Dal 9 ottobre 2021 al 2 gennaio 2022 la Fabbrica del Vapore a Milano presenta all’interno dello Spazio Ex Cisterne la mostra Manga Heroes - Da Tezuka ai Pokémon, un percorso espositivo dedicato all’arte dei Manga, alla sua evoluzione e ai suoi eroi che si compone di tavole, oggetti e riproduzioni con le quali il visitatore potrà interagire per immergersi nella cultura giapponese. Grazie alla curatela di Jacopo C. Buranelli e la consulenza scientifica di Fabrizio Modina, Manga Heroes vede in mostra le collezioni private di 25 collezionisti italiani famosi in tutto il mondo. L’esposizione di oggetti rarissimi, equamente distribuiti tra giocattoli, manifesti, animation cel e altro materiale che parte dagli anni Cinquanta per arrivare sino ad oggi, dimostra l’ascesa di un settore del collezionismo che sta raggiungendo vette di valorizzazione non distanti da quelle proprie dell’arte contemporanea.
Lo scorso 4 dicembre abbiamo avuto il piacere di presenziare alla mostra e abbiamo incontrato Fabrizio Modina, che ci ha fatto da guida all'evento accompagnandoci di sala in sala e raccontandoci i segreti dietro alle opere lì presenti.
Grande è stata la partecipazione della community di AnimeClick e di un nutrito gruppo di cosplayer capitanati da Matteo Negri, tanto che abbiamo dovuto dividere in tre gruppi per venire incontro alle regole vigenti ma anche per permettere a tutti di fruire della mostra e delle spiegazioni in maniera adeguata.
Nel primo turno, con Modina come guida (mentre negli altri due i "ciceroni" sono stati Carlotta e Jacopo Buranelli, che ringraziamo), c'era anche il nostro amico Andrew che ha realizzato un video della giornata:
In origine Manga Heroes sarebbe dovuta essere una mostra su Osamu Tezuka, ma in seguito alla pandemia gli organizzatori si sono trovati costretti a modificare tutti i loro piani. Per l'occasione è stato scelto il tema della "trasformazione", molto importante all'interno della cultura giapponese, e non potendo contare sui materiali giapponesi per riempire la location di circa 2000 m² sono state utilizzate quasi esclusivamente collezioni italiane. La mostra non ha una fascia d'età specifica e cerca di raccontare la storia dei manga a partire dagli anni '60 fino ai giorni nostri, al fine di permettere a tutti di riconoscersi in questo fenomeno.
Nella sezione "galleria" in fondo all'articolo troverete una raccolta di fotografie, scattate durante il turno delle 16:00, con alcuni dei punti salienti della mostra. Sono inoltre presenti le foto con gli ospiti ed il gruppo di cosplayer che hanno partecipato all'evento (vi lasciamo qui di seguito anche la lista dei contatti per seguirli sui social).
Grazie a tutti per aver partecipato, vi ricordiamo che il nostro codice sconto è ancora attivo per tutta la permanenza della mostra: ANIMECLICKXMANGAH
Info e biglietti per Manga Heroes
Gruppo Cosplay:
C17 - Matteo Negri - @teo5joker
C18 - Valentina Caremoli - @valerobin88
Alita - Cristina Pastorelli - @spidergunnm_92_99
Deadpool - Adriano Centorrino - @redpool89
Juvia - MariaChiara Gritta - @mariachiara25
Boa Hancock - Martina Barioglio - @martychuu
Trafalgar D. Law - Andrea Scancarello - @dimebag_scanca
Ed Warner - Maurizio Oliboni - @azzonecastelbarco
Nami Punk Hazard - Alice Cucinella - @ali.cucinella
Ken Kaneki - Martina Caniatti - @ireth_cosplay
Gohan - Filippo Santoro - @phil_hippo
Shinobu - Ilaria Nigro Solda - @yukihadean
Nezuko - Elisa Bosisio - @ditto.senpai
Zenitsu - Alessio Signorello - @zenath88
Vegeta - Emanuele Taverna - @vegetathegod.official
Goku bambino - Cristian Taverna
Chichi - Alessia Restuccia - @alessiarestu
Bulma - Maria Saddi - @saddimaria99
Fotografo del gruppo - Filippo Franchi - @pippoff88lab
Lo scorso 4 dicembre abbiamo avuto il piacere di presenziare alla mostra e abbiamo incontrato Fabrizio Modina, che ci ha fatto da guida all'evento accompagnandoci di sala in sala e raccontandoci i segreti dietro alle opere lì presenti.
Grande è stata la partecipazione della community di AnimeClick e di un nutrito gruppo di cosplayer capitanati da Matteo Negri, tanto che abbiamo dovuto dividere in tre gruppi per venire incontro alle regole vigenti ma anche per permettere a tutti di fruire della mostra e delle spiegazioni in maniera adeguata.
Nel primo turno, con Modina come guida (mentre negli altri due i "ciceroni" sono stati Carlotta e Jacopo Buranelli, che ringraziamo), c'era anche il nostro amico Andrew che ha realizzato un video della giornata:
In origine Manga Heroes sarebbe dovuta essere una mostra su Osamu Tezuka, ma in seguito alla pandemia gli organizzatori si sono trovati costretti a modificare tutti i loro piani. Per l'occasione è stato scelto il tema della "trasformazione", molto importante all'interno della cultura giapponese, e non potendo contare sui materiali giapponesi per riempire la location di circa 2000 m² sono state utilizzate quasi esclusivamente collezioni italiane. La mostra non ha una fascia d'età specifica e cerca di raccontare la storia dei manga a partire dagli anni '60 fino ai giorni nostri, al fine di permettere a tutti di riconoscersi in questo fenomeno.
Nella sezione "galleria" in fondo all'articolo troverete una raccolta di fotografie, scattate durante il turno delle 16:00, con alcuni dei punti salienti della mostra. Sono inoltre presenti le foto con gli ospiti ed il gruppo di cosplayer che hanno partecipato all'evento (vi lasciamo qui di seguito anche la lista dei contatti per seguirli sui social).
Grazie a tutti per aver partecipato, vi ricordiamo che il nostro codice sconto è ancora attivo per tutta la permanenza della mostra: ANIMECLICKXMANGAH
Info e biglietti per Manga Heroes
Gruppo Cosplay:
C17 - Matteo Negri - @teo5joker
C18 - Valentina Caremoli - @valerobin88
Alita - Cristina Pastorelli - @spidergunnm_92_99
Deadpool - Adriano Centorrino - @redpool89
Juvia - MariaChiara Gritta - @mariachiara25
Boa Hancock - Martina Barioglio - @martychuu
Trafalgar D. Law - Andrea Scancarello - @dimebag_scanca
Ed Warner - Maurizio Oliboni - @azzonecastelbarco
Nami Punk Hazard - Alice Cucinella - @ali.cucinella
Ken Kaneki - Martina Caniatti - @ireth_cosplay
Gohan - Filippo Santoro - @phil_hippo
Shinobu - Ilaria Nigro Solda - @yukihadean
Nezuko - Elisa Bosisio - @ditto.senpai
Zenitsu - Alessio Signorello - @zenath88
Vegeta - Emanuele Taverna - @vegetathegod.official
Goku bambino - Cristian Taverna
Chichi - Alessia Restuccia - @alessiarestu
Bulma - Maria Saddi - @saddimaria99
Fotografo del gruppo - Filippo Franchi - @pippoff88lab
Nonostante l'abbia molto apprezzata, personalmente ho trovato il costo del biglietto un po' alto, e purtroppo le varie convenzioni permettevano al massimo di arrivare al biglietto ridotto, quindi un paio di euro di sconto.
Le cels di Orange Road e le tavole di Golden Kamui e Tokyo Revengers sono tanta roba!
La locandina di Hakujaden!!!! ODDIO NADIA! HEIDI!! ma la sezione shojo cosa non è *O*
E per concludere, i cartonati... bravi, bravi. Continuiamo a dire che i cartonati non contano nulla nella vita, bravi. Poi eccoli lì e trac, siete caduti tutti (io approvo ovviamente, sono la madrina non ufficiale dei cartonati) uno dopo l'altro. Bravi U_U
Bellissima la foto di gruppo finale ♥
QUalche giorno fà è stato annunciato il catalogo- e credo potrebbe essere un'ottima soluzione ( oltre ai video di questa mostra, difficilmente ripetibile). Per ora è disponibile solo al bookstore..ma incrocerei i diti.
Sempre alla fabbrica del vapore, di fianco, c'è la mostra dei bonelli. Non l'ho trovata aperta quando sono andato a vedere Manga Heroes, ma può essere che non abbia visto come entrare, come si vede nel video la segnaletica è un po' deficitaria XD
Certo, è altra cosa rispetto ad un'esposizione di una collezione privata di figure e gadget, però se a uno interessa l'argomento potrebbe essere interessante.
A me spiace solo che come spazio espositivo non aderisca appieno alle convenzioni, tipo la tessera dei musei della Lombardia.
Comunque tolto questo, sono contento si sia fatta una cosa del genere, sarebbe bello la rendessero itinerante, così da dare possibilità a più persone di vederla! Il video reportage me lo guarderò sicuro!
Noi il 4 abbiamo fatto una visita animeclick con Fabrizio Modina che è durata 2 ore proprio per permettere ai fan di fare una visita con altri fan e con lo staff
Ma quindi ci si poteva registrare da qualche parte per partecipare?
Si lo abbiamo scritto più volte sulla nostra pagina facebook
Ah, ok. Vi seguo solo sul sito e pensavo di essermi perso una news.
Ricordatevi che c'e' anche chi non ha Facebook!
Il sottoscritto ad esempio ^^
È un'esposizione di figure e momorabilia di vari privati organizzata in modo tematico. Come vedi dalle foto ci sono varie stanze con teche e un pannello descrittivo della categoria.
Se posso permettermi di esprimere un mio parere, con molta educazione ovviamente, penso che Manga Heroes sia il perfetto esempio di come NON fare una mostra. Tanti (troppi) errori tecnici e ideologici e poi la costante sponsorizzazione di J-Pop toglie ancor più scientificità ad una mostra che di scientificità già ne ha ben poca.
Complimenti per l'impegno e per il coraggio nell'allestire una mostra simile, ma peccato per il risultato: un'occasione sprecata.
È una mostra generalista il cui punto forte è l'enorme quantità di materiale ottenuto da collezioni private che comunque è interessante osservare. Come dicevo inizialmente forse a fronte di questo punto il prezzo risulta alto.
"Lucidamente" col piffero. Hai detto ci sono "tanti (troppi) errori tecnici e ideologici" senza specificare cosa sono. Una sentenza del genere senza giustificazione ovviamente ti attira dei dislike. Quali sono questi fantomatici errori? Quale altre mostre hai visto? Cosa ti aspettavi? Io di mostre ne ho viste un bel po' e questa era assolutamente in linea con quello che mi aspettavo. Poi che cosa vuol dire la parola "scientificita'" in questo contesto? Non stiamo mica parlando di fisica-matematica, una mostra su manga e anime ci si aspetta che mostri dei rodovetri, tavole originali, modellini, oggettistica varia e questo appunto mostrava.
Concordo in tutto ^^
Gald, quando hai chiesto un parere sulla mostra ti ho fornito il mio e forse non ho saputo darti le giuste informazioni ma non volevo sbilanciarmi troppo.
Secondo me la mostra ha veramente poco di scientifico: è una collezione molto vasta di oggetti organizzata in modo vagamente tematico ad un prezzo che, come ho già detto, trovo alto (anche con la riduzione della tessera dei musei della Lombardia). Io non ci ho proprio cercato nulla di scientifico, però è risultata comunque interessante perché sono oggetti che è difficile poter ammirare tutti assieme. A livello di contenuti c'è poco da apprendere, i pochi pannelli descrittivi sono abbastanza generici, proprio per quello l'ho descritta come generalista il che non è essenzialmente un male. Forse con la guida ci sarebbe stata una differenza contenutistica anche solo per avere una visione di insieme dell'allestimento e di cosa c'è dietro.
Concordo che il negozietto di JPOP fosse un po' fuori luogo, ma nell'ottica di una mostra generalista e fornendo molte serie complete, penso fosse l'occasione per vendere qualcosa.
Per i pollici versi non mi farei questi problemi. C'è a chi è piaciuta molto e non si troverà d'accordo.
Però concordo che non guasterebbe se espandessi un po' che tipo di aspettativa avessi o magari qualche dettaglio di come poteva essere fatto meglio. Magari non sei il solo ad aver fatto certe considerazioni.
Ti ringrazio per il commento, sei l'unico che ha avuto voglia di argomentare e, ovviamente, ti chiedo scusa per la mia "misera" spiegazione.
Cercherò ora di esprimermi meglio. Ma davvero, non voglio mancare di rispetto a nessuno: sono solo mie considerazione che vogliono aprire un dibattito educato.
La mostra a parer mio è sbagliata. Ci sono errori tecnici ed errori di impostazione.
Partiamo dagli errori tecnici, in particolar modo dalla cartellonistica: errori di battitura, errori di punteggiatura e grafica appena sufficiente. Un esempio: le parole che finivano per "ito", per chissà quale ragione terminavano invece con "Itō", come se un correttore automatico le modificasse. Vi siete accorti? Può succedere, certo, ma possibile che nessuno si sia messo a ricontrollare tutto ciò che è stato scritto?
Inoltre, cosa un po' imbarazzante, non sempre i cartelli erano collocati nelle giuste posizioni. Un esempio: le targhette rosa poste sulle vetrinette erano spesso collocate al disotto della parte in vetro (sulla parte grigia), erroraccio! Non vanno mai collocate sotto ad una certa altezza e in posizione poco illuminata, le targhette devono essere comodamente fruibili dal visitatore.
Proseguiamo con gli errori tecnici: alcune statuine e un pannello sono caduti all'interno delle vetrine. Possibile che nessuno se ne sia accorto?
Errore a parer mio "morale" (ovviamente, per cortesia, dosate il termine da me virgolettato), i titoli dei prodotti NON J-Pop, non andavano tradotti dal giapponese liberamente e in maniera volontariamente diversa rispetto alle traduzioni degli editori italiani che hanno portato tali titoli e, cosa ancor più grave, sottolineare costantemente i prodotti portati da J-Pop e omettere gli editori che hanno portato altri prodotti fa perdere di "scientificità" alla mostra, rendendola di conseguenza un prodotto promozionale pro J-Pop.
Ora apro una piccola parentesi per @Micheles: per "Scienza" si intende uno studio, una ricerca, una teorizzazione. Lo studio dell'Arte è scientifico e, come amo spesso sottolineare, i manga e gli anime sono Arte (a differenza di ciò che alcuni purtroppo pensano) e non trattandoli come espressioni artistiche si rischia di sminuire il loro contenuto: per questo motivo avrei preferito una mostra "scientifica", ossia uno studio rigoroso di un determinato ambito teorizzato, espresso, divulgato e verificato attraverso un'esposizione e un catalogo (oggetto per antonomasia che simboleggia la mostra e che riporta i progressi teorici). Senza tutto ciò si scade in una semplice esposizione di meraviglie (belle o brutte) che poco dista dalle cosiddette wunderkammer che tanto stupivano nel '700.
Ah colgo l'occasione per una frecciatina: il catalogo, strumento della stessa identica importanza della mostra (anzi, ancor più importante della mostra) mancava al bookshop. Era esaurito. Scusatemi ma questo è un errore abbastanza imperdonabile per quando si fa una mostra. Il visitatore deve assolutamente poter acquistare il catalogo, in modo da poter portar a casa con se il risultato ultimo degli studi espressi attraverso la mostra.
Ora vorrei un attimo parlare della figura di Tezuka. Doveva essere la figura centrale dell'esposizione, una sorta di filo conduttore tra gli spazi espositivi ma, purtroppo, questa cosa ha retto poco. A volte i collegamenti non erano presenti, altre volte erano forzati.
Ultima cosa l'oggettistica spesso era slegata e troppo spesso ho notato delle collocazioni a parer mio errate: alcuni oggetti sembravano fossero messi in un determinato spazio perché "c'era spazio lì". Questa cosa non va fatta, mi dispiace. Le collocazioni sono fondamentali e vanno studiate, pensate e ripensate prima di aprire un'esposizione sia temporanea che permanente.
Mi spiace essere stato attaccato semplicemente per aver espresso un mio parere, forse sarebbe stato meglio raccontare una bugia con tanti cuori e fiorellini? Io ho semplicemente detto la mia, non voglio condannare o mandare alla forca nessuno, ci mancherebbe. Anche i grandi curatori a volte sbagliano qualche allestimento, può succedere. Io che sono del settore (e di mostre ne ho viste tantissime nella mia vita) ho semplicemente sottolineato gli sbagli che mi sono capitati sotto gli occhi.
In sostanza mi spiace, purtroppo una bella occasione sprecata in un contesto storico propizio.
Scusate per la lunghezza.
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