Parliamo di un argomento molto delicato, ovvero della terribile esperienza capitata al mangaka hentai (non chiaro se è un singolo o un duo) Canned Beef o come è meglio conosciuto Ushino Kandune (Akabekomonster), che ha dichiarato su Twitter di essere stato molto vicino non solo a dire addio alla propria carriera ma anche alla vita.
Ushino Kandune ha parlato apertamente della realtà lavorativa alla quale era sottoposto, non dice mai chiaramente di quale editore parlasse ma vedendo il suo profilo sul celebre sito ed editore di hentai FAKKU si può essere molto facilmente portati a pensare che la casa editrice in questione sia la Wanimagazine, dato che è scritto chiaramente che molte delle sue opere presenti siano state pubblicate proprio per la loro rivista Comic Kairakuten, la rivista mensile “ero” più importante del Giappone.
I problemi sono ovviamente facilmente riconducibili prima di tutto alla paga, dato che asserisce che il suo dipartimento editoriale lo pagava solo 80.000 yen al mese (619 euro) ma che il pagamento poteva scendere anche a zero se avessero rifiutato 200 pagine di storyboard, inoltre le richieste degli editori diventavano sempre più assurde in prossimità di eventi come il Comiket.
Essenzialmente la paga si aggirava sui 7000 yen (54 euro) per tavola ogni due mesi, una cifra che non gli permetteva di sostenere le spese necessarie per vivere dignitosamente in una metropoli come Tokyo, quindi ha chiesto se fosse possibile lavorare anche per altre riviste ma gli editor come immaginerete hanno risposto in modo negativo, addirittura sbeffeggiando il suo lavoro aggiungendo che comunque sarebbero stati sforzi inutili, in quanto non fosse abbastanza famoso per poter sperare di riuscire a pubblicare altrove.
Tutto questo nonostante il mangaka stesse raggiungendo una fama sempre maggiore grazie alle proprie doujinshi, fama che però non ha cambiato la percezione che l’editore avesse di lui, anzi lo ha portato ad ulteriore sberleffi, prima con complimenti abbastanza sarcastici conditi da un ammonimento a non montarsi particolarmente la testa.
Arrivati a questo punto le incessanti critiche lo hanno bloccato dal poter fare dediche o disegnare al Comiket (cosa per la quale si scusa coi fan) oltre che aggiornare i propri social network (qui potete vedere anche il suo Pixiv).
Nel tweet infine ha aggiunto: “Non c’è nessun paradiso nel quale fuggire ma se vi sentite ad un passo dalla fine allora ricordate che scappare è la vostra unica possibilità”. Per scappare ovviamente si intende da questa orribile situazione lavorativa, difatti Ushino ha fatto la scelta tanto coraggiosa quanto giusta di licenziarsi e quindi non possiamo che augurargli il meglio per il futuro.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Ushino Kandune ha parlato apertamente della realtà lavorativa alla quale era sottoposto, non dice mai chiaramente di quale editore parlasse ma vedendo il suo profilo sul celebre sito ed editore di hentai FAKKU si può essere molto facilmente portati a pensare che la casa editrice in questione sia la Wanimagazine, dato che è scritto chiaramente che molte delle sue opere presenti siano state pubblicate proprio per la loro rivista Comic Kairakuten, la rivista mensile “ero” più importante del Giappone.
ボツになったので、一生日の目を見ることも無かったであろうこのページを見てくれ…いいよね載せても。原稿料発生してないんだからこれは自分の絵だし。発生してても自分の絵だし。 pic.twitter.com/Sto2Ny8LNr
— 牛野缶詰 (@con_beef) 22 agosto 2018
I problemi sono ovviamente facilmente riconducibili prima di tutto alla paga, dato che asserisce che il suo dipartimento editoriale lo pagava solo 80.000 yen al mese (619 euro) ma che il pagamento poteva scendere anche a zero se avessero rifiutato 200 pagine di storyboard, inoltre le richieste degli editori diventavano sempre più assurde in prossimità di eventi come il Comiket.
Essenzialmente la paga si aggirava sui 7000 yen (54 euro) per tavola ogni due mesi, una cifra che non gli permetteva di sostenere le spese necessarie per vivere dignitosamente in una metropoli come Tokyo, quindi ha chiesto se fosse possibile lavorare anche per altre riviste ma gli editor come immaginerete hanno risposto in modo negativo, addirittura sbeffeggiando il suo lavoro aggiungendo che comunque sarebbero stati sforzi inutili, in quanto non fosse abbastanza famoso per poter sperare di riuscire a pubblicare altrove.
Tutto questo nonostante il mangaka stesse raggiungendo una fama sempre maggiore grazie alle proprie doujinshi, fama che però non ha cambiato la percezione che l’editore avesse di lui, anzi lo ha portato ad ulteriore sberleffi, prima con complimenti abbastanza sarcastici conditi da un ammonimento a non montarsi particolarmente la testa.
Arrivati a questo punto le incessanti critiche lo hanno bloccato dal poter fare dediche o disegnare al Comiket (cosa per la quale si scusa coi fan) oltre che aggiornare i propri social network (qui potete vedere anche il suo Pixiv).
Nel tweet infine ha aggiunto: “Non c’è nessun paradiso nel quale fuggire ma se vi sentite ad un passo dalla fine allora ricordate che scappare è la vostra unica possibilità”. Per scappare ovviamente si intende da questa orribile situazione lavorativa, difatti Ushino ha fatto la scelta tanto coraggiosa quanto giusta di licenziarsi e quindi non possiamo che augurargli il meglio per il futuro.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Scusatemi, ma queste coso non mi piacciono minimamente; soprattutto se fanno pensare una persona al suicidio.
Indubbiamente molto difficile ma devono lavorare sull'idea di autoproduzione, in USA ci sono riusciti da decenni, con difficoltà ma anche con un crescendo continuo al punto che oggi vari autori importanti lavorano sempre meno con i grossi editori, se non tramite collaborazioni mantenendo il totale controllo sulle proprie opere (e gran parte dei guadagni).
Come hai detto l'ideale sarebbe qualche mangaka famoso, e che magari ha già dato/avuto tanto, che si mettano insieme a formare una casa editrice per le autoproduzioni, anche se temo che il grosso ostacolo possano essere i canali distributivi temo controllati dagli editori stessi (come in altre nazioni, Italia compresa).
Ma almeno hanno il comiket, e spero che lì l'influenza sia ridotta.
Gli auguro il meglio, se lo merita
Paradossalmente proprio la grande offerta di autori nel mercato genera situazioni di sfruttamento.
L'editore ti tratta "di merda" facendoti capire che se vuole ti cambia con altri in 10 secondi.
E abbassare sempre la testa finisce per creare in loro la certezza di poter agire in quel modo restando "impuniti".
Solo quando la cosa assume notorietà i rischi aumentano, anche quelli di boicottaggio, e l'editore è costretto a più miti consigli.
Quando si renderanno conto questi Editor che senza mangaka non avranno alcun lavoro?
Rispettare la consegna ...
Tutto per soddisfare i loro fan così da accrescere anche la propria notorietà ...
Contento che abbia scelto il licenziamento ad altro é un bravo artista.
Quando i mangaka assumeranno sempre più autogestione.
Detto che gli editor comunque di norma non fanno che da tramite, cioè rappresentano il volere dell'editore (poi come in tutte le cose ci saranno persone migliori e peggiori).
Eppure l'editor è una figura molto importante, in giappone o comunque dove c'è una serialità stretta, serve a mantenere le scadenze, che magari noi vediamo sorridendo, o addirittura dispiacendoci dei ritmi lavorativi dei mangaka, ma di cui alla fine godiamo i frutti.
Oltre alla capacità di far crescere gli autori giovani guidandoli in un mondo tutt'altro che gentile, capace di affossarti da un mese all'altro solo per i sondaggi di gradimento.
Stra-quoto. Tanta gente di talento viene pressata e convinta di essere facilmente sostituibile, per poi essere sfruttata fino allo sfinimento.
L'aver esposto questa storia su twitter poi gli ha dato ancor più notorietà, anche al di fuori della sua nicchia. Spero che lo aiuti.
Quoto, ha davvero un bellissimo tratto!
Essendo un sito di hentai (prima pirata, ora legali), direi che è azzeccato XD
sopra la media si, ma deve migliorare il plot.
Guarda me ne intendo poco di questo argomento u.u intendi la trama? Non ho ancora letto niente di suo perché l'ho conosciuto grazie a questo articolo ma mi sono sentita di supportarlo perché è proprio una brutta storia... con i disegni mi ha convinta però! Se conosci già qualcosa di suo e hai da consigliare, dimmi pure u.u
che bella cosa che hai fatto!! linkagli la news ahah magari risponde
Ecco una cosa a cui VERAMENTE serve il Web: l'autoproduzione. Il supporto cartaceo è importante- come dicevo - ma una via di sicuro interesse per i mangaka è l'autoproduzione ( o tramite crowfunding) delle proprie oper. Non facile, non per tutti ma considerando come qualche casa editrice li tratta.
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