L'immensa area metropolitana della città di Tokyo è suddivisa in 23 quartieri chiamati ku, ognuno dei quali viene gestisto da una sorta di municipio che gode di una certa autonomia amministrativa. Minoru Ogino, 32 anni, è un cittadino di Ota che nel 2015 è stato eletto assessore all'interno del suo distretto. Non parliamo quindi di un mestiere qualunque dato che il quartiere di Ota (Ota-ku in giapponese) è composto da oltre 600.000 abitanti ed esserne un rappresentante comporta una certa responsabilità. Ma quando Ogino si toglie la giacca e la cravatta dopo una lunga giornata di lavoro, smette di essere un assessore di Ota-ku e diventa... un otaku!
Ogino è stato da sempre famoso grazie alla sua doppia identità di politico e mangaka. Ai tempi della campagna elettorale, è riuscito a farsi conoscere dai vari elettori attraverso i suoi volantini in stile manga da lui stesso disegnati ed in seguito, fra le altre cose, si è impegnato a promuovere la cultura del cosplay. Quest'anno Ogino si è presentato di persona presso la scorsa edizione estiva del Comiket. Non era però in veste di assessore, bensì di venditore di doujinshi.
Nonostante il caldo soffocante, il politico-otaku è riuscito a partecipare con il suo stand alla fiera e a mettere in mostra il suo ultimo fumetto autoprodotto intitolato "State of the Regional Assemblyman Volume 2 - Politics the Yakitori Chef is Concerned About". Il manga doujinshi in questione è ispirato alla longeva serie videoludica di Touhou Project, che come ogni anno è rientrata a far parte dei brand più popolari fra i vari circoli che presiedono l'evento.
La protagonista di questo racconto è Fujiwara no Mokou, una ragazza immortale che trascorre la sua vita per lo più in solitudine. Un giorno si ritroverà però nel mondo esterno dove imparerà a conoscere le nozioni basilari della vita politica giapponese, un tema che lo si può facilmente ricondurre alla carriera di Ogino.
Se avete prestato attenzione al titolo, noterete che si tratta del secondo volume del suo manga. Ogino non è di certo un principiante e questa segna la sua quarta partecipazione al Comiket come mangaka. Purtroppo questa volta l'assessore non ha potuto disegnare di suo pugno, occupandosi però della sceneggiatura, a causa dei vari impegni lavorativi.
Il variegato fascino del Comiket riesce veramente a stregare chiunque tipo di pubblico, dagli otaku più incalliti fino ai semplici curiosi. La passata edizione ha fatto registrare grandi numeri anche questa volta... chissà cosa ci riserberà il futuro della grande fiera del Tokyo Big Sight!
Fonte Consultata:
RocketNews24
Ogino è stato da sempre famoso grazie alla sua doppia identità di politico e mangaka. Ai tempi della campagna elettorale, è riuscito a farsi conoscere dai vari elettori attraverso i suoi volantini in stile manga da lui stesso disegnati ed in seguito, fra le altre cose, si è impegnato a promuovere la cultura del cosplay. Quest'anno Ogino si è presentato di persona presso la scorsa edizione estiva del Comiket. Non era però in veste di assessore, bensì di venditore di doujinshi.
Nonostante il caldo soffocante, il politico-otaku è riuscito a partecipare con il suo stand alla fiera e a mettere in mostra il suo ultimo fumetto autoprodotto intitolato "State of the Regional Assemblyman Volume 2 - Politics the Yakitori Chef is Concerned About". Il manga doujinshi in questione è ispirato alla longeva serie videoludica di Touhou Project, che come ogni anno è rientrata a far parte dei brand più popolari fra i vari circoli che presiedono l'evento.
La protagonista di questo racconto è Fujiwara no Mokou, una ragazza immortale che trascorre la sua vita per lo più in solitudine. Un giorno si ritroverà però nel mondo esterno dove imparerà a conoscere le nozioni basilari della vita politica giapponese, un tema che lo si può facilmente ricondurre alla carriera di Ogino.
Se avete prestato attenzione al titolo, noterete che si tratta del secondo volume del suo manga. Ogino non è di certo un principiante e questa segna la sua quarta partecipazione al Comiket come mangaka. Purtroppo questa volta l'assessore non ha potuto disegnare di suo pugno, occupandosi però della sceneggiatura, a causa dei vari impegni lavorativi.
Il variegato fascino del Comiket riesce veramente a stregare chiunque tipo di pubblico, dagli otaku più incalliti fino ai semplici curiosi. La passata edizione ha fatto registrare grandi numeri anche questa volta... chissà cosa ci riserberà il futuro della grande fiera del Tokyo Big Sight!
Fonte Consultata:
RocketNews24
Comunque carina la doujinshi, il disegno non è male e pure l'argomento in sé potrebbe essere interessante
8 anni fa a lui non era andata molto bene ^^"
Questa cosa all'epoca mi colpì particolarmente, lessi la notizia sulla rivista d'informazione Anteprima.
Wikipedia
<< Di religione cattolica, è un grande lettore di manga, tanto da aver previsto, nella sua politica, la promozione della cultura pop giapponese nel mondo, compresi anime e manga, e di aver citato, per esempio, Sailor Moon ad un discorso agli studenti Sudcoreani durante un evento per lo scambio culturale tra studenti del Giappone e della Corea del sud, per spiegare come la realtà sia diversa se osservata dal punto di vista dei due stati. >>
Quasi tutti i 25 -35enni attuali che fanno questo lavoro sono cresciuti con i prodotti giapponesi, quindi qualcuno di loro è un appassionato.
Come gìà scritto nella news, durante la campagnia elettorale ha disegnato lui stesso i volantini nei quali è stato illustrato il suo programma. Ti lascio qui il sito internet dove posta i suoi lavori, forse si può trovare qualcosa: http://ogino.link/log/
Puoi tranquillamente alzare la fascia d'eta' a cinquant'anni.
Non che io sia contrario a ciò, anzi. Ma dal chiamarlo otaku solo perché è lievemente vicino a questo mondo ne passa acqua sotto i ponti, non dimentichiamoci che siamo pur sempre in Giappone dove di roba """otaku""", bello virgolettato, ne trovi quanta ne vuoi se perdi giusto due minuti a cercarla.
Fa molto più scalpore se qualche politico non Giapponese fosse appassionato di intrattenimento giapponese proprio perché molto distante, almeno fino ad oggi, dalla cultura di massa che c'è in generale nei paesi occidentali.
E non è strano neppure questo. l'uomo è da apprezzare. Non penso che sia il tipico politico che si atteggia a "Ciovane" per accattivarsi i propri elettori, o ..diciamo religioso per rafforzare il suo "messaggio", ma davvero un appassionato di manga che ha saputo, almeno per ora, conciliare, la sua carriera di politico e di mangaka.
P.S. e sia chiaro che non stò facendo riferimento a nessun ex presidente del Consiglio, nè ministro in carica, della nostra repubblica......
chapeau!
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