Seguendo quanto fatto con altre serie e film anime shonen ed isekai, il governo russo ha deciso di vietare la distribuzione di Akira, il film del 1998 tratto dall’omonimo manga di Katsuhiro Otomo.
Il motivo di questa decisione è stato annunciato dall’ufficio stampa del tribunale di San Pietroburgo lo scorso 5 luglio, tramite l’account Telegram ufficiale. Il governo, infatti, avrebbe vietato l’opera su richiesta del pubblico ministero in quanto “potrebbe essere dannoso per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini”.
Inoltre il tribunale fa sapere che questa decisione è frutto di altri divieti arrivati in passato; infatti la stessa sorte è toccata ad opere del calibro di Tokyo Ghoul, Death Note e KonoSuba.
Questi divieti sono arrivati per impedire ad alcuni siti web di far arrivare determinate opere ad un pubblico troppo giovane e poco adatto; però hanno avuto ripercussioni molto gravi sui distributori legali. Tutti i servizi di streaming hanno dovuto togliere le serie e i film in questione dalle loro librerie per non entrare in conflitto con il governo russo. Secondo la testata russa GameMag, che si occupa di cultura pop, il sito di streaming russo Kinipoisk HD è stato obbligato a rimuovere Tokyo Ghoul per adeguarsi alle richieste dello stato.
Con il divieto dell’opera di Otomo, in Russia arrivano a 13 gli anime che non possono essere distribuiti. Oltre a quelli menzionati sopra si aggiungono: Elfen Lied, Ishuzoku Reviewers, Inuyashiki Last Hero, Naruto, Nekopara, Princess Lover!, That Time I Got Reincarnated As A Slime, and Zombie Land Saga.
Fonte consultata:
Bounding Into Comics
Il motivo di questa decisione è stato annunciato dall’ufficio stampa del tribunale di San Pietroburgo lo scorso 5 luglio, tramite l’account Telegram ufficiale. Il governo, infatti, avrebbe vietato l’opera su richiesta del pubblico ministero in quanto “potrebbe essere dannoso per la salute e lo sviluppo mentale dei bambini”.
Inoltre il tribunale fa sapere che questa decisione è frutto di altri divieti arrivati in passato; infatti la stessa sorte è toccata ad opere del calibro di Tokyo Ghoul, Death Note e KonoSuba.
Questi divieti sono arrivati per impedire ad alcuni siti web di far arrivare determinate opere ad un pubblico troppo giovane e poco adatto; però hanno avuto ripercussioni molto gravi sui distributori legali. Tutti i servizi di streaming hanno dovuto togliere le serie e i film in questione dalle loro librerie per non entrare in conflitto con il governo russo. Secondo la testata russa GameMag, che si occupa di cultura pop, il sito di streaming russo Kinipoisk HD è stato obbligato a rimuovere Tokyo Ghoul per adeguarsi alle richieste dello stato.
Con il divieto dell’opera di Otomo, in Russia arrivano a 13 gli anime che non possono essere distribuiti. Oltre a quelli menzionati sopra si aggiungono: Elfen Lied, Ishuzoku Reviewers, Inuyashiki Last Hero, Naruto, Nekopara, Princess Lover!, That Time I Got Reincarnated As A Slime, and Zombie Land Saga.
Fonte consultata:
Bounding Into Comics
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Quindi, per la Corte, nella mente di un bambino dovrebbe essere deleteria l'idea che un messia risolva da solo i problemi di un popolo. In effetti, è piuttosto complicato far combaciare adeguatamente Tetsuo con Putin...
Interessante come si sottolinei che l'anime viaggia a 24 frame/sec... come a dire; "Lo proibiamo, ma è fatto bene!"
....io non capisco questi divieti e mai capirò...per me esiste di peggio!
Ah non lo è ancora? Wtf inaspettatissimo😄
Punto su questo per il prossimo che proibiranno allora.
Almeno alleggeriamo un po' questa notizia alquanto discutibile...
... Sai quanti altri ne banneranno, dobbiamo solo attendere che li scovino... Tanto sono pochi, no! Buon lavoro! ahaha
(E al solito, i putinsessuali muti)
A mio vedere una delle peggiori tendenze della società odierna è quella di voler "proteggere" i bambini nascondendo loro certi aspetti della vita, in primis la morte, il dolore e la violenza, che per quanto non ci possa piacere sono componenti naturali della nostra esistenza.
Sono il primo a sostenere che un bambino non dovrebbe vedere Cannibal Holocaust o un pornazzo con animali, ci mancherebbe, ma in Akira non ci sono chissà quali atrocità o efferatezze.
No heresy please
Io non lo direi troppo forte...
Quando i liberal scopriranno che un personaggio dice la parola con la n poi lo banneranno anche qui da noi, che c'entra Putin?
Putin vuole solo una cosa dalla vita:
Sì, perché Akira è inteso per il pubblico infantile. È il film classico che danno in asilo quando le maestre vanno un attimo in bagno per distrarre i bimbi.
Non sono d'accordo, a parte che non è ancora successo mentre in Russia non è una novità, i ban per la n word e altre parole sono solo nei social, perchè nella stra maggioranza dei casi sono parole utilizzate per insultare e discriminare, quindi le piattaforme per tutelarsi hanno tagliato la testa al toro bannando certe parole, dal mio punto di vista sbagliando sia chiaro, tuttavia nelle opere artistiche che siano libri, film, serie tv ecc, il discorso cambia e, al meno fino ad adesso, nessuno si sogna di censurare un film per la n word, non metto in dubbio che qualcuno ci sia, ma sono una minoranza nella minoranza, che nessuno prende sul serio e fanno scalpore solo sui social.
La situazione varia da caso in caso e da paese in paese...
Avendo una visione a 360° di quello che si legge e si vede nel mondo, si possono avere due casi (che potrebbero essere anche molti di più, ma facciamola sbrigativa)...
- Primo caso, non è notizia vecchia, anzi, che la Disney ha censurato cartoni vecchi di eoni fa, ora la domanda è perché? Perché prima no e adesso sì? Semplice, la gente si accorge di cose che prima, giustamente, non esistevano, ma che con la "strana" mentalità che oggi hanno certe persone si vede il marcio anche dove non c'è...
- Secondo caso, quello dell'articolo, paese x censura anime y perché... i bambini, le menti deboli, bla bla bla...
No, paese x censura perché (come abbiamo letto da articoli precedenti), ad esempio, gli isekai """promuovono strane idee sulla reincarnazione"""...
Ora, solo a me sembra come se ci sia un culto e che tutto quello che va contro quel culto vada estirpato?
... E sì che la storia di esempi del genere ce ne ha dati.
Comunque il fatto è questo, censurare tutto in nome dei bambini, per me, non è del tutto credibile... basta mettere dei bollini come si faceva e si sempre fatto, questo è piuttosto esagerato, e ripeto, ce ne vorrà per beccarli tutti, sono tutto tranne che pochi.
A me sembra invece che negli ultimi anni la tendenza sia quella di limitare le libertà e non riconoscere certi diritti, almeno a giudicare dalle politiche di certi paesi, compreso il nostro. Ma non voglio andare troppo OT.
Quanto alle censure teniamo presente che invece 40 anni fa i cartoni non erano censurati, questa cosa è iniziata proprio con Fininvest/Mediaset che tuttora - forse non tutti se ne sono accorti - manda in onda molti film censurati (penso alle tante commedie italiane con Banfi, la Fenech, ecc. su Cine34).
"Nero" identifica una persona di colore, "n***o" ha invece una connotazione offensiva/razzista (esattamente come per gli Americani, black e n****r).
Ma questo me l'hanno insegnato fin da piccolo (e non sono giovane).
ma se han censurato lupin, south park e pure my hero academia xDxD
E ancora di più mi sorprende che usino la scusa dei bambini: i metodi educativi russi non sono iperprottetivi come quelli italiani o americani, anzi il contrario. Forse al Cremlino hanno esaurito le idee.
[...]
ma io ho risposto a te sulla mediaset che continua a censurare come nel 2000, mica sulla russia (e comunque l'ultimo episodio della 24° stagione di south park è stato censurato in toto)
Perché a un sacco di bambini potrebbe venire voglia di buttarsi sotto a un camion per tornare in vita come zombie e diventare idol insieme ad altri zombie.
E se questo commento sarà censurato, sapete già chi c'è dietro.
Quando un’azienda privata occidentale mette un disclaimer all’inizio di un film è censurah! Dittatura del politakamenteh corretto! Maledetti sjw!
Quando un tribunale russo vieta libri, film e fonti di informazioni si fa battute su quanto ce l’abbia grosso Putin.
Forse. Ma i bambini ancora non conoscono quel mondo per poter percepire quel messaggio. Adolescenti e preadolescenti, forse, ma ai bambini non gliene frega.
Inoltre, resta sempre il classico discorso di.... "a pensare che roba guardavo io da piccola, ora dovrei essere una bandita drogata, violenta e perversa. Anzi, dovrei essere già morta e risuscitata..."
Insegnare la differenza tra realtà e finzione è il ruolo della famiglia, mica della legge.
Beh, se in Russia fanno vedere a dei bambini un prodotto non rivolto a loro, il problema di sicuro non è dell'opera.
Comunque sia è palese che questa censura è solo uno specchietto per le allodole, chissà quali inciuci e marette ci sono dietro, e che non vengono diffuse al pubblico.
Ancora a perdere tempo nell'inventare storielle per giustificare il loro comportamento proibitorio... a queste scuse da quattro soldi non ci crede più nessuno, soprattutto poi, se a dirle sono Russia e Cina.
Eh già, la Russia ha sempre salvaguardato i bambini davanti alla televisione...
La principale azienda di trasmissioni tv russe nel 1990:
AVVISO: Sono le sue intro, ma non adatto a chi è impressionabile:
Sì, sostanzialmente è per quello.
D'altronde la Russia è storicamente sempre stata una dittatura, prima con gli zar, poi con il regime comunista e ora con quello post-comunista. L'unico momento di (apparente?) apertura sembrava esserci stato ai tempi di Gorbaciov, ma fino a un certo punto.
Sì, vero. Penso che ne siamo quasi tutti al corrente anche. Cmq non si può non prendere in giro un pretesto così banalmente ovvio.
Anche perché la situazione, in realtà, è triste.
Nemmeno io, però è anche vero che non conosco la letteratura russa contemporanea: gli scrittori più recenti che ho letto temo siano Pasternak e Stanislaw Lem, e il suo "Solaris" è di 60 anni fa... magari ci sono degli ottimi autori che non conosciamo, chissà.
Nell'ambito dell'animazione è innegabile che ci sia una netta nippofilìa ma nella letteratura in realtà non mi sembra che la tendenza generale sia anglofila più di tanto, direi che forse c'è una (legittima) preferenza per i libri italiani e poi una distribuzione piuttosto equa fra gli autori di altri paesi - io per esempio ora sto leggendo "Solenoide" dello scrittore rumeno Mircea Cartarescu - magari con una qualche preferenza per quelli europei ed americani rispetto agli asiatici ed africani.
Forse semplicemente, come dicevi tu, non ci sono scrittori russi contemporanei degni di nota, altrimenti in qualche modo lo si sarebbe venuti a sapere.
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