Il nome Kenny Ruiz non dirà molto ai lettori italiani ma è uno dei fumettisti spagnoli di maggior successo, nato ad Alicante nel 1980 ha debuttato nel mondo del fumetto nel 2001. Dopo aver mosso i primi passi col fumetto franco-belga si è avvicinato sempre di più nel mondo del manga, arrivando ad esser invitato nel 2018 a pubblicare su TezuComi, insieme ad altri autori europei, per un tributo su Osamu Tezuka.
Proprio da qui siamo arrivati a Team Phoenix, che ha debuttato lo scorso 12 maggio sulle pagine di Bessatsu Shōnen Champion rivista edita da Akita Shoten, un manga in collaborazione con la Tezuka Production che ha al suo interno proprio i personaggi delle opere dell'indimenticato "Dio del Manga".
Già possiamo vedere la principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco, Sharaku e molti altri. Team Phoenix ha come protagonista proprio la principessa Zaffiro, impegnata ad aiutare gli esseri umani, soggiogati da una tirannia robot che governa oltre il 90% dell'universo.
Un ottimo risultato per un autore non giapponese che arriva nella patria dei manga addirittura con la collaborazione della Tezuka Production, ennesima prova che il linguaggio del manga è ormai universale.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Proprio da qui siamo arrivati a Team Phoenix, che ha debuttato lo scorso 12 maggio sulle pagine di Bessatsu Shōnen Champion rivista edita da Akita Shoten, un manga in collaborazione con la Tezuka Production che ha al suo interno proprio i personaggi delle opere dell'indimenticato "Dio del Manga".
Già possiamo vedere la principessa Zaffiro, Kimba il leone bianco, Sharaku e molti altri. Team Phoenix ha come protagonista proprio la principessa Zaffiro, impegnata ad aiutare gli esseri umani, soggiogati da una tirannia robot che governa oltre il 90% dell'universo.
Un ottimo risultato per un autore non giapponese che arriva nella patria dei manga addirittura con la collaborazione della Tezuka Production, ennesima prova che il linguaggio del manga è ormai universale.
Fonte Consultata:
Anime News Network
Speriamo bene
Vero, anche graficamente è un pò diversa.
Un pò è vero, dipende se riescono a metterci anche del proprio e tirare fuori qualcosa di nuovo oppure riproporre sempre le solite cose già viste e assimilate da fans dei personaggi dell'autore.
Ma penso sia semplicemente una reinterpretazione, non una scopiazzatura
Be' Urasawa fece qualcosa di molto simile con "Pluto" e sfido chiunque a classificarlo come una scopiazzata di Astroboy, tutto sta ovviamente nella qualità delle reinterpretazioni. Neanche a me piace troppo questa lettura in chiave "The Avengers", nonostante, come ho detto, il nuovo design sia molto accattivante: vedremo cosa ne verrà fuori e se riusciranno a mantenere lo spessore delle opere di Tezuka
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