Il sito ufficiale di My Next Life as a Villainess: All Routes Lead to Doom! , anime tratto dalla light novel di Satoru Yamaguchi e Nami Hidaka, ha rilasciato un nuovo trailer e una key visual per la seconda stagione. È proprio il trailer a rilevarci l’uscita dell'anime, che scopriamo essere prevista per luglio.
Keisuke Inoue (Ao-chan Can't Study!) ha diretto la prima stagione alla SILVER LINK. Megumi Shimizu (Butlers x Battlers, Snow White with the Red Hair) ha supervisionato la sceneggiatura e Miwa Oshima (Ao-chan Can't Study!, Baka and Test - Summon the Beasts) si è occupata di adattare all’animazione il character design di Nami Hidaka. L’anime è stato trasmesso a partire da aprile 2020 ed è stato diffuso via streaming in simulcast da Crunchyroll.
Yamaguchi iniziò a scrivere il romanzo, da cui è tratta la serie anime, sul sito Shōsetsuka ni Narō! nel luglio 2014, ma Ichijinsha ha iniziato a pubblicare i volumi con le illustrazioni di Nami Hidaka solo nell’agosto del 2015. Hidaka è anche il disegnatore del manga, attualmente in corso, la cui pubblicazione è iniziata su Comic Zero Sum, rivista di Ichijinsha, nell’agosto del 2017.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Catarina Claes, 8 anni, figlia di un duca, dopo essere stata colpita alla testa da un sasso recupera la memoria della sua vita precedente in cui era una normale studentessa diciasettenne. Ritrovatasi improvvisamente fidanzata con un Principe si rende conto che la storia è uguale a quella di un otome game a cui stava giocando prima di morire, realizzando di essere rinata come l'antagonista che interferisce nella storia d'amore dell'eroina. Se l'eroina riuscirà a coronare il suo sogno d'amore Catarina verrà esiliata, ma se l'eroina avrà un triste finale, lei verrà uccisa. Senza un lieto fine ad attenderla Catarina dovrà in qualche modo riuscire ad evitare la distruzione e arrivare a una pacifica vecchiaia!
Keisuke Inoue (Ao-chan Can't Study!) ha diretto la prima stagione alla SILVER LINK. Megumi Shimizu (Butlers x Battlers, Snow White with the Red Hair) ha supervisionato la sceneggiatura e Miwa Oshima (Ao-chan Can't Study!, Baka and Test - Summon the Beasts) si è occupata di adattare all’animazione il character design di Nami Hidaka. L’anime è stato trasmesso a partire da aprile 2020 ed è stato diffuso via streaming in simulcast da Crunchyroll.
Yamaguchi iniziò a scrivere il romanzo, da cui è tratta la serie anime, sul sito Shōsetsuka ni Narō! nel luglio 2014, ma Ichijinsha ha iniziato a pubblicare i volumi con le illustrazioni di Nami Hidaka solo nell’agosto del 2015. Hidaka è anche il disegnatore del manga, attualmente in corso, la cui pubblicazione è iniziata su Comic Zero Sum, rivista di Ichijinsha, nell’agosto del 2017.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Come ho detto oggi vedendo quella locandina, i pretendenti avrebbero dovuto avere in mano degli attrezzi da giardino più che dei fiori! XD Oppure delle verdure fresche!
PS E dateci più Alan!
la novel continua ma poteva finire già con la prima serie
Sono curioso di vedere cosa s'inventeranno per la seconda stagione.
Contento per la seconda stagione, e curioso di vedere come prosegue.
Mi unisco a Arashi84, vogliamo più Alan!!
Ps: sono l'unica ad aver trovato abbastanza agghiacciante la totale mancanza di nostalgia di Katarina per la sua vera famiglia?
peccato, ognuno ha i suoi gusti,ma dai capitoli che ho letto del manga, sembra che la seconda stagione sarà ancora più emozionante con entrata in scena di nuovi personaggi!!
Non sei l'unica, ne avevamo giusto parlato anche in sede di recensione
https://www.animeclick.it/news/86456-my-next-life-as-a-villainess-tutte-le-strade-portano-alla-rovina-recensione-anime
Diciamo che è uno dei difettucci della serie...
Una seconda stagione riuscirà a portare qualcosa di nuovo? Perché l'idea di base non è neanche così male e se ci riesce mi piacerebbe seguirla ma se in 3 episodi di questa prossima stagione il problema è sempre che Bakarina continua a farsi le pippe mentali sulla sua perfezione mentre continua ad allargare il proprio harem (che per altro continua ad amarla senza alcun conflitto) beh... alla lunga stanca e lo droppo.
Devono inventarsi qualcosa di nuovo (non so se l'originale abbia in effetti qualche idea non seguendolo) altrimenti finirà nel dimenticatoio nel giro di nulla.
Sto seguendo il manga, ma mi pare che ultimamente esca a rilento, quindi non se so molto, ma per ora promette bene.
Per il tema della nuova stagione, considerato che Katarina ha involontariamente scelto la strada dell'harem, ma non si è effettivamente innamorata di nessuno, io un problema ce lo vedo. Personalmente mi va benissimo se non sceglie nessuno, ma in quel caso deve riuscire a rendersi indipendente, perchè ora come ora è la fidanzata del principe, che non sa usare la magia, non è particolarmente intelligente ed è brava solo a coltivare ortaggi. Esclusa la vita in esilio, il suo futuro va ripensato.
Io spero che in questa serie ci sia il dovuto spazio al lato sentimentale e comunque mi aspetto altre risate con l'assurdo harem che si è formato.
Va detto che è un aspetto molto comune del genere isekai. Raramente i protagonisti pensano alla famiglia o al mondo di origine. Va detto che se lo facessero probabilmente una serie leggera assumerebbe toni molto più cupi; pensate che tipo di ragionamenti potrebbe fare una persona bloccata in un altro mondo, lontana da tutte le persone che ha conosciuto e amato, con la consapevolezza di essere morta o scomparsa giovanissima e di aver quindi straziato il cuore di genitori e/o amici.
Se uno vuol fare una storia leggera come my next life as a villainess forse è meglio saltare in toto queste considerazioni... Anche se a me piacerebbe venissero inserite eh
Si ma lei ha un episodio in cui proprio ci sbatte nella sua vecchia vita, e 0 manco un filo di malinconia, non volevo certo i patemi d'animo da questa serie, bastavano due parole di riflessione. Patemi d'animo che tra l'altro ci hanno propinato con il "cattivo finale", anche in maniera esagerata, quindi una parola di rimpianto/addio per la vecchia vita, in quell'episodio specifico, ci stava.
Guarda, ma io concordo pure. Dico solo che forse avrebbe appesantito troppo i toni, anche nel contesto di quell'arco narrativo lì. E che proprio nel genere stesso si tende ad evitare di approfondire i protagonisti su questo aspetto qui - a meno che la storia non preveda esplicitamente come obbiettivo un "tornare a casa".
Però vabbè, sono dettagli, non è che sia quello il vero o più grosso problema della serie, volendoci trovare il pelo.
Si si, infatti
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