Che cosa è successo al portale di streaming gratuito VVVVID.it? Quella realtà web diventata famosa tra gli appassionati di animazione giapponese principalmente perchè, in collaborazione con Dynit, vi erano disponibili tante serie e film anime, con i primi simulcast in giapponese sottotitolato in italiano. Serie come Made in AbyssThe Promised Neverland, Tokyo GhoulOne-Punch Man, My Hero Academia, insomma i titoli più gettonati di ogni stagione potevano essere fruite in simulcast legalmente proprio su VVVVID. Il sogno di tanti fan che avevano visto l'animazione sparire quasi totalmente dalla tv per tanti anni (con poche eccezioni come la Mtv Night e il tentativo di Rai4) e la cui fame di anime veniva soddisfatta solo grazie al sottobosco dei fansub.
 
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La piattaforma, pur avendo numerosi e noti problemi, ebbe davvero tanti momenti importanti come quando, nell'aprile del 2017,  con la prima la puntata della seconda stagione de L'attacco dei Giganti raggiunse quota 100.000 visualizzazioni  a soli quattro giorni dall'uscita.

 


Il servizio, realizzato dalla startup romana Mperience, con a capo in qualità di CEO Paolo Baronci, è stato per buona parte gratuito e veniva finanziato con i soldi ricavati dalle inserzioni pubblicitarie e da un'opzione a pagamento per rimuovere la pubblicità. La piattaforma, disponibile esclusivamente nel territorio italiano, era accessibile tramite il sito web o l'applicazione ufficiale per iOS e Android.

Nato ad aprile 2014, questo servizio, ben prima dello sbarco in Italia di Netflix e Crunchyroll, puntava  a distinguersi dai competitor per due elementi: era interattivo, nel senso che era in grado di adattarsi ai gusti specifici dell’utente, ed era in grado di fornire intrattenimento a 360 gradi, long-form e short-form, dai film ai video, dai cartoon alla musica.

Era, perchè ora non lo è più. Dopo un mese e più in cui il sito risultava in manutenzione, non dando più la possibilità di poter fruire dei contenuti rimasti (molti serie ormai non facevano più parte del catalogo da tempo),  il 25 giugno il dominio è scaduto. Questo significava che se entro 30 giorni il proprietario non lo rinnovava, il sito sarebbe stato definitivamente cancellato. Il tutto senza nessuna comunicazione
Nel frattempo abbiamo cercato di contattare qualcuno attraverso la mail ma non abbiamo avuto mai risposta. Abbiamo comunque sempre monitorato il tutto, scoprendo che l'11 luglio il dominio è stato rinnovato per un altro anno da Mperience srl. 
 
Che vuol dire? Tutto o niente. Resta il fatto che questa realtà, che per molti è stata il primo approccio con il mondo anime, non ha ancora il suo certificato di morte.
Se qualcuno di loro vorrà venire qui per dire la sua, noi saremo aperti come sempre. Come lo siamo stati dall'inizio, nella comune battaglia per la diffusione di una comune passione

Ricordiamo che grazie ad una collaborazione nata da un incontro avvenuto nel corso di Lucca Comics & Games 2014 abbiamo inserito sulle schede di AnimeClick.it  i link diretti allo streaming di tutti gli anime proposti dalla piattaforma VVVVID e quest'ultima inserì all'interno delle pagine dei propri anime la valutazione media di AnimeClick basata sulle recensioni scritte dagli utenti! Non solo, in ogni pagina era presente un link di approfondimento collegato direttamente alle nostre schede.

Il primo panel di AnimeClick con Paolo Baronci di VVVVID al Cartoomics di Milano il 13 marzo 2015. Si parlava del presente dell'animazione in Italia.



Il 21 luglio abbiamo poi partecipato alla prime (e unica)  edizione dei VVVVID Anime Awards a Cinecittà World, come già segnalato in precedenza eravamo presenti pure noi di AnimeClick.it sia come partner della manifestazione che per poter dare a Kiseiju, l' ospite indesiderato il premio speciale AnimeClick.it per aver vinto i NekoAwards 2015.


Il racconto dell'esperienza VVVVID da parte di Italo Scanniello di AnimeTeaTime.




Non solo. Abbiamo promosso panel, live e incontri fatti per promuovere questa realtà, come le altre che poi hanno portato legalmente anime in Italia, l'ingresso delle quali forse, essendo più grandi e internazionali, hanno sicuramente reso meno appetibile questa piccola realtà italiana che, nella nostra nicchia, ha fatto comunque la storia. Dispiace quindi si chiuda tutto in questo modo, nel silenzio totale. Da parte poi di una realtà che ha sempre detto di credere e fondarsi sulla sua community e in quella anime in generale. 

E voi che ne pensate?