La notizia ha fatto il giro del web e ha confermato come il Giappone sia uno dei paesi più innovativi sul fronte dell'elettronica: Homei Miyashita, professore associato presso la School of Science and Technology dell'Università Meiji, ha presentato un prototipo di schermo televisivo che, se leccato, permette di sentire i gusti dei cibi in visione, in modo da creare un’esperienza sempre più multisensoriale.
Il dispositivo è stato battezzato Taste the TV (TTTV) e usa un mix di dieci sapori (tra cui dolce, acido, piccante e salato) che sono spruzzati sullo schermo per ricreare il gusto di un particolare cibo.
Secondo Homei Miyashita, nell’era del Covid-19, con le persone costrette a restare chiuse nelle proprie case, questa tecnologia può far assaggiare sapori lontani anche a distanza. “L’obiettivo è quello di far sì che si possa mangiare in un ristorante dall’altra parte del mondo, anche restando a casa”.
Miyashita lavora con un team di circa 30 studenti con cui nell’ultimo anno ha costruito il prototipo TTTV. Il costo è di circa 100.000 yen (quasi 800 euro). L'invenzione a novembre ha vinto un Innovative Technologies Award al Digital Content EXPO 2021 svoltosi a Chiba.
Fonte consultata:
TwitterReuters
📺 ‘Taste the TV’: A Japanese professor has developed a prototype lickable TV screen that can imitate food flavors https://t.co/JWVhiU94z1 pic.twitter.com/ZgxmfTf1Xn
— Reuters (@Reuters) December 23, 2021
Il dispositivo è stato battezzato Taste the TV (TTTV) e usa un mix di dieci sapori (tra cui dolce, acido, piccante e salato) che sono spruzzati sullo schermo per ricreare il gusto di un particolare cibo.
Secondo Homei Miyashita, nell’era del Covid-19, con le persone costrette a restare chiuse nelle proprie case, questa tecnologia può far assaggiare sapori lontani anche a distanza. “L’obiettivo è quello di far sì che si possa mangiare in un ristorante dall’altra parte del mondo, anche restando a casa”.
Miyashita lavora con un team di circa 30 studenti con cui nell’ultimo anno ha costruito il prototipo TTTV. Il costo è di circa 100.000 yen (quasi 800 euro). L'invenzione a novembre ha vinto un Innovative Technologies Award al Digital Content EXPO 2021 svoltosi a Chiba.
Fonte consultata:
TwitterReuters
O chi cercherà di leccare lo schermo durante un anime... 2D anime girl if you know what I mean 😱
Un gusto acido?!
Dovrebbe essere tipo quello dell'uva, ananas, arance, pomodoro
Forse è la volta che perdo qualche chilo?
Non so perché, ma mi è tornata in mente la TV de: La fabbrica di cioccolato (Tim Burton), anche Willy Wonka pensava una cosa del genere.
Riguardo gli hentai, questo meme non sarà più un meme LOL
Il 99% delle invenzioni create in Giappone hanno lo stesso fine ultimo... XD
Per non parlare poi dei prodotti di pulizia degli schermi per togliere residui di saliva e sapori residui...
a pensar male si fa peccato , ma di solito ci si azzecca!
E restando sul semi-serio… ok distinguere sapori diversi prendiamo un gelato al cioccolato contro uno alla nocciola… ma come farebbe a distinguere un sapore uguale ma prodotto da marche/ristoranti diversi? Io mica mi metterei a leccare uno schermo in mezzo ad una strada… certo cari studenti più redditizio questo che pensare a come risolvere la fame nel mondo eh…
Le aziende in teoria dovrebbero assicurarsi che il loro prodotto abbia un sapore che si distingue.
Viceversa lo fai odorare ed applichi al prodotto un sapore generico che insieme alla classica vista di questo (magari in 3D) fa sempre la sua figura.
1)Insomma l'obiettivo è quello di far brontolare lo stomaco dopo aver annusato, visto che non puoi mangiare un cazzo di fatto.
2)Eh ma diciamolo, Giappone-notizia simile messi insieme, chiunque col pensiero va dritto al punto come infatti stanno facendo tutti.
La prima soluzione da te proposta presuppone che anche la macchina abbia un altissimo livello di “miscelazione” delle varie componenti per ottenere esattamente il gusto voluto (sempre che l’azienda riesca a trasformare la ricetta in una formula con il giusto mix dei sapori).
La seconda mi sembra la più fattibile ma allora ha un limitato margine… per esempio non ho bisogno di leccare uno schermo per sapere che sapore ha una pasta “generica” al pomodoro. Poi boh magari sono troppo “tradizionale” io…
Per i povery ci sarà sempre la candela di Gwyneth Paltrow
È covid diretto.
Poi in tempo di pandemia è consigliato 😂
La prima soluzione potrebbe essere fattibile più avanti nel tempo. Presupporrebbe di certo un grande investimento iniziale non alla portata di tutti ma, se riuscisse stiamo parlando di un nuovo livello di "seduzione culinaria" del consumatore che metterebbe in gioco cifre di denaro altissime ed una concorrenza agguerrita all'ultimo sapore.
La seconda naturalmente è più "cheap" e la potrebbero risolvere con la classica avvertenza però adattata: "Il sapore del prodotto presente nello spot è unicamente a scopo illustrativo e non rispecchia quello finale"
Oppure:
"Il sapore del prodotto presente nello spot rappresenta unicamente quello di base utilizzato senza gli ingredienti principali che lo renderanno il prodotto finito" o qualcosa del genere, affidandosi unicamente ad un odore invitante e sequenze video classiche come le vediamo anche adesso ma in 3D.
Oppure strategia completamente diversa, inventarsi un odore ed un sapore unici che contraddistringua l'azienda in base al tipo di prodotto pubblicizzato (tipo qualcosa di dolce se promuove biscotti, merendine etc.. od un salato gustoso se promuove salse, condimenti vari etc...)
Mangiare? Ma sentiranno solo il sapore senza mangiare nulla, proprio una soddisfazione eh.
Mah penso anch'io che l'invenzione avrà più successo se applicata in un altro campo.
sigh... sob... ;___;
Piuttosto penso possa funzionare nei cinema ma per gli odori e non i sapori, ma forse lo fanno già, mai stato in un cinema 4D
-I diabetici possono assaggiare le cose dolci
-I vegani che han fatto questa scelta per motivi loro, ma in realtà non han mai schifato il gusto della carne, possono sentretale gusto senza nuocere agli animali
-Se vuoi andare ad un ristorante e provare qualcosa di nuovo, ma non sei sicuro che ti piacerà, fai un assaggio in anticipo, così non rischi di acquistare qualcosa che poi ti fa schifo.
qui l'hanno pensato tutti.
Ma tutti.
per tutti intendo tutti.
Si tratta di un prototipo, tanto per cominciare, quindi un modello commerciale è probabilmente da escludersi almeno per 20 anni in termini di uso casalingo, probabilmente di più, e soprattutto se vogliono miniaturizzare la cosa.
A quanto pare il mix di sapori (10 sapori base combinati... anche con grande impegno non credo possano far molto, ma appunto è un proof of concept per ora) viene nebulizzato con uno spruzzatore sullo schermo, quindi può facilmente essere pulito, ma è più logico pensare verrà sostituito da qualche superficie usa e getta, soprattutto se come è logico pensare i primi impieghi saranno di genere pubblicitario per grandi aziende (lo ha ipotizzato qualcuno più su e accadrà di certo a tecnologia pronta).
E riprodurre i sapori in maniera precisa sarà dannatamente complesso. Già con le tecniche di gastronomia molecolare alle volte è un inferno conservare o impartire determinati sapori, riprodurli sarà pure peggio.
Dopo la parte seria, siamo tutti d'accordo che in giappone (ma poi mica solo lì...) sarà finanziata in larga parte da case di AV e da morti di figa che attendono da una vita di leccare una patata XD
Eh ma anche gli odori avrebbero la loro buona fetta di mercato hard, pensiamo a quello del feticismo ad esempio.
Sinceramente non capisco questo bisogno di includere tutti i sensi in un'esperienza virtuale, non bastano vista e udito? E solo il coinvolgimento di questi due ha già ridotto molte persone a schiavi della tecnologia, figuriamoci che succederebbe in un'esperienza virtuale totale, si smetterebbe di vivere la realtà.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.