Il mese scorso Rakuma, app mercatino di Rakuten, ha condotto un sondaggio tra 1.230 delle sue utenti con età compresa dai 15 ai 18 anni. Dai risultati si è evidenziato che più del 83,5% delle ragazze si autodefinisce otaku.
Cos'altro è uscito fuori dal sondaggio?
La maggior parte ha un'idea positiva dell'essere otaku. Il 13,5% crede che siano un esempio da seguire; il 67,9% che sia una cosa positiva che gli otaku abbiano qualcosa da amare e di cui essere così appassionati; il 14,6% non ha una considerazione così malvagia degli otaku; il 3,2% pensa che gli otaku siano una minoranza per via dei loro gusti particolari e solo lo 0,8% ritiene che siano persone da disprezzare.
Delle 1.028 ragazze che si sono definite otaku, solo il 13,9% si riconosce specificatamente come una fan di soli anime o seiyuu. Ben il 74,1% sono fan di idol e musicisti, di cui la maggioranza segue in particolar modo la Johnny & Associates (Arashi, KAT-TUN, ecc.) e il K-Pop. Al secondo posto c'è appunto la fetta di fan di anime e seiyuu. Seguono i giochi su console o per smartphone (2,3%), moda, youtubers e cantanti (circa l'1%). Il 6% ha risposto "altro".
La cosa più importante che risalta da questo sondaggio è che questa generazione di giovani abbia un'impressione più positiva della parola otaku, più internazionale; un po' come sta avvenendo nel mondo occidentale con la parola "geek". E va bene essere un otaku se ciò significa avere qualcosa su cui "nerdizzare".
Fonte consultata:
Anime News Network
Cos'altro è uscito fuori dal sondaggio?
La maggior parte ha un'idea positiva dell'essere otaku. Il 13,5% crede che siano un esempio da seguire; il 67,9% che sia una cosa positiva che gli otaku abbiano qualcosa da amare e di cui essere così appassionati; il 14,6% non ha una considerazione così malvagia degli otaku; il 3,2% pensa che gli otaku siano una minoranza per via dei loro gusti particolari e solo lo 0,8% ritiene che siano persone da disprezzare.
Delle 1.028 ragazze che si sono definite otaku, solo il 13,9% si riconosce specificatamente come una fan di soli anime o seiyuu. Ben il 74,1% sono fan di idol e musicisti, di cui la maggioranza segue in particolar modo la Johnny & Associates (Arashi, KAT-TUN, ecc.) e il K-Pop. Al secondo posto c'è appunto la fetta di fan di anime e seiyuu. Seguono i giochi su console o per smartphone (2,3%), moda, youtubers e cantanti (circa l'1%). Il 6% ha risposto "altro".
La cosa più importante che risalta da questo sondaggio è che questa generazione di giovani abbia un'impressione più positiva della parola otaku, più internazionale; un po' come sta avvenendo nel mondo occidentale con la parola "geek". E va bene essere un otaku se ciò significa avere qualcosa su cui "nerdizzare".
Fonte consultata:
Anime News Network
P.S ecco, tipo la tipa/protagonista dell'anime di cui non ricordo il nome in copertina XD, lei sì che ha un interesse specifico (fujoshi di tutto il mondo, vi sostengo con tutto il cuore o' Voi che sostenete pseudo-relazioni <3).
Giustissimo??, io detesto la gente che si ci chiama per sentirsi fighi
Tutto è etichetta
Anche "essere appassionati di anime e manga"
no l'articolo lo ha detto Rakuma è un app mercatino (dove puoi vendere o comprare cose mi verrebbe da pensare simile a subito.it) di Rakuten che è una famosa azienda di prodotti elettronici non è quindi legata ad anime e manga però se mi chiedi perché abbiano condotto questa ricerca non ti so proprio rispondere
è un po' come dire "non mangio carne perché non mi piace (o non riesco a digerirla) ma non sono vegetariano", ma la definizione di vegetariano è quella di limitazione o esclusione di parte o del totale delle carni; otaku indica sia specificatamente gli appassionati di anime e manga, sia le persone appassionate, in generale, di quello che proviene dal Giappone.
??? Otaku nasce come termine alla fine degli anni '80 per un fatto di cronaca!
Correzione
Non è proprio come ho scritto sopra, comunque nei siti giapponesi si trova l'origine del nome.
I media italiani già vent'anni fa si occupavano degli otaku... Ecco un articolo del quotidiano La Repubblica del 3 marzo 1999.
Lo posto in un altro commento tra poco.
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/03/03/gli-otaku-una-generazione-di-maniaci.html
Riporto questo vecchio articolo
soltanto come curiosità,
vent'anni fa così i media
nostrani scrivevano degli otaku.
Sui i siti della cultura giapponese
si trovano articoli di tutt'altra
qualità sugli otaku.
Quell'articolo è infatti decisamente datato ma rappresenta appieno quella che all'epoca era l'idea più diffusa in Italia sull'argomento, un'idea molto generica e confusa, residuo ancora combattivo di vent'anni di mal celata accettazione dell'invasione anime e manga nel nostro paese. È palese come viene confusa la figura dell'otaku con quella dell'hikikomori, ma forse all'epoca questi ultimi non erano ancora stati etichettati come specie a se stante... Un'argomento comunque troppo complesso e variegato da poter essere liquidato solo con poche parole e fortunatamente, come hai detto, oggigiorno ci sono siti specializzati e molto altro.
Sì, e ti spiego anche come fare:
Bussano alla tua porta. Apri.
- Buongiorno signore, posso rubarle cinque minuti del suo tempo per un sondaggio sul mondo otaku?
- No.
?
Non mi definisco nulla... Semplicemente appassionato di fumetti e cartoni animati.
L'etichetta non è per forza di cose negativa. Lo è quando denigrante (otaku agli inizi), quando generalizzante (otaku adesso). O comunque usata senza cognizione di causa, per puro pregiudizio.
Il termine è degli anni '70, non ha valore dispregiativo. Sul seguente uso dispregiativo ci son tante piccole che potrei segnalarti, ma di fatto è stato il caso del serial killer otaku (anni '90) che fece scalpore a suo tempo a far nascere il fenomeno repressivo contro il mondo "Akihabariano".
Anche a 8 anni, quando lo avrei potuto legger quest'articolo su carta, ti avrei detto che spara minchiate, è piuttosto palese. Mi chiedo come mai rispunti sempre però...
hehe...stavo appunto per dire che ormai in tutto il mondo, (almeno in Italia di sicuro) il termine Otaku ha perso il significato originale... che era per lo piu dispregiativo. se lo perdesse anche in giappone sarebbe il colmo! ma pare che la tendenza sia verso un senso "scherzoso" e quasi piacevole del termine :O : ahah
In Occidente mi sembra che Geek racchiuda in sè anche gli appassionati di anime e manga, in giappone si può essere otaku della qualunque, anche degli insetti o i tappi di bottiglia
Otaku è la parola giapponese per geek. In occidente si intende il geek verso il giappone
:) Ho passato gli "ultimi" cinquant'anni dei sessanta ad essere "otaku" di qualcosa e ne sono orgoglioso, anche se spesso ne ho pagato scotto con derisione, isolamento e incomprensione. Cosa ne ho guadagnato? La possibilità di ridere delle corbellerie che sento provenire da tanti "tuttologi".
ma sai, kawaii nasce da un concetto in ogni caso apprezzativo e delicato, otaku è come dire che una sorta di status offensivo si sia trasformato in un "trend"...
ma ormai è una moda sdoganata. la realtà è che ce ne sarebbero da dire di cose. la conoscenza massiva di questo mondo che prima era una nicchia per veri appassionati ha avuto i suoi risvolti pro e contro, chiaramente. ma è un discorso davvero lungo...
Concordo. Dopo aver finito su AC sono finito a leggere l'assurdissima reazione di certi.............fan, a personaggio di Batgirl nella serie che vogliono lanciare in Autunno. Una follia. C'è un lato oscuro terribile.
E come ha dimostrato l'utente non registrato qui sopra, c'erano già gli articoli spazzatura...
Asp, non fraintendiamo: Otaku non vuol dire esperto ma fan monotematico di qualcosa, io potrei benissimo essere fan dei pokemon, collezionare tutto il collezionabile ma essere completamente disinteressato e ignorante sulla nintendo(o il mondo dei videogiochi in generale).
Non sono d'accordo. Otaku potrebbe essere inteso come maniaco ossessivo di un qualcosa specifico e non ha nulla a che vedere con Fan. La differenza è nella forma e sostanza. Semplificando si può dire che la differenza è nella forma patologica. Che oggi si sia "addolcita" la percezione in Giappone del'otaku non significa che non ci siano fondamentali differenze tra fan, geek e nerd. A differenza dei fan le altre tre sono delle vere e proprie patologie con peso sociale elevato. Che poi, per poca informazione, nella maggior parte della gente si sia arrivati a pensare che sia di poco conto è pratica di questi tempi.
e di che ti meravigli... e c'è pure gente che se la piglia se legge ste cose .... che non sono altro che la verità. Non lo chiamerei lato oscuro, solo stupido fanatismo. E io sono un fanatico genuino di tanti titoli o serie, ma a tutto c'e un limite...ribadisco, la petizione per rifare lultima stagione di GOT l'ho trovata una cosa demenziale
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.