo del mare" cit. Evangelion in cui non mi ritrovo per questo aspetto residuale. Tra uomini e donne, grazie all'emancipazione femminile, vi è molto meno distanza di quanto non ve ne fosse in passato. Le differenze, legittime, permangono e sono riconosciute dagli studiosi, però non vanno visti come alieni, nel senso che l'altro sesso è simile a noi, partiamo da questo punto cardine.
Ah ecco, dovevo immaginarlo che si voleva andare a parare sulla politica.
Adesso scusami ma è il mio turno di accendere i forni.
-_- Ma se non ho fatto altro che parlare di statistiche? Ma pensi davvero che io creda che non esistano donne appassionate di videogiochi e cose da nerd? Cioè, su animeclick??
Secondo un sondaggio recente il 90% dei videogiocatori sono maschi (dove per videogiocare si intendono pc e console, non cazzeggi su smarphone). Per lo sport uguale, ma davvero si devono tirare in ballo studi statistici per dimostrare ovvietà? E questa percentuale credo si possa estendere anche ad altri hobby da nerd (giochi di carte, giochi di ruolo, Warhammer ecc). Tempo fa vidi anche un sondaggio sui fan di anime e manga, che sarebbero al 70% maschi.
E chi ha detto niente sul lavoro? Che generalizzazione è mai questa? Ci mancherebbe che in certi ambiti sono più brave loro, in altri sono più bravi i maschi... si parlava dell'importanza che rivestono le relazioni (non solo sentimentali) nella vita di una donna e nella vita di un uomo. In termini freudiani, l'uomo riesce meglio a sublimare la pulsione sessuale in altri ambiti.
Aridaje col razzismo 2.0
Le donne hanno altri pregi rispetto agli uomini, come minori comportamenti violenti, minore ricorso a sostanze stupefacenti, maggiore responsabilità. Contenti?
E' sempre necessario dover specificare tutto?
Un desiderio del tutto narcisistico dunque. Non che sia brutto o indesiderabile, ci mancherebbe. Ma fra i vari difetti ti sei dimenticato di aggiungere che negli anni della pensione - quelli che dovresti goderti di più nella vita - si rimane a volte totalmente ammanettati dalla condizione patologica del partner, che sia dovuta a malattie degenerative, psichiatriche, fisiche ecc. E gli ultimi anni di vita che ti saresti voluto godere senza pensieri, li passi chiuso in casa a fare il badante. E magari per questo ti vengono pure brutti pensieri.
Evangelion.
Oggigiorno è pieno di studi che si contraddicono l'un l'altro. Basta una ricerca veloce su internet per linkare qualcosa che supporti le proprie teorie, così come per smorzarle.
Un esempio concreto?
http://alessandraconcas.blog.tiscali.it/2015/04/09/uno-studio-lo-conferma-gli-uomini-in-amore-soffrono-di-piu/
http://www.huffingtonpost.it/2015/08/12/amore-finito-reazioni_n_7975782.html
EDIT
Che poi il secondo sito conferma ciò che dico :/
In parole povere, le donne si sono evolute nell'investire molto di più in un rapporto di un uomo
Scirtto ciò, l'amore è fatto oggettivo ed insindacabile possegga, al giorno d'oggi, molti pregi ma altrettanti svantaggi e rischi per il futuro. Da giovane ventenne penso chi me la fa fare a sposarmi, mettere su famiglia salvo poi,magari fra 20-30 anni essere cornificato e dover mantenere ex moglie o figli? Ora sono illazioni prive di fondamento ma la realtà odierna, mutevole e cinica,ci impone forse di pensare più a noi stessi, essere narcisiti. Poi, nonostante ciò, io credo nell'amore, quello spirituale più che carnale e per questo spero di trovare una persona con la quale trascorrere la mia vita in modo felice. Mai perdere la speranza!
A parte che forse non per tutti prendersi cura di qualcuno che si ama è un peso, eh, comunque bella considerazione che hai. Senza contare che prima del partner dovrebbero invecchiare altre persone intorno a te, quali i genitori per esempio. Ma va bene, stiamo al tuo gioco: e se invece i brutti pensieri ti vengono perché sei ormai anziano e solo come un cane, amato da nessuno e con nessuno che si prenda cura di te? Ricordati che c'è sempre l'altro lato della medaglia.
Quello che devi vedere non è il sito che lo pubblica, ma da chi lo studio è stato condotto.
Se t'interessa lo stesso articolo è stato anche pubblicato da più pagine, volendo ben vedere.
http://www.iodonna.it/benessere/amore-e-sesso/2015/09/02/quando-un-amore-finisce-lei-soffre-di-piu-ma-si-riprende-prima/?refresh_ce-cp
Rileggiti il mio post, va'. Non ho forse detto che su internet si può trovare tutto e il contrario di tutto e che ne facevo un esempio?
maschi vs femmine
credenti vs atei (nell' amore)
Sarebbe ora di finirla di semplificare qualsiasi argomento in una lotta tra due fazioni. Si fa in politica, si fa ovunque ormai, ma è una lotta che lascia il tempo che trova. Alla gente piace schierarsi, ma io sono convinto che gli "estremisti" siano effettivamente meno di quel che sembrano, semplicemente questo è il nuovo modo di discutere.
Pochi hanno abbandonato completamente l' idea che l' amore esista, per esempio, ma a leggere la discussione sembra ce ne siano a decine solo quì.
Io stesso, per quanto estremamente disinteressato ad una relazione, continuo a non dubitare dell' esistenza dell' amore.
"Ogni cento passi mi innamoro di una sconosciuta con lo sguardo vuoto,
per fortuna cammino poco.
(Cit.)
Guarda……..Evangelion piace molto anche a me, soprattutto The End of Evangelion, che considero uno dei finali migliori mai visti per svariate ragioni…………….ma da qui a dire che un cartone animato sia superiore a un sentimento reale come l’amore di una persona……………credo ci passino di mezzo almeno 3 universi
Ma è evidente a tutti che stai trollando, perché queste cose le sai benissimo anche tu anche se non lo vuoi ammettere……………in caso contrario, se non fosse così, allora la mia risposta al tuo post è la seguente:
Saluti
Non so se stai sempre chiuso in casa o se non hai mai avuto contatti con delle ragazze, ma se le conoscessi ti renderesti conto che quel che hai scritto non è affatto vero. Nessuna delle ragazze che conosco è come le hai descritte e di certo quelle che conosco non si contano sulle dita di 2 mani. Le ragazze che conosco e con cui passo il mio tempo non sono affatto così. Sono indipendenti e lo sono a prescindere dal fatto che abbiano una relazione o meno, anzi, in un caso è addirittura il ragazzo di una di queste a dipendere da lei e alla fine è stato anche scaricato dato che nonostante andassero quasi sempre d'accordo, lui non aveva intenzione di fare nulla nella sua vita. Aveva abbandonato l'università, non aveva voglia di andare a lavorare, passava intere giornate sui videogiochi online e dato che non aveva nessuna ambizione o voglia di trovarsi un lavoro diceva addirittura cose del tipo "Tu hai più possibilità di trovare un lavoro quando l'avrai trovato fammi assumere mettendo una buona parola su di me".
Vuol dire che nella vita hai cercato il benessere all'infuori di te e non dentro di te. Se trovi la felicità dentro di te stai tranquilla che saresti felice anche in un mondo a la "Io sono Leggenda".
Comunque non sto mica dicendo che l'amore non va bene o è meglio non averlo. Volevo solo approfondire la cosa.
Ah ok, non avevo capito che intendevi quello.
Comunque anche se gli studi non li fanno i siti stessi, loro scelgono di pubblicare gli studi che fanno loro comodo, e magari anche riportando frasi in modo distorto, poichè dietro a un sito c'è un giornalista che vuole attirare click o altro, mentre l'autore di un libro accademico riporta le informazioni in modo neutro e anche freddo, con il solo scopo di divulgare informazione scientifica (ok può capitare in rari casi che anche i libri siano un po' di parte, ma comunque spesso riportano diversi studi e poi tirano le somme, non riportano uno studio singolo).
Ma 3 universi considerando la teoria del loop?
[EDIT]
Lo dicevo che i maschi diventano dei rammolliti, no?
Lo era già da prima che si conoscessero. Semplicemente, non è cambiato nemmeno durante la loro relazione.
Sfortunatamente (nonostante la mia fornitissima libreria :'D) non ho dei libri a riguardo sottomano, tantomeno studi accademici. Immagino comprenderai che non andrò di certo a comprarli solo per una discussione su internet.
Ma 'ste fortune qua a me proprio mai???
In tutta la dannata scuola, più di centoventi esponenti del gentil sesso, ne ho trovata soltanto UNA, una sola che giocasse ai videogame, contro un numero di gran lunga superiore di maschi.
Quindi è vero che le donne possono fare tutto quello che fanno gli uomini, ma spesso non è questa la realtà.
Anche gli uomini si potrebbero mettere il rossetto come le donne, ma non lo fanno.
Le tesi egualitaristiche fanno sempre acqua se dimenticano che l'uguaglianza è potenziale, non fattuale. Mille variabili fan sempre sì che la potenza non diventi atto e in tal caso che uomini e donne siano e rimangano - deo gratias - diversi.
L'amore è qualcosa che puoi avere da tutti (inteso come affetto, non come sesso ovviamente) in diverse misure, non è necessario avere una relazione per essere amati.
Allo stesso tempo non è necessario avere una relazione per non restare soli.
Per la questione maschi vs femmine non voglio aggiungere nulla perché mi pare una questione senza né capo né coda (anche perché ad oggi le relazioni non sono necessariamente etero, e comunque si generalizza spesso troppo in un ragionamento di questo tipo), permangono alcune differenze culturali (che fortunatamente stanno sparendo) ma non sono quelle a fare la differenza al momento.
L'unica cosa che ci tengo a ribadire è che penso sia legittimo poter scegliere se avere o no una relazione senza venir giudicati per questa ragione. Chi ha parlato di egoismo, narcisismo ecc... a mio parere fa un errore. Non c'è nulla di male nel perseguire altri obbiettivi nella propria vita. Dopotutto alla fin fine quel che si persegue è sempre e comunque la felicità e questa può derivare da una relazione ma può anche derivare da molte altre cose.
Aggiungo, ad oggi persino i single possono adottare, quindi teoricamente parlando si potrebbe anche crescere un figlio senza nessuna relazione. Questo tanto per fare un esempio di quanto ad oggi essere single non limita neanche la possibilità di crearsi una famiglia se lo si desidera.
Credere nell'amore è giusto (e ci sono anche tanti tipi di amore oltre a quello romantico), pensare che qualcuno sia strano perché non vuole prodigarsi per trovare l'anima gemella penso invece sia sbagliato.
Ognuno ha le proprie priorità nella vita (anche se onestamente vedo il lavoro come un mezzo per raggiungere i propri sogni più che come obbiettivo, sognare di lavorare mi sembra un po' misero come sogno).
Diventerò ripetitiva, ma non è così. Conosco anche uomini che si truccano (cosa che accade sempre più spesso). Se ti capita di passare per Lugano fatti un salto alla Manor, nel reparto trucchi c'è un uomo a pubblicizzare tutte le novità e a truccare le persone. Non lo conosco di persona, ma lo ammiro molto per il suo coraggio. Senza contare che è veramente bravo in ciò che fa e il suo modo di truccarsi è davvero bellissimo.
Detto questo...ovvio che ci sono pratiche più diffuse fra gli uomini ed altre più diffuse fra le donne. Ma queste differenze stanno andando sempre più assottigliandosi ed è giusto così, non vedo perché un uomo non dovrebbe essere libero di mettersi la matita e una donna di giocare ai videogames. Ognuno fa ciò che più lo aggrada e lo realizza e non dovrebbe essere giudicato per questo.
Allora non leggere. Easy. Comunque è normale che le discussioni si evolvano, su questo articolo come su mille altri.
Complimenti alla ragazza. Voto 10 a simpatia! A parte gli scherzi,è piuttosto vero ciò che è riportato nell'immagine del buon Franzelion. Ripeto,i tempi stanno cambiando ma alcuni stereotipi sono duri a morire.
Cosa che rende abbastanza complicata la mia situazione attuale di ritornato in Italia dopo tanto tempo in Giappone, perché ok, alle persone puoi dire 会いたい, ma come lo rendi il "mi manca l'andare in questo posto", "mi manca il fare questa cosa"? Usare 行きたい o やりたい purtroppo non rende la sfumatura del mio sentimento, che è più complessa del semplice "voglio fare/andare", ahimé
Io uso - un po' impropriamente a dire il vero - una parola che i giapponesi conoscono ma che non usano praticamente mai: 恋しい (koishii) ^^
Questo problema, sempre secondo il mio modestissimo parere, ha avuto una netta evoluzione con la diffusione dei personaggi moe negli anime, fatto che ha portato un nuovo ideale nella mente dei giovani giapponesi, ovvero delle ragazze inesistenti non solo fisicamente bensì sopratutto nelle loro psicologia. Difatti chi potrebbe obiettare se scrivo che una tsundere "letterale" non ha modo di esistere nel mondo reale? Oppure, tornando all'esempio precedente, chi mi sa dire una persona reale, una compagna di classe,una collega di lavoro o una conoscente paragonabile per canoni a Zero Two? -cito lei perchè è il classico personaggio che va di moda tra i ragazzi-
Inoltre io considero sbagliato parlare del feticcio nei confronti di un personaggio, sebbene qualche volta non sia errato. Invero bisognerebbe discutere dell'ossessione, anzi infatuazione verso l'archetipo di quel personaggio, punto ben diverso che si collega a quanto scritto.
Sia chiaro, comunque, a scanso di equivoci, che non mi permetterei mai di generalizzare un problema tanto sfaccettato quanto necessitante di analisi sociologiche come quello descritto nell'articolo, fatto sta che un piccolo contributo lo volevo dare. Vi consiglio, a chi volesse approfondire quello che ho scritto, la lettura di questa interessante tesi di laurea pubblicata in forma legale da un ragazzo -non sono io- che narra gli aspetti dicotomici della realtà-irrealtà nel mondo dell'animazione giapponese e i risvolti in noi fruitori. http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/9958/834743-1203241.pdf?sequence=2
Per non parlare del fatto che non ci sono più le mezze stagioni, signora mia!
Non credo avverrà mai, esiste una biologicità dell'uomo e della donna che palesemente sottovaluti. Mi sembra tu ci consideri eventi sociologici e non biologici.
Concordo!!! Franz numero uno!!!!
Cioè intendi dire che gli uomini e le donne sono e rimangono diversi sotto l'aspetto fisico? Il fatto che un uomo sia generalmente più muscoloso non significa, per esempio, che sia l'unico a poter fare sport.
Poi vorrei aggiungere che, sempre parlando di pratiche più diffuse per un genere piuttosto che per l'altro, il tempo porta con sé cambiamenti ed evoluzioni/involuzioni. Sempre per citare un esempio, ti parlo di tacchi: erano stati inventati per gli uomini che li hanno indossati per secoli prima che divenissero di uso prettamente femminile. Ai tempi non era strano né inusuale, oggi lo è. Chi può dire cosa succederà domani?
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