Ogni uomo di cultura™ possiede il dakimakura della propria waifu del cuore. Coccolarsi sotto le coperte insieme a un cuscinone con sopra l'immagine della fidanzatina 2D è il sogno proibito di qualsiasi weeaboo incallito. A volte si preferisce avere al proprio fianco un dakimakura "casto" che simboleggi un amore puro e romantico nei confronti della mogliettina di turno, mentre i più coraggiosi non si fanno problemi a fiondarsi su cuscini estremamente zozzi e senza pudore. Se fate parte di questo ultimo gruppo, fareste bene a guardarvi le spalle perchè potreste incappare in guai molto seri. No, la polizia non può arrestarvi perchè siete dei pervertiti (a meno che la vostra waifu non abbia ancora raggiunto la maggior età), ma potrebbe farlo nel caso venissero violate leggi inerenti al copyright.
Un uomo giapponese di 50 anni è stato infatti arrestato dalla polizia di Ichikawa, città della prefettura di Chiba, per la vendita illegale di un dakimakura che raffigurava un certo personaggio di Love Live! (non sappiamo quale) completamente nudo. L'uomo è accusato di aver violato le leggi sul copyright vendendo una fodera per cuscino in un'asta online tenutasi il 2 maggio scorso. Secondo la polizia, il cinquantenne avrebbe ricavato in tre anni di attività circa 3 milioni di yen (quasi 25.000 euro) vendendo materiale illegale. Nonostante si trovi adesso in stato di fermo, l'uomo ha smentito ogni accusa a suo carico.
Non vi preoccupate, in giro potete trovare roba ancora più indecente!
Non è la prima volta che vi riportiamo un episodio del genere. In passato vi avevamo già raccontato delle famigerate action figure 18+ illegali che vengono prodotte e poi vendute in maniera del tutto illecita sempre tramite aste sul web. Purtroppo, questi sono eventi che capitano spesso e sono ormai all'ordine del giorno. Dura lex, sed lex. La legge colpisce chiunque, nessuno escluso. A tutti spetta prima o poi di sottostare alla regola 34 di internet. Nessuno si salva, nemmeno le vostre amate idol di Love Live!. Anzi, loro sono proprio le prime a essere colpite!
Ricordate sempre: bisogna proteggere le proprie waifu dalle cattive intenzioni di qualche farabutto! Non lasciate che i vostri personaggi anime preferiti si ritrovino in situazioni spiacevoli e al limite della decenza!
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Un momento... Ma questo non è il motore di ricerca di Google!
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Avevo letto questa notizia e la cosa mi ha sorpreso parecchio, non tanto perché il dakimakura mostrava della nudità o comunque un personaggio minorenne, ma per la questione del copyright.
In Giappone puoi fare e avere tutte le fantasie che vuoi, basta che paghi i diritti d'autore.
Capovolgiamo la frase In Italia è meglio avere delle fantasie prestabilite e se non paghi i diritti d'autore poco importa. Risultato: La creatività degli artisti giapponesi è superiore alla nostra e loro guadagnano piuttosto bene, avendo più vendite di noi e più margine di guadagno. Perciò possono dedicare la vita al loro lavoro, al resto pensa l'agenzia per cui lavorano. In Italia se hai fantasie che escono dai canoni prestabiliti vieni preso per pazzo e se sei un'artista devi riempire l'agenda di impegni per guadagnare qualcosa. Per esempio nella musica gran parte dei guadagni viene dai concerti e sei tu che devi fare promozione in tv, radio, librerie ecc. Poi se ti rimane un giorno libero puoi anche comporre qualcosa.
In Giappone puoi fare e avere tutte le fantasie che vuoi, basta che paghi i diritti d'autore.
Capovolgiamo la frase In Italia è meglio avere delle fantasie prestabilite e se non paghi i diritti d'autore poco importa. Risultato: La creatività degli artisti giapponesi è superiore alla nostra e loro guadagnano piuttosto bene, avendo più vendite di noi e più margine di guadagno. Perciò possono dedicare la vita al loro lavoro, al resto pensa l'agenzia per cui lavorano. In Italia se hai fantasie che escono dai canoni prestabiliti vieni preso per pazzo e se sei un'artista devi riempire l'agenda di impegni per guadagnare qualcosa. Per esempio nella musica gran parte dei guadagni viene dai concerti e sei tu che devi fare promozione in tv, radio, librerie ecc. Poi se ti rimane un giorno libero puoi anche comporre qualcosa.
Parole sante quelle sul guadagno. Io con le vendite del mio libro guadagno poco più di un euro su quindici, ho dovuto girare due città a mie spese per fare pubblicità a una presentazione, compresa la stampa dei volantini pubblicitari, e tentato di discutere con tre istituti scolastici. E la mia casa editrice è anche una delle più umane e delle migliori della zona(sia a livello di professionale che umana, mi trattano tutti bene e sono gentili).
La questione qui è che il tizio arrestato ne aveva fatto un business da 1 milione di yen l'anno, altrimenti se fosse stata qualche vendita limitata a eventi con disegni fatti dai fan come con i doujinshi al Comiket sarebbe stato tollerato.
ps. vedere il mio daki di Yohane in questa pagina mi fa uno strano effetto.
La questione qui è che il tizio arrestato ne aveva fatto un business da 1 milione di yen l'anno, altrimenti se fosse stata qualche vendita limitata a eventi con disegni fatti dai fan come con i doujinshi al Comiket sarebbe stato tollerato.
ps. vedere il mio daki di Yohane in questa pagina mi fa uno strano effetto.
Esattamente. Il problema non è l'età del personaggio, il disegno sporaccione o che altro, ma il fatto che il tizio ci guadagnava sopra senza aver pagato i diritti E non si trattava neanche della commissione di un disegno a 50€ su deviantart o tumblr, ma di una vera e propria asta con fior fiori di quattrini xD Quando uno se le cerca... magari non ti arrivano subito alla porta ma in queste situazioni prima o poi arrivano, puoi star sicuro
La questione qui è che il tizio arrestato ne aveva fatto un business da 1 milione di yen l'anno, altrimenti se fosse stata qualche vendita limitata a eventi con disegni fatti dai fan come con i doujinshi al Comiket sarebbe stato tollerato.
Cifra piuttosto esigua. Con un settecento euro al mese in giappone di certo non ti arricchisci, al più arrotondi o ci paghi i tuoi hobby se sono costosetti.
Ciò non toglie che sfruttare copryright altrui porti su di una strada pericolosa.
Ma però non capisco perché attaccare una singola persona e non vadano mai a colpire "il grosso" quando fanno queste manovre. Quest'uomo ha sbagliato e va punito, siamo d'accordo, ma basta aprire Aliexpress per vedere quanti dakimakura al limite del porno (e non solo) e falsissimi esistono. Preferiscono attaccare il singolo che vende solo all'interno del proprio paese piuttosto che centinaia di persone che vendono in tutto il mondo con prezzi bassissimi e che sicuramente portano via molti più soldi. I pochi amici che ho e che acquistano dakimakura li hanno presi tutti su Ali a tipo 10 euro. In Giappone costano molto di più. Ok che alla fine questo discorso viene fatto su qualsiasi cosa, però è un atteggiamento che non ho mai compreso.
Ma però non capisco perché attaccare una singola persona e non vadano mai a colpire "il grosso" quando fanno queste manovre. Quest'uomo ha sbagliato e va punito, siamo d'accordo, ma basta aprire Aliexpress per vedere quanti dakimakura al limite del porno (e non solo) e falsissimi esistono. Preferiscono attaccare il singolo che vende solo all'interno del proprio paese piuttosto che centinaia di persone che vendono in tutto il mondo con prezzi bassissimi e che sicuramente portano via molti più soldi. I pochi amici che ho e che acquistano dakimakura li hanno presi tutti su Ali a tipo 10 euro. In Giappone costano molto di più. Ok che alla fine questo discorso viene fatto su qualsiasi cosa, però è un atteggiamento che non ho mai compreso.
I bootleg sono un cancro. E mi vien da piangere quando vedo gente mettere in mezzo Ali come punto di riferimento per comprare figure o produzioni di questo tipo
Ma però non capisco perché attaccare una singola persona e non vadano mai a colpire "il grosso" quando fanno queste manovre. Quest'uomo ha sbagliato e va punito, siamo d'accordo, ma basta aprire Aliexpress per vedere quanti dakimakura al limite del porno (e non solo) e falsissimi esistono. Preferiscono attaccare il singolo che vende solo all'interno del proprio paese piuttosto che centinaia di persone che vendono in tutto il mondo con prezzi bassissimi e che sicuramente portano via molti più soldi. I pochi amici che ho e che acquistano dakimakura li hanno presi tutti su Ali a tipo 10 euro. In Giappone costano molto di più. Ok che alla fine questo discorso viene fatto su qualsiasi cosa, però è un atteggiamento che non ho mai compreso.
I bootleg sono un cancro. E mi vien da piangere quando vedo gente mettere in mezzo Ali come punto di riferimento per comprare figure o produzioni di questo tipo
Si guarda lasciamo stare. C'è gente che proprio acquista solo falsi e lo fa di proposito perché "tanto sono pezzi di plastica e anche se hanno qualche difetto va bene". Però appunto perché Ali è il mercato principale del falso per quanto riguarda qualsiasi gadgets da collezione giapponese non capisco perché non si faccia qualcosa magari su questo fronte piuttosto di andare a punire sempre e solo "il piccolo", che sicuramente ti porta via soldi pure lui ma la cosa non è minimamente paragonabile. E invece i giapponesi come al solito quando si tratta di casa loro va tutto bene, quando si tratta di vendite estere ciaone a tutti. E questo purtroppo si può notare in parecchi settori.
I bootleg sono un cancro. E mi vien da piangere quando vedo gente mettere in mezzo Ali come punto di riferimento per comprare figure o produzioni di questo tipo
In questo caso penso sia una cosa differente, tu parli di contraffazione, che è ben più grave di prodotti derivati.
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Capovolgiamo la frase
In Italia è meglio avere delle fantasie prestabilite e se non paghi i diritti d'autore poco importa.
Risultato:
La creatività degli artisti giapponesi è superiore alla nostra e loro guadagnano piuttosto bene, avendo più vendite di noi e più margine di guadagno. Perciò possono dedicare la vita al loro lavoro, al resto pensa l'agenzia per cui lavorano.
In Italia se hai fantasie che escono dai canoni prestabiliti vieni preso per pazzo e se sei un'artista devi riempire l'agenda di impegni per guadagnare qualcosa. Per esempio nella musica gran parte dei guadagni viene dai concerti e sei tu che devi fare promozione in tv, radio, librerie ecc. Poi se ti rimane un giorno libero puoi anche comporre qualcosa.
Parole sante quelle sul guadagno. Io con le vendite del mio libro guadagno poco più di un euro su quindici, ho dovuto girare due città a mie spese per fare pubblicità a una presentazione, compresa la stampa dei volantini pubblicitari, e tentato di discutere con tre istituti scolastici. E la mia casa editrice è anche una delle più umane e delle migliori della zona(sia a livello di professionale che umana, mi trattano tutti bene e sono gentili).
ps. vedere il mio daki di Yohane in questa pagina mi fa uno strano effetto.
Mi fai male così...
Esattamente. Il problema non è l'età del personaggio, il disegno sporaccione o che altro, ma il fatto che il tizio ci guadagnava sopra senza aver pagato i diritti
Cifra piuttosto esigua.
Con un settecento euro al mese in giappone di certo non ti arricchisci, al più arrotondi o ci paghi i tuoi hobby se sono costosetti.
Ciò non toglie che sfruttare copryright altrui porti su di una strada pericolosa.
I bootleg sono un cancro. E mi vien da piangere quando vedo gente mettere in mezzo Ali come punto di riferimento per comprare figure o produzioni di questo tipo
Si guarda lasciamo stare. C'è gente che proprio acquista solo falsi e lo fa di proposito perché "tanto sono pezzi di plastica e anche se hanno qualche difetto va bene".
Però appunto perché Ali è il mercato principale del falso per quanto riguarda qualsiasi gadgets da collezione giapponese non capisco perché non si faccia qualcosa magari su questo fronte piuttosto di andare a punire sempre e solo "il piccolo", che sicuramente ti porta via soldi pure lui ma la cosa non è minimamente paragonabile. E invece i giapponesi come al solito quando si tratta di casa loro va tutto bene, quando si tratta di vendite estere ciaone a tutti. E questo purtroppo si può notare in parecchi settori.
In questo caso penso sia una cosa differente, tu parli di contraffazione, che è ben più grave di prodotti derivati.
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