Il produttore di anime Masuo Ueda è stato ospite di un video sul canale YouTube della character design e animatrice Terumi Nishii e ha risposto a molte domande sulla produzione e promozione di serie e film. Il video è disponibile sottotitolato in inglese, lo trovate di seguito.
Durante l’intervista, Ueda, si è soffermato sui modi in cui i fan posso influire sulla scelta di uno studio di fare o no un sequel per un anime. Innanzitutto, un sequel non può essere creato senza il permesso dell'autore originale, chiarendo che se i fan volessero ad ogni costo il sequel sarebbe però comunque meglio contattare lo studio di produzione dell’anime piuttosto che il suo creatore. Le mail e le lettere sono tenute in considerazione quando si deve decidere cosa fare con una serie, a meno che queste siano infarcite di insulti. Inoltre le compagnie produttrici, spesso, utilizzano i social media per fare indagini di mercato e sondare l’apprezzamento del pubblico nei confronti di un’opera, nonostante a volte certe strategie di comunicazione possano ritorcersi contro.
Chiaramente un sequel difficilmente verrà prodotto in caso di una serie che non ha prodotto molto profitto, però alcuni titoli possono godere di un reboot in un momento in cui il mercato cambia e diventa più favorevole. Si fa l’esempio di Fate/stay night: la serie originale non ha avuto molto successo, ma la creazione di un nuovo anime lo ha rilanciato sul mercato.
Ueda ha poi espresso un suo personale parere su un sequel che vorrebbe vedere: City Hunter: Private Eyes, film dello studio Sunrise in cui ha iniziato la sua attività nel 1979. Secondo lui questo film ha generato un buon profitto e vorrebbe vedere lo studio regalare ai fan un sequel.
Oltre ad aver lavorato nello studio Sunrise, Ueda ha collaborato con Aniplex dal 2003, diventando presidente e CEO di A-1 Pictures nel 2010 e, infine, ha lasciato la compagnia nel 2017.
Fonte consultata:
Anime News Network
Durante l’intervista, Ueda, si è soffermato sui modi in cui i fan posso influire sulla scelta di uno studio di fare o no un sequel per un anime. Innanzitutto, un sequel non può essere creato senza il permesso dell'autore originale, chiarendo che se i fan volessero ad ogni costo il sequel sarebbe però comunque meglio contattare lo studio di produzione dell’anime piuttosto che il suo creatore. Le mail e le lettere sono tenute in considerazione quando si deve decidere cosa fare con una serie, a meno che queste siano infarcite di insulti. Inoltre le compagnie produttrici, spesso, utilizzano i social media per fare indagini di mercato e sondare l’apprezzamento del pubblico nei confronti di un’opera, nonostante a volte certe strategie di comunicazione possano ritorcersi contro.
Chiaramente un sequel difficilmente verrà prodotto in caso di una serie che non ha prodotto molto profitto, però alcuni titoli possono godere di un reboot in un momento in cui il mercato cambia e diventa più favorevole. Si fa l’esempio di Fate/stay night: la serie originale non ha avuto molto successo, ma la creazione di un nuovo anime lo ha rilanciato sul mercato.
Ueda ha poi espresso un suo personale parere su un sequel che vorrebbe vedere: City Hunter: Private Eyes, film dello studio Sunrise in cui ha iniziato la sua attività nel 1979. Secondo lui questo film ha generato un buon profitto e vorrebbe vedere lo studio regalare ai fan un sequel.
Oltre ad aver lavorato nello studio Sunrise, Ueda ha collaborato con Aniplex dal 2003, diventando presidente e CEO di A-1 Pictures nel 2010 e, infine, ha lasciato la compagnia nel 2017.
Fonte consultata:
Anime News Network
Ma quando mai?
La serie originale senza contare re-release aveva venduto 26k copie ed era stata venduta abbastanza bene all'estero.
Considerando quanto era stata fatta male non so, cosa pretendevano, di nuotare nell'oro?
Non essere No Game No Life, Classroom of the Èlite...
Sostituito. Avevo fatto confusione io, linkando al newser il video sbagliato (lo prego di perdonarmi )
Dico questo perché mi è capitato di leggere di anime con una buona fan base e che siano anche stati abbastanza seguiti ma che ancora oggi in attesa di ricevere risposte, che siano positive o negative in merito... Quasi sempre il problema è la vendita che, anche se avvenuta, non ha rispettato i dovuti canoni economici di profitto.
Mi unisco anch'io a quelli che vorrebbero un seguito di City Hunter: Shinjuku Private Eyes XD
Classroom of the Èlite ha bisogno un remake, difficile fare un sequel della serie animata senza allontanarsi ancora di più dalla novel
Troppi da essere illegale
Tranne il fatto che non ci fosse mezzo appassionato che non conoscesse la storia e i personaggi (Saber su tutti).
[img]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQwinimLsfeZmp3tsGgL8gzJvfueSU9pymH0ecV-xnp7aJVLVm5lHfuPlTOi3FhCtqn3W8&usqp=CAU[/img]
Credo dipenda, dal successo della prima stagione...
dubito, molte serie che hanno avuto successo, si sono fermate ad 1 sola stagione!
Il mercadising(giocattoli, action figure, ecc) è importante.
Quindi quando un anime si ferma alla prima o alla seconda stagione è perché ha generato poco merchandise
Anime in cui i finali però sono decisamente chiusi (vedi morte del o dei protagonisti) difficilmente possono godere di un sequel a meno che non si vada per nuove generazioni di eroi (ma lì il percorso al successo è decisamente più incerto) mentre è più facile crearne dei prequel, midquel, spinoff o remake/reboot.
Per il resto, probabilmente dipende dall'ispirazione del momento dei vari dirigenti televisivi. Quando, una volta ogni morte di papa, esce il classico sequel (o trasposizione animata) che tutti vorrebbero tanto ma nessuno ormai si aspetta più, o è un omaggio alla carriera di qualche mangaka oppure, forse, tirano a sorte ed esce il risultato migliore tra i candidati. XD
Dopo molti anni è improbabile.
Se passato 5 o 6 anni è non realizzano più nulla, è improbabile che ci facciano un sequel di quel determinato anime.
Un reboot o un remake casomai(quindi cominciano tutto da capo con un anime rifatto da zero e anche diverso), ma dopo molti anni per vari motivi un sequel non l'ho fanno più di un anime interrotto anni prima e non completato.
Dipende, mica è una legge scritta, capita per svariati motivi che un brand venga ripreso a distanza di anni.
Full Metal Panic ha avuto un sequel dopo 9 anni, Mahouka ha avuto una serie, un film originale che solo chi ha letto la novel poteva contestualizzare e poi un sequel della serie a più di 6 anni di distanza dalla s1, ora fanno uno spinoff.
Psycho Pass ha avuto s1, s2 e film nel giro di 3 anni, poi 4 anni di buco e hanno ripreso in mano il brand facendoci 3 film e una serie tv.
Date a live ha avuto 4 anni di buco tra film e nuova serie tv, subito dopo hanno annunciato un'altra serie tv.
Dopo Rebellion il brand di Madoka è rimasto fermo per anni, poi hanno annunciato uno spinoff, ora proseguono con un film sequel di Rebellion.
Index 3 è uscito 8 anni dopo la seconda, il problema che questa distanza di tempo rischia di perdere interesse e pubblico, non tanti sono disposti a farsi un rewatch dei precedenti
Infatti ho scritto improbabile non impossibile.
Io ricordo anche Saint Seiya che hanno fatto la saga finale quella di Hades il sequel della serie classica 12 anni dopo. Ma sono casi molto rari.
Dopo un tot di anni diventa difficile che un brand animato riprenda da dove è stato interrotto.
Accade avvolte, ma spessissimo no.
Infatti ci sono una sfilsa di titoli animati che hanno almeno 5 o 6 anni fermi alla prima o seconda stagione, è nessuno ne parla più, caduti nel dimenticatoio.
Ma tanti 😶purtroppo 😑
FMA, DN e AOT non hanno e avranno seguiti.
I capolavori rimangono tali anche perche intoccati.
non sempre c'è davvero bisogno del sequel.
Non parlare troppo presto... quando gli autori restano senza soldi arriva il diavolo-mercato a tentarli...
Se i fan rompono le palle nei social come se non ci fosse un domani, allora faranno il sequel al 100%.
La mia domanda è:
Perché?
Perché cosa??
Beata ingenuità.
Nessuno pensava che Inuyasha avrebbe mai avuto un sequel, di cui non si sentiva neanche il bisogno, e invece è arrivato quell'aborto di Yashahime. Su cui tra l'altro Rumiko Takahashi non ha neanche messo mano, a parte il concept design dei personaggi. Basta quindi che gli autori diano il loro consenso, e il sequel è fatto.
Quanto a Death Note, ha avuto uno pseudo-sequel in forma live action, da qui ad un nuovo manga/anime il passo non sarebbe esattamente lunghissimo... Senza contare che sono già usciti un paio di capitoli speciali a manga finito.
Pecunia non olet... E comunque si parlava di seguiti in generale, non solo di serie strafamose e strafinite.
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