Spulciando tra saggi, interviste e articoli, sempre in cerca del nuovo approfondimento da scrivere, diventa abbastanza comune imbattersi in numerosi aneddoti dietro le quinte su questo o quell'anime, personaggio o studio di produzione. Piccole curiosità, non tali da realizzarne articoli dedicati, ma abbastanza interessanti da volerli diffondere agli interessati.
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
Sazae-san, la serie animata che da anni domina le classifiche degli anime più visti sulle TV giapponesi, ha raggiunto questo mese la notevole cifra di 2500 episodi da quasi mezz'ora (a volte invece considerati 7500 mini-episodi da poco meno di 10 minuti l'uno trasmessi tre alla volta).
Iniziata quasi mezzo secolo fa nell'ottobre 1969, la serie non ha mai avuto lunghe pause di trasmissione ed ha accompagnato la crescita di intere generazioni di giapponesi. Nel 2013 la serie è entrata nel Guinnes dei primati come serie animata più lunga mai realizzata.
Fonte consultata:
Elenco episodi Sazae-san (cal.syoboi.jp)
Verso la fine degli anni '50 Osamu Tezuka, Shotaro Ishinomori e Leiji Matsumoto trovarono un rigattiere in possesso di molti film Disney, da cui comprarono diverso materiale. Dal momento che si trattava di un mercante in nero, un detective in carica negli affari esteri interrogò i tre mangaka per sapere le motivazioni dietro l'acquisto. C'era infatti all'epoca chi rivendeva tali film per scopi commerciali e la stessa RKO si era lamentata della cosa. Dopo aver spiegato che l'acquisto era stato fatto per ottenere materiale per ricerche personali i tre non ebbero più problemi e anzi lo stesso detective disse loro che non ci sarebbero stati problemi nel caso l'avessero rifatto in futuro (purchè sempre per ricerche personali).
Fonte consultata:
Intervista a Leiji Matsumoto (Anime Interview - The First Five Years of ANIMERICA, ANIME & MANGA MONTHLY (1992-97))
L'Italia ha in passato subito una vera e propria invasione di prodotti animati giapponesi, specialmente per quanto riguarda il genere robotico. Una buona parte dei robotici anni '70 sono infatti arrivati da noi, ma lo stesso non si può dire per i prodotti successivi. Tutti i mecha di Ryosuke Takahashi, le opere di Yoshiyuki Tomino successive al primo Gundam e altri titoli anni '80 sono rimasti da noi inediti per lungo tempo (e molti lo sono tuttora). Salvo qualche rara eccezione (come Patlabor), il pubblico italiano è praticamente passato da Gundam a Evangelion, ignorando quasi completamente tutti i robotici intermedi. Tra i motivi sembra esserci la notevole sfiducia che Sunrise, lo studio di produzione di quasi tutti i mecha dell'epoca, aveva nei confronti delle aziende italiane:
Un altro fatto ci scoraggia molto quando pensiamo di collaborare con l'Occidente è che da voi è molto in voga la pirateria o l'uso di censure televisive ingiustificate... Non ricordo di aver mai accordato a nessuna TV italiana di trasmettere Gundam o Zambot, nè d'aver mai autorizzato prima d'oggi riviste del proprio paese a pubblicare foto, articoli, datari o addirittura anime-comics di Gundam! Finchè continueranno a esistere imprese che si comportano tanto spregiudicatamente non è difficile capire perchè noi non intendiamo avventurarci in un mondo popolato da gente simile...
Fonte consultata:
Intervista a Masuo Ueda, presidente Sunrise (Mangazine n°18, Granata Press)
Nota all'estero principalmente per l'attentato al gas sarin effettuato alla metropolitana di Tokyo nel 1995, l'Aum Shinrikyo fu una famosa e chiacchierata setta religiosa giapponese legata a doppio filo al mondo dell'animazione e del fumetto giapponese. Spesso associata alla sottocultura otaku e nota per aver realizzato spot animati per diffondere il proprio credo (in un caso anche vestendo uniformi simili a quelle de La corazzata spaziale Yamato), l'Aum possedeva una visione particolare nei confronti di mangaka e animatori.
Opere come Akira di Katsuhiro Otomo, Conan e Nausicaa di Hayao Miyazaki o Genma taisen erano infatti considerate alla stregua delle antiche profezie, e mostravano un mondo sull'orlo della distruzione o direttamente post-apocalittico in cui un gruppo di valorosi, magari anche dotati di superpoteri, si ergeva a salvezza del mondo e della razza umana (visione in cui i fedeli dell'Aum si identificavano facilmente).
In una società corrotta e condizionata dai media, dal governo e dalle ingerenze americane e straniere, agli occhi dei membri dell'Aum gli autori di manga e anime post-apocalittici erano tenuti in gran considerazione come veri e propri profeti che stavano mostrando all'umanità il crudele futuro che li attendeva, e non come semplici narratori di un'opera di finzione.
Fonte consultata:
Aum shinrikyo and a Panic About Manga and Anime di Richard A. Gardner (gwern.net)
Tra i film più apprezzati di questi anni vi è l'ultima fatica della P.A. Works, Maquia. Al di là del suo valore intrinseco, si tratta di un'opera profondamente importante per il studio, rappresentando l'occasione per addestrare una nuova generazione di animatori che, si spera, possa guidare lo studio negli anni a venire. Fondamentale in questo processo è stato Toshiyuki Inoue, leggendario animatore definito da Mamoru Oshii l'animatore perfetto. Per questo film Inoue ha superato persino la sua fama, realizzando 120 cut di animazioni chiave perfette e già rifinite, 180 cut di normali animazioni chiave e 100 layout. Un totale di 400 cut tra genga e layout che ha lasciato tutti senza parole, sia per la quantità che per la qualità del lavoro. A occuparsi delle rifiniture delle animazioni chiave realizzate da Inoue (il cosiddetto clean-up) sono stati incaricati proprio i nuovi animatori da addestrare, che hanno così potuto studiare e lavorare su sequenze animate di altissima qualità realizzate da uno dei più grandi animatori sulla piazza.
Fonte consultata:
Maquia: When P.A. Works Blooms - Effectively Raising a New Generation of Animators (blog.sakugabooru.com)
In questa rubrica andremo quindi a raccogliere alcuni di questi aneddoti e curiosità.
2500 episodi per Sazae-san
Sazae-san, la serie animata che da anni domina le classifiche degli anime più visti sulle TV giapponesi, ha raggiunto questo mese la notevole cifra di 2500 episodi da quasi mezz'ora (a volte invece considerati 7500 mini-episodi da poco meno di 10 minuti l'uno trasmessi tre alla volta).
Iniziata quasi mezzo secolo fa nell'ottobre 1969, la serie non ha mai avuto lunghe pause di trasmissione ed ha accompagnato la crescita di intere generazioni di giapponesi. Nel 2013 la serie è entrata nel Guinnes dei primati come serie animata più lunga mai realizzata.
Fonte consultata:
Elenco episodi Sazae-san (cal.syoboi.jp)
Il dio, il re ed il pirata al mercato nero
Verso la fine degli anni '50 Osamu Tezuka, Shotaro Ishinomori e Leiji Matsumoto trovarono un rigattiere in possesso di molti film Disney, da cui comprarono diverso materiale. Dal momento che si trattava di un mercante in nero, un detective in carica negli affari esteri interrogò i tre mangaka per sapere le motivazioni dietro l'acquisto. C'era infatti all'epoca chi rivendeva tali film per scopi commerciali e la stessa RKO si era lamentata della cosa. Dopo aver spiegato che l'acquisto era stato fatto per ottenere materiale per ricerche personali i tre non ebbero più problemi e anzi lo stesso detective disse loro che non ci sarebbero stati problemi nel caso l'avessero rifatto in futuro (purchè sempre per ricerche personali).
Fonte consultata:
Intervista a Leiji Matsumoto (Anime Interview - The First Five Years of ANIMERICA, ANIME & MANGA MONTHLY (1992-97))
L'embargo Sunrise
L'Italia ha in passato subito una vera e propria invasione di prodotti animati giapponesi, specialmente per quanto riguarda il genere robotico. Una buona parte dei robotici anni '70 sono infatti arrivati da noi, ma lo stesso non si può dire per i prodotti successivi. Tutti i mecha di Ryosuke Takahashi, le opere di Yoshiyuki Tomino successive al primo Gundam e altri titoli anni '80 sono rimasti da noi inediti per lungo tempo (e molti lo sono tuttora). Salvo qualche rara eccezione (come Patlabor), il pubblico italiano è praticamente passato da Gundam a Evangelion, ignorando quasi completamente tutti i robotici intermedi. Tra i motivi sembra esserci la notevole sfiducia che Sunrise, lo studio di produzione di quasi tutti i mecha dell'epoca, aveva nei confronti delle aziende italiane:
Un altro fatto ci scoraggia molto quando pensiamo di collaborare con l'Occidente è che da voi è molto in voga la pirateria o l'uso di censure televisive ingiustificate... Non ricordo di aver mai accordato a nessuna TV italiana di trasmettere Gundam o Zambot, nè d'aver mai autorizzato prima d'oggi riviste del proprio paese a pubblicare foto, articoli, datari o addirittura anime-comics di Gundam! Finchè continueranno a esistere imprese che si comportano tanto spregiudicatamente non è difficile capire perchè noi non intendiamo avventurarci in un mondo popolato da gente simile...
Fonte consultata:
Intervista a Masuo Ueda, presidente Sunrise (Mangazine n°18, Granata Press)
Miyazaki e Otomo, profeti dell'Apocalisse
Nota all'estero principalmente per l'attentato al gas sarin effettuato alla metropolitana di Tokyo nel 1995, l'Aum Shinrikyo fu una famosa e chiacchierata setta religiosa giapponese legata a doppio filo al mondo dell'animazione e del fumetto giapponese. Spesso associata alla sottocultura otaku e nota per aver realizzato spot animati per diffondere il proprio credo (in un caso anche vestendo uniformi simili a quelle de La corazzata spaziale Yamato), l'Aum possedeva una visione particolare nei confronti di mangaka e animatori.
Opere come Akira di Katsuhiro Otomo, Conan e Nausicaa di Hayao Miyazaki o Genma taisen erano infatti considerate alla stregua delle antiche profezie, e mostravano un mondo sull'orlo della distruzione o direttamente post-apocalittico in cui un gruppo di valorosi, magari anche dotati di superpoteri, si ergeva a salvezza del mondo e della razza umana (visione in cui i fedeli dell'Aum si identificavano facilmente).
In una società corrotta e condizionata dai media, dal governo e dalle ingerenze americane e straniere, agli occhi dei membri dell'Aum gli autori di manga e anime post-apocalittici erano tenuti in gran considerazione come veri e propri profeti che stavano mostrando all'umanità il crudele futuro che li attendeva, e non come semplici narratori di un'opera di finzione.
Fonte consultata:
Aum shinrikyo and a Panic About Manga and Anime di Richard A. Gardner (gwern.net)
Maquia: dall'animatore perfetto alla nuova generazione
Tra i film più apprezzati di questi anni vi è l'ultima fatica della P.A. Works, Maquia. Al di là del suo valore intrinseco, si tratta di un'opera profondamente importante per il studio, rappresentando l'occasione per addestrare una nuova generazione di animatori che, si spera, possa guidare lo studio negli anni a venire. Fondamentale in questo processo è stato Toshiyuki Inoue, leggendario animatore definito da Mamoru Oshii l'animatore perfetto. Per questo film Inoue ha superato persino la sua fama, realizzando 120 cut di animazioni chiave perfette e già rifinite, 180 cut di normali animazioni chiave e 100 layout. Un totale di 400 cut tra genga e layout che ha lasciato tutti senza parole, sia per la quantità che per la qualità del lavoro. A occuparsi delle rifiniture delle animazioni chiave realizzate da Inoue (il cosiddetto clean-up) sono stati incaricati proprio i nuovi animatori da addestrare, che hanno così potuto studiare e lavorare su sequenze animate di altissima qualità realizzate da uno dei più grandi animatori sulla piazza.
Fonte consultata:
Maquia: When P.A. Works Blooms - Effectively Raising a New Generation of Animators (blog.sakugabooru.com)
Però Kenshiro perché non è citato?
E' una sciocchezza : se fosse come dice l'articolo, avremmo dovuto smettere di vedere serie come Trider , Daitarn, o qualsivoglia serie Sunrise .
Il motivo è uno più semplice : a dominare i palinsesti era Mediaset, che non comprava robotici perché considerati violenti e inadatti alle sue reti.
Tolta lei, non rimaneva nessun altro capace di pagare le spese di diritti e doppiaggio, e infatti Godmars, Robotech , Combattler , Bismark e TF Masterforce sono arrivati negli anni 80 per Mediaset ( che li scaricò su italia 7) .
E Laserion e Arbegas per la Mondo dove li mettiamo ?
Quando poi sono arrivate le aziende home video, ecco che sono arrivati Giant Robot, Patlabor, Dangaio , Ladius , l'OAV di Dancouga, Leda , Oni carne e acciaio , K.O Century Beast , Macross II
Insomma, i tra Gundam ed Eva c'è stata un pò di roba.
Gundam i sparì per lungo tempo dai nostri palinsesti perché Sunrise voleva un botto di soldi in diritti e voleva che si comprassero tutte le serie uscite ( quando lo comprò la VID era stato un flop in jap e lo pagarono una miseria, ma quando i diritti scaddero, Gundam era esploso come successo in jap e i diritti vennero riconteggiati )
Ci provò la Hobby e Work a fine anni 90 a prenderselo , ma poi rinunciò.
Poi nei primi anni 00, Sunrise cominciò ad abbassare le pretese, che si azzerarono dopo il flop a livello planetario del lancio di Gundam in Occidente ( tra cui l'Italia )
Sam Hitogami sempre un passo avanti a tutti
Prendevano diverse cose come fossero la Bibbia a seconda di come gli girava.
Asahara si ispirò ad un discorso del Dalai Lama per progettare e mettere in atto gli attacchi terroristici del '95.
Roba da mal di testa.
Evidentemente le serie giappe come Sazaesan, Pokemon e Doraemon non sono degne di tale titolo
Io sono felice che almeno una casa di produzione abbia idea di ciò che accade ai loro prodotti in Italia.
Se a qualcuno interessasse approfondire c'è l'ottimo saggio/raccolta di interviste "Underworld" di Haruki Murakami.
Lo sanno anche le altre.
Solo che a quelle non gli frega nulla , basta che paghi ( a dirla tutta frega poco anche a Sunrise, che fece stra-censurare City Hunter in Francia. L'unico titolo con cui facevano i preziosi era Gundam )
La Vid i diritti il pagò eccome ( fu lei a importare pure Daitarn )
Non so se poi chi prese i soldi li fece arrivare a Sunrise ....
Ma quindi anche l'anime comics di Gundam 0083 non era a posto coi diritti? Incredibile..
.
No, si riferisce agli anime comics di F91 che furono pubblicati da un altro editore senza pagare i diritti .
Questo editorie pubblicò anche gli anime comics di Lupin e Nadia, e vari anime in vhs , sempre senza pagare i diritti ( tra cui il terzo film di Saint Seiya con Torrisi ce faceva Pegasus ).
Fu anche il primo editore a pubblicare i manga di Bee Free e City Hunter , sempre pirati ( e durati pochi numeri perché denunciati ai giappi dagli editori rivali ) .
Pubblicò anche un episodio di Saint Seiya manga mooolto prima della prima edizione Granata .
Non pago delle mille denunce , annunciò che avrebbe pubblicato in vhs il film di Z Gundam, che ovviamente non uscì mai .
Chissà perché ?
La Sunrise se la legò al dito , e quando poco dopo fece uscire l'anime di G Gundam , mostrò il Gundam Italiano ( il più scarso di tutta la serie ) pilotato da un capomafia.
Insomma, cose belle.
Ora...non so se questa dichiarazione è roba vecchia o recente, ma se il caso è il secondo io in quelle parole ci vedo un mare di arroganza, incoerenza e ipocrisia!
Mi spiego meglio...se tu vai in un Paese e ti ritrovi ad avere a che fare con imprese che ti fanno qualche torto o ci marciano sulle tue opere e sei la Sunrise che sta dietro a opere dal calibro enorme conosciute a livello globale anche da chi non le ha mai effettivamente lette o guardate penso che tu abbia le risorse per cercare imprese affidabili e serie in ciò che fanno senza fermarti a fare di tutta l'erba un fascio, sei in un Paese abitato da diversi milioni di abitanti non sei in una cittadina di qualche migliaia di abitanti, penso che forse le possibilità ci siano ma sta a te cercarle senza fermarti davanti alle prime difficoltà...inoltre, se tutto ciò è accaduto anni fa non è detto che la situazione sia rimasta invariata, contando soprattutto il fatto che, forse, rispetto a decine di anni fa, il mondo anime e manga è più famoso anche tra chi non vi è immerso!
Inoltre, il fatto che la Sunrise parli della pirateria italiana come una cosa disgustosa che contribuisce al rafforzarsi della sua opinione sul nostro Paese, se davvero tale sua dichiarazione è recente, mi sa tanto di un'incoerenza e ipocrisia senza limite, contando che in Giappone addirittura il governo si è mosso e si sta muovendo sempre più spesso per cercare di arginare la pirateria nipponica sempre più dilagante e, secondo me, ben più grave di quella occidentale contando che li le opere le hanno a disposizione con il "minimo sforzo"(i lettori/spettatori), quasi imbattendoci per caso, mentre qui molte opere non le vedremmo nemmeno con il binocolo se non fosse appunto per la pirateria!
Sono convinto che se i nipponici si impegnassero maggiormente nel portare qui da noi sempre più manga/anime, allora la pirateria si potrebbe arginare e magari si potrebbe addirittura riuscire a diminuirla!
In pratica, sono dell'idea che forse i nipponici prima di pensare alla nostra pirateria dovrebbero pensare alla loro e non fare finta di non vedere quest'ultima criticando l'Italia e facendo di tutta un'erba un fascio!
P.S. Davvero, in passato o di recente, ci sono state emittenti televisive o piattaforme streaming LEGALI che hanno trasmesso le opere Sunrise illegalmente senza il permesso dello studio stesso o del loro autore? Davvero, se è successo una roba del genere, nessuno ha cercato di contattare le autorità italiane per denunciare l'illecito limitandosi a lamentarsene a voce in un'intervista random? O.o
E' vecchia come il cucco, risale al 1992 circa.
E quando dicevano stè cose, in Italia vendevano i 5 Samurai, City Hunter, Crusher Joe .
Scherzi ? a parte tutti gli anime caricati illegalmente su internet, moltissime repliche sulle tv locali fin dagli anni 80 erano illegali.
Tanto chi diavolo veniva a saperlo dall' altra parte del globo ?
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