Sui social sono spesso protagonisti: go-kart rossi guidati da persone che indossano costumi ispirati ai personaggi di Super Mario. Non è difficile incontrarli per le strade di Tokyo (è capitato anche a noi nell'ultimo viaggio estivo di Animeclick). Ma prossimamente potrebbe cambiare tutto: la Nintendo infatti ha vinto la battaglia legale intentata contro la ditta che forniva questo servizio.
Al colosso dei videogiochi infatti non è andato giù che la società di karting si chiamasse MariCar, proprio come il suo popolare gioco di corse "Mario Kart" e che permettesse ai guidatori di vestirsi come i suoi personaggi (da Mario a Yoshi alla Principessa Peach ad altri personaggi famosi della Nintendo); inoltre la ditta usava foto e video del gioco nei suoi materiali pubblicitari, tutto ovviamente senza aver chiesto il permesso nè quindi pagato i diritti.
La sentenza emessa vieta quindi di fatto al servizio di go-kart MariCar di prestare i costumi di Mario e altri personaggi ai suoi clienti; dovrà anche cambiare nome e pagare una multa (di cui però ancora non si conosce l'importo).
La Nintendo, a seguito della sentenza, ha dichiarato: "Continueremo a prendere le misure necessarie contro i danni causati al nostro marchio e alle nostre proprietà intellettuali visto che abbiamo impiegato anni a costruirle".
L'operatore di go-kart (che ha già cambiato il suo nome ufficiale da MariCar a Mari Mobility) ha dichiarato che esaminerà la sentenza prima di decidere come comportarsi in futuro. Per ora si difendono sul loro sito web dicendo che il loro servizio "non è in alcun modo uguale" a Mario Kart della Nintendo visto che i clienti non gareggiano fra di loro, né si lanciano bucce di banana o gusci di tartaruga come avviene invece nel frenetico gioco.
Fonte consultata:
JapanToday
Al colosso dei videogiochi infatti non è andato giù che la società di karting si chiamasse MariCar, proprio come il suo popolare gioco di corse "Mario Kart" e che permettesse ai guidatori di vestirsi come i suoi personaggi (da Mario a Yoshi alla Principessa Peach ad altri personaggi famosi della Nintendo); inoltre la ditta usava foto e video del gioco nei suoi materiali pubblicitari, tutto ovviamente senza aver chiesto il permesso nè quindi pagato i diritti.
La sentenza emessa vieta quindi di fatto al servizio di go-kart MariCar di prestare i costumi di Mario e altri personaggi ai suoi clienti; dovrà anche cambiare nome e pagare una multa (di cui però ancora non si conosce l'importo).
La Nintendo, a seguito della sentenza, ha dichiarato: "Continueremo a prendere le misure necessarie contro i danni causati al nostro marchio e alle nostre proprietà intellettuali visto che abbiamo impiegato anni a costruirle".
L'operatore di go-kart (che ha già cambiato il suo nome ufficiale da MariCar a Mari Mobility) ha dichiarato che esaminerà la sentenza prima di decidere come comportarsi in futuro. Per ora si difendono sul loro sito web dicendo che il loro servizio "non è in alcun modo uguale" a Mario Kart della Nintendo visto che i clienti non gareggiano fra di loro, né si lanciano bucce di banana o gusci di tartaruga come avviene invece nel frenetico gioco.
Fonte consultata:
JapanToday
Dai ma se fai guidare go-kart a gente vestita da Mario, Yoshi, Toad come fai a non associarli al gioco, ci manca solo la scritta Nintendo sulla fiancata un altro po'...
Ah ok, allora va bene!
Cmq visti più volte ed erano una figata...ormai facevano parte della pazzia di Tokyo per me
Magari un giorno riusciranno a raggiungere un accordo con la Nintendo, chissà. O magari ora si vestiranno dai personaggi di Wacky Races?
Per quanto riguarda la ditta di Go Kart, non trovo niente di male nel far gareggiare la gente con costumi presi da Mario Kart o altre licenze, non credo si possa impedire. Quello che non devono fare è usare immagini e video di gioco.
Credo che pagare i diritti alla Nintendo per usare i suoi personaggi (così famosi oltretutto) costi davvero molto. Poi i giapponesi sulla questione dei diritti d'autore sono fiscalissimi. Non so come finirà
Non è una novità, lo so bene, ma un accordo avrebbero potuto trovarlo, era una bella iniziativa (seppur non supervisionata dalla Nintendo).
In Italia ti arrestano, se poi lo fai vestito da pupazzo ti internano.
Invece in Giappone è permesso. Paese che vai... Anzi, solo dopo alcuni incidenti hanno obbligato le ditte a stare più attenti alla sicurezza, con cinture, caschi e quant'altro...
Io li trovavo divertenti da vedere ma non ci sarei mai salita sopra: ok che il traffico è molto disciplinato ma Tokyo resta sempre una metropoli O_o
La ditta MariCar ci lucrava sopra ed ha fatto i big money sfruttando l'immagine di Nintendo. Non credo sia la stessa cosa di un cosplay singolo.
Ma io mi incazzerei seriamente se tu lucrassi su delle mie idee e sui miei prodotti in cui ho investito tanto!
E non dite che i giapponesi sono fiscali su queste cose perché un'attività del genere andrebbe chiusa prima dell'apertura
Bè tu pensa come sarà incacchiato Shigery Miyamoto che di Mario e Donkey Kong (che ha creato ) non ha mai visto un cent ( la proprietà è della Nintendo )
Infatti mi sorprende il mancato obbligo del casco, dovrebbero essere equiparati quantomeno ai quad che appunto lo richiedono, non avendo cinture di sicurezza.
Così come mi sorprende una normativa che avesse una tale falla nelle regole (permettesse cioè la circolazione senza cinture o casco), soprattutto dai puntigliosi nipponici.
La Nintendo è oltremodo, come sempre, ridicola.
Perché indubbiamente una società di go-kart che fa indossare alla gente costumi che ha pagato, e che quindi ne può disporre liberamente, può ledere all'immagine della casa videoludica più meme di sempre.
CISTOCREDENDO.JPG
D'accordo sul fatto che usasse illecitamente materiale e pubblicità Nintendo per pubblicizzare i propri prodotti. Ma qui sarebbero da visionare suddette pubblicità della MariCar; perché se le loro pubblicità sono gameplay di mario Kart è oltremodo vergognosa la manovra legale di Nintendo. Ma sinceramente me lo aspetterei se le cose stessero così. La grande N ha sempre avuto questo deficit d'ignoranza riguardo al fair use.
In realtà da quel che so il Giappone non ha regole sul fair use, almeno non come lo intendiamo noi. Il che è scioccante.
Esattamente. Facevano più publicità loro alla Nintendo che tutte le sue campagnie. Dovevano andare ad un accordo. Altro che storie.
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